La vera me stessa

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La natura regala a quello che comprendo un mattino rosa e celeste. Piccole macchioline bianche di nuvola, e la giornata sembra tingersi, di rosa, è rosa. Rosa e celestre, insieme.  Colori nuovi per le pagine di questi giorni, regalo alla mia comprensione e consapevolezza definitive senza appello in questa cass(a)zione definitiva.In quel rosa acceso dalla 'lampada' più potente naturale c'è il mio perdono. Il perdono di me stessa. Il risveglio insieme, acceso l'uno - di rosa l'altra. Rosa e celeste la firma nel cielo. Il perdono, per aver preteso, il tentativo. Da ciò che era già definito e trattato, in una vera impossibilità, che scriveva altre pagine, con un inchiostro destinato a sciogliersi, dagli ettolitri di lacrime salatissime, ma non era ancora tempo. Arriva un tempo speciale, in cui tutto si raccorda, va al suo posto. Tu che cercavi, quanto di più semplice, ti accorgi, che esserti scelta da controfigura era già una sconfitta, che diventa vittoria, superando anche queste matematiche  portandosi al di sopra, con quel perdono, che ti ha fatto attraversare trapassando e trapassandoti, ciò che avevi chiesto in tutti i lustri di quella semplicità, anelata, e ti accorgi che la meritavi, senza cercarla rivelata, che già lo era, comprenderla ora, leggerla ora, in risposta postuma, ma non per questo meno vera e illuminante. Come un libro, che già sai, che nasconde un codice nascosto, e che si rivela col tuo perdono, nel tempo ,  con ciò che hai voluto decifrare.Ti assolvi. ciò che imploravi, implorasti, sognasti , ti si dipana oggi maturo. Come una formula perfetta, nella natura delle cose, - anche quelle tue - in quel rosa di quel vestito, in quell'attesa, che già aveva risposte, in quel frammento dissoltosi in se stesso, nella capacità, di leggere ora definitivamente i segni inequivocabili di questi giorni. Preziosi.