La vera me stessa

31.10.2020


Caro Diario, la casa è calda, termosifoni a tutta callara, come dice Matteo.Fuori c'è un sole in tecnicolor, ciao ottobre che ci lasci al meglio, almeno qui. Il covid non è colpa tua.Ciao ottobre, un soffio di cielo terso come solo tu puoi e la tua luna gigantesca e fresca circondata di arcobaleno.Ciao ottobre, che ti sei portato via anche settembre, scorsi così in fretta entrambi, - forza di un'estate che lascia indietro bellezza e foto, come mai forse lo è stata.Caro ottobre, che oggi è l'ultimo giorno, - sveglia alle 5 - dopo il protettore dello stomaco il dolore non passava... Ed allora, mi sono detta ascolando la guida interiore di quel signore accanto a me, - che dovevo ben leggere le circolari di scuola, che non era possibile, assolutamente che la classe di Matteo non fosse stata menzionata, nemmeno per la settimana a venire. Ed infatti, ho riletto la circolare e ho visto che la classe di Matteo è stata inserita in presenza per la giornata di giovedì prossimo. Caro ottobre, mi hai fatto uguale a settembre dei bei regali. La raccolta delle olive ... e Matteo che sistema il giardino della scuola! - la richiesta del pulmino accolta, un caldo buono, i colori di settembre mantenuti almeno fino a pochi giorni fa! le ottobrate romane famose, rese solo più tristi, dall'epidemia che non perdona, e noi impreparati tanto quanto la classe politica che blogger più preparati di me dicono che ai posteri meriteranno solo un misero trafiletto.In un paese e stato degni degli appellattivi, - le calamità dovrebbero essere gestite al meglio.Eppure, nel caos generale e nella disfatta le illuminazioni di qualche mente illuminata anche nella politica attuale, illuminano me, e tanti 'bisognosi', in difficoltà... che le difficoltà non sono solo quelle economiche. MI rendo anche bene conto, che in molti sono quelli senza aiuto. Mi rendo anche conto, di essere totalmente poi penalizzata sul fattore scuola, ma vado avanti lo stesso. Ne è prova il piccolo dolore, di stamattina. Ragionato, e lenito, poi dalla colazione, troppo presto.Infatti poi mi sono rimessa a dormire. Forse anche perchè il calore dei massicci caloriferi mi aveva cullata in un sogno dimenticato nella profondità della rilassatezza, dove mi sono immaginata, in una estate infinita, - a leggere - a nuotare, io e Matteo liberi dalle costrizioni dei troppi vestiti.Sono contenta lo stesso (come dice lui), di questa mia vita qui dove le geografie ci sono tutte.Una settimana fa ero a Firenze, ed ottobre, che si è affacciato e concluso (troppo in fretta) con la sua bellezza, tramite la coda di settembre e della scorsa estate, - mi da la speranza - di poter un bel giorno, fare nuovi abbracci con il mio Matteo , in questa nostra italia da cornice, paese meraviglioso - che - la sua bellezza - non ha intaccato tutto il sangue che l'ha scorsa.. come tutto  il mondo, nè, questa peste moderna che striscia inesorabile coinquilina insieme ad acuire i mali già pregressi. Che colpo vedere ieri in tv, la mia Roma, le piazze più belle le statue parlanti e fieri attrici di disordini - in cui - la politica è prima responsabile: politica sbagliata ed ingiusta. Il dolore di vedere e sapere che il discernimento non tutti se lo possono permettere. E che le lotte ormai sono sterili figlie di chi siede le poltrone sbagliate. §§§§Interruzione per la seconda colazione(mia) e la colazione di Matteo. Spenti i caloriferi, entra ultimo giorno di ottobre con i colori che si preparano e già si mostrano per questo nuovo autunno  e il canto felice degli uccellini.    A volte, affascinata dal crepuscolo autunnale che ho sempre sentito molto forte e potente, stavolta molto di più... al funerale di Fabio, ho gestito l'impatto emotivo, - ma - vedere il mio passato così, inaspettatamente, le carezze profonde , la bellezza di quello che siamo stati, e la consapevolezza (grazie Fabio) che ho proprio tanto goduto , anche se, ho tanto sofferto, - mi fanno venire in mente tante di quelle  cose... - la bara chiara di un bel legno, accarezzata e un grande mazzo di fiori, di un giallo tenue, non crisantemi, mi sono accocolata, sola al mio banco.. ho assistito a tutta la funzione (se vorrete rivedere fabio, lui sarà sempre qui), e all'uscita il passato mi chiamava per fondersi e confondersi al mio presente e la carezza dell'adolescenza potentissima si insinuava in ogni mia piega dai capelli alla punta dei piedi, ma a governarla oggi. - grazie Fabio che nella tua dipartita hai fatto questo magnifico regalo a tutti noi, a farmi di nuovo battere il cuore come non mai, e le gambe tremanti. (pensa a me, mi hai detto nei piccoli stralci di disperazione notturna, quando l'insorsabile sonda la nostra sensibilità).di più non so' dire.Una settimana fa ero a Firenze, da nuovi amici, nuovi ponti che però uniscono alla perfezione l'oggi ed anche ieri. a dare forza a questi nuovi giorni, in cui - questa stagione grida la sua vita e non la sua morte. Passo e chiudo (per ora) https://www.youtube.com/watch?v=S6Y1gohk5-A