La vera me stessa

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Ripeto l'esercizio di ieri sera, perchè ha sortito un buon effetto ho dormito come un sasso. Quindi eccomi qui,a scrivere di nuovo. Stamattina sono andata al mare, un vento fortissimo, mare mosso, non ho potuto nuotare, anche se ho fatto parecchi bagni. Mi sono addormentata, più volte, svegliata di soprassalto. ... Ho provato a leggere il saggio, molto bello,estremamente utopistico, ma non è affatto una critica. Nell'altro 'mare' del disfattismo dilagante, sapere che c'è chi stila trattati e coopera per un mondo civile e più giusto, fondato anche sulla sorellanza e fratellanza, è cosa positiva, sebbene, poi c'è un retaggio di fondo da contraltare. Io non sono avvezza ad un'analisi di questo tipo, non sono una socioloca, una psicologa.  I mali di questo mondo, a patto che possano davvero essere contrastati, per un avvenire migliore, lasceranno sempre indietro qualcuno.  Non mi sento di scrivere oltre, non voglio liquidare la cosa, ma non ce la faccio.E' difficile da leggere un testo così... Perchè poi ti accorgi che Serve una volontà che manca, mondiale, che si possa svolgere anche a livello informativo e mediatico, ma siamo tirati via da tutta una melma tentacolare, che impedisce le cooperazioni al bene, inteso come civiltà e collaborazione tra tutti gli esseri umani. Che con la ricchezza di pochi, si è affamata la terra, lo sapevo già.. rileggere i numeri mi ha fatto male. Così come mi fanno male altri mali del mondo, così come so' che a volte, anche dentro ognuno di noi, va combattuto il male, per cercare davvero di farla funzionare bene la testa, come dice mia madre. Ti accorgi che c'è sempre prevaricazione perchè c'è DA sempre chi si sente investito di superiorità verso un altro essere umano. Stasera il cielo è stellato, a me pare di non riuscire a riprendere il filo delle cose, di nuovo il ponentino si solleva, mentre io comincio a sudare, - anche se non come ieri!ho fatto la tinta da sola,tornata dal mare, ho avuto anche un attacco di cistite fulminante, mi accade sovente, è una forma di somatizzazione, a cui non sono nuova. Sento dei rumori, mi spavento ma non tanto.Dopo aver letto un po mi sono addormentata, ripeto, più volte, fatto bagni, osservato le mie dune, e.... magia delle magie, ... non ho pensato a nulla, - libera da ogni pensiero, si può, si deve, fa bene.Stamattina, mentre arrivaVo in macchina, ho finito di sentire il cofanetto dei B.S., sono vintage a tutti gli effetti, quando è partita  paranoid dal vivo, - mi sono rivista vestita da sposa col vestito di mamma, i tacchi, e gli orecchini da gitana pesanti e d'oro che mi facevano male, perchè io non avevo le orecchie forate, da bambina, e ...la radio di papà che suonava radiondaorossa che se lui l'avesse saputo... e ora mentre lo scrivo (il ricordo si dilata) - mi mettevo anche le camicie da notte di mamma, una rosa bellissima, un'altra bianca, e il baby doll, no, quello più tardi.. non posso riprendere tutti i ricordi, ora sto pensando alla mia di vecchia casa, mi manca, un po... e forse l'ho un poco sostituita con questa, quella non esiste più - ma forse non è nemmeno questo il punto...Devo essere più forte di tutto, e voglio e posso farcela.In macchina, finito il cofanetto, ho acceso la radio, e grazie a radiorock, è stato semplice, così come il vento che mi faceva compagnia, dai finestrini tirati giù, riprendere l'ultimo anno, e mezzo .... , ma grazie veramente... alla radio. Come posso dire? mi ha restituito, - ciò - che mi andava restituito.... Non rimpiango nè rinnego nulla. La prova del nove mi si era già rivelata, in un sms , puro e semplice nel suo dispiegamento.. che diceva che io la verità non l'avevo meritata perchè non avevo delle qualità adatte affinchè mi venisse detta. ECCO DOVREMMO ESSER BRAVI, CHE QUANDO ACCADE UNA LUCE CHE CI SI ILLUMINA, - allora là trovarci la forza dentro, - per capire - che bisogna declinare, defilarsi, salutare, congedarsi in tempo, perchè la prova del nove è pura e semplice.. ed invece insistiamo, insomma, non si capirà una ceppa, ma non importa, (scusate), ho bisogno di scriverlo, perchè quel brano, un brevissimo escursus nel passato, il sole, il caldo , la nuova età, ed ogni illusione e disillusione ormai lontane, anzi!, ti accorgi, CHE, pure quelle ti si rivelano, come veli che cadono leggeri e la natura, ti trasporta, insieme con la macchina a guidare, la musica a suonare e il passato si macina nel presente ti traghetta, verso la pulizia di ogni ricordo mal posto, mal messo, mal svoltosi. SI può... e quindi... Poi una volta fatta questa operazione, che arriva naturale, come il vento che soffia, la strada pulita di ogni ricordo, e ti dici, - che il  colore sbiadito di quella fermata, sbiadisce ogni male, e resta il bene profuso.. quello nessuno lo cancella, ecco perchè non tolgo le mie foto, qui, ...accanto.   E poi, la musica, il vento la strada, tutto il passato della tua vita, si rimette a posto, - mentre rimetti a posto, il pensieri, e il corpo, si rimette tutto a posto... davvero.la musica suona ancora, prima di  .. arrivare come una canzone, può DIRE TUTTO.  E un'altra ancora, ricordarti tanto altro.  I pensieri belli, se ne stanno mescolati con il sangue che mi circola nelle vene, negli occhi che sbatto, in queste dita che scrivono all'etere, ma non solo, e nello specchio delle mie consapevolezze.    Lascio spazio alla totalità... mi dico tante cose... una parte di me, si è addormentata, ma non aspettava nessun principe, ma de che?? bensì, certamente una presenza onesta che aiutasse il risveglio con la naturalezza come bere acqua. Se fossi davvero brava, riuscirei sinteticamente a dire non solo i miei pensieri più belli, ma altresì a legarli risolutivamente alla soluzione di sgancio e aggancio e spiegazione, anche per me stessa, di tutto quello che ho vissuto.Continuo a sentire rumori, è il vicino.. .. di casa, mi sono alzata, ho chiuso il portoncino, ho avviato la lavatrice... la mia libertà ha i minuti contati, sarà dura, MA STAVOLTA, è diverso, diverso ben diverso dagli altri anni. Anche se, devo decidere per Ventotene, e sono davvero preoccupata.   Forse, il covid è anche una scusa? .... ma la paura è lecita, - o meglio - non posso fare a meno di partire anche io, qualora decidessi per la partenza. Ora mi prendo qualche altro giorno. Sabato mattina spero di riuscire a chiamare l'assistente di scuola.    Matteo rientra sabato sera, e , parlare con lui presente... può essere problematico, questo non sempre, ma voglio stare tranquilla. A parte il fungo che si è preso, la sua voce è particolarmente serena, calma, - non ha mai detto 'che ho alzato la voce' al telefono (suo mantra a tappeto), ma si è limitato a dire la canonica frase 'perchè sono fatto così' ... stella mia, sarà un 'emozione ancora più grande quest'anno, rivederlo. all'altro non ci voglio pensare, ogni anno ha la sua bellezza, anche nella rovina.. che le tragedie in una vita sono ben altre, ed a volte, - certe altre piccole tragedie sono necessarie a che' poi non avvenga l'irrimediabile.Il colore stinto della fermata, dell'autobus, - mi fa pensare, ad un giorno, che forse, l'atac, le sostuirà, che roma possa tornare ancora più bella... e meno desolante di questi giorni, in cui la sua bellezza, si fa struggente, malinconica... anche se mi trovo a rivivere, la mia prima adolescenza, a causa del poco affollamento, a tratti... sebbene, la sua maestosità nel cielo un poco più pulito, e gli alberi meravigliosi, - la facciano apparire, aprano squarci sopra l'asfalto lucido, come stamattina, dove regnava,e mi regnava dentro un pace soave e consapevole, che non avevo mai vissuto/provato... forse la beatitudine è anche questo, - o meglio a tratti si può avere uno stato di beatitudine, ed a tratti la serenità di abbracciarsi insieme alla propria vita. E ti senti naturale, e tutto ti viene naturale, anche la dolce solitudine che ti fa rimettere a posto il caos indotto(ti) che mai avresti voluto.. Ti ritrovi nella cornicetta dello specchio orizzontale modello ikea nella toilette, anche se il cancello era più indietro, TI riprendi, riprendi, la tua dignità, più grande di una finta signorilità di ripiego verbale, per non ammettere MAI e poi MAI, anche le esigenze o il pensiero e funzionamento degli altri... pretenderlo a proprio modo, ma poi, quando si verifica, - scocciarsi e millantare perchè l'involucro che si voleva calzasse ancora gli altri a proprio, non calza più. E giù allora col gas nervino che sa essere creato da parole di morte, quanto le invenzioni potevano essere di gran lunga e meglio differenti, e poi spacciarle per schiaffi per autoassolversi una mezza specie di impalcatura di coscienza inesistente.  § Mi sentivo leggera, nonostante tutto quello che capivo!!, che capisco... come i veli di cui parlavo sopra, che cadono uno ad uno leggeri... anche se le mie gambe sono diventate più pesanti, ma anche in tempi buissimi come questi si può sentirsi addosso la propria vita passata, come il vento, la mattina leggero in macchina, che ti fa essere consapevole come le ruote sulla strada, e pare pure abbracciarti tutto il mondo, là fuori, e ti abbracci pure tu: CAPIRE SENTIRE FINALMENTE come è ...Ti perdoni, e poi quel vento ancora più forte, il sole, che non è che non ti vuole abbracciare ma un poco ti brucia, - devi avere più cura delle ferite - perchè non può essere sempre uguale... nei ricordi che scorrono insieme alle musiche TUTTE della radio, di tutti tutti tutti gli anni, della mia vita, che ho vissuto fuori di qui, ma anche qui in rete, perchè io, HO VISSUTO, tanto e tutto, in prima persona, e non solo virtualmente. E ne sono contenta. La radio, continua a lasciare le sue tracce, come un capogiro, - che fa rimettere a posto, anche i dolori immensi vissuti che hanno lasciato voragini incolmabili (ma ci convivi perchè ora senti in sintonia ogni parte, di te) e quindi  come se anche i fili della radio, e tutto concorresse matematicamente e scientificamente alla risoluzione, E ti scopri 'contenta'. Ma non di una contentezza normale, è qualcosa di più.. che non ha descrizione di parole- L'esercizio di memoria, quindi non serve come crogiulo all'immobilismo ma come esercizio per comprendere il presente...E mi dico, che si fa anche meno dolorosa la comprensione di tutte le cose, come se, tutto questo, fosse non un boomerang che torna addosso e fa male, ma una comprensione in cui tutto di te, funziona come deve, come un orologio perfetto...si. e mentre i brani continuano... è incredibile come ogni cosa, raggiunge il suo archivio la sua collocazione il vento fortissimo, la strada sempre lucida, il sole scotta, arriverai prima o poi a vedere un altro tramonto, con altri occhi, oppure e per l'appunto, ce l'hai dentro come se il cuore, fosse il sole, di quel tramonto e del tuo sogno a guarire gli squarci (almeno di quello) e proteggerlo ... salutarlo e trasformarlo. passo e chiudo .. serena notte, buona!  ah!! dimenticavo.. domattina sarò alla rocca.  Monica cara, che so' che non mi leggi qui, verrò a trovarti prima o poi, e mia sorella, la casina l'ha poi presa, andrò spesso a trovare anche lei... adoro il lago.. arriveranno giorni migliori, che questi non è che siano malaccio, e non voglio fare progetti. Dicevo manco dalla rocca dal 2011. Ci andanno con Matteo meraviglioso, ci sono delle foto bellissime, e suo padre. Nel 2011, prima andammo al sacro speco, ci avevo fatto anche un bellissimo post, con le foto. E poi dal sacro speco andammo alla rocca. Mia cugina non c'era la casa era chiusa. Accanto la casa del fratello di mio nonno, che non aveva figli. Professore di lettere antiche in pensione,  - invece - di lasciare in eredità ai nipoti di suo fratello, (alla sua morte)  ha dato la sua casa in beneficenza, non so bene a chi.. domani me lo farò dire da mia cugina. Al Sacro Speco di Subiaco, ci sono poi tornata nel 2015, nel 2016, nel 2018 e l'anno scorso a ferragosto. E' un posto che vi consiglio di visitare, se vi capita, è bellissimo!.   Quindi domani, al sacro speco non ci andremo; girerò al bivio per la rocca, ci aspetta mia cugina che ci ha anche invitati a pranzo. Oggi era il suo compleanno.. Ha 51 anni.    Sarà una botta emotiva, rientrare in quella casa... non ricordo l'ultima volta che ci sono stata. Ci andammo per due anni di seguito in vacanza, con mia sorella e la mamma. ... Lo zio (suo padre, fratello maggiore del mio) si prendeva cura di noi... conservo un ricordo bellissimo.. di quel periodo. Un mese al mare, un mese in albergo! in abruzzo e un mese alla rocca... Lo zio ci voleva bene. Severissimo, ma ci voleva bene. Non aveva paura di niente, degli insetti dei grilli, ma non ricordo quello che mi diceva, mi diceva che dovevo essere brava, qualche volta l'ho sognato. Riposa in pace, caro zio... La vista mozzafiato del terrazzo sulla valle e sui paesi è spettacolare.. mi ricordo un gattone gigantesco che mettevamo in carrozzina, con mia sorella e mia cugina, e le marmellate e i pomodori che facevano mamma e la zia. Le rocce, la raccolta di more, il latte di pecora che ci portava belardino... insomma, domani torno là!!   fu bello quando ci andai con Andrea e Matteo, ora metterò la fotina di ricordo... nel 2011, ne avevo fatto anche un post, ma è tardi, riprenderlo significherebbe fare le tre di notte, e non ho tempo. Denti già lavati.., domattina guiderò io, che il compagno di mia madre,mi fa paura come guida!!!!!passo e chiudo. NotteRoberta PS: Chiudo con una canzone bellissima REGALO della giornata trascorsa... Grazie