La vera me stessa

OK


Voglio 'sbloccare' la scrittura. Che mi è benefica. Eppure non riesco più come prima, mi dispiace. Comunque cara finestra telematica, caro foglio bianco ora sono QUI. A scrivere. Questo imbrunire è dello stesso colore del mio blog: uguale!Luglio mio non te ne andare. Quante volte l'ho scritto. Quante volte ti ho scritto. Fissare - questo canto delle cicale, piano, questa lemma, questa carezza estiva, ora che tu estate hai saputo regalare le tue vere temperature, di qui, in questo pezzo di Italia.. ma un po' ovunque anche in altri pezzi di Italia. Le previsioni (signora mia, ) dicono che tornerà un'altra ondata di calore, ennesima. Ovvio. Direi. L'estate mica è finita. Anche se a me, il tempo sembra volare. Tempo fermati, stai con  me, io non volo, ora.. sto ferma e protesa a coccolarmi e consolarmi in una calma nuova, e, in consapevolezze, che mi fanno incollare cuore cervello e zona pelvica in pefetta sintonia (la citaz.  è di una mia amica che non scrive più qui, ma quanto le sono grata!!, e non solo per questo). Da qui, mi dico, che non sono più le illusioni ad alimentare il moto vitale. Ma una sana consapevolezza. Forse meno affascinante? dipende dai punti di vista. Il canto delle cicale si fa più intenso, ora, come se dalla calma dei tasti una loro strana passione di insetti o ruolo predefinito camminasse insieme a questi tasti miei.Vorrei essere stringata, ma poi,io adoro scrivere. E adoro farlo con pc, perchè scrivere a mano mi pesa, e poi perchè sono veloce, ex segretaria che mi manca così tanto il mio lavoro. Ma non è di questo che voglio scrivere, poichè poi, il lavoro mica mi manca! ah no! non ho mai lavorato così tanto in vita mia... Che questa brevissima vacanza da mio figlio è stata davvero riposante. Sotto tutti gli aspetti. Ci si  è messo un incidente famigliare - che ho superato agendo con convinzione e sentimento, ma che mi ha stancata e ridotto di altri due giorni, questa breve vacanza. Matteo sta benissimo. Si vede dalle foto che mi mandano. E' in Calabria, in un bel posto, mare pulito, ciottolini, e buona cucina. MI è arrivata ieri una foto che l'ho pensato tutto il giorno!, in una assomiglia a mio padre, è impressionante. Diverso certamente, Matteo più robusto. Papà più magro asciutto. Ma il piglio, l'espressione del sorriso. E poi un'altra in bianco e nero in cui c'è l'impronta di mio marito. Una cosa impressionante anche quella. La stessa 'aura', il naso.Caro Servizio SANITARIO NAZIONALE. Perchè hai ridotto a 7 i già ridotti 9 giorni, che erano 12 ed in origine 15?. Nossignore, aver letto un po' kafka non mi basta.La lettura già. Sto divorando pagine, ma fatico. La lettura come la intendo io, presume un vero e proprio LUSSO, che io non posseggo. NON AGIO, LUSSO. Lusso inteso come tempo, come concentrazione. Comunque il tempo, vola, ed io mia cara estate, anche infuocata (si sono fermate le cicale!! - grazie :-)))  - ed io mia cara estate, che mi accarezzi la pelle, che sbalzi le tue temperature, da caldo africano ad italiano, a umidità nuove, ebbene, io vorrei che restassi sospesa, raddoppiando il tuo tempo. Non importa, non essere in acque cristalline, dove potrei nuotare felicemente, con boccaglio e le pinne. No.  Voglio stare così con questo tempo, lento, con il canto delle cicale soffuso come ora, con l'imbrunire che è meno luminoso, ma farà entrare luna e stelle, o anche brezza, o lievi nuvole umide, poi, a farmi ritrovare di nuovo la stella mia, e la temperatura, poi carezza, anelata e desiderata in altro modo.Mi sono concessa un poco di mare. Due tre giorni di seguito ad orari improbabili. Stamattina, alle 8,20 ero in acqua. Un'acqua trasparente. A farmi dire, logicamente che tutto è come da copione? no. Meglio. Saper apprezzare così presto, questo lembo di tirreno, che serve la capitale... la tenuta presidenziale, già dei re, l'onore e gloria dell'antichità della civiltà mia progenitrice. Nostra progenitrice, insieme alle mescolanze, storiche e geografiche assimilate.Stamattina, prestissimo. Con la luna lassù di mattina. Come a dirmi: sto qua. MI hai persa stanotte, ma ora sono qua, _ guardami.  E con un gruppo musicale a pacificare gli anni indietro, e nel sole nuovo del giorno, e il fresco fisso di 23 gradi, a farmi prendere una macchina del tempo, del mio tempo proprio, non quello ascoltato alla radio o sognato ma proprio il tempo mio. Una voce fascinosa, una musica metafisica e un po' troppo nikilista, rendeva il cielo come se fosse sera di imbrunire, che solo la velocità della macchina, senza traffico, e le mura latine, e le chiese, e il bianco metafisico dell'EUR rendevano - presente, mentre tutto si avvolgeva coi miei pensieri liberi, e non con le stesse ritualità tipiche dell'autismo. Lo stesso CD, che rimbalza nello stesso rituale nel cervello. Anche se, amore mio, quando sono con te, paura non ho.Paura che oggi e stasera, e sempre mi sto portando addosso, dietro, dentro. A riaffacciare improvvisi antichi dolori al centro dell'anima. Al mare, dopo aver nuotato, a stento - spezzato il fiato, ed arrivata lontano, laggiù dove il cielo e il mare sono una cosa sola. Rosa dei venti, non soffro a star, qui, a due passi dalla mia città. Non importa la mia 'vecchiottina' automobile, - più facile con un altro bolide sotto il mio lato b, un po' inquartato (rido da sola davanti al pc, altro che Rossella !! la sua mamy !!! :-/ :-)))))comunque mare mare e mare. Mar e mare. Odore di buono. Le cose ancora funzionano  nella capitale, direi, meglio dell'anno scorso, così mi pare, nelle volte che sono venuta, qui. E oggi ancor meglio. Acqua calma, a pacificarmi del vento patito le volte scorse. Sono un po' più inquieta al sole, riesco a rilassarmi a malapena. Forse per via del vocio, dell'appiccicume del chiasso. Ma non mi dolgo, mi immergo più che nel sole, - in un libro trovato a casa, di cui dirò il titolo poi e forse, dopo aver finito ieri 'benedizione' Benedico la dott. che me l'ha consigliato! - grazie. Bellissimo, così come bellissimo l'altro di cui non ricordo il titolo? ah si, le nostre anime di notte: bellissimo. Letteratura contemporea americana, meno pesante di furore (riletto lo scorso anno, l'avevo dimenticato, mi riconsola il pensiero di E. Flaiano sulle scale della biblio di zona: leggere è niente difficile è dimenticare) ed Io DIMENTICO ciò che leggo ma non lo faccio apposta. Ho ripreso agostino, non lo ricordavo, nemmeno dopo averlo riletto. Ricordavo ME, quello si, me che lo leggevo, e l'avevo letto bene, ricordavo di averlo portato alla prof. di lettere a scuola media. Era un prof avanguardista, le mie compagne di scuola, andranno al classico giulio cesare, ma non mi voglio impantanare in questo. No.E nemmeno fare sfoggio delle mie letture. E' solo una pacificazione e un lusso, che Matteo non mi permette, o mi permette a stento. Nel senso, che diventa complicato leggere con lui, l'immersione non è mai totale. Cmq rileggere furore è stato incredibile. Come ho fatto a dimenticarlo? forse certi libri andrebbero letti più volte'? alla fine, poi, mi ero ricordato di averlo letto... forse era stato troppo 'forte'. Forse.Cmq uomini e topi  mica lo dimentico, e non ho bisogno di rileggerlo. ma non voglio parlare di libri, ed anzi, si. Contraddicendomi in tempo reale- e virtuale visto che sto dietro ad un pc. L'anno scorso ho letto anche le notti bianche. Bello. E madame bovary, che non mi è piaciuto per niente. Ma forse non l'ho letto bene? mia cugina mi aveva detto di leggerlo. Insomma a me non è piaciuto. Scritto benissimo, si intende. tanto è vero, però che non ho proseguito con la lettura delle altre opere, l'educazione sentimentale? o mi sbaglio, e bouvard e pecuchet, - ma avrò tutto il tempo, mi aspetta un tramonto di letture, certamente :) od anche una rinascita albale. Chi può dirlo?Ho letto poi altri libri minori che non menzionerò. E non perchè non li ricordo. Ma il pasticciaccio, un esperienza unica !unicissima, come direbbe Matteo. Non solo per l'opera di cui non posso che dire bene, - ma per aver ritrovato tutti i luoghi, come in una sorta di collante.. non so' esplicitarlo, è il mio limite. Un complesso non credo, un limite proprio. Come un 'blocco' qui da qualche parte, - ma non importa. NOn è uno sfoggio, ma una sorta di catarsi di carta, ma non pesta, si intende. Sorrido, e non gioco con le parole , anzi le cavalco, perchè ad andare sul cavallo, ho sempre avuto paura. Ho paura, non come Matteo che ci va come andare in biciLe parole mi hanno trasportato altrove, traghetto d'amore, ecco perchè AMO scrivere. Ecco perchè nella disfatta, di una ferita profonda, - dopo quella diagnosi e la morte in vita, - risalii dal crepaccio con le unghie e col sangue (vero) aggrappata a qualsiasi parola. Anche quella che (quelle ) che mi avrebbero ridotto di nuovo in fin di vita, ma come se, da quell'ultimo spasmo poi io dovessi poi risalire, come a dire, come ad arrivare ad un attimo prima della morte per poi invece non essere giunta l'ora ma di nuovo VIVERE, e veramente. Ma non in una sorta di noia mortale o stimolante per la pigrizia di nuovi stimoli alla noia della vita, no, proprio per lo spasmo a non morire di quel dolore, che solo chi ha avuto una vita costellata non di stelle ma di guai e variabili nefaste la vita può capire/sapere - solo chi ha vera empatia e sensibilità di pelle, di cuore e di lombi può arrivare a sentire, e raggiungere quel solco commovente di ri.conoscenza, verso qualcosa che somigli di vissuto analogo. Tutto il resto è esercizio di noia, di nuovo rimandata. Suono questa tastiera come un piano, ma chissà forse io sognavo la chitarra, nella profondità di mè, o un sassofono troppo potente peri miri polmoni,oppure suonare io come uno strumento perfetto e cantare e suonare unisonamente (ma senza mentire, difatti) - la musica della vita mia. Mi è toccato un silenzio calmo, e ritrovato, una malinconia sconosciuta o forse dimenticata, appena impercettibile dolce, a volte sorridente, a volte ombrosa e consapevole, ma sempre poi a richiamare un pensiero per ridere anche da sola, laddove poi,il mio corpo stanco ed in trasformazione, cerca di farcela e di esporsi in altri modi. Ho le braccia bruciate!, ho messo male la crema, solonei punti necessari, dove ho le venuzze delicate, e sul viso e sul petto. Il vento, dei giorni scorsi mi ha pettinata, il mare accarezzata nutrita e pacificata, il sole e il vento, e il parrucchiere, conferito un colore dei capelli di cui sono soddisfatta, nessun filo di luna, se non solo un contorno appena accennato solo quando mi tiro su i capelli ormai senza remore, e accetto tutto di mè, mi farà ricorrere di nuovo al mitico parrucchiere che vuol bene ai miei capelli. Per gestirli ed essere il più naturali possibile. Il mio smalto scurissimo e bellissimo non invidia nessun dior che fu, anzi, questo è meglio.  Sulle mani non lo porto, sui piedi non lo volevo, ma ho fatto la riflessologia plantare, (pure) e mi è stato detto che i miei piedi parlano e si portano appresso tutta la fatica dei km con Matteo, trascurati, feriti, risistemati da stefano che non vedevo da anni !, non stanno male, non hai problemi, ci pensiamo noi, a grazziè mettiglie lo smalto e non glielo fa' pagà :-)   ma dopo guardano lo smalto e no i piedi miei e io voglio essere naturale!, ahooo e quante storie pe no smalto sui piedi, che poi l'anno scorso lo portavo rosso acceso, ma l'avevo dimenticato,  - furore non più ! accozzaglia di pensieri, ma non sono una cozza :)gioco un po' con le parole, abbandonando le parole crociale non so se pubblico, la funzione bozze sempre è stata qui, ed io sono lenta. a volte.Forse un pensiero che volevo dire, è che chi ha paura che è coraggioso perchè lo sa e si sforzadi 'vincere' . Di vincerla. Io non sempre ce la faccio. Anche la paura della consapevolezza di non farsi vincere dalle illusioni che quelle sì che sono un'arma a doppio taglio. Meglio una sana delusione, per sana intendo di non incaponirsene, magari soffrire ma poi trovare un modo. Ecco. Il nodo finalmente è sciolto dovevo arrivare a questa età  e scriverlo su un compiuter??? Allunaggio anniversario.. io metterò delle musiche, non so' se ce la faccio, e le foto ch eho fatto un anno fa con Cecil al museo di trastevere, - ma io poi la luna l'ho sempre fotografata, da mo'. Ne è testimone il blog, che per i miei  di 50 anni, mi fu regalata la mia attuale macchinetta proprio per fotografarla meglio! insomma, dopo se non crollo (ho nuotato tantissimo!!!) - metterò le foto della luna bella di luglio, il mio pianeta solare e madre e padre, e lascio qui il ricordo di papà ero in braccio a lui in quei telegiornali, la tv era gigante, il mondo mi sembrava pure lui in bianco e nero, io ero tutta per papà e di papà e il cronista era distinto e biondo. Inbianco e nero. Mamma era fuori gioco, e non più come qualche anno più tardi a dividerci di continuo: sei troppo appiccicosa e devi stare composta. Comportati bene. Col papà. mamma non eri tu antiquata ma saggia, mamma non trovo quel bigliettino, mamma cara che mi hai insegnato a leggere e scrivere a  4 anni, che mi facevi sentire ogni musica, che mi compravi quei giornaletti che non piacevano a papà..  Ma siamo stati felici. La  luna a riportare ricordi ed incollarli con la sua trama di seta e cosmo e le stelle brillanti e il sole che si fa meno rosso ed egoista, o era un'illusione pure lui, benchè io complice, come un'alchimistafatale in mezzo agli alambicchi della vita. Per inventare il mio incantesimo avuto solo per una attimo visto davanti al un specchio, una metà di un mezzo intero che non si riconosceva, e poi, in un porto pieno di luci, a piangere tutte le lacrime del mondo, già si infrangeva l'incantesimo di quell'ampolla bambina e trasognata, e la realtà dura su quel ciglio di marciapiede sul porto colorato dalle luci dell'estate magica di un altro luglio. Non è il mezzo calice, e nemmeno il troppo nuotare. E il mio modo di amare, un sogno no che non c'è un sogno fatto carne, che non è saputo arrivare per me. un copia e incolla della vita che non ha com-baciato con me.via i condizionali! via i verbi imperfetti e i futuri anteriori. La vita mi chiamerà ad assolvere diversamente.. non lo so' non lo posso dire. La mia sfera  è offuscata, mi affido al cosmo e alle scelte solitarie ma che mi fanno reincontrare, pacificare, mandare via un'irrequietezza che non voglio, deleteria, tossica. Sogno ancora il cuore a battere forte, un sorriso complice, una carezza da brivido un sentirsi sicuri e senza paura, un modo di risveglio in zone dormienti ma ancora vive,  - che l'acqua del mare oggi ha  saputo riportare a galla, insieme a tutti questi anni miei.Ora rileggerò... la scrittura mi pare una barchetta che si fa trasportare dall'onda di questa corrente che alimenta il mio pc. Fuori la sera è una seta freschissima, io dopo vado a vedere le stelle, forse brindo ancora al mio bene e a chi me ne fa. Domani rivedrò mio figlio. E chiedo a Dio e alle stelle, la forza di andare avanti.Passo e chiudo con la colonna sonora della giornata mia.Avrei dovuto inserirla meticolosamente nel post, ma non ce la faccio.:)SEGUE. rileggo, e poi forza, dalle bozze emergerà la farfalla di post:)https://www.youtube.com/watch?v=IqhRtnfLoXU  (mio cd still)§§§§https://www.youtube.com/watch?v=NBtNfEnEVgA   
    https://www.youtube.com/watch?v=x5b3VBUW2ok  
 musiche ritrovate !!! grazie RADIO.nelle foto del video anche la mia costellazione 
 pezzone megagalattico ciclicamente riproposto (idea fissa, non fessa).https://www.youtube.com/watch?v=SvrOzYtnLMA