La vera me stessa

Post N° 1154


Maggio non andare via. Fermati. Non sei ancora arrivato. Sei appena apparso in un cielo terso e meraviglioso.  Come se portasse ancora un fulgore invernale - e volesse risplendere ancora e nuovamente. Maggio. Che mi hai voluto restituire tracce d'inverno, io che volevo un soffio di lustri, indietro, uno smalto scuro, i capelli, lisci. Vestitini preziosi e svolazzanti. Maggio, che mi riporti a me, che nemmeno me ne accorgo. Con questa tua aria preziosa a dire... meglio così.. fra poco roventi respiri farannno rimpiangere questo venticello onesto che spettinerà spose, farà svolazzare  abiti da cerimonia, colpisce ancora le fragilità di chi si è scoperto troppo e chi si aspettava qualcosa di canonico che è stato solo qualcosa di intermittente. ... Maggio. Meraviglie di un cielo turchino, che solo tu puoi. Che solo tu sai. Rose a fiorire, meravigliose. Sogni mescolati a rose in una Roma struggente meravigliosa sempre nuova sempre più eterna, più svilita e sporca che mai a risorgere da se stessa, in quei colori appesi sui muri antichi ed eterni, roselline e rose, fantastiche ad intrecciare ancora i miei sogni. Che sono caduti, frantumti.. polverizzati nella terra .. ed ora, risorgono dentro me, in altro modo. Con queste rose, coi gelsomini, con l'odore del pitosforo che sembra uscito da una magia, dopo il freddo e l'acqua battente, il vento di marzo a maggio, eppure appare. Con l'afa di un luglio lontano, ma vicinissimo, ad improvvisare prove tecniche d'estate.Un cinguettio animale piumato, che di poetico ha dentro se la sua natura musicale. La felicità di una musica che si suona per chi la vuole ascoltare. Sentire, ricomporre. Certo.sì, l'armadio è in ordine. I miei capelli asciugati poco, si sono calmati.. la mia spettinatura e i ricci nascosti. Si calmano come le onde del mare. Frammenti di stella, caduti dentro, a cercare stelle marine, in un fondo, in una soluzione ancora ad uscire fuori. Come rinascere appunto. Ci sono ancora cassetti, da sistemare, mobili da svuotare. Tutto ha un suo tempo, tutto avrà un suo tempo.  negli intrecci della mia vita, si è intrecciato un sogno. Il mio sogno, --- il più grande di tutti. Violento, beffardo, meraviglioso e tragico, nella sua realtà.. sì, ho avuto un sogno reale. E si è frantumato.. ma ora, io magicamente l'ho ritrovato. in questo maggio, in questo vento onesto, fresco a consolarmi, per qualcosa che non so' cosa sarà, - a dirmi - a fare in modo che io ritrovi la calma,  ---- il bello della vita forse sono proprio le variabili. Nei sogni, vorremmo che tutto si ricucisse come per magia... e lo vogliamo talmente forte e tanto, che sentiamo che ciò può avvenire.Maggio e i il roseto comunale, con il mio Matteo, coi suoi calci, le mie tristezze/consapevoli.. nuove e mute. A guardare sui sanpietrini, e sentire un effluvio nuovo, che si mescola con me, sale dai miei passi, e  i monumenti, - con una magia e un perturbamento nuovi, che sanno ancora restituire possibilità di vita. E di nuovo una luna potente e meravigliosa a dirci la verità-  che volevamo andare oltre - che volevamo camminare col cuore - ma soprattutto coll'anima.. su quella  panchina, timida e sperduta nel tempo, in un altro altrove, dove tutti gli anni, se ne stavano abbracciati, insieme a tutte le paure, e le cose non vissute. che volevano viversi a tutti i costi. Il mio sogno più grande, che parlasse la lingua più dolce di tutte, che squagliasse tutte le chiavi, per aprire le porte di ogni possibilità..  la scalata dell'impossibile.. frantumare ogni certezza - distruggerla, per poi d'incanto ricostruire - nuove possibilità, in cui tutto ciò che era, resta, ma si trasforma, come la più grande delle magie, ma la supera la magia stessa !!!!  ebbene, mi accorgo, CHE, solo la scrittura, a me, aiuta.. in questo. Mi sorrido davanti a questa tastiera magica, che non è pianoforte haimè, che non è linotipia, haimè, che  è solo il mio notebok che è solo un portale, --- che ringrazio, comunque a prescindere, al quale sono eternamente grata! la scrittura mi porta verso un mare calmo. la scrittura mi fa affacciare dalla finestra di casa mia e  percepire un vento nuovoe parla una nuova ed altra lingua.  Che mi fa ritrovare me. Che si tinge di nuovo. Come una settimana fa, che ho visto con gli occhi del sogno, ancora, più reale che mai, il mio foro di augusto. Il foro palatino, con il mio ragazzo calmo e sereno, in una Roma sospesa nel tempo, in cui io ero un'antica romana liberta con suo figlio, nobile.   La mia macchinetta era scarica della sua scheda. E nella memoria c'erano poche possibilità di far foto. Non importa. Ho camminato con i fallimenti familiari, sopra quelle pietre eterne. Mi sono sentita piccola, nell'immensità di un cielo terso, in cui l'eternità della civiltà più grande e potente, univa - oriente ed occidente, con la dolcezza di questa italia, con tutte le lingue del mondo. Le chiese, si innalzavano insieme a ciò che resta di questi monumenti, che nulla ha potuto scalfire. In cui il tempo si è veramente fermato ed in cui quell'immensità si accende di una nuova tristezza, per non aver saputo esser compagna del desiderio più grande. e ho cercato di spiegarlo ieri, al mio Matteo. . Riuscire a sopportare le delusioni, riuscire a vedere e sentire le cose come sono veramente, riuscire a sistemare la vita mia per quella che è, riuscire piano piano a concedermi piccole possibilità ancora a volercela fare, nel tramonto che mi aspetta, fare piano le piccole cose, come mi scriveva qualcuno (:-)  ) fare, è prendersi cura, io allora sarò una donna serena.Riuscire a non provare nessun rancore, per ciò che comprendo, che quando papà - diceva a me piccola, troppo, di non aver paura di usare l'intelligenza, era questo, forse.. e mi dico, e lo dico, avrebbe dovuto abbracciarmi forte, ma non poteva, - non se l'è sentita. stava morendo.Allora mio mi dico, e scrivo, che quell'abbraccio mi è arrivato in altro modo. Sì. Mi è arrivato sospeso nel tempo e con tutti i miei sogni del cielo, - mi è arrivato con un'intelligenza più alta di tutte, anche se, devo riuscire a sistemare il fatto che ognuno di noi, è storia a se, esperienza a se, senso a se' ... e ... non sempre accade, ciò che vorremmo accadesse... perchè - forse è un impossibile a cui altri, tendono in altro modo.Lo so' amici che non si capirà. E non me la prenderò affatto, SE, non vorrete arrivare alla fine. Vi consolerò del mio scrivere, ingarbugliato, con una scaletta musicale deluxe, che fa parte della mia vita, e di tutte le mie età, quelle che ora, riprendo, grazie anche alle emozioni alle esperienze che la vita mi ha regato, di cui fanno parte, anche le persone che condividono questo mio diario virtuale/ ma reale, fino al midollo :-) Oggi andrò a pranzo dalla mamma. Sì, sono sua figlia, una figlia imperfetta ed impiastro. La mamma è salva, è ancora qui con noi, e sta andando a fare la radioterapia da sola. E' ancora quella bambina biondissima che tiene tra le mani un fiore. Solo che il fiore è un canadese ora e non c'è una villa con un prato intorno ed altri bambini, ma un ospedale, dove lei si reca da sola, in macchina.Ripenso a come le cose sono diverse e cambiano. Eravamo ai parioli lo scorso anno, non aveva ancora avuto per la seconda volta la stessa malattia, e la pensione era ancora lontana.. erano ancora lontane tante cose - e gli intrecci erano diversi.. ma la vita è bella per questo, bellissima e tremenda al contempo..andrò a prendere l'acqua se ce la faccio.Domattina a fare l'ennesimo buco nell'acqua, anche se non voglio ... dirmelo prima  è una scaramanzia, - che mi auguro proficua. L'ardeatina è lontana, - ma io - ci credo.. non smetterò mai di credere in una possibilità per il mio Matteo. Anche se sono un impiastro imperfetto.E poi la revisione, i bolli, e il passaggio di consegne tra la vecchia scuola di Matteo e la sua nuova scuola.. e poi, io a far pace con tutto, a far pace con me, a perdonarmi per perdonare, per intraprendere la nuova strada che mi aspetta.. e felice di aver camminato ed essere arrivata, fin qui.. - felice non è la parola giusta.. mentre sbatto gli occhi, mi vedo ad un anno fa.. in questo giugno che sta arrivando, in quella stessa strada ancora, con delle scarpe che non ho più.. ma ora ho un armadio in ordine, e ripercorrerò  - forse quella stessa strada per vederla e sentirla dentro me, con qualcosa che fiorirà in me, in altro modo. una nuova consapevolezza, a mettere sul mio cuore e far fiorire su di lui e nell'anima altra bellezza ancora.. per farlo diventare ancora più grande.. che fiorisca sulle labbra, il mio amore nuovo, che sia ad ogni sbattito di ciglia, che sia in ogni spinta nuova ed in ogni nuovo passo.  serena domenica. Roberta(segue play list al post)https://youtu.be/Vel8aveb7iw              bellissima :-)https://youtu.be/KEeFNvvR-ng             grunge ... suggestivohttps://youtu.be/Jv38qqpkE14             blues di casa....https://youtu.be/6vpOHq8bkzA            viaggio psichedelik blues !  :-)https://youtu.be/DnGdoEa1tPg            giorni solitari (metal etnic)   - MIEIhttps://youtu.be/AJtzpVNqgl8              MetalDom made in Romahttps://youtu.be/gKhu7AoXp34            idem 2https://youtu.be/8TMU9UEOjLQ           idem 3https://youtu.be/cNTtMbXC5jE             MetalClassic (splendido pezzo).https://youtu.be/owddukdxFv4    m.e.r.a.v.i.g.l.i.a.  (grazie! ad una bloggher e/p.:)https://youtu.be/i1I0Dcvu75Q   Genio conterraneo - post (mogol)https://youtu.be/HYXZuiSR6zo   2https://youtu.be/bY_MIXsGcpM    3https://youtu.be/xiKlDC2gmPw       4https://youtu.be/CTTjzmWt8xQ        5https://youtu.be/-D3yYfXraZE             6https://youtu.be/p9PAuWV-Vn0    sogni meravigliosi senza tempo, nè etàhttps://youtu.be/m-yvdIHOdxw    sogni meravigliosi senza tempo nè età 2, che fanno parte dello scrigno della mia memoria. abbracciati al presente protesi al futuro.