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Lo sapevi che...


Contraccettivi...lo sapevi che...La loro efficacia può essere influenzata da certe cure "dolci"? Oppure fallire se assunti nel momento sbagliato? E che macchie cutanee e riduzione del piacere sono possibili effetti collaterali? Ecco con l'aiuto degli esperti, metodo per metodo, che cosa non dimenticare...Pillola: attenta alle cure "dolci". Mentre l'omeopatia agisce senza disturbare il farmaco, «la pianta medicinale può causare riduzioni della sua azione», spiega Cristina Porcu, farmacista specializzata in Fitoterapia e Omeopatia. «Attenzione pertanto all'agnocasto (usato nella sindrome premestruale) che per la spiccata attività sul sistema endocrino è sconsigliato in associazione alla pillola; l'iperico, che interagisce con la pillola nel suo sito di metabolizzazione e, per lo stesso motivo, il pompelmo, se assunto in alte dosi».Occhio al fuso orario. Il fuso orario potrebbe creare confusione nell'assunzione della pillola. «Per assicurare tassi plasmatici costanti è necessario assumerla sempre alla stessa ora usando come riferimento l'orario di casa», sottolinea la ginecologa Alessandra Graziottin, che dirige il Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica, Ospedale San Raffaele Resnati di Milano. «Meglio sostituire la pillola con il cerotto contraccettivo che, a parità di efficacia, offre un dosaggio costante e prestabilito di ormoni, ma ha il vantaggio di essere cambiato settimanalmente».Verifica il calo del desiderio. «Spesso le donne riferiscono di non aver voglia di fare l'amore, conseguentemente all'assunzione di anticoncezionali orali», spiega il sessuologo Marco Rossi. «La causa è chiamata dose-dipendente, perché è in relazione alla percentuale di ormoni presenti nel tipo di anticoncezionale utilizzato. La pillola diminuisce anche le secrezioni vaginali rendendo difficile il rapporto. La soluzione? Basta cambiare sistema, o passare a un contraccettivo a basso dosaggio, per risolvere il problema».Profilattico: occhio a scadenza e conservazione. Il profilattico non ha controindicazioni. Particolare attenzione va prestata tuttavia alla conservazione (mai nel portafogli o in tasca) e alla data di scadenza. «Abbandonate l'abitudine di tenere in tasca i preservativi: la temperatura del corpo li scalda, il che fa sì che il lubrificante evapori. Lo stesso accade se il prodotto è scaduto», spiega Massimo Valente, direttore di Comodo. Se poi unite al preservativo l'uso di un lubrificante: «sceglietene uno a base acquosa e mai la vaselina: indebolisce il lattice».Coito interrotto: se lui è teso sei più a rischio. «Il coito interrotto non è un metodo contraccettivo sicuro. Il liquido lubrificante prostatico può contenere spermatozoi attivi e quindi anche fermandosi "in tempo" si può restare incinta», spiega la ginecologa Alessandra Graziottin. «Purtroppo è un metodo utilizzato dal 40 per cento delle coppie, soprattutto le prime volte, quando la capacità di controllo del maschio tende allo zero: se il partner è teso, infatti, può non riuscire a cogliere il momento giusto».Temperatura basale: meno sicurezza e spontaneità. «Non è facile da misurare e può essere falsata da diversi fattori, come un semplice raffreddore. E' inoltre fondamentale un ciclo regolare. Meglio, infine, se ad adottare questo metodo sono coppie stabili, pronte ad accogliere una gravidanza inattesa» sottolinea la ginecologa Alessandra Graziottin. Altro risvolto è la mancanza di spontaneità. «Non si fa l'amore quando se ne ha voglia ma in base al termometro. Il che prevede l'astensione dai rapporti durante l'ovulazione, periodo in cui nella donna c'è un picco del desiderio».Spirale: attenta alle infezioni. È un anticoncezionale da evitare se non si hanno ancora figli. «La inserisce il ginecologo una volta ogni cinque anni. Dà il vantaggio di non doverci pensare più, ma la spirale, di norma, è raccomandata a donne che hanno già avuto un figlio perché: può infatti essere causa di infezioni che conducono alla sterilità», spiega la ginecologa Alessandra Graziottin.www.style.it