La vera me stessa

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ho pregato e aspettato fiduciosa, come una bambina.Mi sono rivolta a qualcosa di così alto, eppure così evidente e sentito, per me.Chè al mio ritorno, c'eri e tornavi,a ricongiungerti, con me, a ricongiungermi.Con me.Ma io, già capivo e sapevo, la prova di Dio.Che ho voluto sfidare, non per sfidare Lui, ma perchè volevo che nel Suo Gioco Superiore,  Lui decidesse per noi.Il mio regalo.Il nostro regalo.Così non è stato. Prova d'arbitrio la Sua, così decideva, la Sua Superiorità.Per far capire, la retta via dentro. Chè se così fosse stato quel Genio d'Amore,l'arbitrio l'avrebbe superato in un attimo di congiunzione, con lui, nel Suo Geniofiglio di lui, come il Cristo, come la Passione, il Sangue e l'Amore più grandi ed innalzati al cielo.Intrisi nella terra, formati da essa, ed innalzati al cielo d'amore, troppe diramazioni le tue. Come sinapsi infinitei tuoi rami. Io volevo esser fiore esplodere in frutto poi, in ogni ramo, - e invece - il vento sparpagliava via, tutti i piccoli petali,come piccole lacrime infinite, di piccole nuvole, dei petali e mè.Volevo esser fiore, di ogni piccolo ramo. Di ogni sinapsi la congiunzione di ritorno al cuore, come ossigeno, sulla pianta che nutre se stessa, si eleva al cielo, cresce.. volati i miei piccoli petali, fino al mare intrisi di acqua a raggiungere abissi marini e riposare in pace, in una nuova estate salata, in cui resterà un ricordo tra la retina e tutto sarà di nuovo in circolo, tra piccoli riflessi di sabbia brillante e quei fiorellini dissolti dal sale, a tornare in lacrime dolci e salate, che la bambina coraggiosa e traballante, asciugherà alla nuova donna alle sue sconfitte e al suo sogno rinnovato e speciale.Toglierà la lancia nel cuore.... Quel ramo, infilatosi, intrecciatosi, nell'anima e nel corpo.https://youtu.be/pzlw6fUux4o