La vera me stessa

Post N° 1209


Scrivo, sul letto, mentre mi godo il tepore della mia casa. La mia casa. Per metà non mia. Ma mia, per metà. Rivendico l'accento. La meta era solo la serenità, e libero questo mio pensiero, perchè se esce qui, è perchè deve uscire - qui.I pensieri miei più intimi, li ho liberati su un foglio bianco a quadretti, scritto a penna e senza occhiali. Spingeva dal corpo e mi sono dovuta alzare a scriverlo. Spingeva il graffio sul cuore , anzi, i, graffi sul cuore, spingevano, e hanno fatto alzare gambe e corpo poi a scrivere. Fatta colazione, presto. Voglio aprire le finestre aria un poco viziata di un ragazzo adolescente, e me, nel tepore ma preferisco la rinascita e le incombenze. Un clacson, un timido cinguettio. Se ne fregano.. gli uccellini, di burian, degli allarmismi. Ieri tempo infausto alla blade runner... eppure me li immaginavo, con quei flebili cinguettiii, piccini, nei loro nidi, con le mamme, che portavano piccoli rametti, fradici. nei nidi.Io a far la spesa, a ridere. Ad organizzarmi. Io con le mie fresie nel vaso anni '60, a dar vita a ciò che di buono, sento qui.Non voglio manchino più e mai dei fiorellini al centro al tavolo. Che mentre lo scrivo qui, non voglio disattenderlo.Lo so' che devo aprire, mi manca quasi il respiro. L'aria per quanto fredda mi piace appunto a rinnovarsi. E' prevista neve sulla capitale.. ma quando mai!! sono eventi eccezionali. Per l'appunto, sento che non verrà... e non sarò rimandata all'ultima pagina.C'è sempre chi aspetta la pioggia per non piangere da solo, ma addirittura aspettare la neve, - no! . Ok, farà freddo. E ' una coda di fine inverno.   E' giusto. E' inverno, ancora. Non è che la primavera tarda ad arrivare, e non può essere lontana... ma, insomma, è normale!. Mi dispiace per i fiorellini già sbocciati.. qui. le mimose, i mandorli, quel rosa che a tratti sembra un rosso... di un abbraccio autunnale.. e non perchè diminuisce la mia vista. E' la natura ad abbracciarci e noi non lo capiamo. Oppure lo vogliamo capire come ci pare a noi.Il sole latita. La pioggia era intermittente e gelida, ieri. Eppure leniva. A tratti rivedevo e risentivo tutti i miei tempi passati. Mi dicevo nel turbinio di pensieri che tentano di rimettersi in ordine, di essere entrata in un rebus.. uno dei miei sogni di bimba. Entrare in quelle parole crociate, dentro quei disegni strani, dentro quelle chine, quando papà tentava di spiegarmeli, troppo difficili per me! Oppure semplicemnte troppo trasognata io!, che se potessi ora scegliere, sul serio che parte di me "operare", sarebbe il cervello.Ma non voglio assolutamente scrivere di questo. In realtà, volevo riabbracciare i sogni. La scrittura come balsamo al mio vivere. Raccontare il mio cuore, - le mie disfatte, l'abbraccio con le mie ossessioni, trasformale in rondini e farle volare via. Semplicemente.Il suono di un clacson... oggi la mia città, per l'ennesima volta sarà messa a dura prova. Ci pensavo stamattina. Povera bellezza, grande immensa.. che dorme in un tepore di secoli, mentre sopra, il rumore di un presente osceno.  Ce la farai anche stavolta, vero? non potrò essere in centro, oggi. Anche se, lei, chiama sempre, e ci sono strade sconosciute, che io conosco a portarmici, ma non mi muoverò da questa periferia semicentrale, ormai più centro,che periferia, a camminare a piedi con il mio Amore, a riempirmi delle sue solite domande, che diventano nella loro disarmonia mio solido presente, in questa coda, di fine inverno, mentre incollo dentro di me, quel che devo vincere dentro me. Molte volte me stessa, in ordine,e al contrario.Fra poco un caffè. Semiforte. Poi mi cimenterò in una semplice nuova ricetta. Involtini di arista con spinaci. Me l'ha detta il macellaio. Sto diventando bravina. Non eccellente. Ma la mia  pasta e ceci è stupenda:-)  senza ansia, cremosa, e poi anche un poco più brodosetta.  Le mie patatine fritte, anche se non croccanti, buone. Che quando Matteo  mi dice "voglio le altre", io sono felice.   Ormai sforno ciambelloni a rotta di collo :-)  buoni. Li faccio con la farina per ciliaci, più leggeri , anche se meno gonfi.  Tante cose avrei ancora da scrivere, mentre sembra che i miei pensieri, vogliano starsene ancora nel tepore ma il cuore deve respirare, e l'aria è troppo viziata.  Dovevo fare la doccia stamattina, il bagno è bello  caldo. Tutto è in ordine in cucina, per l'appunto la cucina mi aspetta.  E' un post semplice, dolce, - mentre appunto gli uccellini cantano. Forse sì, arriverà ancora più freddo. sono fortunata, ho di che coprirmi.   Mentre guardo in faccia le mie ossessioni, mentre mi rivedo circoscritta in un sogno in frantumi, che non ha potuto liberarsi in una realtà non condivisa. Eppure conservare nel cuore, il respiro ... qualche parola di dolcezza, anch'essa circoscritta, che non dimentico. Era bello. E di questa bellezza, farò ricamo, ancora. Non ho altra scelta ma  è una bella scelta.Passo e chiudo...  sì, lo so', è solo un post. it. in un posto, .. come questo. Dove però, si può  anche imparare a vivere.Oltre tutto. oltre noi.A presto ! https://youtu.be/z-HCrKa1gbw