La vera me stessa

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Buone notizie. Matteo domani ricomincia i laboratori scolastici. In televisione nei vari tg, almeno quelli che ho sentito io, non si faceva nessun cenno a questo. Ma ritengo sia per un fatto di autonomia che ogni scuola può adottare in tal senso.Matteo può restare con me, ormai siamo al paradosso che sono fortunata a non lavorare!, ma gli fa bene, fare attività. Non siamo riusciti ad aprire nemmeno lo zaino e di questo mi dispiace, tanto.  Ma siamo andati a correre e gli ho organizzato il rinfresco, siamo 'sopravvissuti' degnamente a queste anomale feste, e quindi, non voglio infierire su di me.Domattina esordirò subito... 'pessima genitrice' sono.Anche se, lo scorso anno, con la DAD ho fatto il possibile, anche se, non voglio guardare indietro.. c'è come una sorta di rimosso sano, dentro me. Voglio guardare avanti.Buona notizia, quindi.GLi ho già fatto la barba, abluzioni denti, per entrambi. Stamattina siamo andati a correre, anche se, non sono riuscita a fare un'ora. Ho voluto accellerare un poco, e non ce l'ho fatta, forse, è ancora presto. L'importante è saperlo. I chiletti in più si sentono :-)  Oggi pomeriggio siamo andati in centro, dopo il pranzo dalla mamma. Le mie parole, e nemmeno le foto che metterò potranno rendere giustizia allo stupore e alla meraviglia di una Roma deserta,che a mia memoria non avevo visto mai, di notte di inverno e sotto le feste.Certo c'era già stata la sorpresa del deserto la scorsa primavera,le foto sono indietro a testimoniare, ma oggi è stato diverso.Siamo andati alla fontana di trevi. Da via IV novembre, hanno toltò il pavè... che colpo al cuore, solo intorno alla piazzetta, lo stanno rimettendo, ma dalla discesa di via IV Novembre appunto, che porta su piazza venezia, una bella colata di asfalto. Certo le ammortizzazioni della auto e degli autobus ringraziano, soprattutto la mia, MA, è un colpo al cuore: alla fine ha prevalso altro. Purtroppo. Mi sono immessa sotto l'archetto che va all'università gregoriana e ho parcheggiato.   Eravamo praticamente SOLI. Qualche anima sola, e qualche ciclista. Appena sono arrivata davanti alla piazza della fontana non credevo ai miei occhi.   Ho chiesto ad una pattuglia se potevamo avvicinarci 'prego! si accomodi pure'  come se fosse il salotto di casa. Romamia, mi sai sorprendere sempre. Silenziosa, severa, composta. Pulita! Luci basse, e poche sparute e sperdute persone a cercare lo smarrimento reciprocamente negli occhi. Silenzio assoluto, solo i versi dei gabbiani, ma anche loro raramente. La mia macchinetta ripeto non ha resto la giustizia.   Non ho inteso di usare il telefono, lasciato, per la macchinetta appunto. Ho perso un poco la mano a fare le foto, o è arrivato forse il momento di cambiare macchinetta. Vedremo.   Forse le mie mani, non volevano nemmeno farle, le foto. La necessità non era impellente, la bellezza, stavolta immensa era celata dallo stupore che fondeva cielo e terra, e magnificenza, poche luci. Ma non puoi sembrare una provincia è impossibile, nemmeno se ce la metti tutta, Romamia.   Mi sembrava di sentire parlare ma in sommo silenzio le anime di tutte le storie, certo le più recenti, che hanno visto i miei nonni protagonisti perchè già c'erano, e mi si stagliavano nella mente, le vie che percorrevo in bus che tagliavano il centro impiegatizio e istituzionale della città... sembrava che gli autobus vuoti che passavano - passavano anche nella mia mente e nel cuore in una sorta di surrealtà indescrivibile, come se, un silenzio composto e senza persone la facesse da padrone, sembrava essersi addormentata davvero la città, buia e non imponente, sembrava davvero essersi fatta più piccola, essersi davvero stretta sotto un cielo che voleva inghiottirla, o, una sorta di 'sparizione' magica, in cui non mi ci raccapezzavo.  Fu diverso la scorsa primavera e non solo per i colori, e perchè era di giorno.  La sera era brunablu. E mi sembrava di stare fuori dal mondo. Mi sembrava una sorta di letargo, in cui anche Roma, era scesa sotto le sue rovine e là restava, solo suono di campane lontane e le chiese barocche che svettavano, ogni tanto, aperte.  A San Carlo al corso siamo entrati, nuovamente. Le luci natalizie si perdevano nella fine di piazza del popolo solo per orientamento, non si vedeva, era un buio in cui la luce non prevaleva. Erano mescolati insieme, e ci stavano benissimo, nella via del corso semideserta vista mai. così. Da via del corso deserta. In una piazza venezia semispenta (a parte il grande albero natalizio) , e silenziosa, inghiottita in un sogno lontano. Poi piazza argentina, che sembrava non esserci più, le rovine non illuminate, sparite, svettava solo il grande teatro settecentesco, bianco, insieme a Sant'Andrea della Valle gigantesca e la feltrinelli aperta. Corso vittorio emanuele muto e nascosto, era un buio viale, a destra corso rinascimento uguale. Solo il tricolore del senato in restauro per impeccabilità, mi faceva invece ripensare a piazza colonna vista prima che era meravigliosa, silenziosa e illuminata di tricolore. Mi ha fatto davvero effetto vedere piazza navona buia solo con le fontane illuminate di blu. una musica dolce a sottofondo, i ristoranti serrati, le trattorie pure, persone contate, molte pattuglie.   Dove sta la gente, mamma?   è zona rossa oggi, non si può uscire, noi si...La cosa che mi ha sconvolto di più è stata la  poca illuminazione. Anche se mi ritrovavo, più in quel buio magico, chè a volte, la troppa luce mi sconvolge, talmente è bello tutto quello che si vede. Roma dormiva soporitamente, e accorciava pure le sue distanze. Al ritorno ho fatto corso vittorio in macchina che  mi immetteva nel buio del lungotevere coi fari abbaglianti.. 'mamma perchè non ci si vede'!!!?? solo castel santangelo indietro di secoli appariva, severo e meno magnificente, ma sempre bellissimo. Un'austerità che io non ho mai visto, e , nemmeno il palazzaccio e via giulia sono riuscita a scorgere, nemmeno ponte sisto, solo il castello. E' stato difficile guidare, ma poi un pensiero bello mi veniva in mente a cullare il mio cuore e la guida, bello poter andare in giro di notte in una roma così.. senza paura, mi dico. Una meraviglia, di tanto in tanto, portoni aperti nelle vie, con le pitture rinascimentali, che anche questo di tanto in tanto c'è in mezzo a tanto barocco, bello, scrutare in mezzo ai passi e vedere soffitti altissimi con stucchi e soppalchi con architravi bellissime. Sentire musiche in lontanza e campane, in una sorta di antichità senza tempo, che si confonde nel tempo. Io di più non so ' descrivere, so' solo che sono rimasta muta e stupita.di seguito foto, che non renderanno giustizia ma solo un piccola testimonianza del mio viaggio nel tempo nella mia città.