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INVIDIA...PECCATO CHE TUTTI COMMETTIAMO...


Non vogliamo ammetterlo, ma assistere ai successi altrui  non sempre ci riempie di gioia. Inutile mentire, davanti alla promozione di un’amica in ambito professionale, di una gioia sentimentale o un successo scolastico, dentro di noi scatta quella strana sensazione di malessere, quel sentimento di cui tanto ci si vergogna e che ci fa sentire spregevoli al punto farci star male. Niente di preoccupante, è l'invidia. Un sentimento quasi fisiologico, oggi vissuto ancora come un tabù, come qualcosa di imperdonabile specie se rivolto nei confronti di un'amica.L’invidia è donna L'amica avvenente, la cugina brillante o la collega particolarmente in gamba, sono modelli che, nella vita di tutti i giorni, possono generare in noi una certa  frustrazione che deriva dal senso di inadeguatezza in cui piombiamo, quando crediamo di non essere alla loro altezza. L'invidia infatti è un meccanismo di difesa che mettiamo in atto quando ci sentiamo sminuiti dal confronto con un'altra persona, sia per le sue capacità personali, che per riconoscimenti che gli vengono attribuiti, così nel tentativo di innalzare la nostra autostima, iniziamo a denigrare l'invidiato, sminuendo i suoi meriti. Secondo gli psicologi sembra proprio che l'invidia sia femmina: le donne infatti entrano in  competizione solo con le altre donne e non con gli individui di sesso maschile e ciò comporta tra loro un rapporto conflittuale più che solidale. Il primo a sostenerlo fu Freud che indicava in questo peccato capitale uno dei segni distintivi della personalità femminile.Invidiosa come CainoLa famiglia rappresenta da sempre un terreno fertile per la nascita di invidie e gelosie. La sorella maggiore, innalzata a modello dai genitori, è percepita dalla minore come rivale e sin dall’infanzia si instaura una sorta di competizione che si fonda sul contino inseguimento da parte del secondogenito. La personalità, il carattere e le attitudini di ciascuno, però, non devono rappresentare uno svantaggio per gli altri.Se tua sorella mostra spiccate doti canore non è detto che tu debba necessariamente essere all’altezza: individua le tue inclinazioni e asseconda le tue preferenze, potresti scoprire di avere talento in ambito artistico o magari in campo sportivo.Identikit dell’invidiosaNella vita di tutti i giorni l’invidia è un sentimento molto condannato tanto che l’invidiosa prova vergogna della sua condizione che nasce dal sentirsi in svantaggio rispetto alle altre. L’ interpretazione dei successi altrui come fallimenti personali porta ad attribuire alla fortuna i meriti dell’invidiata. Una promozione, una relazione felice o una semplice gratificazione vengono giustificati dalla benevolenza del  fato senza chiedersi quanto l’amica, la collega o la conoscente abbiano meritato.Il pensiero che l'invidiata non nutra alcun sentimento negativo nei confronti dell'invidiosa e che non abbia mai cercato di sopraffarla, non distoglie l‘invidiosa dai propositi di vendetta, poiché, comunque, questa persona è colpevole di aver sconfitto ed umiliato l'invidiosa e questo è vissuto come un affronto imperdonabile.Invidia positiva Il confronto può tuttavia essere uno stimolo per la nostra personalità e portare enormi benefici, basta puntare su obiettivi raggiungibili e abbandonare le utopie. Invidiare il fisico mozzafiato dell'amica può fungere da incentivo per iniziare a curare il proprio corpo e cominciare a seguire un regime alimentare controllato. Se invece si assumono modelli di riferimento troppo ambiziosi e irraggiungibili ne conseguirà frustrazione e malessere. Allo stesso modo, rodersi per la compagna dalla brillante carriera scolastica, può spronare a fare sempre meglio con impegno e costanza. L'importante è trasformare l'invidia in sana emulazione, ribaltando la situazione a nostro favore.