La vera me stessa

Stanotte


 E' da molto tempo che non scrivo di sera. Di notte. La luna stasera non l'ho ancora vista. Ieri giugno ci ha lasciato con lei bellissima. Bianca, gonfia, piena da lassù luminosa. L'ho fotografata.. vi mancavano le mie foto lunari? :-) Ma, ho fotografato anche l'altro Signore.. il Sole. Splendido fantastico.. sono riuscita a salvarti mio ultimo giugno della mia quartina! .. la mamma mi ha detto che sulla scheda sul mio profilo devo cambiare la data di nascita:-) un piccolo vezzo.. dice, che posso mettere tranquillamente 1968 o 1969. .. Mamma! ma tu sei di parte. No.. niente affatto, osservo il mondo. Vedremo, mi dico. Forse.. tanto lo sanno pure i sassi di libero e tutti quanti anni ho.. ma chi passa solo per passare... Vedremo. Sorrido davanti a questo schermo luminoso, con la parte sotto il motore bollente. Fa caldo, caldissimo,che più caldo non si può. Mentre penso ancora a maggio a trastevere, al 29 maggio, alle foto dei primi di giugno, alle rose del roseto comunale, a questo giugno fresco appena passato, rigoglioso e fiorente, ebbene, mi giro un attimo che mentre che mi chiamano : roberta! mi giro, è luglio. Luglio. Sì. Il mio mese. Sono nata a luglio, di domenica, di sera/notte. Ma ne riscriverò più in là. Sempre che ce la faccia.... sonosfinita! la mia scrittura è medicina, automedicamento. Ma, i pensieri si affollano non sono simultanei, non ci riesco più. Sono giorni di piccoli riscatti, giorni, di sintesi, di tirar giù somme. Non solo matematiche. Ciao giugno:-) Il mio Matteo è partito sabato scorso a me sembra una vita. Madre snaturata che snatura anche il tempo. ... Pensavo, prima, più soggiorni così, almeno una volta al mese, e le famiglie, avrebbero un pò di respiro, in più. Mi lascio alle spalle, le disavventure delle ultime settimane prima della sua partenza. Ho rischiato l'infarto, mi è sceso dalla macchina sull'autostrada, mentre mostrava il suo disappunto per non voler andare in una sorta di parcheggio (spacciato dalle istituzioni come centro estivo). Il mio istinto connaturato ed intrinseco difatti, mi aveva dato la stessa voce. Ma poi.. si fa sempre il contrario, ben mi stà, senza avercela con me. Ho fatto la somma (male) di quel che ho creduto esser meglio, e lui mi ci ha fatto sbattere la faccia, ma per una frazione di millimetro di secondo impercettibile, abbiamo rischiato entrambi la vita, e io certamente l'infarto. So che non lo farà più. Avevo bisogno di staccarmi dall'autismo.. l'autismo è una ferita che mai si sana, è una voragine feroce, è un martello pneumatico nel cervello fisso, una lampadina ch eti tortura sempre accesa, ... ma è così al momento. Da piccino, era gestibile, adorabile, un sogno ... di bellezza.   L'autismo è in vacanza anche lui, soprattutto la sua sclerotizzazione familiare. E poi, una sera mi è scappato, non voleva affatto salire. Ormai è come se avesse instaurato una sorta di gioco/forza con me, una routine, che spero che questo soggiorno abbia spezzato... E' partito sabato. Sabato scorso, io, io ero allo stremo. Forse perchè si arriva ad un punto, in cui - bisogna staccare, ed io, piano piano, ho costruito e sto costruendo qualcosa affinchè questo accada più spesso. Lavoro faticosissimo il mio, ma che porterà i suoi frutti. Appena partito ho avuto una crisi di panico.. o meglio, ce la stavo per avere! non respiravo più. E' stato come , se mi liberassi di un peso, ma poi, poi... poi... non riuscissi a farne a meno, come SE, l'abitudine al peso, facesse ormai parte di me. E' difficile da descrivere, ed io vorrei essere più poetica. Se ripenso all'anno scorso, c'erano certo problemi ed ogni volta dico così.. diventa sempre più difficile? Ora l'arietta si sente.. è bella e sincera. Fra poco mi affaccerò a vedere la luna e pubblicherò qualche foto. Poi sabato, dopo la sua partenza, sono andata al mare.. un viaggio nel passato, di nuovo in metro, da sola. Ho riattraversato tutti gli anni. Lo sto scrivendo sempre, ed è come davvero se tutto si riavvolgesse a me. Rischio di diventare monotematica, ma è ogni giorno, una piccola briciola, un piccolo tassello che cerca disperatamente il suo posto. Sto imparando la pazienza, di aspettarmi, di non stupirmi di tutto quello che è stato, che è - che è cambiato, in peggio, intorno a me, e nel contempo, riuscire a percepire intorno - la bellezza di ciò che ho. Me stessa, la mia città, la luna il sole il mare, poter ancora viaggiare in questo mondo, portarmi a spasso i sogni e le consapevolezze, riuscire a ritagliarmi piccoli stralci di libertà. E' bellissimo mi dico, mentre guardo il mondo, dal finestrino, come se fosse stato tutto un film - anzi di più, più di un romanzo, - in cui tutto si intreccia insieme, senza far male.. piano piano, tutto va a posto, mi abbraccio, osservo, me, dal finestrino.Sì sono io, ritrovo poi la frase nel libro:-) quel che vedo, lo decifro, lo capisco, a volte mi intristisco, poi passa.. come sono passate le mie stagioni. Mi sento eretta dentro e fuori. Mi accoccolo, cerco sicurezza nei passi, mi intravedo con gli occhiali e tanti capelli, lunghissimi, troppo, ora che li dovrei tagliare. Mi sorrido al finestrino, ... capisco le cose, del mondo. A volte, volto il viso. Altre volte, sogno. Poi mi incontro con Patrizia, siamo felici. Sono felice! cucina kosher, e risate, con l'indiano al parcheggioc he voleva la mancia. La luna lassù ha una forma strana, io piena di sale, addosso, ... era tardissimo. Ho fatto il bagno.. sale nei capelli e ondine del mare come pettine. A casa, la doccia, ma i capelli restano col sale. Sorrido.. il mare, già .. si. Un sogno bellissimo, sei di nuovo qui. Costa laziale.. sono fortunata. Dune, sogni, riposo, assoluto. Una domenica dalla mamma, piena di fili intrecciati, induriti dal tempo, caldissimo, e ricordi. Abbiamo rischiato di prendere fuoco.. un corto circuito nei fili dell'aria condizionata.. una vecchia spina, a cui erano attaccati tutti gli anni indietro. E poi, san pietro e paolo, caldo rovente a casa, rilassamento e mal di stomaco e poi, ancora ricordi. Mio cugino elettricista, ha detto che abbiamo rischiato. Un violento battibecco con la mamma, ed io che il giorno prima mi ero improvvisata elettricista e telefonista (rido), ma la sera ero stremata.. ma non dovevo riposare? non dovevo essere altrove? IN un altro altrove? in quell'isola che vedo da questa finestra? sorrido, davanti al pc, :-))) mi dico, mi hanno detto, che devo rifare di nuovo tutto il giro.. ma quanto devo girare, ancora? Poi oggi, dopo ieri, dopo l'ennesimo mese a finire, e che finisce, mi dico, che ho la possibilità di cambiare, la mia emotività, a volte violenta, che arriva, perchè si staccano il cervello ed il cuore, e tornano (a bomba) il passato e le cose che oggi capisco e-- gioco di parole, ma mica tanto, tutto quello che ho passato. Vissuto. Non mi ingroviglio.. nel groviglio, dipano la matassa, la sbroglio, mi sbroglio. E poi.. dormo.. parlo al telefono, e riposo e mi organizzo. Ho avuto una giornata meravigliosa, ieri. Dopo essere andata dal medico, ed aver raccontato i miei ultimi giorni, mi ha dato un protettore per lo stomaco. Sollevata e felice, sistemo tutta casa, e con la mia macchina stavolta, e  Ozzy me ne vado al mare, col teletrasporto. sto comprando la raccolta dei black sabbath. Io che ho ricontato i miei pochi dischi di ragazzetta, e poi ragazza, come cimeli stupendi, in cui faccio pace con me, sono sempre quella ragazza, in cui le stagioni si intrecciano, e il tempo non c'è più. Come ieri, al mare, coi tramonti e quella musica ad accompagnarmi,e oggi con il lucido fluo, lo stesso di ieri, ma col altri sapori (e musiche) delle mie stagioni ... tutte. Ieri il sole mi ha quasi accecata.. l'ho fotografato, mi dicevo di fare attenzione, come quando da piccola mi proibivano di guardarlo, ma io no, imperterrita, dovevo, DOVEVO. Pensavo, che se i miei occhi avevano cambiato colore, in quel modo, perchè non perdevano mai occasione di ricordarmelo, allora, il motivo era perchè io potessi guardare il sole. La luna no. NOn me la ricordo, non me la ricordavo. La luna la vedo adesso. La luna la portavo già dentro, perchè sono sua figlia. Ho tre madri, la mamma.. Roma, e lei, la luna. E il sole, che mi guida.. secondo padre. Caldo, fraterno, lenitivo, amante meraviglioso. Dei miei sogni e culla di desiderio, che fa la scia nell'acqua del Mare come a scaldare la strada, nell'acqua. Del mare. Ho fatto il bagno alle 20 . Bellissimo. C'ero solo io, in acqua. E non poteva essere la sardegna, ma era la mia isola lo stesso. Bellissima, c'era la materia dei sogni in quel bagno. In cui le parole del libro, che parevano abbandonarmi, le ritrovavo, girandoci insieme come con le pagine.. e poi, la guida, d'oro e d'argento dei meravigliosi giochi di luce.. l'acqua fresca al punto giusto, quasi fredda, e la striscia del sole a scaldare la sua scia, il suo strascico di luce, specchio nell'acqua. Poi di spalle lei, la luna. Un pò fredda certo rispetto a lui. Entrambi, io. E il mare. E l'estate. Di nuovo. La felicità è fatta di questo. Per me. Della mia solitudine spezzata solo da un sogno meraviglioso, che mi ha fatto volare, come gli uccellini e i gabbiani intorno ame, e poi quel bagno, lontana, senza paura, in un mare piatto, in cui io ieri mi sono ripresa quello che non ho mai avuto. I miei amici, che sognavo, in una giornata al mare, birre e risate e una storia d'amore, mai avuta, in riva al mare, sempre, in un bagno serale, ad abbracciare il tramonto come testimone la luna e ubriacarsi di amore, sogno e parole, e silenzi e baci. No. Non ho avuto tutto questo. Io avuto altro. Ma me lo sono ripreso ieri. Cucendolo anche a quello che ho avuto. Io hippy fuori tempo massimo, io, figlia di tre decadi che non ho avuto, riavute, in un pomeriggio meraviglioso del mio ultimo giugno della mia decade. Sorrido, di nuovo. Al ritorno, il sole faceva il vanitoso, ed anche io, allo specchietto della macchina a vedere quanto ci eravamo amati e i suoi segni, sul viso e sul corpo, e il mare, amato i miei capelli e anche lui, il mio corpo. Sulla via, del ritorno, i fiori di giugno stupendi bianchi e rosa cornice all'asfalto, il sole negli occhi li rendeva più candidi, e il rosa anche dell'imbrunire, sembrava restituirmi tutto quel che ho perso. Come se, ci fosse scritto nella natura nell'aria e in questo tempo, l'Alta consolazione, che firma nella natura il fatto che potrò avere qualcosa di superalativo, come ieri. E poi ritrovare quell'imbrunire della gioventù di quando era la sera misteriosa a farla da padrona, ed io mi sentivo grande ed importante, sono tornata da me, a quando ci vedevo benissimo, e la sera e la notte erano carezze da grande sulla mia giovanissima persona.. L'imbrunire del colle celio rigoglioso che dalla colombo alle terme e al monte d'oro si estendeva alla mia sinistra.. e io a fare i punti cardinali improvvisati, dei colli. Mentre mi sembra di volare, anche se restano le ruote incollate all'asfalto.. mi muovo, anche se sembra tutto fermo.. viaggio. La libertà è una cosa bellissima. Abbracciarsi, ritrovarsi, smarrirsi dentro e ritrovarsi contemporaneamente è stata una cosa bellissima. Passa il dolore in quei momenti,come adesso, in cui scrivo, come ieri ho scritto nel mondo e nell'aria ed in tutti i colori di questa stagione nuova la mia libertà, il mio abbraccio. La libertà è una calma ritrovata, la libertà è far piano le cose, interrogarsi, fermarsi, calmarsi, fermarsi di nuovo. Sperare. La libertà è camminare scalza senza regole, con solo un pezzettino di stoffa addosso, la libertà è tornare bambina, senza anni, ma lo stesso, grande, anche se piccola. La libertà è tornare giovane, e senza pensieri, è guardare indietro senza paura, è portare qualcuno al tuo fianco, insieme a te, sognare lucidamente nel sogno e col sogno incollati. Appiccicati. Insieme. Oggi mi sono occupata con calma di me. Anche se il mio corpo e la mia anima, il mio cuore e la mia mente, le mie membra vorrebbero essere altrove, AVREBBERO bisogno di essere altrove. in vacanza.. ma la vacanza è la mia città, la consapevolezza e la libertà, son io che scelgo i vestiti e mi faccio bella. Ci provo a prendermi cura di me, ma il giorno è bollente, e mi fa male qualsiasi cosa mangio.. sorrido, --- sono forte, lo so', a testimoniare tutti gli anni indietro.. è solo l'ennesima consapevolezza da digerire, e avevo bisogno di fare una certa cosa. Lo ripeto, è faticoso aggiustar le cose, ma andava fatto. E quindi domani tornerò al mare. Oggi Roma sembrava dileguarsi al caldo.. ma era sempre elegante e misteriosa al suono dei miei sandaletti bassi (li ho poi comprati) e mi sentivo abbracciata da lei.. mi sono girata, ora l'abbraccio è totale, anche con il passato. Ci sono ritorni come i MIEI che atterrerebbo un bue, un bisonte.. io no. Mi godrò questi ultimi giorni di libertà nutrendomi di sole e speranza, - che le cose mie tutte possano prendere una piega gentile.. serena.  Libero a questa sera stupenda (è apparsa una luna più gigante di eri !!) i miei pensieri confusi e spettinati, - ma liberatori. (appunto) il post non è venuto come volevo, ma non importa. :-)   P.S.: mentre cercavo un'immagine da mettere lassù nel post, ho letto che c'è un tripudio di stelle e pianeti, lassù che si rincorrono con le costellazioni, che mi appartengono... :-) tutta la musica che ho ascoltato la voglio condividere... https://youtu.be/RnL_usrjBoE https://youtu.be/snYvL3AvrFE?list=PLyMI_OBHLTkWiih8oe2q3YpfYL8jaQuwX https://youtu.be/JnPwPZPDTC4 https://youtu.be/TPi9HYODBjc https://youtu.be/t3uPi6trues https://youtu.be/aa911_8TP2s https://youtu.be/NKOliTcEjJM https://youtu.be/oACQyGiM9Lg buon ascolto :-)