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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

La vera me stessa

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Fabrizio De Andrè

 

 

Lampi di felicità     

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l'Autrice del blog:) io     

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l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

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Post N° 1237

Post n°1237 pubblicato il 20 Gennaio 2019 da Roberta_dgl8

Ho bisogno di scrivere, prima di stirare. Reduce da una notte semiinsonne. Ho bisogno di scrivere, per riprendere il filo. Ho bisogno di scrivere per non sentire inquietudine e cercare di metterla nero su bianco posarla, qui, insieme ai miei pensieri, una forma di aiuto, quello che quando decisi di scrivere un blog, aprire un blog , avevo fatto a suo tempo.

Il cielo è plumbeo. Semiplumbeo. La luna meravigliosa della notte appena passata ha portato tanta di quell'acqua qui - che appunto si dice 'un giorno che non piove tanto' perchè sebbene qui ci sia sempre il sole eterno, è sempre - par esserlo anche la pioggia. Che cercavo la luna verso le 4 stamattina, alzando gli occhi su dalla mia finestra ed invece pieno di nuvole. Ma non erano crudeli, bensì amiche a farmi dire dal cielo nell'asfalto zuppo che avevamo pianto tanto e insieme.  Le nuvole lacrime, del cielo. Sembra passato un secolo dall'altra sera, - quando un brillante incastonato lassu' serenissimo, me la faceva vedere proprio la cuspide al contrario di quella stella incastonata, nel cielo.  ma era due notti fa. 

Stanotte, il cielo piangeva insieme a me. Nessun vittimismo, alla fine è tutto così semplice, una banalissima meteropatia accompagnata da un gelido senso di solitudine che ogni tanto accompagna la consapevolezza delle scelte. Anche qui, nessun senso disperante, per favore, non è nei miei intenti - chi ci vede questo specchio.. deve solo vedersi forse meglio , dentro. Forse colpa mia (del mio scrivere), ma lo specifico e rivendico. Nessuna disperazione: forse angoscia. Forse male, perchè l'autismo del proprio figlio, può arrivare anche a spaccare il cuore. Farti morire in vita. Quando pagine altissime di letteratura, scritte con umiltà - a raccontare la storia di un nostro grande cantautore - che sposa la letteratura americana, ci cogliamo, il pensiero non espresso - ce l'ho colto io, di mio figlio.  (specifica : sto leggendo un libro su De Andrè,  scritto splendidamente da Cesare G. Romana suo amico e giornalista, e il brano in esame è un matto tratto dalla famosa antologia di Spoon Rever, che ho anche letto, a suo tempo, e più volte).

Vorrei scrivere, e lo farò , di lui. Delle sue crisi che si riaffacciano, quasi ad affermarsi ad autoaffermarsi in un mondo che non lo sa capire, nè riconoscere. Amore mio. Voglio che questa scrittura fermi le lacrime, perchè lungi da mè il compatimento alcuno. Non ne ho voglia, nè bisogno nè tempo. Il tempo altresì io è utile alla codifica e alla presa di coscienza che è una sofferenza ininterrotta, alla quale io non ero pronta, nessuno lo è mai. Certamente. Che a braccetto, ha dovuto poi camminare con le scelte, ma non v'è confusione, no. C'è il fatto che sempre da quel dolore immenso, si riparte, e ci si riscopre, noi.   Per il mio amore di mamma, ho fatto scelte che posso sopportare in nome di quell'amore. Grande ed immenso. Che a volte mi vede impotente e piccola più piccola della mia età. Resto una figlia, che , non avuto carezze paterne. Resto una figlia, a sua volta figlia di una figlia, mia mamma, anche lei carente di carezze. Tutto questo ha un nome che non riesco a memorizzare, ora ci vorrebbe Monica, querida mia. Ma lei c'è qui accanto nel mio cuore.

Quel di cui parlo è una cosa cosmica sulle generazioni che ci hanno preceduto e che io non so' dire.

Il filo dei miei pensieri, a volte mi parla, si ricongiunge con il sogno della scrittura che racchiudeva tutto l'amore dei miei sogni, il mio sogno d'amore, i miei innamoramenti cocenti e non corrispondenti. Non corrisposti. Sognavo tra le righe, anche quando arrivavano tra quelle righe, consapevolezze che non volevo vedere, e a cui non sapevo tenere testa. Perchè il cuore bambino e addormentato reclamava insieme ad un'anima affamata , - che il tutto, mente cuore cervello e zona pelvica si riagganciassero tutti insieme. Ma è tutto oltremodo semplice, : o accade, o no.  Io non smetto di credere ai miracoli. Un miracolo di amore, è la consapevolezza assoluta, ad esempio. Non che io non creda ancora ad un miracolo di amore sentimentale per me. Ma il miracolo più grande - che corrisponde anche con il risveglio di mio figlio (diciamo così), - almeno o quantomeno - nel corso degli anni  - che possa camminare di pari passo con il risveglio mio per così dire, diciamo così... Il risveglio mio ad agire, anche laddove, non ce la faccio per stanchezza, mentale.   Diciamo che diventa tutto muto, dentro me. Muta io e paralizzata. Poi mi ripiglio, in un guizzo. Poi scompaio di nuovo. Come a fare le prove. Come queste dita un po fredde ora sulla tastiera, nonostante il calore della casa, il caffè forse troppo forte, la consapevolezza di nuovo a vederla scritta.

Riprendere i miei pensieri, - limpidi , appena increspati, tornare da me, con la consapevolezza. Ritrovare piccole immagini, togliere pezzi di arredo troppo ingrombranti che forse non mi servono più intorno a queste finestre, - ritrovare il mio colore dolce, forse, oppure tenere questo. Come l'asfalto dei miei passi e anelare di nuovo al cielo caso mai tutto sarà pronto di nuovo. Ed ancora pronta io.

Riprendere i miei pezzi. Così come quel delizioso uccellino che qualche giorno fa, solo, ha zampettato sul mio terrazzo. Una visione così dolce. sembrava dirmi di essere là per me. Stanotte, nel breve sonno, poi , veglia, poi dormiveglia, la mia anima diceva.. scrivi con l'anima e il cuore sui tasti. E questa frase mi rimaneva in testa. Riavvolgevo i pensieri nella mente, pensavo a quello che tanto male mi ha fatto, che lo sentivo nel mio corpo, - poi mi sono alzata sempre con questa frase ... scrivi con tutta l'anima e il cuore nei tasti.  Ma non l'ho fatto subito. Ho sparecchiato. Mio figlio ieri ha pranzato alle 18. Questi non sono panni da lavare nè stendere. Mio figlio è un giovane bellissimo. Io sono solo stanca, un poco. Un calice onesto mi accompagnava. Ma non ce la facevo a sparecchiare. Ho visto con immenso piacere - a cena fuori - mia sorella e mia cugina, che ha voluto sapere il titolo del blog. Sono riuscita a dirglielo. A volte, - raccontandole la mia vita, - che mia sorella invece sà e che lei era uscita fuori a fumare,  la mia voce era interrotta dal pianto, quando tentavo di spiegarle, - le mie pene per Matteo. Altre volte ritrovavo me. Erano solo stanchezza e consapevolezza. E tutti i miei fronti su cui intervenire. Ma riuscirò di nuovo, a ricucire i sogni, a raccontare la realtà, a sognare ancora, a fare pace con tutto quello che mi ha fatto male ed anche a trasformarlo, in ali di rondine ancora. Pensavo e mi dico che questo lo potrà fare la scrittura. Che amo. Che sarà lei a guidarmi, solo lei, solo questa pagina bianca. Che non devo pensare, a ciò che ho smarrito. Non l'ho smarrito l'ho donato. Ho provato, tentanto, amato tanto. Come potevo e sapevo anche più di mè, più grande di mè, perchè forse lo dovevo anche dimostrare a me stessa, e da qui, nessun rimpianto affatto. Smussa anche la rabbia. Smussa anche il dolore. Il mio spirito prende vita qui. supera anche le parole.

Ora devo andare, un clacson suona. C'è un silenzio irreale. Qui l'inverno sembra autunno, ora. Solo la sua nebbia, ieri arrivata improvvisa e livida, gli faceva calare la maschera. Ma non è una maschera crudele.. è il gioco delle stagioni che si intrecciano. Ed io lo scrivevo sul notes per non perderlo. l'inverno qui si maschera d'autunno e si prova anche una veste di primavera ma la sua nebbia severa lo tradisce perchè tutt'aun tratto spunta quell'amore tra i due e lui sogna l'estate infinita che ora gli amanti tra coltri calde e anche qualche povero nel gelo raggiungono e scaldano in un fuoco nè di paglia nè di vacuità o fatuità ma più caldo del sole stesso. E certamente era quel castone della stella diamante incastonata nel cielo due sere prime.

 

Ho sparecchiato una tavola bukowskiana, chiuso l'immondizia. Fatto un caffè forte, che mi faceva pensare, al decaffeinato del dopo cena , dell'aver parlato troppo, per aver concentrato tutto troppo in poche ore, in cui comunque sono stata bene. E felice.  Ma non è mai colpa di qualcosa e anche rimanere svegli con la propria consapevolezza è indice di crescita interiore. Costa molta fatica farsi la psicoanalisi da soli. Ma la scrittura sa essere cura. Ed io lo scelgo, anche questo, per lenire il mio dolore. E farlo volare via.

E riprendermi una nuova forma di bellezza. Dolce e buona. E darmi la forza necessaria attingere da dove so di possederne ancora tanta e tanto amore, come una fonte miracolosa, che ognuno possiede dentro di se. Basta cercarla.

Basta avere la volontà di continuare a farlo.

 

Buona domenica, a chi avrà la pazienza di leggere. A chi non avrà di meglio da fare. A chi sono simpatica e a chi no.

Abbiate tutti/e indistintamente cura, di voi.

 

Roberta

 

https://www.youtube.com/watch?v=AkPcNCnQU70

Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 20/01/19 alle 13:18 via WEB
E tu la volontà ce l'hai, Roberta. Splendido blues, non conoscevo l'autore. Bello anche il video. Buona domenica e un abbraccio forte, io vado, il lavoro mi chiama
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 20/01/19 alle 19:04 via WEB
Grazie Janluc, si, ce l'ho. Nemmeno io lo conoscevo. E il merito del video va a chi lo ha caricato. Buona domenica per quel che ne resta e ricambio l'abbraccio. Spero il lavoro sia andato bene. Ciao
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 20/01/19 alle 19:11 via WEB
§ : quando nel post scrivo alta opera letteraria, riferendomi al libro che sto leggendo mi riferisco al fatto che 1) De Andrè era un uomo coltissimo, ma non solo; ci sono riferimenti politici e storici e da attente analisi e ponderate; 2) il libro che sto leggendo nasconde qualcosa di molto importante, da non confodere coi classici, ovviamente, ne' col termine propriamente detto appunto di 'opera letteraria', ma , quello che riesce a dare, è immenso. Non a caso De Andrè viene studiato nelle scuole. (- la specifica era doverosa.) N.B.: sono solo una ex segretaria in 'pensione' forzata; nonchè maestra elementare, mancata:-) abbiate pazienza. :-)
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 20/01/19 alle 23:12 via WEB
Quando andavo a scuola io, mica si studiava De Andrè. Turno tutto ok. E a proposito di De Andrè, hai visto l'esibizione da Fazio, di Marcorè, da via Fillak, la strada sovrastata dal viadotto Morandi, chiusa da 4 mesi e 6 giorni? Notte
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 20/01/19 alle 23:22 via WEB
Nemmeno quando andavo a scuola io, ma lo ascoltavo 'in diretta' :) ... ora si studia, eccome. Direi. Bellissimo il libro che ho acquistato. Io volevo prenderne un altro, ma, costava troppo (è sull'anarchia, su di lui e i suoi studi in proposito); per ora ho preso e scelto questo, e sono molto soddisfatta. Difficile io veda Fazio,Janluc caro. Mi fa piacere il turno sia andato bene.. non ti saprei immaginare sai, qui, sui bus di Roma :-) serena notte.
 
     
jigendaisuke
jigendaisuke il 21/01/19 alle 13:00 via WEB
Insomma ti è piaciuto davvero tanto quel libro. Bè, anche io di solito non guardo Fazio, ma Neri Marcorè che cantava "La canzone di Marinella", nella "zona rossa" è stato emozionante. I bus di Roma? Penso che un autista romano scapperebbe appena vedrebbe in che razza di stradine dobbiamo infilarci noi!
 
     
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 21/01/19 alle 18:14 via WEB
non ho ancora finito di leggerlo. :-) un autista romano scapperebbe?? no, dico, forse tu non ti rendi conto :-) meglio così. eppoi mica siamo solo noi i depositari dei problemi no? un abbraccio e grazie ancora per il brano molto gradito.
 
se_forse_mai
se_forse_mai il 20/01/19 alle 22:12 via WEB
dammi la mano roberta... camminiamo insieme...
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 20/01/19 alle 23:23 via WEB
certo:) sottobraccio .. grazie Dada.
 
cateviola
cateviola il 20/01/19 alle 22:48 via WEB
stasera non so come scrivere, ma una luna magnetica mi ha portata da te. E nel fare "login" mi rivedo con l'abito da sposa che mi hai portato tu da Roma a Firenze con sfacciata rivalsa nei confronti delle beffe del destino... e ti sorrido. E piango appena appena.
All'alba Luna rossa... bacioni dal ponte di nuvola
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 20/01/19 alle 23:27 via WEB
non sai come scrivere? - mia cara lo hai appena ben fatto. "con sfacciata rivalsa nei confronti delle beffe del destino", - e in queste parole c'è tutta quanta la comprensione per me, per le mie vicissitudini (tutte), compresa l'accettazione del mio abito.. che hai fatto rivivere e gli hai dato un'altra possibilità. Mi pare riviva anche ora, qui, prima ch'io scrivessi, con l'amica sopra di te, con quel bellissimo fiore rosato e il rosso del peperoncino, sembra 'rosato' anche il vestito.. Non darlo via conservalo mi porterà bene. GRAZIE infinite, - per aver portato - la luna - da me, visto che qui non si vede, purtroppo cielo troppo pieno di nuvoloni, ma qui arriva un'altra nuvola a portarmi la luna.. dolce notte, Cate, cara.
 
   
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 23/01/19 alle 18:45 via WEB
spero tu sia riuscita a fotografarla!
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 20/01/19 alle 23:28 via WEB
Qui, per giungere fino in fondo al tuo "dono", non ci vuole alcuna pazienza, ma necessita soltanto qualche briciola di sensibilità e goccia d'amore ...almeno verso se stesso!
Grazie, di cuore; un abbraccio a Matteo e te, M@.
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 20/01/19 alle 23:40 via WEB
grazie a te :-)
 
lacey_munro
lacey_munro il 21/01/19 alle 12:14 via WEB
(RICORDO/ GIORGIO CAPRONI) Ricordo una chiesa antica, romita, nell’ora in cui l’aria s’arancia e si scheggia ogni voce sotto l’arcata del cielo. Eri stanca, e ci sedemmo sopra un gradino come due mendicanti. Invece il sangue ferveva di meraviglia, a vedere ogni uccello mutarsi in stella nel cielo. https://youtu.be/Z4VfQBDoX6E
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 21/01/19 alle 17:52 via WEB
Caro Giorgio, grazie per le parole che porti in dono qui. Traduci con parole colte le mie, - traduci - ciò che io sento, essere a più interpretazioni. molto mi ha attraversato nella lettura di questa meraviglia. Mi ci vedo io, che - abbraccio il mio star sola e bene. Mi ci vedo io, con Matteo, che mi fa riposare; ci vedo due amici che con affetto - si parlano e provano le stesse cose, ci vedo due amanti nel senso più profondo del termine. Quella semplicità e stupore, che sa' fare trasformare gli uccellini in stelle, perchè chi è la in quel posto, non ha più bisogno di niente ed è un tutt'uno con la natura ed il mistero delle cose. Grazie per l'affetto profondo che porti qui, con le tue parole alle quali leghi un'intenzione buona. Sul brano ho pianto.. un poco, non di tristezza, ma come a sciogliere nodi, come quando senti che - altre sensibilità toccano la tua, e ti aiutano nel tuo percorso. Grazie ancora, e ci sta perfetta, con il mio scritto. Poi i Rem, mi riportano a un pezzettino di vita mia. a tutti i pezzi che tengo insieme, grazie, e scusa per il ritardo.
 
Nous_Spirito
Nous_Spirito il 21/01/19 alle 18:02 via WEB
Ciao Roberta, non devi avere paura delle lacrime, sono la calligrafia dell’anima, e nelle tue c’è il canto del cuore..Ci sono momenti così, sono inevitabili, ma so anche che dalla tua fragilità sai trarne nuova forza, lo hai dimostrato più volte.. un abbraccio e ti lascio una carezza sul cuore..
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 21/01/19 alle 18:12 via WEB
mia cara Alessandra, ! grazie.. sai sei la terza Persona che mi dice questo, da ieri !! in maniera e forma diversa, ma la sostanza non cambia! :-) e se ci riesco ne scriverò sul blog. No, non ho paura delle lacrime, e non devo nemmeno trattenerle, come dicevo a giorgio sopra, servono anche per sciogliere i nodi.. ed è come se ci liberassero. Come se ci rimettessero a posto, - portano un'onestà - e non dobbiamo trattenerle. Così come le risate. :-) grazie per la carezza, ti abbraccio forte. Roby
 
gaza64
gaza64 il 29/01/19 alle 18:55 via WEB
Ciao Roby cara...invidio la tua capacità di raccontarti nelle cose che più ti stanno a cuore, anche quando ti fanno soffrire e piangere, perché sei sincera e aperta e lasci foriuscire da te ogni cosa senza nessun altro filtro che il tuo bisogno di farlo. E' vero: costa molta fatica farsi la psicoanalisi da soli, ma l'essere autonomi è una grande soddisfazione e tu domostri di esserlo in moltissime circostanze.
Il che non esclude la necessità di poter contare su un sostegno, come quello di una madre quando ci si sente figlia, o di un Uomo, quando ci si sente Donna. E nulla esclude l'eventualità che ogni necessità possa essere appagata, quando si è così bravi ad appagare quelle degli altri, soprattutto se sono figli: che come tutti i figli regrediscono e poi avanzano e qualche volta si svegliano, anche se sognano.
Ti auguro sempre il meglio del meglio che tu possa desiderare, con tutto il mio cuore che un po' ha pianto ad immaginarti piangere. E che nessuno, com'è successo a te, ha visto.
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 31/01/19 alle 10:26 via WEB
Mia cara Gabriellina. Si. Sono come tu hai scritto: esattamente. Tu mi hai vista, e, le tue parole sono la dimostrazione che mi hai vista veramente. Prova ne è la tua sensibilità nel leggermi. Il punto, cara Gabry, che su mio FIGLIO la mia genitorialità è quasi totalmente preclusa, e per quanto io mi sforzi di accettare questo dolore, di elaborarlo, di stemperarlo, esso rimane fermo e fisso, ed è una cosa che talvolta nemmeno i genitori con lo stesso analogo 'problema', sanno capire.. Mi rendo anche conto che da questo FULCRO, io sono potuta ripartire, - per essere quella che sono oggi, : la vera ME. Sebbene ancora tanta strada e tanto lavoro ho da fare. Il dolore più grande, l'autismo di mio figlio, mi ha fatto prendere coscienza di tutta un'altra serie di cose, di me su cui dovevo lavorare...e non è facile. Perchè sono più fronti a cui far fronte ed io sono tanto tanto stanca. Il mio corpo paga dazio ed anche stare qui, mi crea disagio fisico (sto per andare dal medico, ho due sospette ernie cervicali, e altri problemi alla mia povera schiena). Ti lascio un sorriso e un abbraccio.. e un grazie per aver provato ad abbracciare le mie lacrime con le tue. A presto. Roby
 
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VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/med/1b62d1ce68_8748280_med.jpg

                                  

 

MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

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.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.

è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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