La vera me stessa

H. 07,19


Non sono andata a letto con le galline in compenso mi sono svegliata col gallo:-)Sono in piedi dalle 5 più o meno. Ho steso i panni (l'unica cosa che "stendo"), :-) e ho ritirato gli altri. Piegati. Ho tirato fuori dal cuscino quella testarella a "ghiandina", ... fra poco 16 anni fa, nascevi, e per me, rimani sempre quel cucciolo. Ha il vizio di dormire con la testa sotto il cuscino. Allora quando posso lo accomodo.The bollente. Tre tazze grandi. Se non sono morta (se NON siamo morti ieri ...). Potevano dircelo subito che volevano ucciderci. Il catering del maneggio stavolta era pessimo. E' che volevo evitarmi di preparare la cena, e volevo approfittare. Sì, un altro po' mi ricoverano, e alla fine l'ho dovuto saltare la cena. Per fortuna è andata bene. Anche Matteo se l'è cavata, e lui comunque ha cenato, leggero, ma ha cenato. Sono in piedi dalle cinque più o meno. Fra poco doccia. Prima uscendo per posare uno stendino, la notte era un velluto, un manto di stelle ancora, tutti quei brillanti che vorrei addosso a me!, e non è escluso mica:-) che, invece di far buchi sulla terra, ci sono tante cose che brillano ugualmente ed io non sono una gazza. E poi lei.. reclinata a sinistra (stanotte , stamattina, la rivendica anche lei l'apparenenza?) :-) la luna. Che io sono sono mica più quella bambina qui accanto, e anche se la mia vista s'è fatta leggermente più velata, aveva gli occhi il naso e la bocca. :-) L'ho rivista proprio per vedere bene. Cielo che sembrava di velluto, stelline a farle da contorno, una notte e un giorno sospesi nel tempo, che mi faceva pensare alla finlandia.. perchè? perchè mi dico, no no, è abbastanza freddo - parecchio, ma allora là come faranno? in svezia come fanno? ok, qui siamo in italia. Qui tutto tace. Serenamente. Quello è il regalo di Natale che stelle e luna vorrei mi portassero. La sveglia presto ogni mattina, riuscire e tornare a leggere. E a tal proposito l'insegnante di Matteo mi ha "chiesto", il libro che sto leggendo. Il GLHO non è andato bene per niente. Purtroppo. Troppe voci, troppi pareri, troppo tutto. Non riesco a dirlo, mi fa male. Queste riunioni dovrebbero essere costruttive, e di fatto non lo sono. Io mi sono leggermente alterata, con l'insegnante, NIENTE ASTRAZIONI, per favore! il cervello autistico non comprende le astrazioni , E qualora ciò avvenisse, o avviene, dimentica. Scorda, polverizza.  Matteo nel tempo, ha perduto il suo modo di scrivere almeno lineare. La dottoressa (che è venuta, seppur in ritardo), ha usato un termine, che mi fa troppo male ripetere, l'ho già scordato, io che ho una memoria di ferro. Forse scordiamo ciò che ci fa male. Non si tratta di puntinato... e di ricalcarci sopra. Seguiva la riga per scrivere. Ed era in grado di gestire un piccolo diario di bordo.   Ho chiesto che venisse fatto, da collante tra scuola e casa. Mi sono ritrovata il giorno dopo, con righe incomprensibili e storte sul diario.Il fatto è che non c'è preparazione sul problema. Gli insegnanti per quanto laureati, motivati, specializzati, - non hanno la preparazione sufficiente PER QUESTO TIPO DI PATOLOGIA. idem i medici. Che arrancano, la asl arranca, non garantisce, è tutto sgretolato. E io non riesco a digerire nemmeno il the. Che possibilità posso dare a Matteo?smarrito e sperduto, nella grande scuola? qualche prof, vacante e giovane l'ha accompagnato mentre noi facevamo il GLH, nella sala dell'assemblea, dove sono certa sarà stato tutto il tempo, con le mani nelle orecchie, troppo rumore per lui. Sì, che si deve adattare. Ma ciò a cui io vorrei adattarlo, sarebbe il silenzio e la calma di qualche posto per noi due. Lontano da tutto, da tutti .  Vivere semplicemente e serenamente, che è sì, quello che facciamo, ma non completamente. Mi pare di non essere capace abbastanza, di costruirgli qualcosa intorno.   l'ippoterapia è diventata "statica", la dottoressa, HA le mani in pasta in troppe cose. E, francamente, Matteo sarebbe pronto per un salto di qualità, per un progresso compatibilmente con le sue possibilità, per poter, poi, partecipare ad integrazioni con ragazzi non portatori di handicap. E invece? è tutto alla rinfusa, a casaccio. E per l'autimo questa è una disfatta. Comprenso quella mezza specie di ricevimento di ieri. E' vero che le cose, non possono essere sempre uguali, ricordo altri anni, era diversa la questione, sebbene, in questo tipo di situzioni Matteo manifesta tutto il suo disagio, e poi sono io a pagare... Ed è vero, che le situazioni non possono sempre essere ottimali, ma qui di ottimale non c'è niente !la sua insegnante non lo poteva comprare il libro? io devo finirlo. Ma la mia decisione, è che devo prendere la palla al balzo come si suol dire, E, le manderò una paginetta scritta, in cui le scrivo, che ce l'ho in rilettura.. e che me lo deve restituire al più presto. Del resto, bisogna prendere il buono dove c'è. E' la prima volta che un insegnante accetta di leggere un libro SERIO sull'autismo. E le scriverò anche, che Matteo ce l'ha i quaderni, dove provare a fare il diario di bordo, evitando di scrivere sul diario, incomprensibilmente.Il suo assistente poi ha detto che non è vero che Matteo scrive male!, ma è solo svogliato. come non volere ammettere una realtà, che l'ha visto, dalla seconda media, perdere rovinosamente tutte le capacità acquisite. Quando ci fu la scelta di cambiargli insegnante a fronte di una rigidità da parte della stessa, - che invece brava didatticamente, per un insegnante di musica, - che dal punto di vista umano era bravo ma didatticamente no. Eppure, ha lavorato. Ho visto i suoi quaderni, buste e buste di quaderni. - Ma a che serve, lavorare senza un fine? e poi... "matteo non conosce la decina". Ma perchè a lui che serve, la decina?  il concetto dico. Su questo libro, c'è scritto, come esempio CHE nemmeno i bimbi delle favelas hanno il concetto di matematica, ma sanno maneggiare i soldi. Una delle cose più invalidanti dell'autismo è appunto questo. il maneggio e la comprensione del denaro. Ora invece di tutte quelle tonnellate di quaderni, non si poteva fare questo?. In ogni caso, non voglio essere disfattista. E' vero che lui comprende, e poi perde. Ed è altrettanto vero, che questi GLH sono "una farsa", alla fine. Sì. la coordinatrice, del sostegno mi ha voluto dare ad intendere, cose che di fatto non esistono. Io nei laboratori non ho mai visto nessun normodotato. Così come non ho mai visto nessuno - nessun coetaneo avvicinarsi a Matteo. Si il Matteo è scostante, ma è anche dolcissimo e molto bello... eppure.. è solo o con la sua insegnante. Che insiste a dire e a volere fare capire a Matteo i concetti di fisica! dicendo che li capisce.   Professoressa, forse lei non ha ben capito, che Matteo è felice, semplicemente che qualcuno parli con lui.Questi sono sfoghi di una madre, che per prima, ha fatto un sacco di casini.Ma io so pure, che la scuola ci piglia tanti soldini sui ragazzi come mio figlio. Alla scuola che accoglie la disabilità lo stato remunera...Nel caso, un autistico come troverà sbocco? - però io non per darmi il contentino da sola, continuo ad essere ottimista.  Sento che se non lo sono, andiamo nel baratro tutti e due. E anche uscire prendere un pulmino, - vedere i suoi quaderni di matematica, molto semplici - e le sue crocette, sulle scelte di richieste, mi fa sperare, che un minimo lo otterrà. Quello che spingo, ed è per quello che darò il libro alla professoressa, è che GLI vengano insegnati concetti semplici. Che era quello poi, che io andavo chiedendo in tutti questi anni, di scuola.   C'è il caos ripeto anche nelle graduatorie, almeno qui. Ma so anche altrove. O un genitore si arma, nel senso che si mette a seguire paro paro la scuola ogni giorno, dedicandocisi e facendo egli stesso formazione... poi formare esso stesso il personale, poi, andare al provveditorato, e farsi mandare personale specializzato (pochissimo in verità) , che abbia la giusta motivazione, e non lo faccia solo per motivo lavorativo, per scavalcare il punteggio.Io non sono stata così brava, non ce l'ho fatta. Faccio ammenda a me stessa. Con me stessa. E cerco un margine di respiro, cerco di vedere il buono. Il ragazzo, il mio Matteo, comunque si è agganciato con la sua insegnante. Va volentieri a scuola. Il luogo è molto bello, nell'agro romano. Io spingerò affinchè lo spronino a fare quello che può fare. Io lo porterò con me a fare la spesa, cosa che ho ripreso a fare. con difficoltà estreme, perchè alla cassa, i comportamenti problema sono difficili da gestire. la sua ansia, aumenta e io divento il suo "sfogo". Ma ho mantenuto la calma (cosa che non sono stata capace di fare, al maneggio ieri, in cui una delle psicologhe invece di intervenire, consolare, si è tirata fuori). Io ho incassato il colpo diciamo così, e sono riuscita a non piangere. Per fortuna. cosa che succedeva, perchè in quel momento, succede che - ti trovi a comprendere, che non può essere come avresti voluto. TU. che la tua genitorialità è preclusa, non sei più un genitore, non sei più niente.Non è un post triste, post poi! già due o tre frigoriferi ho imbrattato. Prima della doccia, mi fa bene scrivere. Ieri primo giorno d'inverno, sognavo paesi caldi. Sebbene, l'autunno sembrava ancora giovane e vivo, nelle piante sotto casa. Ma andando verso la strada del maneggio, tutti i colori appiccicati del sole, erano spariti... il fogliame degli alberelli, non c'era più... e si prensentava, uno stralcio di inverno, a dire, che non era poi così crudele, era solo un rinforzamento della natura, uno spogliarsi per poi rinvigorirsi. Perchè è così che funziona. E allora, sì che piglio forza dalla natura, anche nell'umidità che sembra pentrarti talmente forte, e lascia l'anima a far forse pena a qualcuno, che ti guarda, - come se, - gli facessi talmente tanta pena, perchè non ha capito niente... ero solo troppo leggera, senza un filo di trucco, e - non è mica detto, che una donna sola, con un problema più grande di lei, debba far pena.  L'ho già scritto, ci vorrà tempo, parecchio, troppo. Ne ho viste di tutti i colori ieri. Troppe. Organizzata malissimo la questione. Genitori invecchiati anzitempo, che assistevano ad un banchetto, in cui sempre lo stato - e le sue approssimazioni erano sotto i miei occhi in maniera talmente eclatante, da abbattere un bue!  Però non sono caduta. Non ho più paura dei cavalli, il mio Matteo è in grado di cavalcare, di governare l'animale, e la prossima volta, ormai che so' declinerò l'invito. E' inutile, aggiungere, CHE se avessi la possibilità di mandarlo in altro maneggio, più organizzato, e senza parvenze che fanno comodo a certe gestioni (purtroppo non posso dire di più m'arrestano!), allora sì, lo farei immediatamente!La giornata si sta accendendo adesso. L'inverno giovanissimo, mi porta le consapevolezze totali, che sono pugni violentissimi, che mi rafforzano perchè nel ring della vita, sono ancora in piedi: la mia vita è estrema. MA, ne sono felice ugualmente : E' LA MIA VITA.   https://youtu.be/fQKfabzI9qo?list=PL05qhRq05l3aY8WY3_2Tjx9lXSvsnsiCh