Urla sommesse...

Post N° 126


Questa é la storia di un ragazzo..sereno, spensierato, attivo..che, durante uno degli scatti più abitudinari della giornata, intento a preparare la propria cena, tra un piatto, una posata, una candela, un bicchiere di vino, il telecomando della tv e un sottofondo jazz d'atmosfera..ferma per un istante il tempo, stampa quell'immagine arginando l'inesorabile flusso di attività meccaniche prive di soluzione di continuità..e apre la gabbia del proprio cranio per abbandonare la mente ad un volo riflessivo estemporaneamente costruttivo...."stupenda la cornice che avvolge questo momento..avvolgente il candore del mio stato d'animo.. ..ma.. ..eccola lì: noto una piccola macchia sulla tovaglia della mia cena.. ..perché nn sto condividendo questo tramonto di giornata con qualcuno?Perché la mia commensale sarà la solitudine?!"..si chiese il nostro protagonista....i flashback affiorarono veloci e confusi...ed il resoconto fu disarmante: era stato un mese 'affollato', forse come nn gli era mai capitato nella vita..Cinzia, Roberta, Serena, Valeria, un'altra Cinzia...così tante ragazze concentrate in una parentesi brevissima, che alla fine sarebbero rimasti solo dei nomi, ricordi sbiaditi di serate, baci, addii..forse anche perché conquiste raggiunte con eccessiva facilità...A volte è quasi imbarazzante con quanta semplicità si riesca ad ottenere ciò che nn desideri!! E, nonostante il telefono squillasse, le voci lo rincorressero e le avventure continuassero a far cadere nell'oblio le precedenti, nella sua cucina, spezzata solo dalla poesia di "fields of gold" e dallo scoppiettìo del soffritto, riecheggiava un'eco beffarda, sentenziosa: puoi anche essere sommerso dalle donne, ma solo la tua anima gemella può rendere speciale ogni istante della tua giornata....e la mente terminò la sua planata, e, come se qualcuno avesse ripremuto il tasto play, il dvd di quella serata tornò a scorrere, ed i secondi a rincorrersi con naturalezza, mentre gli occhi di lui fissavano la fiamma della candela al centro del tavolo, il suo udito veniva ipnotizzato dal sound avvolgente di Norah Jones, l'olfatto rapito dall'enfasi orientale del pollo al curry..e le sue labbra bagnavano l'amarezza sulle rive rosse del vino che si agitava nell'unico calice presente... ..intanto cresceva la consapevolezza che avrebbe rinunciato alla poesia teatrale del background che cullava la sua cena, barattando tutto per un pratico bicchiere di plastica con semplice acqua, pasta in bianco e stridore delle auto dall'esterno..pur di condividere quel momento con il vero amore..chiunque esso fosse..
Io nn so se leggerai mai queste righe..ma, semmai succedesse, voglio che tu sappia che la riflessione improvvisa di quella sera mi ha spinto a trovare il coraggio di fermarti, rivolgerti la parola ed ammirare per la prima volta il tuo sorriso da vicino....non che sia un'impresa abbordare una ragazza... ..a meno che nn sia una splendida biondina con il mare negli occhi che ti spezza il fiato ogni volta che la incroci..Mi sono sentito un perfetto imbranato davanti a te..un adolescente alla prima cotta..ma la nostra conversazione ha fatto volare il tempo e la mia fantasia...Vorrei far sparire la tristezza che traspare dal tuo sguardo fatato....ed invitarti a quella cena ferma nel tempo, in attesa che qualcuno si sieda al mio tavolo...