Pul-vì-sco-lo

uccidere con le parole.


                                Dagli errori si impara.Ce ne cibiamo come da un lauto banchetto, gustoso, succulento.Sono pietanze raccapriccianti, eppure ai nostri occhi o alle nostre papille gustative, quella nausea sembra...Appetitosa.E non aspettiamo altro. Non facciam che inventarci nuovi modi per darci un senso, e nutrirci di quel putrido veleno.Poi, quando per un po' siamo sazi, piangiamo. Ci abbandoniamo alla crisi d'astinenza che segue, con lacrimosa gioia.Non ha senso, in effetti. Eppure è così che funziona.E vomitare quei succhi gastrici fa male, fa rabbia. Ed è con rabbia che rimettiamo al mondo quel male che ci devasta.Ma più fa male, più siamo contenti. O no? Beh, considerando che nel giro di poco tempo saremo di nuovo allo stesso punto, direi di si.Non è da capire.E' da accettare.E si. Sono una fottuta arrogante. Me lo posso permettere.Ci sono volte in cui vorrei avere la forza di uccidere con le parole.Non mi servirebbero armi.No, non è per niente banale.Ma tanto è solo questione di tempo. Imparo ogni giorno qualcosa di più.(©A.D.G.)
*