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IL "TEMPO" MIGLIORE? 13 MINUTI


Lo sostiene una ricerca effettuata da un pool di esperti americani e canadesi secondo i quali “per essere appagante e di qualità un intercorso  non deve durare troppo a lungo”. Gli esperti hanno anzi quantificato il periodo ideale del piacere: 13 minuti. Anche da 3 a 7 minuti, tuttavia, un rapporto  potrebbe dirsi sosttisfacente, mentre “oltre 13 minuti si fa stancante, e mezz’ora è decisamente troppo”. E’ da specificare, che ci si riferisce alla durata dell’atto vero e proprio, escludendo dal conteggio i preliminari e le coccole finali Sul piacere femminile e sulle difficoltà a raggiungerlo, si sono scritti fiumi di inchiostro. Colpa dell’uomo, colpa della cultura, colpa dell’educazione religiosa, colpa dei traumi adolescenziali, colpa della psicologia femminile.E se la colpa fosse anche di una patologia fisica? Pur restando il partner il principale imputato nella difficoltà a raggiungerlo, infezioni virali, diabete, problemi tiroidei, possono essere concause o cause principali.Ebbene sì, gli scienziati inglesi dell’NHS (National Health Service), l’Istituto Britannico per la Difesa della Salute, si sono interrogati anche su questo: sugli effetti positivi che sulla nostra salute può avere l’attività amorosa.Con puntiglio e precisione, hanno rilevato che il momento del massimo piacere mette in circolazione - e questo si sapeva - endorfine che ci trasmettono sensazione di benessere. Ma non solo. La cosa nuova che hanno scoperto è che esse riescono anche a fortificare il sistema immunitario. Al vaglio l’ipotesi che possano prevenire anche malattie gravi.Come ipotesi riscontrata, quella che riescano a mantenerci più giovani, “distendendo” le rughette, rendendo più liscia la pelle e avendo un benefico effetto perfino sulla crescita dei capelli. I piccoli dolori, poi, spariscono. E il corpo subisce un vero e proprio “allenamento” di muscoli, cuore e polmoni. Le calorie bruciate? 300 all’ora.www.corriere.it