La vera me stessa

fine aprile


Riflettevo sul fatto che Matteo non sa dirmi bene le cose.Ne ho parlato con Roberto.. E stavolta ho scritto male, proprio male. O meglio, - sono ottenebrata e rimbambita da questo che io vedo come un fallimento: il farmaco.Non è che Matteo non mi sa dire cosa vuole.Provo a spiegare."dammi la carne"! dammi l'altra carne! - oppure, dammi il prosciutto, voglio il salame, comprami il gelato, voglio tante rosette.  Questo me lo dice!ieri ha lasciato tutti i piselli nello spezzatino. Non gli piacciono. E se gli chiedo se vuole il formaggio sulla pasta, mi dice di si. E se gliel'ho messo, mi dice, mettimi l'altro.Ora io non so e riesco a capire, se tutto questo è un gesto solo meccanico, se è solo in parte legato a ciò che egli comprende e sa sentire dentro di se...Se gli chiedo vuoi l'acqua? quando mi va a me, risponde.. allora non te la do? dammela..è tutto molto difficile, anche da scrivere, da far capire.. Posso parlare delle stelle, dei fiori, della musica della bellezza che sento dentro mentre cantano gli uccellini, ma è difficile per me, parlare di Autismo.E invece voglio farlo, fosse anche solo per raccontare la cronaca mia e di Matteo.Spiegare, anche a me stessa.. che a volte, cala una saracinesca, che mi fa anche a me, perdere il lume delle cose, ed è allora che non ci capisco più niente, mi accarezzo da sola, l'anima. E' difficile. Così come è difficile la vita, ascoltarsi, capirsi, per me, lo è di più.Comunque "voglio la carne, voglio due gelati, voglio il pane, dammi l'olio, - si mette il sale da solo.. cerca biscotti, e li trova! e se li mangia tutti.. a modo SUO E' una scelta. Ora io non so capire se una cosa non la vuole.. se non la chiede, è ovvio, e normale. Se gliela propongo, come oggi le fragole (le ha divorate di gusto!), allora capisco.Ha sempre mangiato tutto e di tutto, anche quando osservava la dieta del protocollo ortomolecolare. Non so, perché ha vomitato questi giorni. Forse sì è il farmaco. Oppure il minestrone era davvero troppo, e lui non ha saputo/voluto lasciarlo, cosa che invece ha fatto ieri con i piselli.. o che fa, quando scarta e mette di lato, i pezzi di pomodoro. Forse la patata lessa, gli è rimasta indigesta, forse ha ingoiato le verdure che non gli piacevano, e poi le ha rimesse.. Ma, gli ho detto "non ti farò più il minestrone", no- fammelo!! e mentre rigettava, voleva ancora mangiare..Probabilmente E' il farmaco, e domani vedrò la sua dottoressa non vedo l'ora.La mia oggi, mi ha detto che è impossibile.. ma se è scritto sul bugiardino.. non ha risposto. Anche sul bugiardino dell'aspirina c'è scritto nausea e vomito..Mi ha detto che sono brava.. che sono forte, stabilizzata, non ho bisogno di nessuna terapia, nemmeno psicologica, mi ha detto che ci vediamo solo per parlare, e basta. Mi ha detto di non parlare di Matteo quando sono con lei.. mi ha detto di ritagliarmi questo spazio tutto per me, in attesa, del quotidiano, delle prove nuove che devo affrontare, che affronto egregiamente, - mi ha chiesto di raccontare, mi ha osservato, non ho mai pianto, non ho pianto più da quando l'ho rincontrata, la mia anima, a suo dire.. è salda, sicura, sta incominciando ad sistemare bene le cose..Io mi sforzo di scrivere.. perché ci tengo; perché sento che mi fa bene, perché voglio..perché è una sistemazione, in attesa, che passi questo periodo di limbo, in cui non ho modo di poter sperimentare il "dopo", che mi aspetto doloroso, ed invece, lei ha detto, che sarà un dolore minimo, lo ha detto con una sicurezza.. strana, impassibile, piena di fiducia, vera, - strana perché - io non ci sono abituata a chi si fida davvero, di me, e crede, in me. ... Forse ha capito che dentro c'è tanta stoffa (e pure fuori) :-) sorrido..incomincio a ri-camminare un po' meglio.. a dipingere il passato con qualche nuovo colore, a togliere un po' di patina crudele, e a soffiarci sopra, insieme ad un altra primavera bellissima che soffia tra la pioggerella nuova e l'asfalto tinto di rosa..non ce la faccio a scrivergli meglio oggi i pensieri.Mi sono dimenticata di dire alla mia dott. che ieri sera Matteo è caduto. Dopo essere uscito dal bagno. Io non mi spavento più di tanto, lo dirò domani alla sua di dottoressa.Era molto stanco. E si era messo a riccio sul water.. quando l'ho alzato, forse aveva le gambe addormentate.. e gli hanno ceduto. Povera stellina mia.. è una roccia, e i neurolettici a 14 anni e mezzo non si dovrebbero prendere. Sì, ne parlerò con la dottoressa.Domani.Mattina.E poi pianificare, dopo il limbo e l'estate. Pianificare la scuola. In classe il lunedì non ci va mai. Sta solo. Non voglio più. Ok, troppo caos in questi 3 anni di medie.. troppo caos tra la malattia di mia madre, la perdita del lavoro, e la chiusura di un ciclo di vita, la parte più importante, e riuscire a sistemare tutto questo.. a volte mi chiedo come io abbia fatto e faccia in questa impresa ciclopica.. come ho fatto? come faccio? Certo, ... lo scotto che pago, è che ho perso un sacco di tempo, ma non era una perdita quel sacco.. Io in quel sacco, ci avevo riposto la recondita possibilità di continuare.. che forse ci sarei riuscita. O non avevo messo d'accordo tutte e due le parti, importanti entrambe (di me). O una aveva già deciso, e l'altra.. trascinamenti, invece di equilibrio.  Ma il passato è finito. Sta dietro, mi accompagna nella lucidità e presa di posizione , in ciò che ero, ma ora è oggi.E' adesso. E quanto avrò la possibilità davvero e senza dolore, ma con una possibilità nuova, allora, sì, potrò costruire per Matteo. Avrò un anno in cui girerò scuole di agraria o similari (è il mio sogno più grande). In cui la testa sarà un po' più libera per lavorare per lui. E magari riuscirò a ritagliarmi degli scampoli di vita anche per me.. come ieri:-)che mia sorella e il marito mi hanno portato a Nettuno, al mare, a mangiare fuori, in treno, col mio nipotino.. un giorno tutto per me.. mi ha fatto tanto bene. Ed ho bisogno di bene, di una quotidianità sana e non più "tossica".Ho bisogno di fare pace con tutto..Ho bisogno di stare anche da sola.. di staccarmi per un po', di ritagliarmi (lo ripeto), dei pezzettini di cielo, per me.Ora piove a dirotto.. il cielo si è fatto scuro, ma io non sono triste. Matteo è col suo assistente.. E' tutta una scena, uscire, rientrare.. eppure quando oggi gli ho detto "matteo, adesso sai che facciamo? quando viene davide, non gli apriamo la porta, così, se ne và!"  E LUI.. NOOOO!!!!!!!  - a volte, ragiono e penso, a come è tutto così strano per me.. Ma rifletto, sul fatto, lucidamente, che non mi importa più di tanto. Che se soffro è solo perché non lo vorrei solo, che avrei voluto per lui, come ho detto a mia sorella, avrei voluto dargli un contorno di Armonia, di Amore, di possibilità, di sorrisi e tanta unione con suo padre, che purtroppo, no, non c'è stata. Sono quella che sono. ... Un impiastro diciamo così. A che mi serve più pensare al se? al ma? al perché?questa pioggia, si porti via.. la fatica, i litigi, le problematicità, spazzi via con se, tutto il rosa e lo fonda, e confonda in una nuova aria, di possibilità in una nuova speranza, in cui nel silenzio e nei miei passi di stamattina (non ho preso l'automobile), ritrovi me stessa, piano piano, senza crisi, senza paure, senza inciampare.. ma con passo fermo, deciso. E ad ogni angolo di fallimento, muovermi leggera ed interrogarmi razionalmente con l'aiuto anche del cuore, per sapermi davvero dire, cosa sono, cosa voglio, e crescere ancora, non smettere di cercare dentro di me, le risposte giuste.Piove tanto forte, adesso.. il mio piccolo grande uomo è con un amico più grande di lui, a seminare passi e ad allenare gambe. Non lo so cosa sarà di noi 2. Io sto asfaltando a fatica questa strada.. dopo aver tanto salito.. e i lavori, ora sono un po' fermi (ora piove a dirotto fortissimo!!!), - ed io in questa immobilità non voglio assolutamente perdere la pazienza, lo scrivo.. e trarre invece anche forza, da questo, per poter poi lavorare meglio nel prossimo futuro. Il prossimo anno, di permanenza in più alle medie, in classe ci dovrà stare sempre.. lo scrivo sui tasti, lo segno nel pensiero, negli occhi, nel sangue.. nell'anima.Lavorerò bene, per lui. E per me.. ci siamo arrivati fino a qui.andremo avanti.. non ci fermeremo.Di seguito altre mie foto.Del mare e del rosa, che si è preso la pioggia tutta di adesso!aprile.. caro, apri-le porte a maggio con l'acqua? ---- perché senti l'inverno che piange un'estate che non potrà abbracciare mai? ... ma  è proprio grazie alla tua pioggia (saluto all'inverno..), e a tutto il rosa sparso - che arriverà una primavera inoltrata piena di speranza nuova in una stagione di nuovo splendente, in cui non avremo paura e di cui, non avremo, paura.. Il mio campione è tornato! un po' bagnato e bellissimo.. meno male che gli avevo fatto portare l'ombrello! :-)