La vera me stessa

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Mi ero ripromessa di scrivere, ieri sera. Uno dei miei post notturni, brevi, come facevo una volta, MA, non è più una volta. E' adesso :-)e scrivo adesso. Troppo stanca e assonnata, per farlo, ieri sera, stanotte. Volevo parlare della luna! Ieri sera, mentre andavo dalla mamma, l'ho vista. Mi è preso un colpo! A mia memoria, così mai ! nemmeno d'estate, nemmeno al mare. Annullate, in un istante, le splendide lune di ottobre, - quelle estive, perfino quella di novembre, ultima, restava un ricordo, anzi,si annullava. (appunto)Le nuvole di stamattina, ed il cielo grigio/turchino invitano a parlarne anche di giorno:-)sebbene, quella che ho visto ieri, alle 17, svettava, si può dire, la luna che svetta? oh, ma io non sono una "prof.", - sebbene fu ei fu, uno dei miei nomignoli da ragazza :-), insomma svettava, bassissima e gigantesca, nel cielo di ieri: santa lucia il giorno più breve che ci sia. Ma già alla fine del mese, e poi torneranno in gennaio, già le giornate più lunghe.. Comunque, sì, volevo scrivere, ma non della luna, che poi, davvero mi ha colto impreparata!, troppo grande ! immensa, in un cielo troppo piccolo, che si annullava nel suo stesso zaffiro fatato. Stelle nessuna, alle 17, cielo troppo chiaro (sebbene già notte); le stelle sarebbero giunte dopo. Nella notte, gelida. Si, la notte gelida che mi vedeva in vestaglia (troppo leggera), a fumarne una... in terrazzo. Stelle, che la loro polvere l'ho vista sul terrazzo, e non era una suggestione! la casa, linda e pulita, terrazzo compreso! luna super, superluna, che lo vedevo su internet, perchè volevo fare il post. Sì, e l'ho anche fotografata, in tempo reale, ma non ce l'ho fatta in quello stesso reale tempo a pubblicare. Perchè in un anno, anzi, due---- Che qui si vola, veramente... a metterla. Ho problemi con le foto ancora. Quelle  più private, personali sono blindate ma commentabili dagli amici. Le altre pubbliche non commentabili. Fino a maggio, tutto questo è andato bene. Ora, non si possono più commentare. Che succede sig. libero!la chanche di possiblità di tenere più album e, nel contempo rendere commentabile, sia l'uno che non l'altro me l'avevi sempre data.Ok, ma torniamo alla luna. Gigantesca. Sono entrata in rete, per vedere e ho trovato il link!, e difatti. La sera, però nel gelo del freddo becco - gelido della notte, in cui l'autunno muto, si nascondeva come se non ci fosse più, e difatti non c'è già più se non nella scia di un sole fantastico, la luna stessa, si ridimensionava. perchè sia lei, che l'aria che già aveva anticipato il suo odore invernale nei giorni precedenti, come ad essere ancora clemente nell'autunno ubbidiente..Avrei dovuto fotografarla nel pomeriggio, bassa come un grande sole, con i raggi nascosti, troppo grande perfino per i miei occhi!, ma era il regalo di santa lucia, mi dico.Un regalo davvero personale!! e divino. Sì, divino. Che' la giornata di santa lucia, per la mia famiglia, fu un giorno nefasto, con cui ho davvero rifatto pace, COME, a dirmi DAVVERO, che ciò conta, non lo porta via nemmeno la morte, e arriva un riscatto, che se siamo pronti a prendere, SI, ARRIVA.Per me, è arrivato ieri, con qualcosa di più grande perfino della parola stessa: rivelazione.A volte le parole,sì, sono insufficienti. Anche se sono qui, a seminarne tante. forse, troppe.Ieri, una luce interiore, sposava alla perfezione tutti gli anni, e tutta quella che sono. Come una guida, come se la verità - nelle tre dita di vino rosso toscano buonissimo, nella luna improvvisa gigantesca, che pure la mia aiutante ucraina esclamava, - mi faceva davvero un regalo immenso. Una comunicazione di lacrime sincere, con un'anima speciale, un post - che chiamarlo così  è riduttivo, una carezza sulla mia anima e i miei occhi, due notizie, lo ripeto speciali di due AMICHE, che mi hanno fatto vivere la giornata di ieri, e aggiustato tutti gli anni indietro, tutte le sofferenze. Patite.    Che' quando arrivano le cose, arrivano, irreversibili.    Le comprendi, le aggiusti, non ti importa nemmeno più del dispiacere. arrivano si riaggiustano, è tutto svelato... Cate, tu sì, che l'hai scritto bene, io non ci riesco!Sento papà nell'anima. Cerco di affrontare con coraggio, ciò che arriva comprensibile, insieme alla giornata più corta, che non è più funesta, e che con tutti gli anni passati, la compulsione cercava di mandar via, in un presente di allora, - che credevo di vivere a tutto tondo. Arriva addirittura, a capire tutto pure quel presente che fu. Tutto. La scrittura si dipana, si scioglie tutto dentro. Tutto torna al posto suo, anche se sembra tutto caotico, come se l'ordine e il disordine si amalgamassero: siamo proprio noi, così. Macchine perfette, ma piene di fili, di intrecci, - la rivelazione di noi stessi.Avevo bisogno di scriverlo ! sebbene, mi, rendo conto perfettamente CHE, non è uscito fuori, come ce l'avevo dentro... limiti, sì, ma accetto pure quelli, "accetto", li taglio scrivendo.I capelli stanno bene, meglio... oggi riunione con i prof. di Matteo. TREMO. ci sono cose, CHE non si possono descrivere, e mica solo in questo caso. Al caf non ci sono stata. Là si che ci vuol coraggio ad andare... ma come era Monica? VAI E FAI.Si. Fra poco doccia. La casa è caldissima, ho dimenticato stanotte i termosifoni accesi! certo che sono contenta di quello CHE HO. la ragazza attempata come me, del negozio dei quadri, mi ha detto che gli ho fatto venire i brividi. Io sono, CONTENTA,  di quello che ho. Anzi di più. L'anima mentre lo scrivo non fa male. Non sente dolore.   Riprendere dalle illusioni, BUONE, dai sogni, VERI, dalla forza non della resistenza, INSOMMA NON SOLO, ma del coraggio, della VERITA'. Io questo HO CHIESTO alla luna, a Dio alle stelle.  In quel gelo fortissimo e rintemprante.E ora, scaletta!nella mia salita con la musica che m'accompagna, sempre. Dove molte cose, si danno la mano.