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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

La vera me stessa

i miei pensieri

 
 

IL PIÙ GRANDE DI TUTTI

Fabrizio De Andrè

 

 

Lampi di felicità     

100_3303

 

ricordi belli

 

                      

 

MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?

 

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l'Autrice del blog:) io     

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/sml/1b62d1ce68_8237356_sml.jpgo

 

l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

2015/2011 (MATEMATICHE)

LO RIMETTO :-)

 

 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Giugno 2014

(-:

Post n°1012 pubblicato il 26 Giugno 2014 da Roberta_dgl8

Meno male. Sono riuscita a ripristinare le foto..

ho usato un escamotage:-)

Volevo ben dire.. che in questo mio posticino,

in questa mia casa, non potessi mettere

le mie cose.. sarebbe stata l'ennesima beffa (crudele).

Mi basta poco per far felici gli occhi e il cuore.

Provare a trovare un po' di condivisione..

E' il mio modo di salutare giugno.

 E' il mio modo per coltivare il mio giardino,

con le parole e i fiori, e nuove speranze

 per il mio cammino nuovo intrapreso.

Fiori stupendi - che cambiano colore la sera.

E luna di giugno - "lampione Naturale" in mezzo ai lampioni artificiali ...  

Fotine, mie.

 
 
 

*

Post n°1010 pubblicato il 26 Giugno 2014 da Roberta_dgl8

Io volevo lasciare degli o-maggi in foto a maggio.. e mi ritrovo che è già finito anche giugno.

Nella scrittura c'è il mio riscatto in questa vita. La passione..la sensualità - il mio sangue. Anche se è solo un portale, unapiatta forma. Lo so. Ma occhi umani - leggono. Dal male, anche qui,cerco la trasformazione. La condivisione. La soluzione. All'enigma costante della vita. Che poi, a bene pensarci.. E' che siamo noi, che non lo vogliamo risolvere forse perché ci affascina di più -l'enigma stesso. Un po' perché in quell'enigma c'è il vero fascino appunto. Un po' perché dopo che lo abbiamo risolto bisogna agire. E passare all'azione.. insomma. Costa fatica.

Ecco. E' quella.

Sorriso appena accennato. A volte la lettura prevale sul la scrittura. Anche.

La mia lettura disarticolata. In cui si danno la mano gliscrittori più improbabili tra di loro! Allora si che c'è da ridere, non dico a crepapelle, ma quasi :-)

dalla mia tristezza, forse, le mie letture sconclusionate, in qualche modo mi fanno capire, che devo andare avanti. Alla fine, ecco la soluzione a tutto. Molto semplice. Andare avanti con le mie poche cose. Che proprio poche non sono. Sono ricca HO ME.

Sono molto di valore. Anche se non mi basto. Non mi so bastare. Ma mica è colpa mia. Fu colpa delle circostanze. Della vita. ANCHE SE, mentre rileggo e sistemo (libero ! cosa è successo nell'impaginazione? e perché non si caricano più le foto?). .. noi le dobbiamo superare le maledette circostanze! anche quando sono maledette! ECCO FATTO. Mentre correggo da tutto il post, è uscita la soluzione. All'arcano. Superare le circostanze. Ma perché non lo capiamo!, perché siamo troppe cose, troppe cose tutte insieme. :-)

Sì, mi riporto alla poesia di qualche post fa. Ora ci sono delle priorità. Alle quali sto assolvendo. senza se e senza MA.

E poi mi accorgo che mi piace leggere. Anche quando non proprio comprendo, ma anche nell'incomprensione c'è la soluzione. Appare come un piccolo lampo. Di genio. Perché lo siamo tutti, potenzialmente. Ritrovo la bambina, perché è lei la piùforte. Nella sua fragilità sta la forza. Nella sua tenerezza, che ritrovo anche nel corpo. Anche se so che dovrei mangiare di più per avere quell'unità anelata. Ma so che arriverà anche quel tempo.Forse cambierò qualche vestito nell'armadio, quando arriverà (il tempo). O forse arriverà un tempo nuovo. In cui, quel vuoto che sento dentro, - con quel vuoto anche imparerò a convivere.. la ferita guarirà nel momento in cui - nella mia mente e nel mio cuore,tutto scorrerà dolce e lento. La mia pesantezza - la pesantezza e spietatezza delle circostanze, avranno avuto la giusta misura.. non così feroce da farla essere così leggera e fluttuante.. Ma in un equilibrio spensierato senza essere sfuggente e fuggevole. Leggero quanto e quando basta - non - per sollevarsi da terra e lievitare, ma paradossalmente per poter camminare meglio, ed andare avanti.. è quella la vera elevazione.

CERTO che è facile da scrivere. E sembra tutto ingarbugliato. Se non lo fosse, sarei scrittrice. VERA.

Non una bloggher. :-)

ormai incostante. Ma provo ad essere costante nella vita, e un giorno avrò qui il dono della sintesi.

I miei perché. E tutto ciò che è stato.

Forse in queste condizioni di piccolo caos interiore, non dovrei scrivere. Ma mi piace mettere in ordine. Così come ieri, ho fatto ordine nei miei ricci anomali, pettinati con la crema .. sono come il mare increspato i miei capelli.. ma sono increspature leggere.. dopo c'è un mare calmo,  che porta ad - una terra ferma piena di fiori e miele, e un bosco incantato e stupendo.. e una montagna ancora, e poi, di nuovo pianura, e di nuovo MARE.

Per ora, il mare, è l'asfalto. Il mio corpo e le mie gambe vorrebbero nuotare, boccaglio, maschera ed escursioni marine. I miei capelli e la mia pelle esigono sale e sole.

Ed invece qui.. è autunno velato. Ma.. siamo in estate. Aveva  proprio ragione Matteo. E' un'estate autunnata.. autunnale. Già.

Forse in qualche parte della nostra splendida italia, c'è il sole, che sta accarezzando qualche amore che sboccia. E' estate a pieno titolo. Qui, nell'Urrbe eterna, è autunno. Un autunno improvviso e fresco - unica differenza il canto prorompente degli uccellini e l'odore dei fiori. Ed anche di cucine e cucinato che non fanno pensare all'autunno.

Matteo non riesce a capire che l'ultima lezione in piscina non si può praticare. Il cielo è nero, troppo. Può essere pericoloso.Tutto è diventato pericoloso. Una macchina che non parcheggia come dice lui.. Un imprevisto imprevedibile, ma anche prevedibile è tutto esplode nella sua  mente.

Io cerco di recuperare un po' di forze, con quello che offre questo Stato/Convento, se così si può e vuole dire. Ho ottenuto la frequentazione di 15 giorni di centro estivo gratuiti e con il supporto del suo operatore di riferimento.

Sono stata brava sì. Non li ho mollati un attimo. Ed inoltre,inoltre, avrà anche il suo soggiorno come previsto, nel Cilento -partirà a breve.

Doveva essere il Salento. Sarà il Cilento. Nel Salento ci siamo stati tante volte. C'è stato tante volte. Bambino piccolo e paffuto e poi di nuovo nel passaggio del Ragazzo che saluta il bambino che èstato ed ha lasciato anche una piccola/grande testimonianza, QUI. E chissà che poi non ci torneremo ancora.

Andrà nel Cilento. Nel mare Tirreno. A trovare un abbraccio nella sua adolescenza di solitudine - ma è solitudine, forse solo per i miei occhi. E il mio cuore che non ce la fa ancora ad accettare TUTTO.

Sempre con il suo operatore.

Ci sono i “contro”. I contro sono quando scendo le scalette che dal portone vanno al vialetto.. vorrei la nostra piscina privata.. degli amici, - che non siamo stati capaci di tenere. Ma era tutto così ipocrita ed avevo bisogno di effluvi di uva che mi aiutassero a portare la solitudine – la maternità da sola conl'autismo – non si può.

Oppure non ce l'ho fatta, sbagliando tutto. Ma i sensi di colpa sono zaini pesanti che non mi occorrono.

E' che il centro estivo è solo un parcheggio nella vecchia scuola elementare.. lui anatroccolone in mezzo a bambini piccini. Lui che si risiede a quelle stesse seggioline che lo video ospite alle elementari. E poi sempre solo col suo operatore. Ma è meglio che star con me. A guardare il nulla dalla finestra. Il nulla cosmico in cui a volte ci troviamo e allora, basta un sorriso o una parola, la proposta di una cena il giorno del mio compleanno con le persone del maneggio. Gente semplice. Un piccolo trampolino prima della partenza,quando, dovrò cercare gli altri giorni da vivere, con la mamma e lui, come 4 anni fa. Come tutto il tempo che ho perso, come la data della mia nascita, come – il doppio di due :-)

Cambieranno una serie di cose importanti nella mia vita, e affrontare una nuova variazione così rilevante sarà difficile. L'ostacolo e lo scoglio più grande di tutta la mia vita. Sì, lo so, che l'ho determinato anche io.. tutto questo. Lo so. Perchè potevo andare altrove. Ma ora sono dove sono, e se per questa strada, se per questo mare, io devo superare una cambogia, se per questo mare, devo superare uno scoglio terribible, allora, tutto questo che io so –so che non dovrà più spaventarmi.

Devo solo andare avanti. Perchè è nel presente la risposta.

In un presente che mi deve accompagnare, passo dopo passo –insieme a me.

Piove a dirotto!! lampi, tuoni, e sistemazioni. La terrra sisposa con cielo, fanno l'amore, in maniera eccessiva, forse. Poi arrivarà di nuovo il calore e i baci più teneri, del sole, sulla terra e sul mare.

Piove eccessivamente. Forse siamo tutti noi, che senza sogni di un'estate possibile, cerchiamo nei lampi, il riscatto per poter bere in questa siccità.. forse l'acqua del cielo è un fiume di lacrime dolci e salate, in cui ogni acqua si fonde e confonde e riporta alla natura la supremazia ancora incontrastata dei nostri tempi. E ci permette di ritrovare - in tutto questo la nostra fonte. Amorevole.

E' difficile riprendere ogni pensiero, ogni sconfitta ed ogni perplessità. Le mie parole come gocce dal cielo, sognando il mare. Che sembra lontano. Chiusa qui in casa, a sentire il ticchettio della pioggia che si confonde con il ticchettio sulla tastiera.

Matteo partirà.

L'avevo immaginato diverso il suo partire. Non si trattava di immaginazione.. ma di un percorso.

Chi

ha deciso

il caso.. no. O si?

Una variazione del caso.. crudele. Spietata.

Lo abbraccio. Cerco di abbracciare la violenza della sua adolescenza disarmonica. Il suo velluto bruno sul suo musetto bello.

Il Miracolo che non c'è sarebbe la carezza di una ragazzetta bellissima nell'anima e nel cuore, che lo abbraccia. Lo bacia, che convoglia nei loro cuori questo amore che vuole sbocciare e che non sa convogliarsi né riconoscersi.

Uno strumento, delle passioni, lo sport.

Patrizia dice che non sarebbe nemmeno andata così.

Io mi dico, mentre fuori c'è tempesta.. che la vita supera (come ho scritto nei post sotto) qualsiasi immaginazione e fantasia.

Allora è la che dobbiamo decifrare, e non capiamo.

Perchè volevamo solo non soffrire.

Ogni volta che lo guardo.. appassisce la speranza. E allora, cerco un nuovo vaso in cui piantarla, ma non quello di pandora.. una speranza nuova che nella sua astrazione risorge e prende vita, perché nel varco del fiume, non prenderò mai le misure per finire qualcosa che potrà rivelarsi anche nell'orrore più assoluto, - il respiro della Vita. Perchè credo e sempre lo farò, nella stella mia gemella- QUELLA che mi ha assegnato il cielo, quella che si è congiunta con me, quando sono nata, anche se era in america a festeggiare.. ma per le stelle le distanze, sono minime.

Impercettibili.. loro superano tutto, anche la scienza esatta, epure la fantascienza.

Odore di terra e rombi feroci.

Vento fresco misto ad umidità. Un surreale – un paesaggio cosìstrano.

Mi serviva questa giornata per rimettermi in paro con le parole edi pensieri?.

Per scrivere tutto quello che mi passa dentro?

In tutti questi giorni, mi sono nutrita di tante cose. Ho visto posti della mia città che non ho potuto vedere da ragazza. Mi sono ritrovata a tremare e ad essere felice ed a provare ciò che la vita mi ha dato in maniera differente da come lo da forse ad altri. Oppure è che gli altri sono capace di prenderselo, io non ne sono stata capace.

Mi sono trovata nel mio ricongiungimento di nuovo.

qui dalla città eterna è tutto per ora!, cercherò di mettere le foto..

ciao giugno..

piove a dirotto.. che più a dirottonon si può.

I tuoni squarciano il cielo che è carico di elettricità.

Tutto HA una sua spiegazione.. anche nell'inspiegabile.

Il mio cavaliere pazzo, aveva ragione ad essere così nervoso.

Lui sente prima, già da molto prima, ciò che accadrà.

Lampi feroci continuano a squarciare questo cielo. In questa città invasa di nuovo da un pioggia autunnale, anomala e surreale.

Sono andata al circo massimo, il giorno dopo il concerto dei R.S..

Una tristezza.. che si portava dietro altre tristezze.

Il circo massimo ridotto ad una latrina. La musica che è diventata solo business.. un business in cui roma si vende e svende, a delle vecchie RockStar affamate di soldi.

Non è nemmeno più il fascino del diavolo, delle belle vecchie foto anni '60. è solo un business atroce e malsano, come quell'odore. In cui un solo dio ormai c'è. Il denaro.

Ma non mi voglio avviluppare in simili discorsi.(ne ho discussocon mia madre.. lei dice che sono dei miti che incontrano il mito diroma!, ma io dico.. che c'è qualcosa che dovrebbe far tacere tuttoquanto.. perchè ci sono cose che non si possono barattare.. , è il mio modo di vedere le cose).

E' che.. non ce la faccio a pensare, che c'è un unione tra il rock e l'arte.. perchè quando si va a toccare la maestosità..allora il rock la musica sa inchinarsi – suo malgrado a qualcosa di ancora più grande... ma mi ripeto, è il mio modo di vedere lecose.. ah mik ma che non ti bastava lo stadio? E ho capito.. che viaggi a latitutudini immense, ma a me non la si fa... lasciamo perdere...  La Musica sa fondersi quando è giusto che si fonda, non che si "confonda".

A Matteo forse avrebbe fatto bene nuotare con la pioggia, ma ilcielo era oscurato a notte, e poteva essere assai pericoloso.

Saluto questo giugno con la sua luna più bella... che latita ormai da giorni.

Con il colore dei suoi fiori. Con le mie foto particolari. Sperando di riuscire a caricarle. (appena libero me lo permetterà, di nuovo).

Il cielo è di nuovo a giorno. Piove di meno.

L'aria si fa appiccicosa perchè deve rispettare l'anagraficitàdel tempo.

Io mi concedo il disordine di questa scrittura, come nuovo viatico per nuove e belle parole, ancora.

Play list blislacca, retro' e dal sapore di fritto misto. Anche se non so ancora cosa mangeremo.

Passo e chiudo.

http://www.youtube.com/watch?v=hgF-PRY96Is

http://www.youtube.com/watch?v=K2xjOgeSWn4

http://www.youtube.com/watch?v=kp_z8nsJJ_I

http://www.youtube.com/watch?v=2Ljo2AW_Mx4

http://www.youtube.com/watch?v=JHq9yMXw3iA

http://www.youtube.com/watch?v=oasnbzEMV08

http://www.youtube.com/watch?v=1OYw7FPB7CE

http://www.youtube.com/watch?v=rwFl1zvm1JY

http://www.youtube.com/watch?v=QI_eZJ8zukM

http://www.youtube.com/watch?v=Vppbdf-qtGU

http://www.youtube.com/watch?v=aW9hCIiZ-gE

http://www.youtube.com/watch?v=dRXepz-AaSE

 
 
 

*

Post n°1009 pubblicato il 16 Giugno 2014 da Roberta_dgl8


Nella città Eterna - caput Mundi piove che Dio la manda.

Mica è la solita pioggia. No.

E' un nubifragio.. caput mundi modello Atlantide.  Mi auguroniente danni. Solo questo mi auguro. Lampeggia ferocemente. A giorno.Un imbrunire carico di elettricità, .. romantico e violento.Bellissimo. Ho la finestra aperta. Sono serena. Fra poco mangeremo.Un minestrone buonissimo. Poi uova e fagiolini.

Ho mangiato talmente tanto aglio da fare concorrenza ad unamarsigliese! :-)

Ma tanto non devo baciare nessuno e so che c'è una linea guidainteriore che supera anche i bruciori di stomaco - perché l'aglio fabene , molto, al cuore.

mio nonno ne mangiava tanto (che ridere con mia sorella!), l'avevaimparato in francia, dove ha vissuto da emigrante per 14 anni.

Sorrido ai miei ricordi insieme alla pioggia e alla calma diMatteo che si gode dal pc un disco di lusso... roba meravigliosaprogressive inglese.

Ripiove ancora più forte fortissimo arriva un'arietta leggera chesembra sospendere il tempo - sembra fermarlo. Insieme alla musica chesposa questa pioggia violentissima -- Matteo non si agita. Si gode ildisco..

sublime.

Ho sentito il brano n. 2 ieri alla radio.. e, - cambiando di nuovoidea :-)) - lo preferisco in assoluto. Sì! è il mio abbraccio conme? . forse

Buon ascolto.

A dopo!

 

:-(

peccato che il gestore del video, abbia deciso di chiuderlo.

C'erano davvero delle bellissime immagini. Lo lascio.. caso mai dovesse cambiare idea. Anche se non lo so se è possibile, lo lascio ugualmente.

Nel frattempo rimetto il link, per chi volesse ascoltarlo.

Del resto. tutte le immagini che possiamo vedere le abbiamo già dentro di noi, sulla pelle, è il mondo che ci tocca ed accarezza .. le nostre esperienze, noi. La nostra percezione delle cose, è già dentro di noi.

https://www.youtube.com/watch?v=omSdwssqSjc

 
 
 

§

Post n°1008 pubblicato il 15 Giugno 2014 da Roberta_dgl8

Nella mia mail mi si chiede se "voglio avere il corpo di una certa attrice famosa".

Dopo aver cancellato senza nemmeno aprire, mi viene in mente che preferirei di gran lunga avere il cervello di un'altra. altrettanto nota. Ma scienziata.  E scrivo questo non per mettere in mostra chissà quale velleità mia. Mica si tratta di questo. Mi servirebbe un cervello più saldo e potente per far camminare questo mio corpo - che mi basta come è - ma per andare lontano.

Mi manca tanto lo scrivere. Ma si è tutto concentrato. Nei giorni di chiusura della scuola.. è come se ci fosse il "concentrato" di tutta la mia vita. In questi giorni - in questi primi 15 giorni di questo giugno particolare per me,, è come se appunto, si fosse concentrato il riassunto di tutta la mia vita.

Ho avuto un collasso nervoso ieri. L'esaltazione del mio stato e di tutta la mia stanchezza fisica e mentale. Sono andata a fare un prelievo di sangue di routine. Un po' più copioso del solito certo e non ho dato il solito braccio mio sinistro dove la vena blu spicca come nel mio braccino di piccina bambina forte. Ho dato il destro.. Non dando ascolto all'anima.. per una questione pratica. E' tornato tutto su. Si è fermato il sangue, quella si è impanicata.. ed io, io, serena ma un bagno di sudore. E il sangue non ne voleva sapere di uscire. Poi troppe provette e pensieri sbagliati, forse. Ma siamo noi anche nell'errore. Mi sono alzata forte stavolta di non aver dato indirizzi di cedimento. Ma. Mentre uscivo il mondo intorno si è messo a girare. Un senso di vomito. Tutto il sudore freddo di tutti i miei anni. Nella vena di destra è tornato tutto su. Una bustina di zucchero. Distesa là in mezzo. Niente di che. Nulla di che. Tutte le mie righe di tutti gli anni, e non uso certo tante parole per dire poco. E' tutta la mia vita. Di quella bambina con il vestitino elegantissimo da piccola principessina. Da inglesina. Forte e salda e imbronciata.

Ha salvato e continua a farlo, la donna. Provata. Stremata. Affaticata. Smagrita. Smunta. Provata. Disperata.

Poi il tutto è proseguito. Col cornetto di gomma. Un altro con la nutella. Un cappuccino con altro zucchero. Tutto il male è uscito per mezzo del sudore freddissimo e glaciale. Da me. Che riportava i valori impazziti a posto. Qualcosa di fulminante può portarci via il respiro, in un attimo e lampo di tempo. Ogni cellula impazzisce. il mondo non ti vuole più. Non te ne senti più parte. Sei fuori. E allora te ne vai.. A braccetto con una certa signora famosa. Ma un'altra ti tira via. In quell'istinto di sopravvivenza - su quel filo sottile - impercettibile, in cui si stringono la mano.. in cui si va ben oltre la scacchiera famosa dell'altrettanto famoso film.

Si perché la realtà la supera la fantasia più fantasiosa. La vita supera qualsiasi rappresentazione. Nulla è paragonabile. Nessun libro, nessun quadro. La vita dipinge meglio. Scrive meglio. Su di noi e per noi.

Forse la musica aiuta. A volte anche la musica di un silenzio in cui noi ascoltiamo muti, in cui Noi ci ascoltiamo muti e lentamente risaliamo combattendo piano piano, la guerra dei nervi. Ma poi si risgancia qualcosa. Non ce la si fa a tenere testa a quel passato che non riconosci sulla via di damasco... Ma quando c'è Damasco.. si può damascare:)  non sono impazzita cerco un ricamo, seguo il filo di lana.   Mi dico, che da una fase di compulsione di escalescion - asimmetrica - in una fase mista in cui si cerca di combattere il pianto della depressione e l'avvento di una fase feroce di agitazione - il sudore diventa caldo. Tutto la tossicità esce fuori dalle parole. Che si buttano fuori, senza più nessun freno inibitorio.

Parlare fa sempre bene? Forse.   Ho incontrato il mio passato. Ho parlato - detto. Il senso di colpa non mi avrà. Lunedì mattina avrò un numero di telefono.    E una sola Meta ormai.

Da dividere in me-tà.   Che strana la vita e le parole. Sì siamo verbi. Siamo scritti. Siamo letterature. Viventi.

In qualche modo superiamo il tutto. E scriviamo pagine. Nel libro della vita.

Il mio scritto è confuso. Si porta con se, nero su bianco tutta la prima 15cina di giorni di giugno.

Un GLH da registrazione. La mia solitudine. Le mie ansie. L'autismo che è ormai feroce e solitario. Più che mai.

Matteo cresce a vista d'occhio. E' altissimo. IL vellutino morbidissimo sul suo musetto, si porta via il bimbo che fu. Dovrei cambiare l'immaginetta del profilo. Ma nel suo cuoricino lui è un bimbo che vuole toccare la stella. La sua.    E' diventato un po' triste. La situazione familiare non lo aiuta. Io proverò a sistemarla. Tutto ho sbagliato nella vita mia. Non sono stata capace di decifrarla. Oppure. I colpi sferrati troppo grossi (mi ripeto), per la parte fragile. Oppure troppo forti per la parte forte!. Chissà magari la chiave di lettura è questa.

Ora lui da delle botte molto forti al muro. Violente. Violentissime. E la sua ecolalia fa parte dell'aria: sono qui! io sono così.

Cambieranno le cose. Non per volere del cielo. Si certo anche. Ma per volere mio. Non per volere e potere.. ma per volontà e sì, invece è bene diverso. Anche se sembra di no.

Mi porto per mano. La bambina è forte come disse il barista all'ospedale dei tumori. Avrò quel numero. 30 anni non si cancellano con un numero. E c'è una paura che si porta dietro qualcosa di più grande di tutte le paure del mondo. Di quelle non ho mai avuto paura. La paura di noi. Di essere davvero noi stessi - di stare facendo il giusto- chissà perché fino in fondo ... poi non ci si riesce. E' come fare il viaggio più difficile di una vita.

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Ora l'ho alzato dal letto. E' stata dura. Ho il fiatone. E questo il mio narrare a mio modo la mia vita con l'Autismo. La sua prorompenza adolescente vorrebbe condividerla con me. Non posso. L'accetto in maniera materna e comica. Cerco di baciarlo con dolcezza sempre materna. Le sua sopracciglie diventate foltissime le bacio. Lo alzo facendo appello a tutte le forze che non ho. Ormai sono solo nervi!.  Un piccolo stiramento sul collo parte sinistra. Sapranno bastarmi un automassaggio e una doccia calda. La doccia rilassa sempre. Un'abbraccio su quel collo che resterà sempre del mio piccino e poi al bagno. Perché tutto è diventato complicato. Anche la quotidianità. Ma sono certa ed è questa la spinta impercettibile - che farò la "cosa più giusta" della mia vita. Il punto di congiunzione in cui, si sgancerà anche il lucchetto più arrugginito. Si ha paura di fare questo. E' ovvio e normale. Ci si affeziona alle catene, perché almeno quelle sono certe. Cose come scrivere è più facile che vivere. Ma c'è un ordine anche questo. In tutto questo disordine la stellina può andare al suo posto. La stella vera e splendente nostra si può andare a posizionare al posto giusto, e tutto poi può tornare a posto. Perché è proprio verso ciò che non sappiamo cosa sarà - nella vera vittoria fondamentale su ogni paura (anche se lecita), la chiave per aprire ogni porta e rimettere tutto a posto.

Non è una perversione in questo caso il rimettere a posto.

Così come si può trasformare il negativo in miele (come le api che pungono solo per difesa e succhiano miele da tutti i fiori.- come le farfalle che succhiano dai fiori i loro stessi colori). Il tossico in positivo. Il veleno in medicina. E questa è una certezza mia. Forse l'unica che ho mai avuto da sempre.

Mi faccio accompagnare dalle parole. Me ne servo affinché loro servano a me per fare appunto le cose giuste. Da quando è finita la scuola qualcosa è cambiato. Insieme al tempo che passa e alle stagioni che si susseguono. Ancora vedo il colore dei fiori, mai stato così splendente. Ma sentito il canto degli uccelli così, la natura che regna ancora incontrastata nonostante la nostra pazzia. Ecco perché preferirei avere il cervello di una scienziata.

Forse non si capisce e capirà nulla!!

Le mie parole mi guideranno nella salita. Nel sentiero. Le ritrovo nelle pagine. In scrittori che vendono e sorrido con loro nelle loro pagine. Il capo mastro! è capomastro per tutti evidentemente. E.. su una panchina mentre ho solo che pochi minuti per provare a rilassare la mia impalcatura.. da quelle pagine si fondono e confondono i miei occhi per trovare e ritrovare un sussulto completo e condiviso di quello che ho sempre aspettato in tutta la mia vita e sempre aspetterò. Le vite si agganciano con quelle degli altri sempre. In una sorta di ingranaggio che ci serve per non soccombere. in cui il lucchetti non imprigionano. In cui gli ingranaggi formano una catena - un bruco che diverrà farfalla. Un ingranaggio positivo di non chiusura, ma di libertà dell'anima e serenità.

Ho arrampicato con lui. E lo ringrazio. E non voglio essere né ermetica né criptica. Non sono mai stata preparata. Ho arrancato e sudato da sempre. Sopravvissuta a tutte le mie forze. A tutto quello che poteva stare dentro ai miei occhi ed oltre.

Non è esercizio di scrittura il mio. E' un caos che metto QUI.

Ho fatto foto. Alla luna stranissima. Quando era più lontana riusciva più grande e forte nella mia macchinetta. Quando è stata bassa e vicina. I lampioni nella foto sembravano più grandi di lei.

Ma è lei la cara luna misteriosa.

Vorrei correggermi anche l'età. Sul profilo si può. Piccola civetteria femminile, come la mamma della mia amica di scuola che si corresse il documento. Noi ne ridevamo a crepapelle.. ora ne sorrido. Con quella che mi ha tirato il sangue che ci parlavamo insieme, mentre una signora diceva che si era corretta la ricetta da sola. Siamo il sangue del passato, che ci scorre dentro di tutto quello che siamo stati E avremmo voluto essere meglio.

Ho fatto delle foto molto belle.

Ma sono stanca. Stanchissima. Vorrei che le mie parole fossero musiche. E rami e germogli e fiori. Vorrei trasformare l'autismo di mio figlio in una risorsa dell'anima, non vorrei subirlo sui nervi e nel cuore. La lacerazione e spaccatura, della sua prima gita, mentre lo lasciavo al pulmino è guarita con le lacrime. Grazie ad un blog amico ed un consiglio di lettura. Breve e conciso un piccolo grande aforisma. Che cerco di riassumere a mio modo facendolo mio. Perché se quelle lacrime disperate e quasi asciutte non ci fossero state, probabilmente sarei morta di crepacuore. Che pure se il cuore è fortissimo e ciò il battito del calciatore, che ne sanno dopo i medici - che dicono - è stato un infarto in macchina, o un colpo di sonno. E ' un mistero tante volte la signora armata. Anzi lo è sempre. Mi sa.

Ma le lacrime che escono a singhiozzo bollenti gelano (paradossalmente ed ossimoricamente) il dolore, lo spaccano mentre lui ti voleva spaccare il cuore. Sudi bollente. Perché si suda anche bollente. La vita sembra un deserto e ti ritrovi nel giardino della pace. Con dei fiori gialli e rosa. E con il libro dell'anima immortale di amore di papà.  Nero di smog e di tempo, là all'entrata principale monumentale di quello che è stato il luogo della tua infanzia, un po' del passaggio ad un'adolescenza (la mia) impreparata e scorretta.  Nelle fotine vive dei nonni. Nel lampo del vetrino degli occhi di mia nonna.

Imparerò a respirare meglio. Di nuovo. Imparerò di nuovo a rilassarmi. Non lo posso mai.

A volte a letto, la schiena si tende. Ma non sono più abituata. Dovrei dormire per un mese intero. Ma sono ancora tutta intera nonostante tutto.

Mi scuso per la play list mancante. Non mi tradisco. Sono solo stanca e provata, ma mai e poi mai abbattuta.

Sono continuate le mie gite bellissime con il mio cavaliere dolcissimo. Anche se sta ormai sempre con le mani nelle orecchie. Nei luoghi della mia adorata città. Sorniona e disperata anche lei avvolta in questi giorni in un caldo irreale che ha un sapore di inferno di lamiera e impazzimento. Ma i suoi fiori e i suoi monumenti poco più in là da una periferia semicentrale sporca e crudele, hanno saputo riportare come sempre un poco di splendore. MA poi mi sono dovuta fermare. Perché 37 gradi di umidità non sono uno scherzo a braccetto con l'autismo e una solitudine indescrivibile. In cui le istituzioni ti fanno girare come una trottola. Solo questo: girare come una trottola. Nulla altro.

Mi piacevano le trottole da bambina. Mai avrei immaginato che l'applicazione della trottola sarebbe stata il paradosso in cui uno stato perverso ed immoralmente disgustoso costringe le fragilità a richiudersi su se stesse.  Questa E' la stanchezza più grande.

Mi ha fatto bene scrivere. Ora il mio Matteo farà colazione. Io l'ho già fatta da un pezzo. Sistemato quasi tutto. Un piccolo ordine di quotidianità in risposta al mulinello negativo.

Ho chi mi vuole bene. Non è poco. Ci sono vincoli impercettibili ma estremamente forti. Non saremmo ancora qua.

Passo e chiudo.

Dal mio diario di bordo squinternato e confuso è tutto per ora.

Tornerà la play list (forse).

Metterò le foto.

Ha piovuto una pioggia che ha dato da bere al terreno. Un vento di fresco giusto saprà rimettere a posto il disordine di questo deserto mio e di fuori. Gli uccellini cantano.. qualche voce di fuori.

La mia vita, qui ed ora. La mia testimonianza.

 
 
 

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Post n°1007 pubblicato il 12 Giugno 2014 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Mi manca la mia adorata scrittura.

Le cose che mi accadono sono troppe - il tempo per scrivere e scriverle poco.

La stanchezza indescrivibile. Ma spero di tornare davvero presto a scrivere. Mi manca. Ma ascolto il corpo - che manda segnali di equilibrio e chiede riposo a tratti dai momenti indescrivibili (ma ce la metterò tutta per farlo) - che le pagine della vita mi chiamano in primis "a scrivere sul suo sentiero".  su questo filo di lana metaforico in questa mia salita.

Mi è impossibile farlo anche in un certo qual modo. E' finita la scuola e Matteo mi assorbe. Completamente.

E mi devo anche prendere cura di me. No, non è un dovere ma una scelta che sto rendendo costante.

La luna sono un po' di sere che appare. ... Bellissima e nuova.

Il caldo è terribile, improvviso, mi domando come facciano a resistere questi fiori meravigliosi che abbracciano i muri le siepi il verde e i carretti che sembrano fare a gara a chi ne possieda di più belli. Un regalo per il cuore - insieme alla resistenza di un caldo di luglio arrivato improvviso dal trampolino di Maggio, che sembra già lontanissimo. E comunque siamo ancora a Giugno... con i suoi profumi di primavera.. meravigliosi, che contrastano con il caldo sempre - inaspettato e sempre più in anticipo.

Cercavo anche stasera la luna. Ma è apparsa da un altra parte, improvvisa. Io in realtà mentre scorgevo nel cielo un gruppo di nuvole a forma di cuore (si!) - incredibile.. Peccato che la mia macchinetta non abbia saputo fermare questo cuore meraviglioso etereo e presente nel cielo che si stava facendo un po' più limpido. In vita mia non avevo mai visto un gioco di nubi così - sorprendentemente bello e spettacolare nella sua semplicità. Non ho creduto di vedere.. c'era proprio un cuore - tra il cielo e le nubi come se insieme provassero a lasciare e lanciare segnali a chi improvvisamente cercava la luna .. che usciva laterale al palazzo di fronte - piena e gonfia di mille colori - tra il bianco splendido e unico e i giochi che giocava con il flash e il terrazzo di vetro che illuminava.

Sono stanca mi si chiudono gli occhi.

Tornerà il mio binario parallelo. di sogni e quotidianità difficili intrecciati tra loro, spero prestissimo.

La mia musica tutta e i miei pensieri. Veri. Insieme a me.

Dolce notte con un omaggio spettacolare da una metallara atipica..

ma ne scriverò.. prossimamente se ce la faccio!. Anche di questo.

Passo e chiudo. Con questa meravigliosa luna di giugno.

http://www.youtube.com/watch?v=_dMrusK6mUY&feature=kp

 

 
 
 
 

 

DSC_3039_00047

 

VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/med/1b62d1ce68_8748280_med.jpg

                                  

 

MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

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è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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