La vera me stessa

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Non è così facile come si scrive. E questo si sà. Sebbene, la mia cara scrittura mi abbia accompagnato senza mai tradirmi. E' stata un vestito di lana la più preziosa e seta, è stata lino egiziano, è stata disegno bellissimo, come quando alla lunga fila di lavagne a scuola mi illudevo col gesso colorato di disegnare fiori grandi e  bellissimi con la tecnica del puntinato.. picchiavo, forte e intanto mi divertivo, - perchè alla fine la miscela dei colori e la prof o prof che passavano mettevano voti più che buoni. Era un attimo di 'sfogo' colorato, come quasi a reincontrare quella bambina precoce libera e anarchica così come lo sono tutti i bambini, - che - un cambio di scuola (e non solo) , obbligavano a disegnare con le parole. Solo perchè uscivano fuori pensierini diversi da quelli degli altri bambini forse scritti meglio.. No. Non è così facile come si scrive, - ma tanto ho scritto finora, cambiando anche modo, nel corso degli anni, perchè la scrittura sempre ha camminato con me. Non tra le righe , ma proprio in ogni lettera digitata, - perchè era ossigeno per respirare e per camminare così come lo è quello degli alberi. Ma non ci riesco più. Ogni bell'incipit, mi esplode dentro, o forse fa solo in modo di starsene al sicuro per aiutarmi ancora a liberarmi senza spezzarle queste catene d'oro, perchè se ci stanno fanno pure loro parte di mè, e senza starmi a fare avviluppare, stavolta la chiave la trovo sul serio, per aprire senza distruggere, ma anzi ricordarmi proprio di tutto e completamente. Come una sorta di catarsi - per lasciare in una sorta di brillio prezioso anche ciò che mi ha fatto tanto male, io stessa per prima. Per guardare non la perversione masochistica, non l'autolesionismo, o i 'cattivi funzionamenti', ma come moto alla liberazione totale mescolata bene con le convinzioni nuove del nuovo disincanto. Tornare a scrivere in maniera diversa, centrata solo sulle pagine mie, stare serena - fare in modo che di nuovo questa mia scrittura, - possa trarre forza e beneficio da me ed io da lei. Sebbene, la mia vita,come mi scrive un 'anima affine incontrata qui, sebbene anche la mia vita si sia ridotta all'essenziale,- cercare con la scrittura che altre volte mi ha accompagnato senza mai tradirmi, il motivo e il modo per non soccombere delle cose che capisco.  Sì la mia vita si è ridotta all'essenziale e non mi si lascia in pace in questo essenziale, - il mondo circostante sembra essere diventato un mare dove solo gli squali vogliono affermare il loro dominio, un mondo che disgusta anche nel boccone che si mangia talvolta e che non lascia spazio a nessuna bellezza. Ecco io questo intendo riprendere. Perchè nel mio disincanto totale, una stella pulsare io non l'avevo vista mai. O almeno non così. Perchè con la scrittura tutto si può. Fare una guerra o fare l'amore nel senso più alto del termine, - non legato solo a perversioni effimere, o a trampolini erotici e sessuali, ma poi innalzare anche a che' questa vita sia meno crudele, e quell'amore sia anche quando ci sentiamo soli, e non ci bastiamo, e la scrittura allora può diventare quel modo naturale e passionale di amare per amarsi perchè anche a questo serve, perchè anche questo E'. Risorsa come filo sospeso nel cielo, in una connessione tra quella moralità interiore che ti fa tutto di un pezzo e anche quando la vita stessa ti fa a brandelli, poi basta uno sguardo al cielo per dirti che sei viva e pulsante, nonostante dentro te, tu senta un silenzio interiore che ti fa paura, - e la solitudine non sembra una compagna buona, perchè forse non ti sai bastare, oppure e forse hai capito troppo e non lo sai coniugare, con te.Allora, cerchi la luna, - che il sole del giorno troppo acceca e stringe un patto con il gelo che si fa 'sberla', e nemmeno lei ci sta.. perchè si nasconde, perchè deve lasciare lo spettacolo a quella stella, che la guardi e riguardi, e anche se la notte è nera e scura, e vuoi solo guarire presto dalla congiuntivite che il gelo improvviso ti ha colpita, (ma non è certamente solo questo non lo è mai), - allora - ti dici, che puoi continuare che devi.. basta che cerchi il punto di contatto,l'equilibrio, - e ti dai ancora un motivo importante per andare avanti. Fosse anche che la scrittura sia il tuo portafortuna vero e prezioso per poter procedere, - per lasciarsi indietro ciò che non serve più- per tentare una nuova forza di pace interiore e riprendere i sogni bellissimi, infrangibili, così come infrangibile dovrà e potrà e sapra essere il quotidiano.di più non riesco a scrivere, .. mi serve tutto questo per dipanare. Per fare pace, per restare a vegliare su me e questa finestra, libro, diario, passione di vita, dolore, cronaca, e molte volte delirio, sogno, quotidianità, sconfitte, consapevolezze che finora è stata la mia vita. Voglio solo te, pagina bianca, - voglio mettere nero su bianco anche il filo da dipanare.. sbrogliarlo e poi come un gomitolo di volta in volta colorato riposizionarlo al suo posto.  Questa finestra è qui. La scrittura guida e pilota. Fiori amici che credevo amici, con le parole ingannatrici non saranno mai veleno, saprò discernere i pensieri onesti da foglie marce , oh si, l'ho sempre saputo fare, anche se non sono una contadina. Anche se, sì, e prendo a prestito parole d'altri mi hanno calpestato le metafore (grazie Alessandra) e non solo. Voglio e spero, in un tempo che sono io che non avrà una quotidianità fissa ( nè tantomeno fessa), di riprendermi ogni parte di me, senza presunzione, senza fretta, ma reimparando ad usare ed aprire correttamente questa finestra.. centrata e posizionata, bene.Passo e chiudo.https://youtu.be/T6XSWQXduAk