La vera me stessa

di getto,


ma non rigetto. Anche se ci sarebbe.Non mi piace l'incipit, sebbene, mai e poi mai quassu' e manco quaggiù abbia mai voluto fare sfoggio di italiano scritto perfetto! nonostante la scuola e il mio lavoro, entrai qui per parlare di biomedico che seguiva Matteo all'epoca (siamo nel febbraio 2008, aveva da poco compiuto 7 anni e due mesi), e sbagliai purtroppo a NON inserire la funzione 'solo l'autore può commentare il blog'.Dopo la lunga premessa procedo col post. Ne ho bisogno, fermo restando il binario parallelo che spero di congiungere, ri-congiungere con brevi pensieri come facevo nel 2011 quando un anno prima il blog poi fu riaperto, con altro intento. Il biomedico di Matteo ancora continuava ed io , dopo la rinascita e risalita dall'abisso (da qui l'apertura del mio blog nel febbraio 2008), mi ri-sanavo (nel 2010, con la RIapertura del medesimo dopo averlo cancellato) - da una illusione venduta male, e finita peggio, ma non per questo, indegna di essere ricordata, poichè mossa cmq da una onestà di base. Mi arriva in tempo reale la foto via wa di mio figlio Matteo che dipinge un alberello. Domani potatura in centrale, come un anno fa, mi paiono passati anni e anni!! svegliata alle 3. andata al letto alle 23,30; cercavo di riaddormentarmi,con insuccesso fino alle 6 per poi dovermi rialzare alle 7... e 20 minuti, concessi perchè il corpo avrebbe dormito , voluto dormire, fino alle 12.Casa bollente da maniche corte, vampate a go go, e poi gelo improvviso. Un calvario di cui il piumino e il materasso sono co.protagonisti con me. Mi spiego meglio, la casa è bollente appena mi alzo. Ma stanotte, alle 3 ho patito freddo. Gelo, insieme al dipanarsi delle consapevolezze in cui cercavo di sistemarli semplicemente i pensieri del mio cuore e del cervello che comunicavano tra loro, e l'anima respirava, insieme. Le cose alla fine sono semplicissime. E mi faccio una ragione, con la scrittura di aiuto, davvero, come è sempre stato. più di una ragione, perchè ho pagato sulla mia pelle il fatto che è dei fessi e dei cornuti: ora lo so'.Bene. 8 anni per sistemarmi da un abisso in cui ero finita in pochi mesi. E cercare di risalire con le unghie e coi denti, le scarpe troppo strette, la fatica, sopportata grazie alla volontà di rendere reali i sogni, non importava se sentilmentalmente o eroticamente, importavano rispetto amicizia fede nel tutto. Ed invece ritrovarsi catapultata in un esperimento - che alla fine - il mio modo di credere a delle congiunzioni spaziali e naturali e cosmiche mi fa dire, che lo psicanalista altro ed altissimo è Dio.   e ci aiutiamo alla sistemazione e comprensione di quello che io avrei davvero voluto, per nutrire in altro modo una speranza illusoria che era invece solo il preludio di ben altro.Respiro.Il budget stanziato per il mio nuovo cappotto e/o possibilmente anche piumino se lo è preso la caldaia... quello scienziato del venditore, non aveva capito che la mia caldaia è a tenuta stagna, e quindi dopo che lo ha capito il prezzo è raddoppiato. La guardo da qui, mentre vola via la spesa prevista (mi viene da ridere), -oggi verrà anche l'idraulico a montarla: non ne posso più di questa caserma di docce tiepide! e poi non posso lavarmi i capelli che lavo spessissimo causa smog e mancanza di sale di mare: mia cura. Appena tornata il vicino di casa urlava dal bagno dei 'cambi della roma'.  A mia memoria non ricordo sportivamente una giornata più triste in tal senso. Non bastava la perdita del derby (il dirimpettaio della scala accanto è ovviamente 'laziale') che cmq resta una partita a se. Ma si può dico io perdere con lo spezia???? tutto ed il massimo rispetto sportivo, ma io dico, una squadra che porta il nome che porta e la storia che porta, si può?   Serata penosa, tra - il senato in diretta - l'annichilimentosvenimento - gli assurdi sterili dibattiti politici (se penso che sta gente la pagano pure, mi dico, che potevo a questa ora essere ricchissima), allucinanti, e vedere l'AS Roma che perde con lo spezia.Non sono una tifosa sfegatata, non lo sono stata mai, nemmeno quando facevo volantinaggio allo stadio sui pattini per il giornale per cui lavoravo (giornale di annunci gratuiti e sportivo).  Ma le vicende della mia squadra restano legate a me. Mi restano addosso come appunto perdere con lo spezia... come un un rebus che sembrava difficile ed è facilissimo. Con degli spiragli arcani dell'incontro a Ventotene, io troppo stanca e dimessa, forse, anche se FORTE, nel verde castano del venditore di souvenir che mi disse UN  : "ci rivedremo"  altissimo di raggiungimento verso un posto incantato con cui far pace.. I segni possono essere svariati, a noi coglierne tutto il senso.Mi dico questo, non ci si capirà, ma tanto come dice Monica, nel regno della menzogna (scusa sig. libero, credo lo sappia anche tu), è già davvero un grande miracolo essere stata letta  e letta ancora con sincerità ed empatia, ed aver trovato nel riconoscimento vero, e nell'amicizia anche a distanza e virtuale, un motivo per potere procedere.Mi dico che forse divento dell'atalanta, almeno ha più dignità! o dell'albinoleffe (rido). Mia sorella: ma quando mai!!, ma lei E' sfegatata, io , meno.Credo che toglierò dai box il biglietto della storica partita romaliverpool, partita in cui fui presente fuori stadio, per il volantinaggio su citato, e col motorino poi mi diressi da un amico parecchio più grande di me, coodirettore del circolo di tennis dove giocavo (malamente, l'atletica e NON il tennis dovevo coltivare), tornato dalla California, più bello che mai per vederla in televisione con lui e i suoi amici. Mi rubarono pure il motorino la sera stessa! motorino che peraltro manco era mio, ma di Connie, italoamericana segretaria del ri.su. citato giornale. Poi bastarono un paio di telefonate dell'amico coodirettore, e il motorino torno' magicamente sotto il suo portone, stessa magia purtroppo non fu possibile alla roma sfortunata. Il brano sotto, pure forse tolgo, con la precisazione, doverosa, che qualcosina poco poco che io sono un'ignorante, la so' pure io, ma come si dice, anche gli 'ignoranti', qualche volta qualche cosa sanno, come chi sa tutto, e poi non capisce niente, ma quello è un altro discorso, niente gineprai, sennò divento 'marzulla' :-)dicevo il brano : la leva della classe calcistica del '68 è un brano meraviglioso e poetico  che usa la metafora del calcio per dire moltissimo e superarsi nella magia in cui musica e parole si fondono e con.fondono, dedicato  da F. D.Gregori ad un calcio che già non c'era più... ad un calcio intriso di sogni, al volerci sempre credere, a tutti noi, anche, alle nostre paure, non a caso è  un brano che si presenta a svariate analisi, lui dice di averla scritta raccontando di un provino di un giovane calciaotore (Nino appunto) con cui ci lega anche gli eventi storici  del recente 1968 anno importante appunto (il brano è dei primi anni '80 il 68 era più vicino) ed anche il 'titanic' con l'affondamento, mitico, e le sconfitte, appunto; altri invece ci leggono una dedica ad Agostino di Bartolomei. Ex capitano umile e schivo (che morirà poi suicida). Mentre scrivo mi dico che certi intrecci sono divini quando l'intento lo è davvero, e restano nel tempo. A dispetto del tempo, ed arrivano a sutura di ferite importanti.  Mi manca tanto il mio lavoro, perchè era la meta di arrivo, di quello che sarebbe potuto essere la mia vita,i miei sogni su mio figlio. Anche. Ma ora mentre lascio andare le parole... sono contenta di averle scritte. Affiorano ricordi non voluti, la poltroncina junghiana è una sedia del mio tavolo, poco importa, magari potrà passare qualche anima a cui farà bene leggermi, ho la pretesa utopista che anche altri occhi, passando 'oltre', distacchino la loro perfidia dal mio esistere anche virtualmente.Confido sempre nella bontà tout court , scambiata/confusa come idiozia , come fragilità, crederci invece io davvero e completamente: averla scelta, e per questo pagare un prezzo più alto di me, che non si valuta assolutamente in soldi.Per ora, passo e chiudo.Nell'ordine, sistemare la casa, forse lavare i capelli. Perchè poi stasera, dovrà fare tutto Matteo barba compresa e a letto presto, perchè domani dobbiamo arrivare fino quasi fuori Roma oltre il raccordo, la centrale è là. Mi porterò i due libri acquistati da pane e sale. :-) così si chiama la libreria di via tiburtina. poi magari metterò le foto, o le metto quando li avrò letti, forse.Poi preparare il pranzo, e la cena, poi se riesco andare a camminare fino ad una parafarmacia dove ho acquistato dei buoni prodotti per la mia pelle contraddittoria che cerca un equilibrio suo malgradoEd anche delle scarpe sanitarie invernali, per la metatarsalgia che ha colpito di nuovo i miei poveri piedi. Appuntamento col podologo già preso. Sono soddisfatta dei miei capelli :-) sono meno soddisfatta del fisico, sebbene, non sono ingrassata e dimagrita 3 kg,ma non basta. La sindrome da rifugio dello scorso anno, ha dato il colpo di grazia, --- wa mi manda le foto di un anno fa: porta maggiore mentre tornavo dall'ospedale di mamma, che si sarebbe operata, dimessa, un giorno prima della chiusura totale. Ho rimosso totalmente il tutto, anche se, sopra ho fatto dei richiami, circa il dipanarsi di una sistemazione di speranza non avvenuta, ma non fa nulla. Ogni cosa che accade accade per far comprendere, il prezzo altissimo delle scelte. Anche le ingiustizie che volevamo assolte e sistemate, come voce per un alto cambiamento, come firma davvero per altre possibilità di comprensione e risoluzione migliore nei nostri falliementi e sfortune. Si fa poi, il conto, con il contrario dell'avvenimento 'sperato', non perchè la speranza fosse un'illusione, di nuovo una chimera, ma perchè le cose non si svolgono come 'noi' speriamo, sovente, ma per farci vedere e capire e crescere anche nell'ingiustizia di come si verificano.Mi fermo.Per ora, con un brano sentito lungo la via del ritorno da scuola : lunga vita al Rock