Ascoltavo ieri, per radio, le notizie al
"Tg Zero", trasmissione di Radio Capital condotta da Vittorio Zucconi ed Edoardo Buffoni.E' lì che ho sentito la barzelletta del ministro Sacconi sulle suore stuprate.Ora io mi chiedo cosa hanno questi esseri nel cervello: credono che gli italiani siano rincoglioniti e che loro possano attirare la nostra attenzione solo parlando di stupri, tette e culi?Oppure non hanno altro riferimento nella testa che quello della violenza sessuale?La cosa assurda è che poi, quando ci sono le manifestazioni in piazza, questi esseracci sono i primi ad andare in televisione, con il loro volto laido, a condannare gli episodi di violenza.Povere bestie, nella loro pingue ignoranza pensano che la "violenza" sia solo quella fisica.Preferirei mille volte finire in una rissa in piazza che essere insultato, ogni giorno, da questi cani del governo che non mi rappresentano, ma che sono costretto a subire con le loro scelte, le loro parole, le loro decisioni e la loro demenzialità.La vera violenza è la loro, che stanno ogni giorno in televisione a dire stronzate e ad insultare noi italiani, e noi dobbiamo subirli. Loro che ogni giorno ci raccontano bugie, ci tagliano gli stipendi e ci aumentano le tasse, mentre i privilegi che hanno se li tengono stretti. Loro che ci hanno raccontato per anni che la crisi non c'era, e adesso le borse crollano e siamo costretti a rinunciare ai servizi sanitari per non finire in bancarotta.Questa è la vera violenza: le loro menzogne e la loro incompetenza.Vi elenco qualche violenza del mostro Sacconi: Dopo la morte di Marco Biagi (ve lo ricordate? Ucciso dalle BR... comunisti!!) è venuto fuori che lo stesso Marco Biagi aveva scritto una lettera a Sacconi lamentandosi di non avere una scorta adeguata e chiedendogli di intervenire con la massima urgenza con il Prefetto di Roma e il Ministero dell'Interno perché questa venisse trasformata in una «scorta vera e propria». La scorta, ovviamente, non è stata mai concessa. Una violenza "passiva" su un uomo, violenza che lo ha portato alla morte. Durante la storia di Eluana Englaro il 16 dicembre 2008 Maurizio Sacconi emana un atto d'indirizzo che vieta, alle strutture sanitarie pubbliche e quelle private convenzionate col Servizio Sanitario Nazionale, l'interruzione dell'idratazione e alimentazione forzate con la minaccia di escludere queste strutture dallo stesso accreditamento. Una violenza terrificante su di un padre e sulla propria figlia usando i poteri a lui concessi dal popolo: violenza e abuso. Nel gennaio 2011 ha firmato una lettera aperta per chiedere ai cattolici italiani di sospendere ogni giudizio morale nei confronti di Silvio Berlusconi, indagato dalla procura di Milano per concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile: per lui un ricco ha più diritto di altri ad essere cattolico e ad entrare nel regno dei cieli. Io ho letto la Bibbia (a differenza sua) e non mi pare proprio che Cristo la pensasse così. E ce ne sono tante altre di violenze. Ecco: la prossima volta che il mostro Sacconi va in televisione a condannare qualche gesto di qualcuno o a sparare sentenze, ricordatevi - gente - da quale bocca vengono vomitate quelle false parole.E' l'arroganza del potere che pensa di potersi permettere di tutto, anche di offendere l'intelligenza del popolo... Ma le pagheranno tutte queste malefatte, e mi auguro che avvenga il prima possibile.Ve lo lascio raccontare da Trilussa, che lui è molto più sintetico e pungente di me: Quanno che senti di' "cleptomania"è segno ch'è un signore ch'ha rubbato:er ladro ricco è sempre un ammalatoe er furto che commette è una pazzia.Ma se domani è un povero affamatoche rubba una pagnotta e scappa viap è lui nun c'è nessuna malatiache j'impedisca d'esse condannato!Così va er monno! L'antra settimanache Yeta se n'agnede cór sartoretutta la gente disse: - È una puttana. -Ma la duchessa, che scappò in Americacór cammeriere de l'ambasciatore,- Povera donna! - dissero - È un'isterica!... PS: E non mi dite che sono tutti uguali!!! Prima di lui c'era Cesare Damiano come Ministro del Lavoro: un vero Signore; e non c'entra il colore politico, parlo della Persona.