La vera me stessa

metà agosto


Caro Foglio bianco telematico. Ti scrivo in questa giornata, l'ennesima caldissima di questa estate rovente. 16 agosto, 2020, dieci anni e un mese di scrittura in questo blog... ma quante vite fa?? nemmeno troppe, ma insomma. Avevo in punta di dita, frasi strepitose, che si inceppano in un punto - non erompono - non arrivano, alle dita, si ingorgano, insieme a tutta una serie di diramazioni fisiche... di pensiero, in una sorta di saggezza ad un mutismo anche scritto, poi c'è il bilanciamento ad uscire fuori, per bisogno, per esercizio di memoria immediato e per una sorta di diario nel tempo, a dar la testimonianza a noi stessi, alla fine questo è.Dieci anni e un mese fa... Nessuna nostalgia. Sennò non c'è equilibrio, ma solo un ricordare, di esserci stata ed esistere ancora. Anche telematicamente nell'interfaccia di questo schermo. Che una volta cancellato il blog non lo volevo riaprire, ed invece sono passati altri dieci anni!! Eravamo a Vasto con Matteo, imparò così a nuotare. Con l'adriatico che arrivavi lontano a passeggio e poi ad un tratto non si toccava più... e lui nel seguirmi con la sua pistola ad acqua, imparò....  Poi successivamente ci fu la piscina, i rudimenti del nuoto, sebbene, la sincronia della respirazione non l'abbia imparata: è difficile per lui, ma mica solo per lui. In bocca sapore di caffè... non ho ancora lavato il viso, nè fatto la doccia, è tardissimo, ma mi concedo un non senso al senso di queste giornate, in cui LUI, ormai uomo, nuota felice a suo modo nelle acque cristalline della Sardegna, - che come dice la mia amica Cate, 'il sorriso di Matteo in quelle acque cristalline' non ha prezzo... Vero.  Vero a metà, - però - come nero a metà... Vero. Ma a metà.....Ha un piccolo problemino di salute, nulla di gravissimo. Nulla di grave. Ma che l'altro suo genitore ha ben pensato di scaricare nella sua approssimazione - alla mia mancanza di presenza e al capriccio delle mie scelte.   I miei riccioli non sono mai stati così capricciosi, tutt'altro. Sono abbastanza malleabili, tanto da essersi sovente anche adeguati.Ma se penso a dei prezzi altissimi, sono qui, che mi squaglio nel caldo di una domenica che trafigge metaforicamente e non gli occhi con questa luce, - i capelli raccolti - il viso sereno, nel contorno degli occhi che fra poco laverò...Insomma nell'ingiustizia a volte dei tratti di una vita, la mia, mi ritrovo in un bilanciamento consapevole.   Non avrei fatto simili scelte alla fine. Certo sono un poco preoccupata, ma non perdo il lume del discernimento.   I genitori sono due, ed è giusto così. So' di aver fatto la cosa giusta, - e di imparare anche dagli errori dell'immediato un giusto equilibrio che mi arriverà prima o poi. Questa maledetta o benedetta luna bilancina mi traghetterà nella impeturbabilità adulta finalmente di non perdere mai la pazienza? nemmeno a fronte di un giusto meritato riposo che mi viene rinfacciato?Eppure io tengo bene botta, come mi diceva Monica.Mi adeguo... all'immediato. Mi riposo, leggo, vado al mare quando posso, mi concedo del puro ozio sanissimo, sfoglio pagine televisive e ci scopro tesori assoluti, vedo films, nuovi e vecchi, cerco quello che durante tutto l'anno  mi  è precluso, quella normalità laddove il senso della parola è racchiuso nel computo di poter fare anche la cosa più elementare. Anche ascoltare un cofanetto di musica. AMO mio figlio più della mia vita, ma come dice una vicina di casa che non abita qui e torna solo l'estate : Matteo è piuttosto impegnativo. Non so' chi è che fa le prove, da lassù.... mi mette alla prova per dirmi ancora, quanto ho da lavorare per non perdere le staffe... e non voglio le ragioni che pretendo di scrivere qui.Come dice mia madre: le cose stanno così.Vorrei fatalmente che queste cicale malefiche che cantano all'impazzata, potessero azzittirsi immediatamente, ma ora che sono arrivate non finiranno più. vorrei essere più forte di questo caldo, che mi fa consapevolemente capire di non sapere scrivere bene come penso dentro me, sennò sarei stata qui in modo altro, e non mi sarebbe accaduto ciò che mi è accaduto.Il bisogno di sfogo è più forte di tutto, allora sì pure più forte delle cicale..la luce che entra dalla casa, è estrema - gli alberi si muovono appena, si sentono voci lontanissime, ci metterei la firma, senza il tramestio del palazzo pieno di gente, ora non c'è quasi nessuno, sembra un condomio normale! ; e allora i motori in lontanza, sono invece il collegamento, con il fra poco, senza ansie che tutto torni alla routine, i negozi che riaprono i vicini che tornano, la popolazione che lascia in pace le località estive per tornare... mentre lo scrivo, so' che nel profondo di mè, vorrei un cambiamento, da me per prima, combattermi dentro, per dirmi, che c'è qualcosa che si blocca pure là. all'interno dell'anima o nello stomaco, nella stanchezza degli occhi, nella mancanza di sonno non abbastanza sufficiente, e nel dirmi non fa niente dei pochi giorni contati che ho .. ce la farò faremo. Sole dell'isola della sardegna bacia e coccola Matteo mio cocco di mamma. Fallo crescere e guarisci il guaribile, fa che  nell'elaborazione dei suoi pensieri confusi, lui diventi grande e forte nonostante tutti i problemi, e luce di qui, e a me che sto qui, restituisci serenità e forza, anche di sopportare questo caldo e i sacrifici che mi si impongono.In questi giorni di solitudine sanissima, darmi le risposte, nonostante gli imprevisti.. ci sono mani amiche che mi fanno capire e comprendere. Torno col passato a ripercorrere tutte le estati belle che ho avuto. E quelle meno belle... ma rimane nel ricordo la bellezza della natura nella stagione esplosiva... il bianco di un sud da sogno, l'entroterra retrogrado di quel sud, arcaico e sottosviluppato, in un fascino, che poi si trasforma in posto esclusivo in cui l'oriente e l'occidente si danno la mano superba, non per superiorità di rango, ma per bellezza nascosta ai più che ne hanno stravolto l'accezione più profonda... barocco del sud/masserie piene di ulivi/rocce a strapiombo/acque cristalline/ e poi dolomiti, cime, e poi laghi, del trentino e del veneto, e poi la sicilia da star male, la sardegna e tutto l'arcipelago, gli strapiombi dell'isola di san pietro, le 5 terre sognate, in un sogno sospeso, il conero , le allucinazioni della calabria le sue contraddizioni di spiaggia bianche e malate dal malaffare, il mio mare vicino, le dune di sabaudia, sperlonga da ragazza e poi da grande, il lago di vico, napoli, e poi ancora la puglia, le marche, l'umbria, la Toscana per sempre la più vicina ad addolcire pure il canto delle cicale, - : sono stata fortunata, ho visto quasi tutto, ho visto TANTO.   In sardegna ho avuto la possibilità di una barca per visitare il deserto di spiagge impossibili e il paradiso italiano in una sorta di mal d'isola che mi faceva racchiudere ogni sogno mai nemmeno sognato: me ne accorgevo nel momento del botto,quando arrivando alla villa degli zii di mio marito, mi sembrava di essere in un rifugio di diabolik, o in un film di bond :-) e poi gli americani ubriachi che si sbellicavano dalle risate, nella cala a nuoto, e la paura di riandare via... perchè erano troppi e troppo grossi, con quell'immenso frigoriferone da spiaggia che io non avevo visto mai, - vedere nuotando col boccaglio come  una tv marina in un tecnicolor che schiariva addirittura gli occhi miei scurissimi, - e caprera, spargi e budelli, solo per noi.... la mano bollente del padre di mio figlio sulla contrattura adolescente della mia vita, mi riempiva di vita e calore. Faccio pace 'col sarei dovuta andare via' , non del tutto purtroppo, qualcosa si inceppa, quando mi arrabbio, e quando non ho la forza di organizzarmi altrimenti, quando le vicissitudini della vita, sono più forti di mè... allora mi vengono in mente le frasi donate da un'amica blogger ... ogni fase di vita è una stellina che brilla sul petto, ed allora sono pluridecorata... al merito, e mi dico, che le crivellate di tutta una vita, - sono anche quelle ferite di guerra diciamo così... io non sono una pittrice purtroppo, e questo mio scrivere è di un naif che si spreca! che ci posso fare? nulla, solo accoglierlo, per via di quel meccanismo che scrivevo inizio post... e mentre mi rileggo, tornando alla mente, per dovere di giustizia con me stessa, la corsica, in barca, la costa azzurra, la spagna due volte, la seconda meravigliosa, con Minorca la prescelta da noi, delle baleari, tantissimi anni, fa, quando nessuno c'era e le spiagge interminabili e deserte, rapivano di bellezza e mi facevano già da allora capire tutto, ma voltarmi io dall'altra parte. Ora torna il ricordo di quei colori di paradiso e azzurri mai più rivisti, a riempirli il cuore di gioia, e ad addolcire questo presente consapevole. E lucido.  Il mio scrivere è come tutto un filo ingarbugliato, che io dipano, ogni volta, e poi si ringarbuglia... il sogno reale, è wireless :-)))) senza più fili!! accadra, - accadrà,  è già accaduto, accadeva, il sogno più grande è abbracciarci tutto nella scrittura, e la sintesi che ritroverò ... che già ho chiusa, ma poi ci sono prioprità allo sfogo, e la possibilità di 'bozze'..fa caldissimo. Come il 2003. dicono di no, ma si sbagliano, si scordano... è forse peggio del 2003, perchè eravamo più giovani. Quell'anno andammo al lago, non ce la sentimmo manco di partire.In sardegna è fresco nonostante al meteo scrivano il contrario. il padre di mio figlio, forse leggerà le mie pagine rubate, forse capirà di smettere con le contumelie, lui mi scrive insieme alle foto meravigliose che mi manda, che stanno benissimo, a parte qualche problema che la vita è piena di problemi , quando accadono piccoli imprevisti.Sudo, come un maiale, - se accendo l'aria è peggio ! ieri mi era preso un dolore alla schiena, io l'aria l'accendo all'americana, non ce la faccio diversamente... niente fritturina ieri.. in un giorno in cui sto maledetto virus perniocioso rintempra la sua forza, - niente ristoranti. Ma un pranzettino preparato da me, a 18 gradi condizionati. Pasta pomodoro e basilico, saltimbocca alla romana buonissimi, purè, radicchio, gelato, dessert, frutta, caffè... purtroppo il tutto interrotto dall'immaturità gettatami addosso, ma come dice mamma: è così. Le cicale si sono fermate...un piccolo miracolo...a volte, ho tenerezza per me, dicendomi che la vita mi scorre dolce con dei rammarichi verso me per essermi mancata di felicità.. non lo sapevo, non lo capivo, - l'aria della vita, era solo una carezza che non ha saputo trasformarsi in assoluto di completezza, però nella mia solitudine mi ritrovo con una semplicità d'adolescente disarmante, a non avere bisogno di nulla.. Ad avere ricordi vividi e bellissimi, ad aver voluto molto bene, ed essere voluta bene altrettanto, ad aver fatto tante di quelle risate, che qualcuno non farà mai nemmeno in tutta la vita, ad aver visto posti bellissimi,che per qualcuno sono preclusi, ed a scriverlo non per suscitare invidia o prosopopea da piedistallo snob e nemmeno per consolarmi in questo presente ma perchè  è così, è la mia somma, è la riga che traccio, in questa addizione di giustizia verso il calcolo delle cose.Così, mi ritrovo in un ozio di rilassatezza mentale col pensiero fisso di Matteo nel cuore e nella mente, nella mia bella casa tutta per me, con le mie cosine da fare, con il mare vicino che mi regalerà ancora qualche giorno di letture e qualche ricordo doloroso da sistemare, e il regalo di una consapevolezza presente: il più importante.Mi dico ancora, che volevo scriverne da giorni, ma ormai, corrono più veloci di me, che forse sono stata precipitosa a segnare Matteo al campo scuola a ventotene; che lui ha poi detto che ci devo andare pure io.... E che nonostante il suo assitente di scuola abbia dato la massima adesione, non è il suo assistente domiciliare, non credo affatto sia preparato per assolvere alla cura di Matteo, - dovrò richiamarlo, dovrò parlargli... ieri gli ho mandato auguri di ferragosto, dicendogli che dobbiamo parlarne... non ho avuto risposta. Non mi voglio preoccupare, anche se il covid risale e l'assistente non ha risposto... Non tutti hanno sempre accesa la lampadina di Matteo, io sono la mamma!! nonostante l'ozio e la rilassatezza, - il mio pensiero per lui, è fisso. Mai come quest'anno ho vissuto fisicamente il suo distacco, mi sembrava mi avessero strappato un pezzo di cuore... mi mancava di una mancanza che non so' descrivere, come a riequilibrare certe fughe anche da lui, - che la disperazione - mi aveva visto compartecipe ad una rivalsa che invece mi portava più giù del più profondo abisso..., in un 'dabbasso' squallido in cui io non potevo certo ritrovarmi, io che sognavo di nuotare nell'aria, io che speravano se non proprio nella manifestazione di un sogno altrui, almeno nel sogno riconoscente di una onestà intellettuale che mi ripagasse almeno del dispendio profuso, delle ingiustizie subite, e che potesse nel futuro potersi dischiudere quanto meno in una risoluzione bonaria e civile. Il burocratese mi aiuta moltissimo, - la Giustizia non è di questo mondo, e nemmeno nel tempo come lo calcoliamo noi. è ora di pranzo mentre rileggo, le cicale si sono di nuovo fermate. la SCRITTURA avanza, come un fiume che trascina senza fare male. A Ventotene, ho possibilità di andare anche io, ma devo chiamare gli organizzatori, se la somma di Matteo ho potuto anticiparla, - anticipare anche la mia, - non me la sento, - fino a quando non sarò sicura, sia della partenza anche dell'assistente (formalizzata solo entro agosto dai bandi concorsuali preposti dal comune), che della possibilità e forza di andare pure io.     .....Forse ho agito troppo impulsivamente. ... Frenata da una rivalsa dal periodo covid, e dalla troppa lontananza dalla scuola, ma per l'appunto, - proprio per questo, avrei dovuto pensare meglio e bene.E poi, qualora andassi anche io... potrei reggere all'impatto emotivo? sono anni che manco da queste cose, dalle elementari praticamente, mi sono chiusa... i professionisti psicologi e psichiatrici preposti alla tutela della genitorialità - mi dicono che è assolutamente NORMALE, ma io il senso di colpa ce l'ho.. per non essere riuscita a tenerla a bada questa emotività viscerale... capirai, ho dovuto mangiare pane e ipocrisia per 10 anni di scuola (se penso poi che in altri frangenti mi è stato dato dell'ipocrita e pavida a me, quando altresì manifestavo il mio giusto esistere e sentire ORA mi viene una sorta di pelle di oca che non mi fa sudare più e fa ancora zittire pure le cicale), ed ritrovarmela davanti insieme ad un giovane uomo, e a ragazzi complici ... non so' proprio... non lo so' proprio... in un'isola che mi ci vide felicissima - perchè con lui abbiamo visitato anche il meraviglioso arcipelago pontino, ponza ventotene palmarola... ma era un sogno di pubertà in crescita... c'era mia mamma, c'era suo padre... ora soli andremmo con la scuola e tutto lo stuolo di genitori... al seguito, anche se ci saranno genitori come me'.... questa è la novità, e soprattutto per affrontare la paura non c'è altro modo che fare ciò per cui essa si crea... questo forse mi sono detta in quel modo di sana incoscienza a farmi subito accettare, quando la coordinatrice del sostegno con le foto al mare da tre mesi, - mi ha fatto tale proposta, che malignamente forse - sul piatto della bilancia credevo un lasciapassare al computo della sua coscienza .. perchè leggo troppo oltre, ed in una sorta di bilanciamento appunto, e contrappunto mi dicevo invece ch epoteva essere una buona occasione alla normalità.. forse mi fa paura affrontare tutto questo, con le forze ad un lumicino... forse è l'organizzazione che mi spaventa, o una reazione atipica di Matteo e le mie lacrime che sgorgherebbero  copiose... la mancanza di forza di aiuto concreto anche morale oltre che fisico. Ma solo il rinfacciamento e quest'anno pure una pretesa economica ingiusta, - che non ripaga - nella manifestazione appunto di parole ingiuste di tutti i miei sacrifici. E' stato un anno davvero strano... oltre quello che ho dovutuo capire e sopportare, che manco al mio peggior nemico auguro, pure il covid, le lezioni a distanza, l'approssimazione e l'irreversibilità di cio che si comprende e nn si riesce a scrivere, - ed allora, forse queste cicale che cantano, sono solo una compagnia in questi giorni stranissimi, ma rinsaldanti, e poi sarà quello che sarà.. senza fatalismi, ma in una nuova direzione... chi vivrà, vedrà.. ora cerco il brano, non prima di aver riletto... signora mia scrivo male, ed è vero che è difficile starmi dietro...lo so...https://www.youtube.com/watch?v=bZCqgKas4uY