La vera me stessa

Post N° 1167


Caro Blog, devo scrivere!. Cara Cate, mi dispiace, far andare giù le nostre foto. Ma sono solo le pagine di questo libro, che scorre, che volta pagina.Caro scrivere, perchè è ponte. E non voglio arruginisca. Dopo aver accompagnato Matteo giù al suo pulmino. Gli occhi ancora provati, dal sonno poco ristoratore. Partirei.. una lunga cura del sonno, ma non si può. Basteranno gli impacchi alla camomilla? il collirio con acqua del mare delle 5 terre?. Basteranno le cremine ad alleggerire e soffiare dolce sul mio volto l'ultimo anno? o anzi, ben, gli ultimi due? due tre?  sorrido. Davanti al pc. Dicevo, giù al cortile, mentre risalivo, la giornata sembrava parlare, certo la mia mente, non mentiva producendo un pensiero di connessione. La natura tiepida contro il freddino dell'appartamento, e una strana uggia tra le pareti.. ed invece giù, sole splendente, di autunno incantato, uccellini, - sole, alberi e tepore.. temperatura gradevolissima: "Matteo, non fa freddo hai visto?". E poi, il giallo del pulmino, la strada pulitissima, (per via del mercatino di ieri), - e il sorriso dell'operatrice, contro i segni del suo tempo, e il ragazzo alla guida, e baciarti amore mio.Ora dovrei far tanto e la pigrizia non so vincerla, forse scrivere, mi serve da spinta, ognuno agisce per se.Tornerei a letto, a dormire, non è escluso lo faccia !vedremo... mi interrogherò a breve dopo la scrittura.Devo andare a risolvere la questione del pulmino al ritorno. Questo zaino pesa così tanto, la salita è più faticosa, l'equilibrio precario, in salita.Pensare a me, pensare a Matteo... non è semplice.Ma devo andare e fare, non è vero Monica?Bologna, ti amo:-)    ieri mi sono concessa una gita  e sono andata finalmente a trovare una cara Amica.La maiuscola non le fa onore. Ci sono anime, diverse, di una bellezza, che non sapevo cogliere, prima. Dei piccoli geni del cuore, che diventano più grandi di una città così bella che ti accoglie... da cui mai sarei voluta ripartire. E poi, quel vino rosso onesto e saporito. :-)    sono stata così bene, - anche se al ritorno, trovavo una multa sul tergicristallo, come se uno zampetto maligno, volesse rovinarmi la giornata, ....non l'ho nemmeno vista (la cifra dico). Ero mossa da un'agitazione irragionevole, arrivata con un'ora di anticipo in stazione, avrei avuto tutto il tempo di parcheggiare l'auto in un altro posto, che non fosse - proprio davanti all'uscita, in una sorta di transito scarico passeggeri, insomma, me la sono "cercata", la mia auto blu/azzurra ancora con un colore scintillante, sembrava dire !! orsù vigile ! fammi la multa!.   non è che il cervello non l'ho fatto ragionare, era troppo forte l'impatto emotivo, stavolta. Rivedere dopo troppi anni una persona, così tanti e troppi anni, e le consapevolezze e quella stazione.. non ce l'ho fatta.. nemmeno una pendolare d'amore come me, - come - quella che sono ora, - che sono diventata... è che è difficile, ma lo farò, riprendere, solo gli ultimi due anni.. i segni, pian piano, se ne andranno coi ... riposi, gli impacchi, nuove lacrime purificatrici, e nuove risate, riprenderò le mie redini, ma --- non sono più la stessa. No. Sempre uguale ma diversa, e le redini le riprenderò - in altro modo.Meglio non so' scriverlo.Queste sere di ottobre, sono stupende, le stelle ancora brillano, e se ci penso, i miei occhi tornano vivi, tornano felici, collegati con un nervo del cervello che fa riavvolgere il nastro mentre  il motore cuore sentimento insieme, circolano, come la macchina perfetta che siamo tutti..... la connessione col cielo, di queste sere, la bellezza delle nuove stagioni, nuove città, nuove possibilità, nuove gite, nuove prospettive, nuove amicizie, nuova bellezza, ancora, mi fanno ricongiungere, con me.Devo posso so' ripartire.  E' difficile, certamente. E la fatica, IMMANE. una fatica sempre più forte. Che invade, ma che saprà regalare altra vita. Anche se si portano soprattutto dentro dei segni, che servono ancora a crescere, e probabilmente guarire. far pace con tutto il vissuto che ognuno di noi, si porta dentro.per ora, le foto, non ce la faccio a metterle!, ma lo farò a breve. Anche il blog è diventato troppo caotico, - e vorrei sistemarlo. mentre sistemo me, nel mio caos disordinato. Voglio sistemare i box laterali, non cancellare, ma sistemare.E ciò che sembra andar via, resterà in altro modo. Come lo splendido regalo, che l'Amico/Passante, mi aiutato a ricondurre, mè.Grazie zeroelevatoazero:-) grazie alla mia Amica MONICA, a CATE, a Dany, S. e tutti gli altri. Roberto, e Giorgio che sempre passa, e Jan e boezio, e tutti gli altri, non voglio dimenticare nessuno!Siete la mia comitiva, virtuale che tanto virtuale non è ;-)ci si incontra nell'anima, e poi, se si può si costruiscono possibilità, con un intento comune.Voglio ricominciare a scrivere, della bellezza dei miei sogni di crederci ancora, anche se sono tanto confusi, così come, sono confusa io.La scrittura, per abbellire la mia vita, con la luna e le stelle di questi giorni. Notti in cui, il cuscino è il compagno di questo viaggio chiamato vita. Novità, nuova vita, nuove lacrime, nuove carezze di luna. La luna che mi suggerisce di togliere via le code dei capelli, di alleggerire le spalle. Di togliere tutti quei nodi, di tagliare pensieri brutti insieme ai capelli, di togliere ombre crudeli, e dar corpo di nuovo ad una possibile connessione, conservando la bellezza, come si fa con le piante. taglia fino alle spalle, M. taglia, che forse taglierò ancora ... :-)   e allora ecco che la figura intera, risulta più leggera,e giovane:-)  e anche il sole, sembra e si fa carezza, e lo shopping solitario, a suggerire, che di nulla ho bisogno, - di altro - a comprarare. per ora. :-)La luna di queste notti e' una carezza per me, e il mio cuore. Una sorta di luce un abbaglio sereno, che si fa guida. I giorni, qui sono strani, con temperature impazzite - a farci scordare - il tempo, - ma è solo uno starci diversamente al passo con tempo stesso.Il freddo delle mura, con le mancanze e il freddo delle scelte, è sempre poi diverso da come lo avevamo messo in conto, ma si mette poi anche in conto, la sorpresa e l'imprevisto. si tratta di sopportazione, che, se ce la faciamo - e ci adeguiamo- possiamo portarci appresso in tutte le stagioni, e in tutto ciò che abbiamo vissuto, in un ordine che arriverà da se'.La scrittura è come un olio/balsamo/medicina, che serve per fluidificare, al meglio, i pensieri, lenire il cuore, cicatrizzare l'anima.continuerei ancora, a scrivere, con la paura di perdermi dei pezzetti per strada.. e invece sono tanti ramoscelli, che continueranno a venire.  Li legherò a quelli forti del passato e a tutte le cose belle che ho avuto, a tutti i miei sogni che ho realizzato, Dio come sono felice di avere realizzato dei sogni... non volevo si infrangessero.. ma forse i sogni, non si infrangono, si realizzano.. - la mente mente se pensa  - che possano realizzarsi razionalmente... o meglio, se l'intento è un intento del cuore che cammina anche con il cervello, ok, - ma se così non è - è un lampo di sogno bellissimo, - che va custodito, amato, ci farà respirare meglio, la capacità di ripulirlo da brutture, di carezzarlo, baciarlo, è davvero come le spine dei rovi, - la ferita che lascia nel cuore, è forse una ferita necessaria, a crescere, a farci capire quanto e quanto è necessario avere sofferto ed essere capaci di farlo, (ed essere disposti, anche a morire). affinchè l'amore resti e sia sempre immortale.Lo so'... date la colpa al mio ricci particolari, alle onde del mio cuore e dei miei pensieri, che camminano in questi nuovi giorni.... e avrò per sempre il blues, per te.  https://youtu.be/J-0KRM_eROA   
 PS. di servizio, .. qualcuno si ricorda come si mette la parola sul link? grazie !