La vera me stessa

03.04.2020


Forse avrei dovuto scrivere due blog distinti e separati. Uno di Autismo. di Matteo, l'altro di me, dei miei pensieri e tutto il resto. Ma è costato fatica farne uno di blog, figuriamoci più di uno , e, qui , seppur forse in maniera non del tutto fluente e conseguente - abbiamo camminato insieme, io le parole, la mia vita, le evoluzioni della stessa , la mia vita con Matteo , i miei sogni, le mie elucubrazioni sulle stelle che vedevo lassù nel cielo, i cinguettii della mattina degli uccellini, i miei sogni ancora, il mio presente, la mia ricerca di colla magica con il passato raccontarmi e sistemarlo. Ho cercato di guarire ogni mia ferita, ogni colpo e contraccolpo della vita, curando la mia introspezione con le parole, molto spesso divagando troppo per alleggerire i pesi che schiacciavano ogni mia vertebra curando con le dita e la tastiera e facendo il piccolo miracolo di lenire senza farmaco o mani esperte altrui professioniste, il dolore fisso che si è andato a piantare creando protusioni al mio impianto scheletrico, somatizzando la mia vita insieme al mio corpo.Vorrei davvero poter scrivere molto meglio, non certo per fare esercizio giornalettistico. Ma per farmi capire di più... magari ci riesco, e sono troppo severa con me.Ho voluto lasciare i link dei film , anche non condividendo in toto, ed anche correndo il rischio che tutto ciò potesse non essere compreso, perchè di questi tempi c'è bisogno di leggerezza? me lo chiedo/domando...ma la leggerezza non sta nel liberare i pesi del proprio cuore e vedere con la mente e con l'anima - che ci sono altre possibilità? eppure invece capire che il liberismo capitalista ha invaso anche il nostro pensiero ed ogni azione alla depersonalizzazione intesa solo come danza macabra ed istinto selvaggio nonostante le tecnologie..Siamo in una sorta di caos in un ordine prestabilito di distruzione di massa, in cui ruotiamo come in un vortice al contrario; ci tengono un poco su il discernimento, e la possibilità che in tutte queste gabbie che vogliono farci credere solo possibilità al discernimento, ci sia invece la via di fuga, non intesa allo scappare ed alla leggerezza vacua... anzi ed invece pure attraverso quella CAPIRE, capire col cuore, e procedere.Non mi importa come tolgo i nodi : li tolgo e questo conta.Mio figlio Matteo, è accomunato dalla diagnosi, come tutti quelli e quelle come lui. Ma io so' che lui capisce, e non èuna proiezione mia. Così come so' quanto è severo, al contempo, il 'suo non capire'. So' quanto è altissima la sua sensibilità e le sue onde, che non fanno affatto di lui un alieno, è la società che lo ha alienato... lui piuttosto è una sorta di eremita libero, che cerca disperatamente il contatto con l'umanità... respingente. Io faccio da ponte in tutto questo e mio malgrado. Vittima di fatiche immani, divorata da emicranie talmente dolorose e al  limite da desiderare di morire (è un eufemismo macabro, ma per rendere l'idea). In tutto questo, tornano come pugni le introspezioni. Perchè necessarie e perchè tanti sono i nodi, tanti gli anni.9 lustri esattamente stamattina .. correva l'anno 1975 appunto, che mio padre moriva. Giovane uomo di 36 anni, di cui non ricordo quasi più nulla, ma che ha continuato a vivere dentro di me. Mio figlio ha assunto molte sue caratteristiche fisiche, lo stesso segno zodiacale, nati in inverno, entrambi. Oggi sono 45 anni che il mio papà non c'è più. Ero una bambina di 9 anni e mezzo. Nemmeno adolescente, ancora. Mia sorella ne aveva sei e mezzo mia madre 35.Mettermi a raccontare di tutto quello che sarebbe poi accaduto ad una famiglia, che accade, sarebbe inutile. DIrò solo che sono ancora qui. Che oggi è un anniversario doloroso, che ci sono cose che non si possono dire, - che restano negli scrigni del cuore, e che un giorno, forse avremo ancora la possibilità di poter dire a chi davvero le vorrà e sapra comprendere, oppure in un abbraccio vero e prolungato potremmo allora definitivamente archiviarle nel vento dolce della nostra anima e respirare meglio.Stamattina, fra un po, andrò in pescheria, e poi a comprare una cartuccia per la stampante a colori. Ho deciso per ora di non comprare la laser, mi tengo questa a getto di inchiostro e poi, per le schede di Matteo comprare la cartuccia a colori, Risparmiando avrò comunque un buon risultato.Poi tornerò e lo sveglierò. Colazione per lui, e poi spero al bagno veloce lui  e per poter completare e colorare le schede mandate dalla sua prof.Poi stamperò le nuove. Non credo che per le 11 potremo collegarci con la lezione di motoria. Sicuramente alle 12 si. ... A lui piace, è importante. Mi si è stretto il cuore ieri sera, al TG 1 in prima serata addirittura, vedere la presidentessa di angsa Lazio Stefania in un bellissimo servizio non preconfezionato ma vero più del vero, in casa coi suoi due figli: entrambi autistici : Nicole ragazza ad alto funzionamento, e Daniel nello spettro, grave, --ho intravisto anche il suo compagno, marito, aiutante, prigionieri, in casa. NON DIMENTICATECI. NON SCORDATEVI DI NOI... PER NOI è ANCORA PIU' DURA - PER TUTTE LE FAMIGLIE COME NOI, E PER I NOSTRI FIGLI RAGAZZI, CHE OGGI SIAMO ANCOR PIU' SOLI, E PIU' FRAGILI.ma come dirlo? come sensibilizzare questi tempi, in cui parte di questo nostro stivale.. è rivoltata al contrario? come fa uno stivale ad essere sano, se ha un buco nella suola? siamo davvero alla fame? - e - chi ha fame, come può essere sensibile. Ed allora mi sveglio alle 5 - perchè un pensiero, divora me... penso ad una famiglia disagiata totalmente e a lottare con la disabilità anche. Mi dico, che devo andare avanti, e che i pensieri che - basterebbe più volontà  ed una politica alla rinucia di chi più ha... ma è un discorso che diventa retorico, e non c'è resa in questo ma solo consapevolezza che non si può scardinare - la nostra 'disumanità' in questo, bensì solo una sorta di individualismo sano, di discernimento sano, di volontà che tutto non è marcio, e che qualcosa certo che si muove, al di là dei disfattismi. Mi sono arrivate parecchie mail, dal comune, - qualora io avessi del disagio economico. Potrei avere accesso ad una serie di cose, - ma le lascio a chi ne ha più bisogno di me. E non perchè sia buona , o perchè mi senta meglio di altri. Le lascio, semplicemente per giustizia e non approfittamento. Questo mi  è stato insegnato. Questo faccio. Usufruisco di ciò che devo, e che posso, e ritengo giusto. Ho deciso di lasciare venire ancora la mia aiutante, anzi, le farò anche un piccolo contratto. Ne abbiamo parlato ieri. E' prevista la possibilità e lo farò. Mi piace fare le pulizie, ma il mio fisico è troppo provato, e ho già le incombenze dello stiro/spesa/quotidiano/cucinare e tutta la contabilità e la burocrazia che in ufficio faticavo meno, da portare avanti in casa. E poi, qui, servirebbe una sorta di colf, ecco quello non posso permettermelo (sorrido da sola), ed allora, questo aiuto 15nale, posso anche formalizzarlo (che già lo faccio peraltro ma indirettamente), non solo mi occorre ancora, ma, sono ottimista sul fatto, che potranno venire dei tempi migliori (non voglio avere paura, mi dico, tutto è possibile mi dico a chi crede, - è un insegnamento che va oltre - nel suo più alto valore cristiano , anche oltre la cristianità stessa) . Ho un po freddo, nonostante il grande termosifone acceso di ghisa nella casa. Nel resto della casa è tutto spento, non invoglia a fare una doccia calda, - mi arrivano bollette salatissime, e - quando ci sarà il conguaglio, ci penso per abitudine , vado sempre in credito, mai a debito.Questa ragioneria mi occorre e viene da molto lontano, da nove lustri fa... mi rivedo bambina, forse è là che è derivata la prima contrattura di questa tenera piantina costretta a piegarsi che sono io, ma sono ancora qui, e la tenerezza la conservo come ponte.. oggi mi reputo una donna abbastanza forte, non esente da difetti incolmabili.. ma li supero, forse, con questa introspezione nuova che mi li farà davvero abbracciare/accettare/superare/ - definitivamente, camminando passo passo con la vita e tutto quello che OGGI comprendo, al di là del raccapriccio..., sarà un ricciolo incolto come il mio, forse a rimettere fuori e dentro me, tutto a posto, l'accettazione di quello che sono di quello che conosco, e riconosco, e lasciando al mistero ciò che gli appartiene.Passo e chiudo.Grazie a chi leggerà. Grazie a me, e alla mia volontà. Alle parole che riesco a fare sgorgare, a ciò che libero e sciolgo.https://www.youtube.com/watch?v=QEdPe1SxitI