Creato da les_mots_de_sable il 07/11/2010

granelli di parole

parole sparse

 

Il Filo

Post n°111 pubblicato il 23 Febbraio 2014 da les_mots_de_sable
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L'impotenza per non riuscire a fare ciò che si vorrebbe lascia sempre quella punta d'amaro che si espande fino a trasformarsi in un misto di delusione e rabbia.

Un silenzio palpabile cala su alcune parole tronche, mentre tra le mani quel filo muore.

Incredulità e sconcerto per quell'inattesa dipartita, mentre riaffiorano alla mente una quantità di parole inutili che un tempo avevano dato forza e tensione a quel filo.

Una melodia incanta e anestetizza l'anima per i giorni a venire.

Lo sguardo bagnato e incredulo scivola lungo il filo ormai senza vita, con la consapevolezza che l'oscurità è alle porte.

Accenni di parole inascoltate risuonano nel buio della notte mentre mani curate lasciano cadere a terra quel filo, senza ulteriore pena.

certains mots sont très mauvais pour la santé

 

 
 
 

Oblio

Post n°110 pubblicato il 26 Gennaio 2014 da les_mots_de_sable
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Il Tempo scorre lungo quella linea invisibile che tutti conosciamo.

Sprezzanti del pericolo ci improvvisiamo funamboli, saltellando e volteggiando lungo quella linea, stando ben attenti a non scivolare, consapevoli che il nostro proseguire non è altro che un eterno addio.

Dietro di noi l'oscurità dell'oblio che avanza.

Lo sguardo volto a spiare il futuro.

Incroci inaspettati, brividi sconvolgenti e sguardi languidi, rallentano l'oblio e mascherano le voragini sotto di noi, lasciandoci intravedere un'alba priva di nuvole.

Anche luci e ombre si alternano lungo la linea, come musiche note e sconosciute si posano leggiadre per poi riprendere il volo verso terre senza confini.

A volte ci rattristiamo quando realizziamo che ritagli di noi restano incollati su quella linea, per poi staccarsi e lasciarsi andare in una danza che li condurrà lentamente, ma inesorabilmente all'oblio.

Capita di illudersi di poter scegliere cosa lasciar cadere e cosa conservare, ma il Tempo scrive un suo libro senza aiuto alcuno.

Je voudrais reporter le temps de l'oubli

 

 
 
 

Accenti

Post n°109 pubblicato il 22 Gennaio 2014 da les_mots_de_sable
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Vorrei avere il potere di spostare gli accenti e modificare le parole, per depistare i pensieri e i sogni di chi continua a cancellare quelle note a fondo pagina.

Accenti preziosi e insostituibili che mi confondono quando di giorno mi sorridono sornioni, promettendomi parole infinite e meravigliose. Ma quando viene la sera e giro le pagine, se ne scivolano via verso lidi più appetibili, senza lasciar traccia.

E capita sempre così, m'incantano quelle parole dagli accenti perfetti.

Mi stupisco quando sanno trasformarsi in così breve tempo, quando compaiono e scompaiono senza nemmeno lasciarti il tempo di gioire o soffrire, perché è forte la consapevolezza che è già finita e ti resta solo l'amaro di una mancata carezza che inesorabilmente ti penetra l'anima.

A modo mio le parole hanno sempre lo stesso significato, accenti o non accenti ed è per questo che consapevolmente non impedisco loro di solleticare ancora, per pochi attimi, la mia mente.

Sono torri inespugnabili quegli accenti, che sanno benissimo quando è il tempo di graffiare, di accarezzare, di baciare e quando è il tempo di allontanarsi, che hanno ben chiaro dove andare e perché. Non amano essere accompagnati e seguiti perché in fondo sanno di essere stati forgiati per restare soli.

Una chimera trattenerli, anche solo per il tempo necessario a posarli su nuove parole, perciò lascio loro la libertà, così che possano andare ovunque, anche se lontano da me.

ne manquez pas d'accent

 

 
 
 

Ritorno

Post n°108 pubblicato il 12 Gennaio 2014 da les_mots_de_sable
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Senza rendermene conto, torno in quei luoghi dove ci sono ancora tracce che fatico a dimenticare.

Le osservo con attenzione e mi accorgo che non sono sbiadite, ma recenti e non me lo aspettavo.

Le seguo per un po’ e poi quando la stretta alla gola si fa più forte, mi fermo, andare oltre mi è impossibile.

Con fatica ritorno sui miei passi, riprendo fiato e cancello ciò che ancora mi poteva deviare il cammino.

Il tempo ci mette sempre del suo, ma gli umani sono più diabolici e sanno bene come e dove affondare la lama, quando la sostituiscono alla carezza.

Je voudrais être une tour imprenable

 
 
 

La valigia

Post n°107 pubblicato il 10 Gennaio 2014 da les_mots_de_sable
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Ognuno di noi ha una sua personale visione della valigia e di ciò che può contenere.

La varietà di cose che possiamo metterci non dipende solo dalla sua capienza, ma anche dallo spazio che occupano le cose.

Qualcuno ci mette il cuore, l’anima, brevi parole, dolci pensieri, forti emozioni, pochi addii, meravigliosi sorrisi, alcune lacrime, delicate carezze, molti sospiri, fitte di dolore e spiragli di felicità, senza badare bene a come le ripone, anche perché questo genere di cose non occupa molto spazio e perché pure una valigia piccola può contenerne una quantità spropositata.

Qualcuno altro ci mette solo cose che riguardano il passato, avendo cura di chiuderla ermeticamente affinchè il contenuto non possa nuocere mai più e con la ferrea intenzione di dimenticarla in un angolo, dove in poco tempo la polvere avrà ragione di essa, rendendola irriconoscibile.

Per altri, invece, una valigia serve a contenere quei sogni ancora irrealizzati, che riguardano i giorni a venire. Avranno buona cura di valigia e contenuto, non ponendosi limiti di tempo, né di quantità. Ogni giorno una lieve carezza eviterà che la polvere vi si depositi e sbiadisca il tutto.

Infine, più concretamente, all’alba e con fredda lucidità alcune persone amano fare le valigie con tutto l’occorrente per un lungo viaggio, evitando di chiedere il biglietto di ritorno, liquidando in un sol attimo presente, passato e futuro.

 

Non voglio pensare a chi non ha valigia.

 

J'ai besoin de tous ces valises pour arriver et partir tous les jours

 

 
 
 

Sur ma peau

Post n°106 pubblicato il 02 Gennaio 2014 da les_mots_de_sable
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Linee appena accennate, a tratti armoniche, a tratti disarmoniche tracciano sentieri inesplorati sulla mia pelle.

Quando occhi silenziosi seguono quelle linee scoprendo arabeschi misteriosi e indecifrabili, vibrazioni sinfoniche si espandono in profondità, ad ogni respiro.

Sono brividi inattesi e preziosi che lasciano una scia invisibile e inafferrabile.

Negli attimi a seguire pensieri improvvisi sfumano già al loro apparire andando a planare su quelle insolite linee dove s’incontrano note e parole, che da sola non so leggere.

Scivola piano la mia mano, sopra quegli arabeschi appena accennati, quando sento che nessuno mi aiuterà mai a decifrarli.

 

E chiudo gli occhi.

 

Je voudrais des nouveaux arabesques sur ma peau

 
 
 

Il treno

Post n°105 pubblicato il 26 Agosto 2013 da les_mots_de_sable
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Provi strane sensazioni quando viaggi in treno. Pare avvolgerti una realtà diversa, con i pensieri a doppia velocità, simili a quelli notturni. Nell'immediato appaiono particolarmente forti e i colori risultano essere piuttosto brillanti, ma appena metti piede a terra ecco che le sensazioni che ti avevano cullato, velocemente svaniscono e così di li a pensare di non averle mai avute, è un attimo.

Les reves, à l'aube, disparaissent immédiatement.

Quando nello scompartimento semivuoto, a parte il rumore del treno, non hai altra distrazione che i tuoi pensieri, allora è il momento in cui scivoli pigramente in quella dimensione ovattata e inafferrabile.

Si aprono i cancelli e i pensieri si espandono in cerca di nuova forza vitale.

Le immagini si susseguono in un variare armonico e musicale, mentre senti forte la sensazione di poterle afferrare e trattenere, ma queste, furbescamente, ti sfuggono lasciandoti in sospeso.

Moments imperceptibles

Oltre il vetro, altre immagini sbiadiscono velocemente col procedere del treno, ma non te ne curi. Ti senti proiettata verso altri orizzonti. Quelli che sapevi esistevano, ma che non avevi ancora afferrato.

Des lignes délimitant la mer

A fine corsa ti alzi e senti scivolare via le immagini di poco prima, le percepisci già scolorate. I pensieri forti e vigorosi diventano inesorabilmente piatti e codardi, lasciandosi prendere dal vento, che come d'abitudine li porterà a frantumarsi su di uno scoglio poco lontano.

Avec le Temps, tout devient un lointain souvenir

 

 
 
 

Miraggio

Post n°101 pubblicato il 16 Maggio 2013 da les_mots_de_sable
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Il miraggio di Parole che danzano con meravigliosa eleganza, sulla linea che delimita un foglio, scivolando a riempire quegli spazi vuoti e aridi è sempre li, posato sulla linea di quell’orizzonte che scruto da tempo, senza che il vento sia ancora riuscito a sbiadirne i colori.

So che non basta chiudere gli occhi per cancellarlo, così come so che non posso fermare il tempo, che non posso colorare il tramonto e peggio ancora che non posso forgiare quelle Parole da sola.

Sono consapevole che si tratta unicamente di un miraggio e che difficilmente potrò vedere Parole nuove e inattese, dal ritmo incalzante e impertinente, capaci di penetrare barriere visibili e invisibili, ma mi è rimasta ancora una briciola di fiducia in quel vento impetuoso.

Non ho certo dimenticato i limiti, così come le giornate scorrono inesorabili sulla mia pelle, lasciandomi talvolta brividi inattesi e graffianti.

J’ai besoin des mots qui caressent mon ame et ma peau

 

 
 
 

Un petite peu de rien

Post n°100 pubblicato il 31 Gennaio 2013 da les_mots_de_sable
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Lei è li, sola, sull’ampio e soleggiato terrazzo.

La vista spazia su un pugno di case, mentre in fondo il mare si confonde con la linea dell’orizzonte.

Lui, sempre in ritardo, è poco incline a dare certezze, ma ama stupirla. La tiene lontana dai suoi pensieri, mentre lei non gli impedisce l’accesso ai suoi. Tuttavia è’ attratta da questo suo modo di essere sfuggente, almeno tanto quanto lui è preso dal carattere forte e inusuale di lei, che tuttavia non intacca la sua femminilità.

Ma ecco che improvvisamente viene sorpresa dal pensiero di andare via, di quell’attimo in cui l’illusione viene rotta e tutto va alla deriva, lasciando dietro di sé il nulla.

Brividi inattesi percorrono la sua anima e accendono il desiderio di essere stretta, proprio nell’istante in cui due forti braccia arrivano a circondarla, con dolcezza e calore.

E’ bastato quel solo istante a cancellare i pensieri cupi di poco prima.

In lei ora sopraggiunge forte la certezza che difficilmente darebbe consapevolmente spazio a quell’attimo che, spazzando via tutto, potrebbe lasciarle in mano solo un petite peu de rien.

 
 
 

Le Temps

Post n°99 pubblicato il 30 Dicembre 2012 da les_mots_de_sable
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Il Tempo arriva silenzioso, distratto e rarefatto.

Come un velo invisibile si confonde tra gli Uomini, scivola tra i palazzi e spia attraverso i vetri le gioie e i dolori della gente.

Ama nascondersi dietro porte spalancate per osservare indisturbato il volo di sentimenti inespressi e di sguardi disattenti.

Con dolcezza accarezza la notte e con vigore sferza il giorno, mentre millenarie onde del mare s’infrangono su immobili scogli ormai levigati e giocando col Vento si diverte a scrivere parole sulla sabbia che la gente calpesta distratta.

Di giorno ama intrecciare fili invisibili e di notte li taglia a pezzetti per lanciarli nel firmamento a formare la scia delle stelle, con le quali ama giocare a nascondino.

Cura i cuori della gente, riempiendoli di ricordi come un album di fotografie per poi trasformarli in attimi eterni, carichi di emozioni uniche e irripetibili. Con malcelato affanno posa sui loro visi tatuaggi misteriosi fatti di luci e stelle che seducono e incantano.

Tra un sospiro e l’altro, scivola tra i tasti di un pianoforte e diventa musica che fa vibrare l’anima, con la quale a volte danza senza essere riconosciuto.

 

Le Temps est une succession d’images illimité

 
 
 

Parole dimenticate

Post n°98 pubblicato il 03 Dicembre 2012 da les_mots_de_sable
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Parole sbiadite imprigionate tra le righe di un foglio dai contorni ormai ingialliti, ma ancora intrise di quel sentimento che vide tempi migliori.

Un foglio rubato da un libro antico, che il vento ha strapazzato nel vano tentativo di far scivolare via quelle Parole ancora fortemente incatenate tra loro da un sottile filo d’argento.

Mani invisibili che non hanno scordato come si vola sulle pagine di un libro, alla ricerca di Parole in grado di abbracciare e sfiorare la mente al di sopra della pelle.

Quante parole a riposare tra quelle pagine, confuse tra paesaggi incantati e personaggi inventati, portatrici di storie mai prive di teneri sentimenti, incuranti del tempo che scivola inesorabile.

Parole da contare e raccontare raggiungendo il vento al di sopra dei tetti, oltre le stelle del cielo, toccando la linea dell’orizzonte lontano.

Sul foglio dormono quelle Parole come i pensieri troppo lontani, sfiorate dalle righe parallele che segnano i confini del mare e del vento, oltre i quali il ne faut pas oublier.

 
 
 

Novembre

Post n°97 pubblicato il 19 Novembre 2012 da les_mots_de_sable
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Les jours gris de novembre si avvicendano, mentre silenzi e parole si alternano nelle notti in cui la Luna si mostra mal volentieri e le stelle guardano altrove, distratte.

Di tanto in tanto il vento si diverte a solleticare foglie arrugginite che planano un po’ ovunque.

Proprio quando il giorno saluta stanco e la sera invita la notte a danzare, fanno compagnia parole ormai scolorate e musiche mai dimenticate.

Alcuni brividi scivolano verso l’anima malconcia, accendendo il bisogno di un abbraccio.

Attimi di gelo spazzati via dal crescendo della musica che riempie la stanza di note sulle quali ombre di foto mai scattate, sbiadiscono fino a sparire.

Così, in quell’angolo di tempo, la mente risvegliata riapre finalmente i cancelli a pensieri in fuga verso i giorni a venire, annullando vecchi confini. Le mani accartocciano lente, ma decise, fogli aridi e privi di profumo.

 

Dans les jours a venir, il y aura de nouveaux mots pleins de tendresse.

 

 
 
 

L'adieu

Post n°96 pubblicato il 11 Settembre 2012 da les_mots_de_sable
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L’adieu est une lettre ecrite en septembre, quand les mots perdent leur couleur, quando il vento ruba gli accenti e parole sbiadite affondano tra foglie aride e variopinte.

L’adieu è quel tempo interrotto che scivola tra le mani, mentre una marea avanza inarrestabile dentro di te, arrivando a spegnere tutti i sorrisi.

L’adieu è quella tela abbandonata priva di pennellate, in cui spicca un solo e deciso tratto di matita che delinea un nuovo orizzonte.

L’adieu è quella musica che sfuma tra i singhiozzi del tempo mai stanco di saltellare di nota in nota, ignaro degli affanni che egli stesso provoca.

L’adieu è quel sole che illumina parole lasciate a metà, mentre gli sguardi volgono altrove, mentre le mani lentamente si allontanano e il presente si prepara a diventare un tenero ricordo.

L’adieu è quel camino acceso che non irradia più calore e la fiamma brucia senza pietà ton dernieres paroles pleines de tendresse .

L’adieu est une lettre ecrite en septembre, quand les mots sont devenue des souvenirs.

 
 
 

Torna la notte

Post n°95 pubblicato il 29 Agosto 2012 da les_mots_de_sable
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Il vento soffia lieve su quel viso bagnato, mentre tutt'intorno la notte cala il suo più prezioso mantello, pieno di luci intermittenti.

Alcune note volano attorno a un foglio bianco non sapendo se posarsi su quelle righe parallele e farsi imprigionare per un tempo indefinito, oppure se adagiarsi tra le pieghe di quel vento che promette loro la libertà.

In lontananza un violino libera scale maggiori e minori che attirano l'attenzione per la loro piacevole e armonica combinazione.

Sanno come rubarti l'anima quelle note che non appaiono affatto intimorite e sbiadite nonostante il tempo trascorso a saltellare di secolo in secolo. Sono abituate a lambirti i sensi a tratti crudelmente, a tratti pietosamente e non riesci a difenderti come vorresti così che si burlano di te regalandoti quel sorriso beffardo di chi è fin troppo abituato a leggere tra righe imperfette che parevano inaccessibili.

Ti tendono la mano e poi improvvisamente la lasciano senza darti modo di afferrare un riparo per la tua anima che nella notte appare ancora più indifesa e stanca, mentre proseguono indisturbate la loro eterna danza, inoltrandosi lentamente nella nebbia e lasciandoti quel vuoto a cui non aspiravi, ma che sai essere passeggero.

Torna a soffiare lieve il vento sul viso ancora bagnato, mentre l'alba introduce note rubate al giorno e i colori della notte svaniscono lentamente comme un reve perdu.

La nuit reviendra demain ... encore une fois

 
 
 

Je sais que...

Post n°90 pubblicato il 04 Agosto 2012 da les_mots_de_sable
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So perfettamente quale direzione hanno preso i miei pensieri da un po’ di tempo a questa parte e sono consapevole di aver cambiato rotta, di non seguire più il solito binario.

Tutti, di tanto in tanto, scorgono lungo la via uno scambio che il più delle volte non viene preso in considerazione.

Ma stavolta io non l’ho ignorato. L’ho utilizzato. Sono scesa in corsa e l’ho attivato con lucida follia.

Dietro di me l’immobilità di molti pensieri diventa ricordo, così che ora liberati da invisibili, ma non meno efficaci, catene possono spaziare e tingersi di nuovi colori lasciando una scia facilmente ripercorribile.

Rimetto in moto un angolo di mente che intenzionalmente avevo relegato in un letargo che pensavo definitivo

mais je sais que rien c’est pour l’éternité.

 
 
 

Nessun sbocco

Post n°89 pubblicato il 14 Giugno 2012 da les_mots_de_sable
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Vi sono alcune combinazioni di note musicali che riescono a oltrepassare pareti invisibili, per fondersi tra loro e dare la sensazione di sofficità, di morbidezza, procurando uno stato di momentaneo e, spesso, inaspettato benessere. Ciò determina la rarefazione del Tempo, trasportando i pensieri in un’altra dimensione in cui non vi è null’altro che l’armonia della musica che li avvolge e li plasma per rilasciare quella tranquillità di cui si ha bisogno. Qui l’anima si rigenera e si riprende dai momenti in cui nessuna nota arriva a sfiorarla, lasciando che il Tempo costruisca attorno a lei una barriera sempre più spessa.

E il quasi frenetico desiderio di fusione di pensieri e musica è inevitabile. Si rincorre l’onda emotiva in cerca di espansione, che però il più delle volte non trova sbocco. Così incompleta resta dov’è, giungendo a esaurimento per “decorrenza dei termini”, lontana da tutto e da tutti, inascoltata.

…et la musique va…

 
 
 

La notte

Post n°88 pubblicato il 01 Maggio 2012 da les_mots_de_sable
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Ed è forse la notte il momento in cui siamo più vulnerabili, esposti a parole che in apparenza comprendiamo, ma che in realtà risuonano lontane e non arrivano ad accarezzare quell’anima così sola e stanca.

A volte è evidente la necessità di ritrovare almeno per pochi attimi, parole carezzevoli, colorate, profumate, in grado di dare sensazioni oltre le note a fondo pagina, che possano dare senso di unicità, perché non ci interessano le parole sgualcite che sono state utilizzate impropriamente e per troppo tempo.

E’ la notte che coinvolge i pensieri dormienti, lasciando alla Luna il compito di accompagnarli fino all’alba, facendoli saltellare di nota in nota, fino a toccare la rugiada che li saprà dissetare dopo la lunga traversata.

Ed ecco un sorriso improvviso sorgere al mattino, quando la notte segue ormai il suo destino.

 

 
 
 

Il rumore della pioggia

Post n°87 pubblicato il 22 Aprile 2012 da les_mots_de_sable
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Il rumore della pioggia trascina i pensieri e li disperde in un attimo, ma poi il vento li riconduce a te trasformati in sussurri che arrivano a bruciarti l’anima senza alcuna avvisaglia, senza preavviso.

Ed ecco il momento in cui l’incantesimo di un naufragio fa perdere il senso di ogni cosa, senza lasciar intravedere altri rimedi all’orizzonte, senza veder sdoganati quei dubbi che aleggiano da tempo.

All’improvviso il ritorno di quel pensiero prepotente, che ti stordisce a tal punto da non comprendere quale sia il senso del vuoto che hai dentro, lasciando che le malinconie si tingano di colori strani.

Vento e pioggia portano a te il profumo del gelsomino che non hai dimenticato proprio mentre pensieri storditi vagano e disegnano sulla sabbia in modo da liberare note imprigionate da secoli.

J’aime le bruit de la pluie che mi impedisce di racchiudere i pensieri.

 
 
 

La lontananza

Post n°86 pubblicato il 04 Aprile 2012 da les_mots_de_sable
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La lontananza aiuta il silenzio a parlare più forte, a sovrastare l’eco e a incidere pensieri non espressi, ma facilmente intuibili, così come favorisce il distacco di quegli stessi pensieri che si erano appena sfiorati, senza mai parlarsi veramente.

La lontananza allontana quell’attenzione che pallidamente si era affacciata al finestrino del veloce ed inarrestabile treno, senza lasciarla insediare nelle menti, lasciandola libera di raggiungere altre stazioni, altre fermate.

La lontananza distoglie quegli sguardi che volevano cercarsi, quelle mani che volevano toccarsi e favorisce l’intrapresa di binari diversi.

 

L'éloignement se quitte toujours seul.

 
 
 

Solo per te

Post n°85 pubblicato il 03 Aprile 2012 da les_mots_de_sable
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Solo per te note che volano a disegnare ciò che potrebbe far cambiare il tuo incedere.

Solo per te note da afferrare e trasformare in parole che possono descrivere quelle emozioni che rincorri da tempo.

Solo per te note impavide, pennellate di pensieri leggeri e liberi che sfidano il cielo per fondersi con le stelle.

Solo per te note che toccano piano la pelle per ricordarti il calore di una carezza da troppo tempo priva di scintille.

Solo per te note nella notte ad indicare dove sei, a segnare i tuoi passi su sentieri di cui ignoravi l’esistenza.

Solo per te note sussurrate perché il sonno arrivi a cullarti e ad accompagnarti tra sogni e risvegli, mentre fuori gocce di pioggia bagnano ignari granelli di polvere portati dal vento.

 

Seulement pour toi le mie note libres de voler.

 

 
 
 

lampada

 

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