La vera me stessa

h.14.02


Caro Diario. Fa freddo, tantoScrivo, mentre c'è chi stira per me. Ho parlato con lei, e le ho detto di portare a 15 giorni, le prestazioni per gli aiuti in casa.  Fa freddo, tramontana gelida. MA gli angeli e la mia anima che grida forte, arriva a chi deve, e il telefono manda un segnale... CARA CARA CATE... Freddo. tramontana gelida.la stessa di ieri, in quel dei parioli, a teatro. Col mio Matteo. Insieme ai ricordi, nuovamente. Ma sono stata felice. Perchè il freddo pungente, e la tramontaa estrema, non mi hanno fatto rabbrividire coi discorsi dei ragazzi, fuori al teatro.  A volte mi guardano. MI fissano, mi riguardano, mi fissano di nuovo. Stupore e un misto di sopresa, a volte. Come se, la mamma di un ragazzo in difficoltà.. dovesse essere dimessa, sciammanata, (che' a volte lo sono, ma comunque simpatica), - e non in tiro come me, coi tacchi, classica, truccata, sempre sorridente. Che la disperazione composta del mio cuore e tutte le ferite, e le cicatrici - sono gestite al meglio, con una dignità (quella che tutti m'hanno riconosciuto). Con quella dignità, che anche quando mi sembrava d'averla persa, tradendo me stessa- per bisogno - e al contempo per disperazione di voler essere solo felice,cavalcavo delle onde, fregandomene di non aver l'attrezzatura adatta..E il mio Matteo, il più bello, di tutti. Vestito meglio, di tutti. Come è possibile? questo è lo stupore, che sento addosso.mentre vedo un padre con un figlio, magro magro, e in difficoltà, girare su se stesso nel vuoto affettivo - e dire - dobbiamo stare in mezzo ai compagni, - soli, - e lui - essere compagno di suo figlio e dire ad alta voce i suoi desideri, che il vento gelido si portava via, - distruggendoli - insime al sogno di una realtà di bestemmie e fumo di sigarette elettroniche.SONO UN GLADIATORE che resiste al freddo e ho la corazza . di ferro. Così come stamattina pensavo all'arrampicata sportiva (il surf, no, non mi sono mai sognata di farlo!, ma l'arrampicata l'ho fatta), e ci pensavo stamattina, appunto, - che a volte mi pare di ritornare indietro. ... (mi riferisco ai post precedenti), - e, mi sono ricordata, che l'istruttore particolarmente stronzo e severo, se una parete, anche solo un pezzetto, non lo facevo come diceva lui (allora) mi faceva riscendere e risalire, fino a quando non me la cavavo coi maledetti nodi, (che io salivo anche senza quelli).Ma devo imparare a lasciarmi alle spalle tutto. l'infanzia di Matteo che non c'è più, i miei fallimenti. dargli un posto, dove cullarmeli, accarezzarli, guardarli col pensiero e gli occhi ed esserne felice.Riuscire ad arrivare dalla mattina alla sera, riesco. Ciò che vorrei è lavorare per lui. Nelle mille difficoltà. L'ho preso l'appuntamento con la cooperativa; ora si tratta di riuscire a parlare, perchè ci sono degli equilibri, da non dover alterare, per chi come me, si muove costantemente su un filo di lana, per continuare a salire...arriverà un giorno, la cima? un giorno, potrò scendere? e NON come faccio oggi, per ripercorrere, ciò che fu anche doloroso, per evitare appunto di avvilupparmici?.Forse mi dico, che tutto serve, anche l'analisi forzata e improvvisa, della mente, perchè bisogna fare poi il conto con tutto... sennò se fosse tutto "libero"; - se fosse tutto risolto, non ci si tornerebbe su. si tornerebbe a sentire il canto degli uccellini, a cercare ancora nuovi sogni, a far pace con quelli alle spalle, a lenire le mancanze, i fallimenti, le paure, il dolore, il vuoto.Forse non è questo il luogo adatto, forse non lo è più. Ma a volte penso a questa finestra come alla casa al mare che non ho, alla casa, in un'isola che non ho ma c'è, alle mie contraddizioni, alla mia vita, alle mie esperienze a tutto ciò che è stato allo scrigno dei miei ricordi e della mia memoria.Ultimamente e generalmente da molto tempo ormai, sapevo ciò che volevo scrivere..le stelle, la natura, il canto dolce degli uccellini, lasciarmi anche trasportare ancora dai sogni, non veder più nulla che quelli.... ora sono nuova, - pur restando sempre me.. e tornando a me.Cucio pensieri, e vivo, come posso, al meglio che posso.Ieri - pensandoci... adesso, insomma. Matty era con la sua prof. Già.  Pensavo, oggi, sarebbe stato bellissimo, (condizionale, di una condizione che non c'era). Che qualche compagno, fosse venuto a prelevarlo.. dall'automobile. Cioè, non ho pretesa che lui comunichi, ..... non può. O che faccia i discorsi o che sia inserito. .... Ma almeno chiamarlo, portarlo con loro.. questo sarebbe stato possibile. Respiro.   Mi ha fatto piacere ripercorrere quel quartiere di belle toilette dei suoi abitanti, di una roberta giovanissima e vestita all'inglese.  Di ricordi di risate e di impegni lavorativi, quando mi sembrava di essere "arrivata".    Mi dico, sorridente, e facendo dell'autoironia il mio cavallo di battaglia e purosangue, che.... che.... impara l'arte e mettila da parte... sono e rimango, appunto per l'esperienza lavorativa, la regina del parcheggio "costruito ed inventato".  :-) anche questa è esperienza... anche se a volte, accade, che do' botte,  o butto giù motorini... succede di rado.. oppure mentre faccio manovra sembro la nipote di ben turpin :-)il sole sembrava protagonista e splendente poco fa. Stella fulgida - in un'estate lontana ad un'altra latitudine, a illuminare quest'altro emisfero, come un film da quest'altra finestra, questa di casa mia... da un parte una doppia finestra, .... come se la vita fosse davvero sogno, come se, anche la realtà si intersecasse, poi alla fine, davvero per mettere a posto anche la scrittura, e voler scrivere sì, delle brutture e derive del mondo, in cui mi pare ormai di essere diventata un'aliena, ma di voler comunque virare oltre, e dipingere come un quadro con le parole, un'altra possibilità anche per me. Che al posto delle mie molteplici lacrime di sistemazione, arrivasse attraverso la scrittura imprecisa, e con troppe ramificazioni, - un senso nuovo, una sintesi e scrivere di ciò che mi fa star bene, come adesso.Sono stata con Matteo domenica al gianicolo. Roma col gelo, ha un fascino strano. Sembra nascondersi. Sembra dirti....sì, sto qui... ci sono ma, mi nascondo anche io. Il vento, qui sa essere penetrante pungente, - ma al contempo senti un abbraccio di una familiarità, che non è solo qualcosa legato alla mia natalità.  Non lo so dire.Cercavo, dopo aver visto il film su leopardi i luoghi che di roma ha amato. (QUALCUNO lo ha amato!).    La chiesa di s. onofrio. Non riuscivo a trovarla. Eppure conosco la mia città benissimo, ogni luogo, ogni piccolo posto, figuriamoci poi il gianicolo... mi possono sfuggire le cose minori, certo (scoprirò un faro che avevo dimenticato)....Non riuscivo a trovare la chiesa, mi sono ritrovata dopo il monumento a garibaldi e il panorama mozzafiato e i busti dei patrioti, alla famosa fontana dell'acqua paola (quella dell'intro della grande bellezza per capirci), - e l'ho trovata nella parte inferiore "incerottata". Ma sempre bellissima, niente... della chiesa, andando oltre, altre chiese che conosco, ma quella di leopardi no.Chiedo ad un taxi, che mi dice, che devo ridiscendere,... che è verso il bambino gesù, dopo il monumento di garibaldi..???? ma io vengo, da là! ? che chiesa?Insomma ridiscendiamo a piedi... vedo il faro... un faro? ma c'era? :-)poi sempre più giù a scendere.. verso san pietro.. verso l'ospedale. Il per me, famoso ospedale. Dove sono stata miliardi di volte, con un bimbo paffuto, con un angelo bellissimo, - e poi là davanti c'è una vista molto bella, di Roma, dall'altro.. di una parte di roma, dall'alto dove - molte volte , all'uscita dell'ospedale affidavo i miei pensieri a roma e lei sembrava abbracciarmi, quando non c'era l'abbraccio di nessuno, e io sembravo non esistere più volata via, chissà dove.E.. quindi arrivati all'entrata dell'ospedale, su una mezza specie di collinetta a sinistra, ecco la chiesa.   La chiesa? ma quante volte io ci sono passata davanti? l'ho vista?? come e' possibile !! il mio amore per la mia città, e l' amore per ogni sua bellezza artistica.. non lo so dire.. Scale davanti a me, alte.   Un messaggio quelle scale, il film, l'imbrunire invernale, - dopo un sogno d'estate piena, con un gianicolo nuovo, - e - villa pamphili, e cercare disperatamente la mia felicità. ... Ma ora vedere la chiesa, salire quelle scale con uno stupore, come se io e Matteo fossimo gli unici cittadini di un mondo in quel momento trasformato. non c'era più l'infanzia la sofferenza dell'ospedale tutti i ricordi. Ma in quel preciso momento, solo noi, la chiesa, che non lo dico bene, sembrava apparire, come un miraggio... Ed io a ricercare INDIETRO, nel mio tempo che fu, di ricordare.. vagamente questo edificio, che mi sembrava morto così come probabilmente morii io in quella stanza di ospedale, con quelle lacrime bollenti, e quell'ascensore, che mi portava non so' dove, nell'abisso più estremo, dal quale ancora sto cercando di risalire.E allora eccolo questo luogo, a farmi far pace. Un silenzio assoluto, la vista di Roma, da là, un cortiletto mai visto, una fontana con uno zampillo piccolo, e poco più in là, dei dipinti su un piccolo chiostro, le targhe di goethe e chateaubrian, e poi entrare. Chiesa piccola deserta, solo come sottofondo, dei cori, ma bassissimi. Nessuno dentro. Non lo so dire.. quante persone quante mamme e papà si saranno affidati, a questa piccola /grande chiesa, per i loro bimbi? per le loro anime?   io dove ero? perchè mi era sfuggita, roma in quel momento, e per me, non c'era più niente? non vedevo più niente? forse - là mi sono davvero riabbracciata con me. Facendo pace con tutto, TRAENDO forza per i giorni a venire, per il seguente giorno a venire, dove i miei occhi e il mio cuore hanno sentito l'ennesimo dolore, e la consapevolezza assoluta. assolute.Fare pace con tutto, vedere le delusioni, riuscire a sopportarle. Riuscire a trovare la forza, ancora e ancora e ancora.Non riesco no', a scriverlo bene.Sono riuscita a fare le foto, MA haimè (e mi viene da sorridere:-))) ho poca dimestichezza con la macchinetta nuova!, ne sono venute la metà. non riesco ad azzeccare la messa a fuoco.. non sono riuscita a farle a dovere. chè la macchinina piccina sia la mia deputata? credo di no. devo solo imparare e prenderci la mano. Ma è un vero peccato.Dopo cercherò di inserirle. Sperando di riuscire! (nell'intento)per ora, passo e chiudo.CON Un brano dei metallica, ascoltati ieri alla radio, che sono perfetti, in questi giorni di inverno così intensi. https://youtu.be/ftV_XepIwpo