La vera me stessa

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Le mie foto sono bellissime, sì.La fotografia è una buona medicina. Non sufficiente, ma è come un antidolorifico.E poi mi ha aiutata nel presente odierno, a mettere nello scrigno dei ricordi i miei primi 40 anni :)suonati! din don dan!Ok, lo ammetto volevo fosse diverso il suono delle campane, MA, non per tutti suonano allo stesso modo. Mi sorrido, in questi tempi dilatati di questa estate anomala. Altro che anomala!Sogno un sud che non c'è. Due isole magiche che mi accarezzassero il corpo. Casa fronte mare, negozi alimentari vicini, nulla altro ! e m'hai detto caxxi mi diceva Patrizia ieri.Prigioniera nella casa bomboniera della mia mamma. La felicità è fatta di brevissimi istanti. Siamo state a Parigi con Patrizia, :-)   la Francia ha incoronato un italiano che porta ogni lettera di me. E di quell'isola scrigno della memoria. Siamo state in Francia. Patrizia è venuta a trovarmi a casa della mamma. L'ho guardata e le ho detto "è bello viaggiare attraverso le pagine televisive" e poi attraverso lo sport, i monumenti di Parigi e il verde della Francia e il suo blu. Il nonno mi diceva che da grande ci dovevo andare.  Ci sono stata, ma non a Parigi, ci andrò lo so.Il breve istante di felicità  è stato dire queste cose a Patrizia e il piccolo lampo che ci ha visto le ragazzette che fummo, e le donne che oggi siamo in perfetta sintonia di pensiero e di cuore. Al di là delle incomprensioni e litigi che fanno parte del nostro esistere.Mi sembra di rimettere tutto in ordine: si. Il tempo è galante in un certo qual modo SI.Fa caldissimo e l'estate non è mia. Anche lei si mostra a tratti brevissimi, e non ce la faccio a raggiungerla, ma lei mi aspetta, perché mi dice, che - non devo sognarla, ma viverla come meglio posso, e fare in modo che i sogni mi facciano da ponte per quello che posso. Da pendolare. Ma non devo dondolare troppo. Devo stare in equilibrio per potermi sempre esercitare perLasalita. E per come deve essere per come può essere, per come voglio che sia in questo momento della mia vita.Senza rimpianti. Abbracciando la stanchezza e curando la mia ferita più profonda. Con la consapevolezza, che non  è possibile l'impossibile.In fondo è una grandissima prova. Sono testimone di me stessa, del mio banco di prova più grande.Anche quando le lacrime sembrano soffocarmi l'anima - e allora, - chissà perché è là proprio là che ritrovo ago e filo per ricucire certi strappi e voragini, che arriva magicamente un pezzo di stoffa che io mai avrei creduto di potere ritrovare perché avevo visto perdersi nell'abisso del tempo anche i frammenti veri della mia vita.E chi lo avrebbe mai detto, (ma forse lo sapevo e non volevo), che attraverso due film di Fantozzi sarebbe accaduto ciò??? Fantozzi contro tutti e Fantozzi subisce ancora.Per riportarmi in carreggiata. A ridere, che mia madre, mi diceva che la mia risata era talmente contagiosa che investiva completamente anche lei! Sangue non mente. Un cavallo purosangue - si sa che i cavalli purosangue sono pazzi! ... i miei piccoli incroci puri, le mie contraddizioni - ma che ridere. Mille stati d'animo - a cercare di mitigare il dolore attraverso la comicità, perché non c'è nulla davvero di meglio.. Superare davvero tutto. DA SOLA. DA SOLA.Attraverso me stessa, stavolta, solo attraverso ME.I tempi si dilatano, - li devo cercare di vivere al meglio, nonostante tutto il contorno, l'ironia, all'eccesso mi serve per rimettermi a posto. Per continuare. A VEDERE TUTTO COMPLETAMENTE SENZA SE SENZA MA E SOPRATTUTTO SENZA AGGIUSTAMENTI. SOLA SOLA E SOLA. che meglio non si può. Perché è solo così, che lo scambio quando ci sarà sarà completo, col il prossimo.Ieri sera, in un sera metafisica - in cui le nuvole sembravano di nero irreversibile, i lampi guidavano come stelle all'imbrunire la mia guida.I fari delle macchine nell'altro senso di marcia, erano come stelle. Stelle che una flebile aurora voleva raggiungere. Poteva essere possibile il piede sull'acceleratore a fermare il sangue e i respiri. Ci voleva forse una macchina più potente ad abbracciare la solitudine, e spingerla addosso nell'altro senso, e fare clic per sempre. Come l'inverno scorso allo specchio, in cui, la fuga nell'abisso totale, sarebbe stata totale. Non era la prima volta - ma - lo ha detto la signora del patronato - "Signora sua figlia è forte, un po' schizzata, agitata, ma forte".   La mamma ha pianto, "non è forte è fragile". Ma stavolta mamma, ti sei sbagliata.. sono pappamolle solo nell'amore con i maschi. ... Sarà la carta astrale. Paola me la rifarà.. era pronta, ma non me l'ha mai data.Vedremo.Oggi devo fare camminare Matteo. Assolutamente. Arriveremo in tintoria a piedi.Da Roma nord per ora è tutto.Ho ascoltato questo album full mentre facevo le faccende.Lo propongo tutto.
http://www.youtube.com/watch?v=SDjSDnMxFME