La vera me stessa

Post N° 962


Oggi è S.Albino di Angers.Mia madre è nata ad Albino. Curioso. Ma nemmeno tanto.Siamo state in ospedale stamattina. S.Giovanni Addolorata. Io sono nata in questo ospedale, solo che quando sono nata io, c'era solo il padiglione S. Giovanni. L'Addolorata, no. E' recente. Accogliente, riscaldato. Abbiamo fatto presto per la tac. Stavolta l'ha fatta senza mezzo di contrasto. Ed è entrata spedita e sicura. Io ero un po' nervosa perché come al solito abbiamo sbagliato entrata, ma, c'era pochissimo traffico, complice il sabato e la pioggia. E siamo entrati dalla parte di san giovanni in laterano. Ho fatto l'accettazione, sono andata a chiamarla. E lei mi ha fatto un sorrisone che mi ha aperto il cuore. I genitori, sanno sorprendere. Perché nonostante le differenze generazionali, le perversioni innescate in ogni famiglia di origine psicologico-familiare appunto, sono superate, poi, dal sangue, ma forse c'è anche qualcosa di più. E' una fortuna.. piccola/grande. Che in un attimo riesce a fare superare tutto. Questo ho scorto nel sorriso di mia madre. Poi è andata spedita. Il risultato tra 5 giorni. Stiamo sereni? non lo so.Ho altra scelta? Vicino all'ospedale, c'è una chiesa meravigliosa, che intendo rivisitare. Poi siamo salite vicino alla navicella, e l'ha c'è un parchetto vicino al celio, dove portavamo Matteo con suo padre... da piccolo.Non riesco a ricordare il nome, è un sito importantissimo.. ma nulla. Non ci sono riuscita. Come se dentro al cervello, ogni particella fosse sovrapposta, o si fosse bruciato qualche cosa. So che nulla è bruciato. E' solo una difesa, una difesa per andare avanti e incamerare, il dissolvimento di antiche speranze. Su quelle strade, su quei sanpietrini antichi, vicino a dove io sono venuta al mondo, nel cuore di questa città eterna, io ho scandito ore e minuti lanciando il mio cuore insieme ai miei passi, in cui, c'erano ancora tantissime possibilità, sebbene la tristezza mi trascinasse in una sorta di trampolino consapevole dell'oggi in cui avrei vissuto, in cui vivo. C'era sempre aperta la porta peggiore, ma non come una sciagura, come una variante, a fronte di una speranza meravigliosa.Io lo so che male ho lavorato per questo mio figlio ... Prima pensavo che invece di scrivere, così tanto, avrei dovuto prodigarmi con le mamme, creare davvero una rete - cercare di incollare, ... Poi mi assolvo perché - anche io - avevo tanto da incollare. E quando nella vita ci si ritrova con un dolore immenso estremo impareggiabile - allora - è là che usciamo fuori allo scoperto. Ed io, sono uscita. Senza giustificazioni, - io sono uscita - sono uscita fuori da me, per aiutarmi e non soccombere. Perché ognuno fa quello che può PER lui stesso.Non sono cambiata.. forse sono anche migliorata. Mi sono guardata dentro. E non sono stata capace di accettare e di far accettare a me stessa certe cose. Anche gli altri non hanno accettato me. Mi riferisco alle mamme delle elementari. Benestanti. Senza problemi. Non volevano vedere il mio dolore. Ho cercato in tutti i modi di celarlo, mascherarlo con il più grande dei sorrisi Ma la fatica era immensa, immenso lavorare, occuparmi della casa, di me stessa, di mio figlio. Di un bambino complicato e speciale.Non ce l'ho fatta ad essere accattivante. Mi dovevo dividere in una giornata troppo breve, (ce ne sarebbero volute due), e con la ricostruzione di macerie personali, dopo un'ecatombe.Mi assolvo. Mi perdono.Mi dico che ora devo stare calma e fare il possibile e il necessario. Le piccole cose, al meglio. E non voglio che mi pesi questa solitudine di incomprensione totale su quello che poteva essere e non sono stata capace. Io ho cercato di vivere. Di andare avanti. E mi dico, che voglio proseguire. Sorridendo a me stessa e facendo tutto il possibile, come finora, ho fatto.E' questa la mia tenacia.Mentre scendevamo con mamma, ci siamo trovate davanti il Colosseo. E l'abbraccio di questa città, che amo e odio. Ma la sua bellezza lascia senza fiato, e mi restituisce tutto quello che la vita mi ha tolto, ma è la vita stessa, che mi ha fatto nascere, in lei, tante lune ormai fa.Se visitate la mia città, non vi perdete questa chiesa.RomaMia resisti a tutta questa acqua che di nuovo di tocca sopportare, oltre a tutto il resto. http://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_dei_Santi_Quattro_Coronatihttp://youtu.be/BBtR7cLxUpchttp://youtu.be/MZ4YA7Y1ulUhttp://youtu.be/RS0qFpvV71c