La vera me stessa

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La lucetta della farmacia sotto casa - segna 16 gradi (!).Non riesco a scrivere, perché ho gli occhi puntati sull'orologio. I dolori articolari, vorrebbero restare qui, con me, con una doccia calda, poi magari un automassaggio con fastum (tanto per rimanere in tema con la farmacia). Sono in pigiama ancora. Niente caffè, sebbene abbia comprato la tazzina francese.. Se nestava sola soletta, al mercatino.. chissà che fine avrà fatto il resto del servizio. Credo sia provenzale. Il caffè è più buono con lei. Ma stamattina ho preso di nuovo il the. Col limone e miele, e biscotti. Mi vestirò al volo, la faccia già lavata.. questa faccia.. questo viso mio. Che sorride sempre allo specchio, mi dico come fa? come faccio io? lo specchio cancella i segni, che la macchinetta fotografica amplia, e il trucco nasconde. Mi dico, che dall'anima nascono magie, che rispecchiano e tolgono i dolori, e sono meglio di qualsiasi estetista.. vedo il mio viso, vero come è, ci vedo i miei.. mio zio, il fratello di mio padre.. la forma della testa, non piccola e armoniosa come quella di mia sorella, o della mamma, ma un più più grande. e il corpo, minuto. Certo tutto questo nell'insieme non si vede, nell'insieme l'armonia c'è. E mi da fastidio, tutta l'antica insicurezza. Che nasconde quei mostri, che sogno di notte, e mi svegliano al mattino. Vecchi mostri, che vedo completamente. Ci cammino insieme, e no, io vorrei mollarli una volta per tutte! come si molla sul serio, qualcosa che pesa e non esiste. So e vedo che è una cosa antichissima, e forse, è proprio per quello che non la riesco a mollare. E non è vero, quel che ho letto.. non lo condivido il punto che tutto torna come in un circolo.. tutto torna perché lo facciamo tornare noi, io voglio il bene per me stessa! Dio mio quanta fatica.Abbandonare le paranoie, scavalcarle con tutto il mio amore, mentre quello bussano sempre, e squarciano il mio cuore, fanno arrivare al cervello le visioni che non voglio. Scriverlo qui, mi farà bene?Dovevo forse mettere le mie insicurezze in mani sicure? Avrei dovuto con la forza di volontà, virare altrove? o forse anche loro stanno tentando di comunicarmi qualcosa? forse è vero tutto questo. Forse. Oppure è solo ed anche una questione di tempo. Forse cerco una spiegazione, che da sola non può arrivare, di punto in bianco.Forse è solo un sano autolesionismo? oppure un cattivo funzionamento? è come "se", pur sapendo che quei rovi pungono e faranno tanto male, io ci vado comunque.. questa bambina cosa vuole dimostrare? Togliere tutte le spine? si può? ad una ad una con le mani? da questo mazzo di rose che ammirerò un giorno, dal mio vaso di cristallo? stando però poi attenta a non rompere il vaso? (anche?), oppure lasciarle le spine, .. che pungano il mio cervello? o semplicemente cambiare fiori.. le viole, del mio pensiero, sul mio balcone, in una casa, che per certi versi già non mi appartiene più. Le scuse che debbo porre a chi mi legge, sono doverose, sono svisceramenti di una persona molto provata. Ultimamente. L'autismo è inesorabile, senza uscita, una tomba a cielo aperto, con le sbarre ovunque senza via di uscita, un tunnel senza respiro, un buio totale. La mia dolcezza sembra spazzata via, dall'angoscia senza limite. Le lacrime non ci sono più, si seccano sul mascere, il loro sale, vela gli occhi, conferendo loro uno scuro più vero, e un velo di verde, che prima non c'era. Lo scorgo io, nello specchio che firma il mio dolore, fisso, ed implacabile. Il mio dolore non va in scena è una testimonianza. Io ho imparato a conviverci e probabilmente, l'assenza di lacrime è una conquista? o è un passaggio, è una stazione superata. Ora ci sono i mostri da superare, che arriverà pure quella di stazione, è solo una questione di tempo.Quante altre cose, vorrei scrivere.Lascio nero su bianco piccoli propositi (vorrei essere più dolce con mio figlio, per aiutarlo, nonostante la sua tirannide non voluta, )vorrei che le mie carezze sulla sua testa, fossero magiche, per lenirlo il male che lo attanaglia.So che scriverlo non porta a nulla, ma forse ho bisogno di farlo, per poi stare meglio.Volevo scrivere tutt'altro..mi sento un po' inquieta e provata.. fa caldo.. e vorrei essere altrove. forse. Oppure qui, esattamente dove sono perché il respiro è fluido e sono perfettamente incollata.. è solo che l'avrei voluta senza questo dolore atroce la mia vita.. senza questa lancia,che sembra sfondarmi, sebbene, io riesca a toglierla, e la mia vitalità, la mia magia, mi sa che è proprio questa!cerco un brano al volo,e spero con tutta me stessa, che l'ansia non mi divori, né la depressione mi porti via, lontano.. forse torno per scrivere ancora, volevo scrivere diversamente.. più bello e dolce, e lienare, e pino di ottimismo.giro il collo per guardare le nuvole.. dalla finestra.. è la mia vita. La renderò migliore, questo lo so per certo!per ora passo..e chiudo.ora libero, ha sistemato l'impaginazione :-) bene.. così posso scrivere di altre mie letture.http://www.youtube.com/watch?v=MeKuH114EiA#t=89