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IL PECCATO IN GIAPPONE? NON ESISTE!


Dal Giappone hentai, manga e sesso tentacolareCONDOMANIA - A Tokyo nel quartiere di Harajuko c'è il centro commerciale Condomania: due piani interamente dedicati al sesso sicuro. Scaffali luccicanti dai mille colori - a noi forse sembrerebbe più simile a un negozio di caramelle piuttosto che a un sexshop - e tra gli articoli in vendita non mancano gadget di conoscenza internazionale. Qui anche un asettico vibratore assume le sembianze innocenti di Hallo Kitty, il tenero micetto rosa. Ecco un assaggio di quello che viene definito «stile Kawaii», che domina la cultura giapponese sin dagli anni Ottanta. «Kawaii» significa amabile, piccolo, vulnerabile, «uno stile allo stesso tempo infantile e delicato, che celebra la genuinità», scrive Rossetti nel libro. A causa della durissima disciplina produttiva imposta sin dalle elementari, non c'è adulto in Giappone che non cerchi di rievocare l'infanzia.MANGA - Uno stile poi sbarcato nel consumo di massa diventando oggetto di interesse da parte delle aziende. La figura della studentessa liceale in uniforme si è imposta come uno dei più noti oggetti sessuali. Certo l'erotizzazione delle studentesse è conosciuta anche da noi, ma il cosiddetto Cosplay (costume play), ovvero il gioco di indossare i costumi e le uniformi dei fumetti manga, in Giappone è un vero e proprio hobby. «I manga sono il più diffuso e diversificato medium del Giappone contemporaneo» spiega il professor Rossetti, conducendo il lettore sempre più a fondo della questione e spiegando che persino i politici si servono dell'estetica manga per comunicare con l'elettorato. I manga sono di ogni tipo, quelli animati si chiamano «Anime» e i più spiccatamente espliciti vengono chiamati «H-manga» o con il più noto termine «Hentai» (che significa perversione). Il loro obiettivo e quello di descrivere situazioni completamente irreali, di esprimere ogni fantasia. Le scene di sesso esplicito sono inserite in un vasto sistema narrativo relazionato al mondo del fantastico, dell'occulto o della fantascienza.GROTTESCO - Esiste poi il filone «erotic grotesque», in cui i disegnatori tendono a descrivere il sesso nel modo più estremo, includendo ogni tipo di feticismo, tentacoli, mostri e parecchio altro, una sorta di «horror-erotic manga». Un gusto che ha radici lontane: risale al periodo Edo il dipinto del celebre Hokusai «Il sogno della moglie del pescatore», in cui una giovane donna ha un rapporto sessuale con due polipi. Mille spunti per una serata e un libro in cui non mancano i riferimenti colti e la critica sociale. Per dirla con Rossetti: «Dietro un'innocente divisa scolastica si nasconde la più perversa delle ragazze, così come sotto un corpetto in pelle e calze a rete si può celare la più fine e aggraziata insegnante di Ikebana». La serata al S'agapò prosegue poi con il concerto dei Madame X: atmosfere dark, ninne nanne, chitarre elettriche, erotismo e un tocco di horror.