Pezzi di vetro

La forza delle parole


Se ne è parlato tanto... Vi pubblico la telefonata tra Schettino e il comandante De Falco mentre la nave Costa Concordia stava affondando:Pubblico le riflessioni di Maurizio Crozza; dice esattamente quello che penso anche io. Ancora una volta i nostri comici si rivelano degli intellettuali molto più raffinati e molto al di sopra della classe politica e dirigente:L’Italia è piena di comandanti Schettino: persone incapaci che, senza alcun merito, risiedono nei posti di comando.Schettino è la perfetta metafora di questo paese: uno che continua a dire che va tutto bene mentre la nave affonda, mi ricorda qualcuno...La cosa più assurda è stata leggere, sui giornali, i commenti degli abitanti di Meta di Sorrento (parroco compreso) che difendevano Schettino considerandolo, a modo loro, un eroe.L'Italia è ancora dominata da istinti tribali: bisogna difendere a tutti i costi colui che appartiene alla nostra tribù, anche se sbaglia clamorosamente.E questo è assurdo.Nessuno di noi, giornali compresi, condanna Schettino come persona: non l'abbiamo mai conosciuto e non lo possiamo giudicare. Lo condanniamo per il ruolo che aveva e per come lo ha svolto: quello di comandante della nave. Ci deve assolutamente essere una condanna UNANIME al Comandante Schettino: ha dimostrato incompetenza, superficialità e negligenza, provocando la morte di persone che stavano sulla sua nave, ignorando le leggi del mare e le norme morali e creando un danno mostruoso all'ambiente.L'incompetenza del comandante Schettino ha ucciso delle persone ed ha creato danni all'Isola del Giglio e ai passeggeri della nave. Chissà quanti soldi hanno risparmiato, dalla Costa Crociere, assumendo gente non competente e sottopagandola. Chissà quanti soldi hanno risparmiato sulla sicurezza di quella nave. Ecco il risultato.Dobbiamo lottare, per la dignitià del lavoro, per la nostra dignità e per quella dei nostri figli, per garantire il futuro dell'Italia, di un paese pieno di persone che meritano e che hanno il diritto di essere riconosciute per il loro valore.A casa gli incapaci, gli incompetenti e gli evasori. Largo a chi è capace di lavorare e a chi ha voglia di farlo.