La vera me stessa

H.22.42


Non mi va di vedere la televisione. Preferisco scrivere. Oggi ho letto, un libro (una fatica e una pesantezza indicibili, cmq, dovevo farlo, e non l'ho finito), tornerà nella sua custodia. E' un 'opera, un classico, con più di un racconto. Uno lo avevo già letto, anni fa, non mi era piaciuto. E credo di essere l'unica! la suddetta opera è considerata un grande classico della letteratura, ma de gustibus no?Non mi va di vedere la tv, preferisco scrivere. Sebbene, veramente , vorrei farla finita! del blog, dico. Cancellarlo. Ma mi è impossibile. Ho già compiuto questa operazione, con scarso successo, visto che sono ancora qui, e tra l'altro, le cose, non devono 'essere distrutte', ma al limite, lasciate così... al loro destino (?) oppure aspettare che tutto venga da se' senza forzature.Non mi va di vedere la tv, preferisco scrivere. In realtà scrivo sempre. Su foglietti seminati in casa, su agende vacanti vecchie, e nuove, su fogli di block notes, sui calendari. Sui taccuini. Sul telefono, qui, in bozze. Con i post che ci stanno in bozze potrei farci un altro blog! ma figuriamoci!Giorni difficilissimi questi. Di confusione come non mai... mantenersi integri è un'impresa.Non ho ancora bene capito se Matteo potrà tornare a scuola il 7 o l'11. Non ho capito. Domani manderò un msg alla coordinatrice.  Ormai siamo nella confusione più totale. E ci mancava una pioggia da vecchio films di fantascienza. Eccheppalle!Ieri, uno squarcio di sole, e ci siamo precipitati  a correre e per fortuna!! mi sono poi lavata i capelli dopo un'ora di corsa, e non ho usato nè spuma per disciplinarli nè niente, li ho a malapena asciugati e sono venuti modello criniera, sono troppo lunghi e crespi,  lo so'. Farò la tardona attempata, mia madre insiste nel dirmi che non dimostro gli anni (che sento tutti su ogni contrattura)  , e senza citare il proverbio partenopeo, che riferisco a mamma, che dice che non è vero, ok non li dimostro, ma li sento!!, ma non me ne importa. Il colpo di grazia è stata la fila di due ore e mezzo alla posta. Non potevo risparmiarmelo. Non tanto perchè non ci sono degli escamotage telematici, e tecnologici. MA, perchè devo produrre 'cartaceo', ed anche perchè ho scelto di non ingrassare avvocati, e di fare da sola, e quindi mi è toccata la fila.poi ha ricominciato a piovere per non smettere più. Umidità a tremila. Ok, l'inverno, ma mo' basta a piovere. La mia epifania è un frammento, tanti frammenti, che rimetto a post.o. A volte mi riesce meglio, a volte peggio. Mi pare di essermi lasciata dietro il peggio, ma anche il presente traballa in una incognita di questo periodo stranissimo, confuso, destabilizzante. Cosa dire? A volte mi riesce meglio, a volte, peggio. La linearità non è di questo mondo, forse sono davvero utopista e troppo speranzosa, come mi dicevano in comitiva, come mi dicevano le mamme fuori scuola.Ognuno si trova a vivere la propria vita e cerca di andare avanti come può. Sembra banale, tanto è semplice, ma è così.Certo stare in casa con Matteo, che poverino è costretto ad una solitudine ed io che non vedo luce in questo tempo matto, e non solo meteorologicamente. In uno stato degno di cotanto nome - bisognerebbe essere preparati alle calamità.   Nella confusione, cosa è che serpeggia, da sempre? la confusione appunto! quella malsana. Che non mi avrà ! giammai. Mi avrà.   E poi, comunque non voglio 'borbottare' nè sparare a zero sullo stato, perchè di pro, c'è che aiuta, di contro, c'è che bisogna comunque salvaguardarsi: UNA FATICA TOTALE!!!a volte mi trovo a sognare, uno stato di rilassatezza, che non mi appartiene al momento, nonostante, tutto sommato il mio adorato figlio, stia abbastanza bene, povera stella mia. Sono io, che complice tutta sta pioggia e la frenesia di sistemazione... ma poi, mi dico guardandomi in questo specchio, che è già tutto sistemato. Che non ho bisogno di vedere altro, o forse, devo solo bene somatizzare, ed è difficile, con il contorno che ho che certamente potrebbe essere ben peggio, ma poi, mi dico, pure meglio.     Non c' è un colpevole, se non questa attualità, che non passa, e che è sempre più confusa, ecco io con questi miei scritti, cerco davvero un motivo per dipanarla. Per dipanare la matassa, e starci al meglio in questo presente, almeno spiritualmente.   Devo avere pazienza, lo so. L'età incombe e i condizionamenti, anche. Non ci voglio pensare, non è vanità, davvero, è stanchezza, anzi nemmeno, sono allenata, ormai ricorro un'ora al giorno, e cammino parecchio, e sono forte, - è una stanchezza dei tempi, di quello che si comprende, che invece di alleggerire, appesantisce. ... Sebbene, si' a volte, ho una chiave, che apre questo baule di cose pesanti e l'imperturbabilità buona arriva, che non si trasforma in cinismo, ma in verità pura e semplice, senza fare male, ma anzi, arriva come una rivelazione. Ecco, in quell'attimo io, devo davvero farmi accendere subito la lampadina, e non pretendere niente altro che capire e starmene serena... Sto scalando una parete difficilissima, mi alleno fortemente, ma scivolo giù, poi sono costretta a riposarmi, poi mi dico, che devo 'cambiare speciliatà'. che non fa per me, sta salita, metaforica e non.Eppure la leggerezza arriva, ma arriva pure l'umidità che entra dentro le ossa, sebbene, ho degli orecchini strepitosi, e lo smalto bordò scuro sulle unghie anche se quella del medio destro è già scheggiata. Abbiamo finito prima di domani, già ogni dolciume. C'è un silenzio irreale, la casa è ovattata e si sente solo il ticchettio della tastiera.non mi va di scrivere, più, passo e chiudo.Brano  progressive, riascoltato anni fa, in questo periodo, in un bel giorno, in cui andammo al vaticano, fuori, sembra tutto così lontano, ma è bello, lo lascio, l'ho avuto. Ora mi godo il presente.Non mi lamento. A questo mi serve,ancora, scrivere.Passo e chiudo.Santa Epifania, fa che sia, davvero un'Epifania... stelle del cielo, improvvise apparse, bellissime, nel cielo mare dei miei sogni, stella mia intemittente pulsante, fa che io non mi senta più prigioniera in questa casa mia, sogno ad occhi aperti che il passato più cattivo e crudele mi si rimetta a posto, in una sorta di miracolo divino.