La vera me stessa

Post N° 1160


Luglio ti voglio bene.Anche se ti porti la fine dell'anno.. MIO. Non voglio che la scrittura si inceppi. Che tante e troppe sono le cose inceppate, dentro me.Ma tutto ha un senso, tutto verrà da se.Caro Diario, voglio continuarti. Non voglio che le parole, più belle, restino dentro. Forse il cuore è geloso,in senso buono, e vuole farle restare, nel suo scrigno.La scorsa settimana, ho scritto tutti i miei pensieri, su un notes. Scritti con una scrittura che mi pare non riconoscere più. La tastiera l'ha cambiata. Tante sono le cose che ci cambiano. Restiamo sempre noi, ma cambiamo. Contraddizioni a due gambe, due braccia, e tutto il resto. Questi, siamo.sono tornata al mio mare, in città. Ma è tutto diverso. ... Rispetto allo scorso anno. Il sole aranciato, ha lasciato il testimone, ad un sole metallico, fuso tra il giallo, e il grigio. Come se un velo, nuovo e consapevole, avesse mandato via ogni sogno. SO' che non è così. Il sogno resiste, e si veste di una luce nuova. Più consapevole. Può anche il sogno rendersi consapevole.. forse.Consapevole, che continuiamo a sognarlo, - nella sua essenza, anche se poi cambiano le aspettative e finanche il paesaggio. Intorno.Come se, tutto si riaggiustasse. E vedessimo le cose, con la luce del presente, archiviando anche il passato più recente, anche quello dell'estate scorsa. Di questa che arriva a dirti che è nuova, e tutto appunto si veste di luce, nuova. Nel presente. Mi dispiace per le mie dune. Piene di cartacce, poco pulite. Meno gente sulla spiaggia. Forse ci sono problemi col comune di Roma. Certamente questa città, ne sopporta. Troppe.Io mi sento strana. Come se la voglia di scrivere, fosse andata via.. come se mi dicessi, che il ponte resta. Ma non deve passarci nessuno.. perchè sono stanca. Troppo stanca, come non lo sono stata mai.Forse  è il prezzo delle scelte, forse è il prezzo per il cambiamento.Sono reduce da una cervicalgia acuta. Di quelle che ti fanno sentire lame e spilli nelle ultime vertebre. Come se il collo la testa non ce la facesse più a sostenerla. Qualsiasi posizione risulta inidonea, qualsiasi stiramento inutile. Lo so che è anche colpa mia. Dovevo fare una risonanza magnetica,nel lontano 2012. Insomma non molto , ma 4 anni, possono acuire i dolori alle articolazioni. Me lo riprometto. Lo farò, nel prossimo autunno. Non voglio creare ancora più danni alla mia impalcatura :-)guido molto, troppo. La macchina andrebbe cambiata. E l'ultimo anno, ne vale di più.Lo stress accumulato è stato troppo. I pesi da portare idem.  Anche se ora, una calma nuova, e rilassante, mi fa sopportare i dolori a volte veramente eccessivi. Mi aiuto con una pomata. Mi aiuto con un rilassamento interiore a darmi coraggio da sola.Certo il caldo non mi aiuta. Ti amavo, estate. Ti adoravo, estate. Ma non ti sogno...non ti sogno più. Penso al fresco.. al freddo, anche. Per chi come me, vive un problema più grande di se', non è questa la stagione adatta.Tanti pensieri, come turbini, tengo a bada. I ricordi si intrecciano, e mi va pure bene, MA, non voglio ingarbugliarli.  Quando posso li sbroglio, li sciolgo, come a sciogliere la tensione. Come quando sento salire, la paura, l'ansia, che si mescolano con i dolori fortissimi alla cervicale, al dorso, e anche al nervo sciatico, e cerco di camminare più piano.Come quando non so' cosa fare e farò, come quando la vita, mi da pugni, ancora,e mi tende trabocchetti e le ingiustizie e approssimazioni sono davanti ai miei occhi a tutti i livelli, allora è là, che cerco di non perderla, la calma.E allora ricomincio da questo mio diario. Dal mese che ciha da pochissimo lasciato, dal mio presente nuovo. Dai miei giri di routine, che avrebbero bisogno di un blog apparte! :-)dalla mia nuova vita, e da tutta la stanchezza, che è come quando porti un peso, per così tanto e troppo tempo, CHE, quando lo molli, quei dolori, sono - sembrano più forti che - quando lo portavi, il peso.La tensione si scioglie e sembra fare  più male. Tutto si deve riattivare, e soprattuto ed anche la comprensione NUOVA di tutte le cose. Che a volte, sembra togliere il respiro, sembra pungere e punzecchiare il cuore.. come se la vita si divertisse, ed invece, - non è così. E' la vita e basta. Nessuno si diverte. Le cose accadono, perchè c'è un ordine misterioso che insieme a noi, - deve farsi appunto di nuovo ordine, dopo tanto disordine. Ma costa appunto una fatica mentale, e animica non indifferente.E allora, le parole invece di uscire fuori, si rifugiano dentro lo scrigno, come se fosse una cassaforte l'anima. Come se la voce interiore sì, volesse uscire, ma non ci riesce.E allora accogliersi, e accogliere anche questo nuovo stato di cose, non spingerci toppo oltre, il nostro stesso sentire.  Ma io voglio scrivere, e tornare ai pensieri sintetici, che c'erano una volta, in altri tempi,che sembrano lontani, ed invece, è solo un lustro che brilla... e anche se non sono la stessa, più, sono sempre io..cambia un poco tutto insieme a noi.. forse ho avuto sempre e solo paura della confusione... perchè non ce la faccio tanto a muovirmici.. oppure è l'impatto emotivo che devo sistemare. Tutto quello che ora guardo, faccio il conto. Ed è un conto molto forte.. molto estremo per certi versi. E mi dico, che non si capirà nulla, ma ho bisogno di pulire quest'acqua rafferma.fosse anche continuare il mio diario..anche se non me l'ha ordinato nessuno. Anche se non riesco più a descrivere le stelle, che mai hanno brillato come adesso.Voglio ricominciare dallo stupore ... nel guardarle.. ce ne sta una soprattutto che ho scelto forse ci di siamo scelti:-)   nel cielo di fine giugno inizi luglio... e in quel momento c'è una fusione, tra un sorriso diverso e il cielo di un imbrunire azzurro indipingibile, e me, - in cui lo stupore bambino, sembra incollare ogni parte di me (anzi la incolla), ed in quel momento IO, io sono completa e totale.E forse sono completa e totale anche nei miei dolori e nelle mie fatiche. Nelle mie paure e nei miei ricordi. in tutto quello che conservo dentro, in tutto quello in cui ho creduto, anche se poi , la realtà, si è mostrata diversa..Forse sono io, anche quando guardo di nuovo il mare. Quando con una nuova amica, mi ritrovo/riscopro, - quando - provo a sanare le mie contraddizioni con un'altra nuova amica su una panchina, - quando a faccia a faccia con me, non mi capisco... mi sconvolgo , cerco un perchè ed una spiegazione.Di nuovo, anche oggi, canto di uccellini impazziti dalla felicità. Le cornacchie hanno già dato le loro spiegazioni, la mattina presto. Il sole è arrivato, promettente, ma poi di nuovo afoso e metallico. Come quasi a fare un dovere non suo, perchè nella scienza e nei pianeti, siamo stati capaci di superare, anche la perfezione del mondo, alterandola. e allora, campane, rumore di camion di una spazzattura eccessiva, e il sole dolcissimo delle sette, di mattina, baciava il mio viso e il mio risveglio.. come una forza interiore, che mi chiamava, dentro me e fuori, di me. E ora, un'afa nuova, e un invito fuori Roma, con un piccolo trenino ch enon so' se ce la farò a prenderlo.Domattina levataccia.. prima della mia nascita, anzi no! levataccia naturale, nascerò di nuovo stanotte, all'una. Sebbene, la mamma, ricordi le dieci, di domani sera. E' un mistero, tutta la mia astralità.A volte mi sembra di essere un mistero per me stessa. Nello scrigno dei ricordi, nello scrigno dei miei sogni, c'è ancora un sogno, più grande, che tutti gli uccellini insieme, coronano ora sul mio terrazzo... una notte magica, una carezza a lenire ogni dolore, che non duri solo un istante, ma tutta una vita, quella che ancora mi resta.La felicità, è stata un attimo meraviglioso. Con Matteo abbiamo fatto un piccolo saggio, nel circolo dove fa la sua ippoterapia. Il suo cavallo, (non so' se l'abbiano fatto apposta, ma non credo), si è innervosito degli applausi, - e avrebbe voluto buttarlo giù.. il mio piccolo/grande immenso cavaliere non si è scomposto. Ha governato l'animale.. e lo ha rimesso in riga.Ieri - al mare - gli ho scattato delle foto. E' stato buono , e calmo. Mi dico, che la felicità non è per tutti "uguale",  - allo stesso modo.  Mi ha permesso di entrare nell'ingranaggio di un libro, di nuovo. Un dono, - che ho impreziosito io.  La nostra potenza e possibilità è nelle piccole cose, forse. Anche se poi, di nuovo altre consapevolezze, mi intristivano, ma siamo in tutto, in tutto ciò che ci circonda, in tutto quello che ruota, insieme a noi, non lo so dire, bene.Ora vorrei scriver,e ancora, e ancora e ancora. ma non posso.è molto tardi, e devo prendere un piccolo treno. Sogno un lago, sogno una possibilità di vacanza nuova, per me, la mamma, il mio Matteo.Passo e chiudo per ora.Senza rileggere.E con un brano. (anzi, due; - uno con la voce graffiante, della lory, mitica, e l'altro, con un gruppo Metal.. ma inversione bluseggiante. - l'ho già messo, ma che importa?, repetita iuvant, - :-))ciao luglio..ciao a tutti. Roberta https://youtu.be/8kKR4VQrAD4  https://youtu.be/Pa6nEU-Hz9s