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ENGLISH (BAD) LESSON


Notizie molto particolari giungono in questi giorni dalla Gran Bretagna. Una di queste riguarda una madre di famiglia, Karen Gallimore, che si è imbattuta in una vendita online di giochi per bambini molto poco ortodossa. Pensando a un possibile regalo di Natale per le sue due figlie, Laura e Sarah, rispettivamente di 10 e 11 anni, si era collegata, in cerca di qualche spunto, al sito «Tesco Direct», il servizio di vendita on line della catena di supermercati britannica, puntando senza alcun dubbio alla sezione "giocattoli". Navigando tra pupazzi, bambolotti  e videogiochi, si è però imbattuta in qualcosa che proprio non si aspettava, un gioco che ben poco sembrava avere in comune con le altre offerte di regalo per persone di così tenera età: il “Peekaboo”, ovvero un kit per lap-dance dedicato alle "aspiranti ballerine" di età compresa tra i 3 e i 7 anni , al cui interno vi è un set completo da pole-dance, la cui traduzione in italiano suona più o meno come " la danza attorno a un palo". Il tutto per 49 sterline e 97 centesimi (circa 74 euro).Il prodotto era inoltre accompagnato da un filmato pubblicitario che tentava addirittura di descriverne l’utilità. Nel video si può vedere una ragazza che, in completino rosa, invita il proprio fidanzato a sedersi sul divano e ad assistere alla sua performance attorno al palo. Di sicuro tutto questo sarebbe già abbastanza per gridare allo scandalo e per chiedersi, allarmati, a quale scopo un adulto potrebbe regalare a una bambina un simile "gioco". Ma per non smentire il detto che afferma che "la realtà supera la fantasia", alla fine del filmato il giovanotto infila educatamente una bella banconota nella giarrettiera della fidanzata-ballerina. Con tutta evidenza un filmato e un passatempo ludico ben più adatto ad "adulti vaccinati" piuttosto che a delle bambine, decisamente troppo pieno di cattivi messaggi e di possibili usi punibili penalmente. Una volta diffusasi la notizia le associazioni dei genitori britanniche sono letteralmente insorte ed hanno immediatamente condannato la scelta di inserire il “Peekaboo - pole dancing set” fra i giocattoli destinati anche a bambini di tre o quattro anni.Ad esprimere la posizione di tali associazioni si è trovato Adrian Roger, del Family Focus, il quale ha affermato, nel corso di una dichiarazione alla stampa, che in questo modo “i giovanissimi vengono spinti ad assumere comportamenti legati alla sessualità. Il prodotto invita le bambine a danzare attorno ad un'asta, che nel mondo degli adulti è considerata come un simbolo fallico. In questo modo si distrugge l'innocenza infantile", aggiungendo la sua richiesta che sulla questione si pronunciasse anche il Parlamento. Tanto scalpore non ha per ora ottenuto i risultati sperati: il set da lap dance non è stato ancora rimosso dal sito, anche se al momento è riusulta non disponibile per l'acquisto.Come se non bastasse, sempre dall'Inghilterra ci giunge in questi giorni un’altra strana storia, che racconta della piccola passione di un ex magistrato dei un tribunale londinese. L'ex giudice Michael Lee, che sino al momento nel quale ha visto i suoi vizi privati sbattuti sulle prime pagine dei giornali lavorava come direttore finanziario dell’Alec's Three Piece Suit Warehouse di Bolton, era giunto alla conclusione che la pulizia della propria casa veniva prima di tutto, e si comportava di conseguenza senza badare a spese: la sua donna delle pulizie percepiva infatti un salario pari a 200 sterline all'ora. Una tariffa sbalorditiva se non si tiene in conto il fatto che, oltre che per le presunte capacità di eliminare ogni residuo di polvere e di sporco, la signorina percepiva il lauto compenso anche per soddisfare la bizzarra richiesta del suo datore di lavoro di provvedere alle sue mansioni completamente nuda.Questo vizietto è però costato una fortuna all'ex magistrato prestato alla finanza: 200 sterline oggi, 200 sterline domani, e in breve tempo il suo conto in banca è stato prosciugato, tanto che è, disperato, si è sentito costretto a prelevare il denaro mancante dalle casse dell’istituto nel quale lavorava.Un esempio questo che di sicuro non verrà proposto nei corsi di finanza delle università di Gran Bretagna. In preda ai rimorsi della coscienza, l'ormai povero finanziere si è costituito alle autorità di polizia, e ora dovrà affrontare un processo per furto aggravato, falsificazione e alterazione dei conti di bilancio. Il processo, sul quale si sono puntati i mille occhi della pruriginosa opinione pubblica britannica, è stato fissato per il 10 novembre. Un giudizio però sembra esser già stato emesso: di fronte a una vita e un'onorabilità quasi del tutto distrutta, e a fronte della cocente delusione di familiari, amici e colleghi dell'ex magistrato, l’unica ad averci guadagnato sembra essere stata la cameriera che, anche se non ne esce deontologicamente bene, perlomeno si è portata a casa ben 164mila sterline.