La vera me stessa

Post N° 874


Lo smalto che mi ha messo Patrizia ieri sera, sulle mani è bellissimo. Cipria. Messo alla perfezione, sulle mie unghie, corte. Senza nemmeno fare la manicure. Non volevo... ero talmente stanca. Mi ha rimpinzata di pasticcini, di risate, lo smalto, succo di frutta, e biscottini. Ci mancava che pranzavo direttamente..Bello vedere il suo ragazzo (suo figlio), avere un dialogo, possibile. Le giornate procedono, è già dicembre.. mi fa lo stesso effetto dell'anno scorso, sembra tutto scollato e scollegato, ma è ovvio più dell'anno scorso che la spiegazione c'è. Ci sta tutta.Facendo la via nella grotta scintillante, della via già addobbata con le lucine fosforescenti blu, tutto scintillava.. sembrava una grotta finta, e io mi muovevo con la mia solita musica del far west, ma senza l'albino, che riposava, sul cruscotto.Il pomeriggio in una Roma gelida e fredda sotto ogni punto di vista, ci muovevamo dove tutto ha avuto origine in una parte di te, figlio mio... Tutto appariva molto lugubre, freddissimo appunto,  molto di più di quel freddo che segnava il termometro, il vento oggi, mescolato di scirocco e nordico, come me, riporta l'autunno al suo presente, è che vorremmo che già fosse finito pure sto natale, come ogni anno! già. Siamo della stessa sostanza dei sogni, di cui siamo impastati, e basta non perdere la rotta, ossia estranearci completamente, che ce li incolliamo dentro - siamo noi, parti di noi, nostro sangue e pelle e ricordi e ossa e corpo e mente, e cuore e anima. E ogni nostra stagione! E allora, sorridiamo a noi stessi, perché ci serve tutto questo per andare avanti.. nelle mille sfaccettature di tutte le nostre composizioni e meandri..E tutto questo mi serve per consolidare, e attuare e non soccombere e non cadere, nella mia nuova strada.. Sono piena di dolori, ovunque, ad ogni livello, ma poi penso, che è come quando si arriva allo stremo del dolore, all'apice alla passione dello stesso, al culmine, che poi, passa.. si arriva al massimo per salire, appunto, e poi tutto si appiana. Tutto si calma. Bisogna farsi forza.Una doccia calda bollente possibile, insieme a quel poco di dolce buono e bello che ho, mi posso vestire solo di sorrisi, interiori, e abbozzati, per ora, se decido di sorridere, poi, accade, e vestirmi di blu, e anche nero, e anche rosso. Di sperare, che stasera, il vento, si plachi, si calmi, e riporti quella stella splendente che ho visto una settimana fa, uscendo da casa, di mamma.Sconfiggo il lugubre, con la consapevolezza di voler/poter essere altrove.. in un mercatino svizzero (rido), e poi prendere un aereo, e andare nel sole e nel calore.. ma tutto questo è possibile, sotto altri livelli, ad altri livelli, forse migliori? ci credo.http://www.youtube.com/watch?v=e3W6yf6c-FA Buona domenica.