La vera me stessa

Dolce Settembre


Incipit.Avevo bisogno, dolce settembre, di un sorriso. E di scrivere. Uscita dall'ascensore, un sorriso, di una bella ragazza, giovane come lu fui io a far da colla, col lo stesso qui accanto, sotto, il giorno della prima comunione di Matteo. In ritardo, ma non fa niente.Ricacciare dentro ogni lacrima. Con le macchine dietro che NON suonavano.Roma capitale, pulmino giallo. Eppur si muove, si è mosso. All'orario richiesto. In quel momento, la morte? o la vita ? o gli esperimenti di Dio? certo. Io e Matteo topolini bianchi in gabbia, in attesa di un ennesimo esperimento. La casa la gabbia. E che il buon dio, siì lo perdoni il paragone.Un cornetto quasi completamente vomitato. Un compleanno, ieri di mio cognato, e consapevolezze nuove. Ho la mia famiglia, decimata, a tratti egoista, ma sincera, onesta, presente, nella voce del sangue e della bontà, quella vera.Scrivo a raffica, a ricercar pensieri, quelli che nero su bianco metto ora qui, vomitati, come il vomito del mio ragazzo, in quel cornetto industriale, e con i tempi, un po' più veloci per lui, che ieri sera era troppo tardi. Temperatura disonesta.... l'estate sembra ancora esserci nel canto degli uccellini, che non voglio essere troppo trasognata, CHE, la brutalità della vita e il rovescio della sua medaglia, che penso aottoilpasserotto di latte e i suoi derivati, che sullo stomaco mi è rimasto un poco di latte, con il caffè buttato giù.Non ho mai avuto velleità di scrittrice, la scrittura a volte è un vomito che ricaccio dentro, a trasformazione.Che le lacrime spingono. Pulmino giallo di romacapitale. Che è già tanto. Maglietta nera, odorino di ragazzo, pantaloni grigi, felpa nera, gilet fino di piuma d'oca, che è freddo. Il mio non l'ho trovato, forse, regalato, uno è a casa della mamma, lei e i suoi sms, con i suo spasimanti, lei aggrappata alla vita,in una giovinezza più giovane di mè...io che nel cielo plumbeo di oggi, nel suolo bagnato, ripenso ai grilli, non curanti dell'autunno, ultimo residuato d'estate.. sulla pelle, sparita troppo in fretta, ed infinita e invincibile, senz'altro dentro. Terremoto dell'anima. Mentre non riusciva, a mettere la cintura diversa da quella dell'auto. Ti prego toglilo il gilet nell'aula...Già, l'aula.   No il buon giorno non si vede dal mattina, chè il cielo si potrebbe aprire nei giorni a venire, MA, l'autismo è infame... in quel dell'agro romano, con la scuola anarchica, che butta e getta nell'approssimazione a perdere per sempre, chi deve sempre perdere.Niente lacrime. Fra poco mi vedo con un'amica, in una medesima condizione. Diversa, ma medesima.Prima l'acqua alla fonte.Mi sembra che questa realtà sia crudele, ma non per me, per il mio ragazzo, e i suoi pensieri, rigidi, oppure... avrei per un attimo il desiderio, di sganciare i miei per poter leggere i suoi... l'hofatto camminare, per respirare e ricacciare dentro lo stimolo a vomitare, ... perchè gli ho variato la colazione, noi topolini in gabbia, e poi, le macchine dietro, CHE, almeno non hanno suonato. Roma Capitale, garantisce almeno un passaggio all'orario richiesto, con persone gentili... mettiti la cinta, ma non è stato capace, rassegnato sul pulmino con un compagno analogo, per fortuna? per volere di Dio, il suo è un esperimento d'amore, per me.Allora, avrei --- che la condizione ---- non è mai quella, che all'arrivo, almeno qualche normodotato, a camminare insieme, vedi il verde ancora intenso? fra poco forse arriverà qualche foglia? vedi? vieni almeno in classe, 10 minuti...niente pessimismi cosmici, ci sarà poco personale, e un'aula in cui si sente al sicuro, in cui si chiuderà nella sua sicurezza autistica, il resto, nelle prossime puntate della vita, sperando che - non si agganci, irreversibilmente a un comportamento rigido.Passo e chiudo, e chiedo venia, non è uno dei miei post it migliori, ma sono i miei pensieri, è una vita, la mia. Voglio un gran bene, alle persone, che hanno imparato a volerne a me, mano nella mano nella possibilità fra la scrittura e questi tasti in questi tempi, virtuali ma più reali, che mai. Roberta