Urla sommesse...

Post N° 118


Torno a scrivere..a sorridere..a sperare..e ad aver voglia di futuro...Come spesso accade, però, nn è un lieto evento a restituirti quella fiamma di positività per poco affievolitasi.. Il più delle volte è la paura che ti fa riflettere davvero, che accende barlumi di saggezza nella mente di chi tende a lamentarsi quasi per indole, mentre trascura il vero senso delle giornate..e della vita! In questi giorni ho manifestato tranquillità e la solita spensieratezza..celando un po' d'angoscia e di ovvia agitazione per l'accaduto.."Sto bene..dopotutto ciò che conta è questo...vedi? ci scherzo anche su.." la risposta preregistrata sulla segreteria del mio cervello ogni volta che le persone invadevano le mie sensazioni postume, che interrogavano il mio io scosso, ma inspiegabilmente razionale... Nn voglio che si preoccupino per me..e finisco quasi con l'ironizzare l'incidente, sogghignando ogni volta che nomino la parola 'lamiere'...
..quando, in realtà, proteggo gelide sensazioni di terrore conseguenza dell'improvviso venir su del ricordo del tir che sfonda la fiancata destra della mia auto, i vetri che mi avvolgono come un'onda nei giorni di mare agitato, ed il panico litiga col mio istinto alla ricerca di una via di fuga...Frazioni di secondi...che decidono che strada prenderà il pullman su cui viaggia la tua vita..se un tunnel cieco ti priverà di tutto ciò che fino ad allora hai dato per scontato..o una grande autostrada ti offrirà ancora mille possibilità e decisioni da prendere!Questa volta è andata bene...tanto spavento, tanto rischio, ed una ferita dentro che fa più male di tanti piccoli graffi ed escoriazioni...una ferita difficile da suturare quando provocata dalla paura.....dalla paura di perdersi..e perdere tutto in pochi istanti..amici, famiglia, albe e tramonti, gioie e dolori...tutto! Ma, il destino ha deciso che nn era il mio momento..che quel tir si sarebbe dovuto 'accontentare' della parte dell'auto senza occupanti, che si sarebbe dovuto arrestare 'prima'...prima di..insomma..era lì, a pochi centimetri..e nn so come fare a togliermi dalla mente quella ruota così imponente davanti ai miei occhi spaventati.. E, anche se all'esterno sminuisco l'accaduto ed evito di trasferire agli altri le terribili sensazioni di quei momenti vibranti di sabato pomeriggio, dentro me custodisco un nuovo tassello di crescita, riflessione e consapevolezza...Grazie, mio angelo custode ..