La vera me stessa

The Versatile Blogger


  La scrittrice di un blog che ho da poco scoperto (amantedicesare) bellissimo direi, dedicato a Cesare Pavese, mi ha donato un premio. Sono stata molto felice di averlo ricevuto. Anche perchè questa persona, coltissima, a differenza di me, che ho letto pochissimo e colta non sono affatto, mi ha definita sensibile e mi ha donato una carezza. Questo è uno dei motivi per cui continuo a restare nel web. Alla fine, anche il web è uguale alla vita che sta fuori dallo stesso. Ci sono persone, che a volte salutano pur non conoscendoti. Altre, che ti sorridono, altre che ti abbracciano in un momento difficile. Mi viene in mente due anni orsono, una ragazza che mi abbracciò, al mare, quando ebbi una discussione (per via di Matteo) con l'ignorante di turno.. Insomma, senza andare a sbattere all'oro del klondike, forse, mi dico che vale ancora la pena di restar qui. Questo specchio è fedele, se sappiamo specchiarci nella dovuta maniera. Così come è la stessa cosa lo specchio, uguale, mi dico. E' che a volte proprio non vogliamo guardarci.. preferiamo sognare che le cose siano diverse da come sono veramente. E' difficile la vita, siamo difficili noi, è difficile quello che contiene la nostra scatola cranica.. mi sorridodentro, con una consapevolezza in più. Ci sarebbe da scriverne ancora, e ancora e ancora. Ma molto presto, metterò qui sul mio blog - una cosa che ho letto, girando in rete, che è ben scritta e spiegherà bene, il tutto, le distorsioni che il web può provocare, benchè alla fine, il fine ultimo siamo sempre noi, così come in tutte le cose.Ma torniamo al premio.Questo premio richiede le seguenti regole:a. nominare, ringraziare e "linkare" chi ha consegnato il premio b. dire 7 cose, fatti e notizie su se stessic. assegnare a nostra volta l'award ai 15 blog che si ritengono interessanti e che si seguono, fornendo giuste motivazioni. Comunicare loro che hanno vinto.nominerò e linkerò la persona e proverò a scrivere, di me, con molta difficoltà.. per quel che riguarda i 15 blog, dovrò rompere la regola.. non posso - tutti i blog che ho visitato, nel bene e nel male, e, al di là di quelli a destra da me tra gli amici, meritano di essere interessanti. Mi ripeto, nel bene e nel male, ci sono le persone là dietro, con le loro sconfitte, le loro anime lacerate, i loro sogni e bisogni, le loro malinconie e le loro aspettative, la loro essenza.il blog che mi ha dato il premio è amantedicesare, dedicato a Cesare Pavese. Sono stata molto felice di aver approcciato a questo blog. Perchè, al di là della scrittrice del blog, al di là di CesarePavese che ho scoperto, al di là delle parole di conforto che egli ha saputo donarmi e la sorpresa appunto di averlo trovato, LUI, mi ha incollato e mi ha fatto vedere di me, quello che io non avevo capito. Difficile da spiegare, e non so' nemmeno se voglio farlo fino in fondo... è la seconda volta che mi capita. Con uno scrittore. La prima volta fu con Herman Hesse e il suo lupo della steppa. Ma ci arrivai da sola.. stavolta - ci sono arrivata attraverso un blog, ed è per quello che il premio mi ha fatto oltremodo piacere. Le vie traverse e tortuose a volte, non è detto che non ci riconducano poi alla strada maestra! : la nostra. E in qualche modo, seppur con le perplessità (consapevoli) che la strada poteva e doveva essere un'altra, ci rimettiamo comunque in carreggiata e proseguiamo, perchè alla fine, è quello che conta, rimetterci in linea su quella linea. Quindi grazie amantedicesare http://blog.libero.it/dedicatoapavese/e ora le 7 cose di me...1) non ho saputo ascoltarmi, o meglio, ho ascoltato solo i miei bisogni, e non la mia vera natura. Ora nell'età adulta, sto imparando a farlo, ma è difficilissimo. 2) sono una sognatrice, idealista, utopista, e non mi riesce di metter d'accordo questa parte mia, con la parte più vera, genuina e verace. So' tutto e capisco tutto, è la vita che mi ha fatto così.. ma questa parte non riesce a prendere per mano la parte sognante e tutte e due staccate, combinano dei gran casini, ... che poi è difficile rimettere a posto. 3) sono stata molto sfortunata in amore. Come tutti gli esseri umani, in due le cose si fanno meglio. Diciamo che mi sono resa conto, che ho bisogno di essere completata, amata, guidata. Di rimando do' molto e penso che ogni persona debba in qualche modo provare un'esperienza completa e di questo tipo. Anche se dobbiamo imparare ad essere soli e stare soli con noi. Ecco diciamo che forse io non ho imparato bene a star sola con me stessa (ci riuscivo certo, ma poi "quei bisogni" diventavano più forti di tutto - avete presente quando non mangiate per molte ore, ... più o meno, e sono stati quelli a guidarmi). Diciamo che le vicissitudini della vita, le ho elaborate come ho potuto - forse sono state troppo, per una bambina e per una preadolescente. Succede. Ma ora le vedo. Sfortunata in amore, perchè non ho mai avuto nessuno con cui camminare veramente insieme. Ho voluto bene, e mi hanno voluto bene, ma io parlo di altro. Di camminare davvero mano nella mano con qualcuno, dirsi tutto, e pensare le stesse cose, fare la strada insieme, senza avere paura, e sapere davvero che quella persona è quella giusta. Mi sono innamorata sempre delle persone "sbagliate" non sono stata corrisposta. E, quando si innamoravano di me, non corrispondevo io.4) Non ho saputo cavalcare i miei lativi positivi.. intuito, predisposizione allo studio, ironia, bontà. Questi lati, li ho accantonati, li ho messi da parte. E poi, ho messo tutta la mia forza, per affrontare cose di poco conto, quando avevo tutte le carte in regola per farlo -  (e ho tutte le carte in regola, - quindi e invece) per affrontare la mia vita, di adesso, con la giusta dimensione, il giusto piglio.5) Sono mamma di un bimbo (che sta diventando un ragazzo) affetto da una forma di autismo medio grave. Mi sento in colpa. Mi sento ancora che è potuto dipendere da me, dal fatto, che, come scritto sopra, ho fatto scelte sbagliate. Non ero completamente felice con suo padre, e quindi, mi dico, forse ho determinato, in qualche modo, il suo destino. So' che è una considerazione "folle". Ma la vedo, e mi dico, che cerco una spiegazione razionale, quando, invece, le spiegazioni logiche sono da ricercare in altri canali. E lo so' bene, ma è un modo per non farmene una ragione? forse... per punirmi, per bilanciare con il mio senso di colpa il dolore di non avergli dato la salute e aver determinato io la malattia di mio figlio. Insomma delirio di onnipotenza misto a senso di colpa . (meno male che li vedo, mi dico).6) devo appunto farmene una ragione. Imparando a non pensare più al passato.. al come poteva e doveva essere. E' così. Vedo la mia vita nel presente. Sono riuscita a vedere i miei sbagli ( e mi dico che non è poco). E ora devo andare avanti e non arenarmi. Devo e posso fare a meno, di chi non mi vuol bene, di chi non è adatto a me. Devo smetterla di inseguire la parte adolescente, che seppur rimastami incollata addosso come la parte bambina, deve e può e sà capire, che certe cose vanno archiviate, e magari tirate fuori al momento giusto.. non devono paralizzarmi o mettermi nelle condizioni di pensare che io possa cambiarle. Solo i cuori decidono e possono cambiare. L'impulso deve venire da là.. Solo il cuore guarisce le contorsioni, ma non tutti fanno questa scelta e io devo smetterla di pretendere che il mondo sia, come lo vedo e voglio io!7) sono contorta, un pò, lo ammetto. Mi guardo e mi dico, che penso troppo, e pensare e leggere troppo a volte, può far male. Ci si rimane imbrigliati dentro, se non si ha poi la capacità di distaccarsi. Ecco diciamo che la mia saggezza, mal di coniuga con il buttarmi a capofitto e sfidare me stessa completamente.. C'è una via di mezzo, ed è quella che voglio e posso perseguire. 8 io ce la voglio fare!!! io ce la posso fare.è la prova più difficile della mia vita, ma so' che ce la farò. Il blog, appunto può essere una possibilità. Il mio specchio, dove venire a scrivere le mie giornate, un vero diario, dove posso metter d'accordo tutte le mie parti... Lo scrivo eppure.. non riesco a farlo sempre, ordinatamente.. Attenzione, l'ordine al quale mi riferisco è vedere la mia vita, con le mie priorità assolute.. Me stessa, la mia cura, il mio bambino, la sua cura.. Le cose che ruotano intorno a noi. Le poche persone che mi vogliono bene, la mia famiglia, i miei piccoli sogni e il mio diario virtuale, ma vero. E' un esercizio di buon ordine inteso come verità - senza più la ricerca "dell'altrove", ma dentro me stessa, attraverso la scrittura.. e ciò che di buono mi rimanda chi legge, si confronta e si ritrova con me.. Mi piace che mentre scrivo esce il sole :-)Roberta