La vera me stessa

Col corpo capisco


La mia ferita profondissima, mi parla. Io, gladiatrice a mio modo. Altro che. Il Colosseo dalla discesa dei santissimi quattro. Avvolge tutta l'aria sopra, l'inghiotte. Tra strade, improbabili, di una Roma Medievale, meravigliosa, muta, taciturna e nascosta. Chiese e chiesette. Traffico, spartitraffico, sanpietrini, e poi davanti colle oppio. Ti giri un attimo il Colosseo. L'ala vecchia dell'ospedale, porta in un ottocento paesano, in un quadro che riempie il cuore. Il tempo, si è fermato.Gli studenti per diventare infermieri, una botta di ottimismo, e tanto verde. Là c'è la maternità. Dove sono nata. E c'è anche l'ala vecchissima, il padiglione ora ristrutturato dove è morto il nonno Paterno.C'è un'aria meravigliosa. Ti senti fortunata, certo ad essere nata e vivere qui, ma tu vorresti proprio affacciarti e vedere tutto questo. San Giovanni, che sovrasta. La scala santa, che rifarò. E questa aria, e guardi su, e dici e scopri di essere viva, per la prima volta, dopo tante volte.La luna è tornata ad affacciarsi, io voglio legare tutti i pensieri. La ferita parla, fa tanto di quel male. Ma è da là, che riparto, che mi riabbraccio.Forte, che più forte di così, non mi sono abbracciata, mai.Ho deciso di sorridere e il dolore passerà. Ora so, come fermarlo. Sì, lo so. E non lo scriverò. Lo tengo per me. Perché sono ancora troppo e così fragile. Quando si è molto forti, si è anche fragilissimi. Ho sentito lo zio, nell'anima, dentro me. Il fratello di mio padre. Un sensazione onirica di giorno, impercettibile, di rientro, di ritorno, del mio sangue che scorre, lo sognai di notte, tanto tempo fa. Ne scrissi pure... Era così triste.Volevano fossi forte e studiosa.. e io invece una pianticella ribelle, che proprio non ne voleva sapere di stare dritta. Preda di tutti i venti. Soprattutto quelli della sera. :-)Sono tornata da me. Finalmente. La ferita parla, attraverso le mie dita. E' solo il contraccolpo di tutti i colpi. Tanti, troppi. Troppi. Sta tornando tutto, riemerge tutto, ed io lo vorrei scrivere, perché spinge, ma stavolta, la novità, è ... che me lo tengo, per me:-)Non perché non voglio condividerlo, ma perché per ora, è questo che sento, completamente.Sorrido alla mia consapevolezza. Se saprò bene equilibrarla, non diventerà malattia. Io non ce la faccio diventare. Sento la ferita. So che è l'ennesima prima vera che parla. Che sembra prima, ma prima non è !! non ci riesco a scriverlo. Forse non scriverò più. Ho usato tutte le parole, fino a quando ne ho sentito il bisogno di farlo. Ma il mio equilibrio, ora, mi impone di non scrivere, più.Per ora, è così.Magari poi torno, più logorroica di prima!Ma ora, adesso tutta la mia energia rinnovata, ritrovata, mi occorre, tutta per me.So di avere costruito dei ponti bellissimi, delle trame dolcissime e sensibili. Mi sapranno aspettare lo so.Vi lascio con due brani. Che mi fanno riabbracciare, sul serio. A me stessa, alla vera me stessa, ai miei pensieri e al mio cuore e all'anima. In un certo senso, io, non sono mai stata più felice!. Ok, sono sincera, ... me l'aspettavo un po' diversa, la felicità!, ma la Vita ci sa stupire sempre. La Realtà, ci stupisce sempre. Noi, ci stupiamo e siamo felici, quando torniamo da noi.A presto rileggerci! Spero
Robertahttp://youtu.be/fPVUa29kHu8http://youtu.be/852fIw_I84I