La vera me stessa

Nuovo post


Gestisci blog.Veramente io il nuovo post, l'avevo già scritto. L'altro giorno, quando D. Trump è stato nominato presidente degli Stati Uniti d'America. Dalle Stelle alle stalle ! (questa è citofonata), - che poi, in realtà, leggendo un pochino, il precedente Presidente, - NON - è che abbia poi cambiato tanto le cose, ma, in realtà, come qui da noi, le cose si possono PIU' cambiare? Dicevo, avevo scritto un post. Lunghissimo, come è ormai il mio solito da un paio di anni a questa parte, che io il dono della sintesi qui sul blog ce l'ho pure avuto ! Ma si cambia, in corso d'opera diciamo così, rimanendo sempre noi (di base), ma poi provando ad aggiustare, insomma la scrittura cammina con noi. Anche se non scriviamo di noi stessi.Il mio post non è stato possibile pubblicarlo, forse troppo lungo per via dell'impaginazione. Uso chrome, poi però non mi fa copiareincollare i brani musicali, e quindi devo procedere incollando il testo sulla mail (non ho più word), e si vede che in questo processo succede qualcosa all'impaginazione (dovrei usare explorer ma, è pieno di pubblicità che non sono riuscita a togliere come su chrome).Mi dico che tutto sommato è meglio così. Che non l'abbia pubblicato. Era un momento particolare, di crollo mio. Ed è giusto che molte cose, appartengano solo alle nostre pagine personali. Che se anche uno viene qui, senza maschere e raccontandosi, ci deve essere qualcosa che resta solo nostro. Non solo per una questione di riservatezza. Oggi freddo invernale, qui sulla città eterna. Un sole meraviglioso, cielo splendente. Bellissimo. Avevo dimenticato questo clima! Quindi, dopo il terremoto, e la sua aria innaturale, dopo le bufere e le 4 stagioni in un giorno, con escursioni di temperatura fino a 10 gradi, sembra arrivato l'inverno. Mi dico, che questo autunno, complice una superluna :-)   si sta solo assestando come a dirci che la forza della natura, a volte sa essere più forte (nonostante NOI, mezza specie di esseri umani).Metterò le foto di Bologna e di me di Monica, nel frattempo dormirete (sono sicura) sonni tranquillissimi!Per ora, volevo/dovevo scrivere assolutamente. Ne ho già tanti (troppi) di blocchi. Non voglio che lo diventi anche la scrittura.  Sono qui, sul divano, in una sorta di penombra. Perchè dopo che mi hanno installato i condizionatori di calore, - faccio un poco un casino con la loro nuova gestione - la gestione dei termosifoni, dico. Se le manopole sono al massimo,siamo a circa 27 30 in casa, ho dei vecchi elementi e questa è sempre stata una casa molto calda. In pieno inverno, ciabattine, magliettina a maniche corte. Ma ora, l'impianto nonostante resti centralizzato, ogni appartamento pagherà a se, il suo consumo. E quindi, devo imparare a gestirli. Ieri li hanno accesi, dopo che la casa era diventata una cella frigorifera! Non mi pareva vero. Partono dalle 6 fino alle 11 di sera, e io non l'avevo capito. La casa improvvisamente era diventa tropicale!, allora li ho spenti. Insomma me la devo imparare a gestire. Soprattutto per il consumo.Ho gli occhi ancora pieni di sonno. Mi sono svegliata con un'immagine fotografica. Con un pensiero d'amore. Il mio anatroccolone gigante non c'è  è nella maremma laziale, oggi sarà a Vulci. Con la ASL. E' partito venerdì, in una giornata ventosa. In cui mi sono sentita male un'altra volta. Da dopo il terremoto, i miei malesseri sono aumentati. La scossa si è sentita qui, a Roma, distintamente e molto forte. Diversa dalle precedenti, sebbene quella di agosto, già faceva presagire, che questa nuova scia sismica sì, sarebbe stata differente. Mi aveva già ricordato quello dell'irpinia, e stavolta è stato peggio. Il peggiore della mia vita. Non posso immaginare, quelle persone... ora anche con il freddo. Perdere tutto in un attimo. Non ritrovarsi più niente a ridosso dell'inverno. Con tutto quello che ne consegue. Per un attimo, ho sentito che sarebbe stata la fine. Non smetteva, ed ho incominciato ad urlare. Poi siamo scesi in strada. E non riuscivo a calmarmi.Matteo invece rimaneva sereno. Che mentre si ondeggiava e la terra diventata un mare crudele, lui canticchiava una sorta di ommm ommmmm, amore della mamma, lui, che mima con le sue mani, le scosse.Ho ancora il sonno tra le ciglia, occhi gonfi di sonno, fra poco farò un cappuccino.Poi doccia bollente.Sono stata molto male. Ho avuto un paio di crolli nervosi. Mi sorrido dentro a rincuorarmi da sola.  Sì, da sola. Che ne parlo come fossero stati dei banali raffreddori.Questo terremoto esterno, ha combaciato con quello mio interno. E la mia similitudine, non è macabra. So' e rivendico ciò che scrivo. Non è presa in prestito per scrivere, e darmi supporto alla scrittura. Io non sono una scrittrire, come tanti letterati/e qui.Io scrivo per salvarmi. Non per noia, nè per passatempo. Senza volermi erigere a persona migliore, io.Dico quello che sono.Il terremoto interiore mio, sembrava uscire fuori. Come a riunire sempre la connessione con l'esterno con me. E' da quando sono piccola che è così. Per tutti è così, più o meno. Poi dipende ognuno di noi, come la filtra la cosa.Io avrei bisogno di un clima costante. In questo forse sono cambiata. Non sapendo camminare molto bene con me, non sono riuscita nemmeno a farlo con la natura, con le stagioni. Fattore caratteriale, forse anche genetico, condizionamenti.Anche oggi mercatino ! Qua sotto. Sorrido, perchè anche quando ho fatto il precedente post, insomma parlando della mia gita a Bologna, il 23 ottobre, c'era stato il mercatino. Ieri sera quando sono andata a spostare la macchina, per evitare di passare in mezzo alle bancarelle, - sono tornata a piedi. Stranissimo freddo umido. Gelo. Mi sembrava davvero di essere tornata indietro nel tempo. Una sferzata, una spinta, un vitalità. Che mi ritornata, addosso. Ottobre, è stato bellissimo ma crudele. Il giorno del terremoto sono andata al mare. Come se, dovessi andare in letargo. Come a dirmi che dovevo rivedere quel luogo, che dovevo star là. Sebben so' che ci tornerò ancora.. quando ci saranno giornate più tiepide. Non so' se sarà un inverno particolarmente freddo. Se l'autunno nel suo fulgore, regalerà ancora giornate più tiepide. La sabbia mi ha accarezzata. Mi ha portata nel sogno dove sono stata. Mi sono addormetata, dopo il crollo nervoso (il primo), e mi sentivo pacificata.Il tempo siamo noi, mi sembra di correre più velocemente. Forse fa parte della giostra della vita. Diciamo così. La consolazione alle mie cose personali e sofferenze, era bere con gli occhi. Bere la natura fuori la scuola di Matteo. Vedere ancora tutte le stelle, a volte appese nel cielo. La luna che a volte appariva stupenda, altre volte le nuvole la soffocavano. Cielo turchino nitido con promesse ancora estive, colori d'autunno, con colori di primavera, rimasti incollati da un sole troppo cocente, - uno spettacolo, di baci, sui monumenti di questa città e i miei giri di routine. I rossi i gialli più intensi e abbacinanti (come mi è ventua sta parola?? :-)  sarà corretta? che io sono ignorante e scrivo male, -- sposavano i verdi e tutte le loro tonalità, e una strana atmosfera crepuscolare, che non so descrivere, in un attimo di frazione di secondo, - mi riportava ad una sospensione della stagione: sono l'autunno non sono di morte, sono di vita anche io, freddo la mattina, caldissimo il giorno, pieno di promesse, pieno di bellezza, sono io, che racchiudo ogni stagione, --- ma l'estate appena passata - non tornerà - ma sarà di nuovo tutto meraviglioso, c'è un circolo di vita. Che sa essere solo lo scorrere del mistero della bellezza delle perfezione.Poi di nuovo crolli. Freddo, freddo in testa, nelle ginocchia, la casa una cella frigorifera, io una macellaia :-))Matteo reggeva bene... io sono un poco attempata (la macellaia attempata senza macelleria!), rido delle mie stesse bislaccate che vado scrivendo, ma il posto è mio, e mentre il sole si nasconde, mentre c'è troppo penombra qui, - che la memoria, ... mi dice, che una volta la casa era già caldissima, non avevo le pantofole di Matteo di pelliccia, la serranda era tirata sù, ed io mi sentivo più felice.Ma era un'illusione. Sono ORA, più felice. Quantomeno, anche per il fatto, CHE, ora mi sto veramente preparando ad una nuova fase della vita, con il circolo delle ennesime stagioni che passano. Anche ieri. Come colla, la natura ad incollare il mio passato al mio presente, insieme pronti per un futuro del quotidiano. Sì, la scrittura come salvezza. Sì, cercare di mettere sempre in ordine. Almeno ciò che posso è d'obbligo. Perchè mentre metto ordine cerco una calma che ancora non possiedo (ce l'avevo) sperando di ritrovarla, perchè mentre sistemo e metto a posto, cerco una via, che come un'accetta tolga via le erbacce dal mio cammino, che anche se, il mio disordine interiore, non si sistemerà mai, nel nostro caos interiore dobbiamo comunque far spazio, per seguire la nostra via maestra, la nostra vita.E allora sì. Cercare di tenermi sù, per quel che posso (che ho cadute molto grunge, moooolto grunge), - e camminare con me stessa, i miei doveri, la mia vita.Passo e chiudo per ora. Non metterò il brano.Tanto torno a scrivere. La scrittura come salvezza. Sì. buona domenica, divertiteve tutti e state bene. Roberta