La vera me stessai miei pensieri |
R & M :-)
Abbiamo imparato, che non possiamo accettare nessuna concezione ottimistica dell'esistenza, nessuna specie di lieto fine al dramma della storia.
Tuttavia, se crediamo che essere ottimisti è una stoltezza, sappiamo anche che dichiararsi pessimisti quanto alla possibilità di agire in mezzo ai nostri simili per diminuire i mali che ci affligono e procurare qualche bene, è una viltà.
Albert Camus (discorso al ricevimento del P.Nobel)
Nella profondità dell'inverno ho imparato alla fine che dentro di me c'è un'estate invincibile. (A. Camus)
CHI HA DAVVERO LETTO?
due aprile sempre : la porta del cuore e quella della comprensione.
L' Autismo non è isolamento,
ma un modo diverso di percepire e sentire la Vita.
Roberta, mamma di Matteo, affetto da questa patologia. Molto poco si conosce ad oggi dell'Autismo. Molto di più, rispetto a prima, ma tanto c'è ancora da fare per sensibilizzare la società tutta, affinchè queste persone vengano comprese ed accettate e non solo compatite o sedate. Per garantire loro, un minimo di futuro accettabile, che non può e non deve solo gravare sulle famiglie che si occupano costantemente ed in solitudine (quasi totale) della presa in carico di un problema a volte molto più grande di loro. In questo mio spazio, io ho cercato un modo - il modo di continuare a sentirmi uguale agli altri. Spero che non resti solo isolato questo due aprile, ma sia l'inizio di un fenomeno di sensibilizzazione verso questo disturbo così complicato per farlo conoscere e renderlo più tollerabile e per quel che si può, comprensibile e volto all'accettazione delle disarmonie che può comportare, senza averne paura e senza pietismi verso le famiglie, già provate dal dolore più grande nella Vita di una persona.
Grazie a tutti voi per l'attenzione! https://it.wikipedia.org/wiki/Autismo
convivere con una persona nello spettro autistico vuol dire:
- Adeguarsi ai suoi tempi
- Rispettare dei rituali
- Imparare a pensare per immagini, rendere concreti concetti astratti che altrimenti sarebbero poco rappresentabili
- Cercare di assemblarne i pezzi senza avere le istruzioni d'uso
- Imparare che i comportamenti bizzarri sono spesso reazioni ad imput sensoriali distorti o troppo intensi
"Le persone con autismo hanno un bisogno disperato di guide che insegnino loro e le educhino affinchè possano sopravvivere nella giungla sociale".
"routine, orari precisi e particolari percorsi e rituali ... tutte cose che aiutano a trovare ordine in una vita intollerabilmente caotica". (Temple Grandin).
12.06.2018
Questo quello che Alberto, il ragazzo asperger di domenica, ha scritto per il tuo Matteo e per te.
Stefania Stellino (presidente ANGSA LAZIO)
Caro Matteo non mollare
Lo so, socializzare per te è complicato
Ma ricorda: Anche tu hai uno scopo nella vita
Perché guardando te noi ci ricordiamo che dobbiamo aiutare i più bisognosi. Matteo, ti voglio bene ieri volevo abbracciarti ma tu ti chiudevi.
Ma io sono convinto che anche tu farai il tuo percorso perché hai una mamma forte.
ciao MAtteo spero di rivederti il tuo amico e fratello
Alberto C.
CHI HA DAVVERO LETTO?
L'Autismo è ...
- incapacità di comunicare;
- incapacità di esternare i propri sentimenti;
- incapacità di leggere i sentimenti altrui;
- incapacità di filtrare gli stimoli ambientali;
- mancanza di recettori sociali;
- iper/ipo sensibilità sensoriale;
- deficit dell'immaginazione;
- incapacità di giocare;
- attività ripetitive;
- deficit intellettivo (spesso associato alla sindrome);
- patologia che perdura per tutto l'arco della vita;
L'Autismo NON E' ...
- timidezza;
- blocco psicologico;
- ripiegamento su se stessi;
- reazione al mancato affetto materno;
- desiderio di rimanere chiusi nel proprio guscio;
- immersione in pensieri profondi e ricchi di fantasie;
- patologia da cui si guarisce dopo l'infanzia;
IL PIù GRANDE DI TUTTI
MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?
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l'Autrice del blog:) io
l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !
l'amore non dice "faccio quello che posso".
CLASSIC BLUES
UNA POESIA PER ME.
A Roby
Non mi lascio trascorrere, ne tagliare
ho vita
che mi percorre le vene, i pensieri,
la quantità immensa dei bagagli
pagati con sacrifici immani
Porto tutto con me
e assecondo il sole
Lo mangio persino
mentre fa il suo giro
decollo
E plano,
bambina tra frammenti di vetro,
mi sollevo e scendo
Sulla pista dei volti
che mi hanno voluto bene,
che si sono caricati tamburi di latta
per risuonarmi nel cuore
e ridermi dentro
nell'atterraggio
Con un suono esile e un amore potente
(Joe/Tobias - blogger)
CLESSIDRE
penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)
Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati. (Gaza17, blogger) §
La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire. Am Archetypon (blogger) §
epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)
{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }
Regalo di tantestelle (blogger)
Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione.
(Several1 blogger)
2015/2011 (MATEMATICHE)
LO RIMETTO :-)
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Messaggi di Luglio 2014
Post n°1026 pubblicato il 28 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
Le mie foto sono bellissime, sì. La fotografia è una buona medicina. Non sufficiente, ma è come un antidolorifico. E poi mi ha aiutata nel presente odierno, a mettere nello scrigno dei ricordi i miei primi 40 anni :) suonati! din don dan! Ok, lo ammetto volevo fosse diverso il suono delle campane, MA, non per tutti suonano allo stesso modo. Mi sorrido, in questi tempi dilatati di questa estate anomala. Altro che anomala! Sogno un sud che non c'è. Due isole magiche che mi accarezzassero il corpo. Casa fronte mare, negozi alimentari vicini, nulla altro ! e m'hai detto caxxi mi diceva Patrizia ieri. Prigioniera nella casa bomboniera della mia mamma. La felicità è fatta di brevissimi istanti. Siamo state a Parigi con Patrizia, :-) la Francia ha incoronato un italiano che porta ogni lettera di me. E di quell'isola scrigno della memoria. Siamo state in Francia. Patrizia è venuta a trovarmi a casa della mamma. L'ho guardata e le ho detto "è bello viaggiare attraverso le pagine televisive" e poi attraverso lo sport, i monumenti di Parigi e il verde della Francia e il suo blu. Il nonno mi diceva che da grande ci dovevo andare. Ci sono stata, ma non a Parigi, ci andrò lo so. Il breve istante di felicità è stato dire queste cose a Patrizia e il piccolo lampo che ci ha visto le ragazzette che fummo, e le donne che oggi siamo in perfetta sintonia di pensiero e di cuore. Al di là delle incomprensioni e litigi che fanno parte del nostro esistere. Mi sembra di rimettere tutto in ordine: si. Il tempo è galante in un certo qual modo SI. Fa caldissimo e l'estate non è mia. Anche lei si mostra a tratti brevissimi, e non ce la faccio a raggiungerla, ma lei mi aspetta, perché mi dice, che - non devo sognarla, ma viverla come meglio posso, e fare in modo che i sogni mi facciano da ponte per quello che posso. Da pendolare. Ma non devo dondolare troppo. Devo stare in equilibrio per potermi sempre esercitare perLasalita. E per come deve essere per come può essere, per come voglio che sia in questo momento della mia vita. Senza rimpianti. Abbracciando la stanchezza e curando la mia ferita più profonda. Con la consapevolezza, che non è possibile l'impossibile. In fondo è una grandissima prova. Sono testimone di me stessa, del mio banco di prova più grande. Anche quando le lacrime sembrano soffocarmi l'anima - e allora, - chissà perché è là proprio là che ritrovo ago e filo per ricucire certi strappi e voragini, che arriva magicamente un pezzo di stoffa che io mai avrei creduto di potere ritrovare perché avevo visto perdersi nell'abisso del tempo anche i frammenti veri della mia vita. E chi lo avrebbe mai detto, (ma forse lo sapevo e non volevo), che attraverso due film di Fantozzi sarebbe accaduto ciò??? Fantozzi contro tutti e Fantozzi subisce ancora. Per riportarmi in carreggiata. A ridere, che mia madre, mi diceva che la mia risata era talmente contagiosa che investiva completamente anche lei! Sangue non mente. Un cavallo purosangue - si sa che i cavalli purosangue sono pazzi! ... i miei piccoli incroci puri, le mie contraddizioni - ma che ridere. Mille stati d'animo - a cercare di mitigare il dolore attraverso la comicità, perché non c'è nulla davvero di meglio.. Superare davvero tutto. DA SOLA. DA SOLA. Attraverso me stessa, stavolta, solo attraverso ME. I tempi si dilatano, - li devo cercare di vivere al meglio, nonostante tutto il contorno, l'ironia, all'eccesso mi serve per rimettermi a posto. Per continuare. A VEDERE TUTTO COMPLETAMENTE SENZA SE SENZA MA E SOPRATTUTTO SENZA AGGIUSTAMENTI. SOLA SOLA E SOLA. che meglio non si può. Perché è solo così, che lo scambio quando ci sarà sarà completo, col il prossimo. Ieri sera, in un sera metafisica - in cui le nuvole sembravano di nero irreversibile, i lampi guidavano come stelle all'imbrunire la mia guida. I fari delle macchine nell'altro senso di marcia, erano come stelle. Stelle che una flebile aurora voleva raggiungere. Poteva essere possibile il piede sull'acceleratore a fermare il sangue e i respiri. Ci voleva forse una macchina più potente ad abbracciare la solitudine, e spingerla addosso nell'altro senso, e fare clic per sempre. Come l'inverno scorso allo specchio, in cui, la fuga nell'abisso totale, sarebbe stata totale. Non era la prima volta - ma - lo ha detto la signora del patronato - "Signora sua figlia è forte, un po' schizzata, agitata, ma forte". La mamma ha pianto, "non è forte è fragile". Ma stavolta mamma, ti sei sbagliata.. sono pappamolle solo nell'amore con i maschi. ... Sarà la carta astrale. Paola me la rifarà.. era pronta, ma non me l'ha mai data. Vedremo. Oggi devo fare camminare Matteo. Assolutamente. Arriveremo in tintoria a piedi. Da Roma nord per ora è tutto. Ho ascoltato questo album full mentre facevo le faccende. Lo propongo tutto. http://www.youtube.com/watch?v=SDjSDnMxFME |
Post n°1025 pubblicato il 23 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
E con queste, ci sta bene quest'altra - direi - anche Matteo approva.. http://www.youtube.com/watch?v=wuGPYvQjKac da una RoMantica Metallara (ma non antica eh), per ora è tutto.
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Post n°1024 pubblicato il 23 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
Contrasti della natura e suoi quadri naturali... ero là.. direi che questa canzone ci sta benissimo :-) per i miei Ritorni a Me. per i miei lustri... :-) http://www.youtube.com/watch?v=nTET3L0bWsU |
Post n°1023 pubblicato il 23 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
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Post n°1022 pubblicato il 23 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
Mi rendo conto di essere imbrigliata nei miei pensieri, fissi. Ma non importa è una fase. Vorrei dipingerli, come quadri, vorrei scrivere a pieno ciò che mi attanaglia, e non ci riesco. Il fatto è che mentre la mia vita sta cambiano arrivano a pioggia (come la pioggia di questi giorni, ) tutte le consapevolezze NUOVE, che poi non ci riesco ad incollarle col sole! Dovrei spezzare una routine che mi sta letteralmente spezzando. Mi si dice di andare avanti, che nonostante tutto non perdo l'autoironia, l'ironia e il senso del ridere.. E' vero!. Lo dico a me stessa. Questi burocrati, continuano ad accanirsi con la mia famiglia, mi tocca girare in lungo e largo per uffici e carrozzoni improvvisandomi attrice di teatro. Mentre al di fuori, sembro una signora abbronzata e ricca (se d'animo!!), che si trova là per far valere i suoi pigri diritti... si vabbè. La notte mi rapisce, riesco a dormire.. anche se molte volte al mio risveglio, mi rendo conto che era tutto un sogno... però il mare e il sole non lo sono.. e la caparbietà della mia consapevolezza che mi vuole bene, l'imperfetta altra me.. che si tira insieme ai puntini di sospensione che qualcuno deride, anche nella vita vera. Non sanno, ed io, sì, li farei camminare nelle mie scarpe. Anche solo un giorno. Anche io vorrei camminare un giorno, nelle loro. Però poi mentre lo scrivo, mi dico di no. :-) LE ho trovate poi le scarpe comode, un po' da turista tedesca, ma carine, anche se basse ed i miei piedi ringraziano! oggi forse, mi ripagherò del mare, del fatto di non poterci andare, con un altro paio, simili , ma color corallo. La felicità è vero che è fatta di brevi istanti, diciamo che la mia spacca il capello del breve! però. forse è la più bella che c'è ed io, l'ho avuta. Ammetto di essere come i bambini. Ne vorrei sempre di più, e invece bisogna crescere. E allora divento adolescente nevrotica e nervosa, ed invece, nemmeno. L'adolescenza tanto mi è rimasta incollata nel corpo - anche questo ho già scritto, E, l'invidia della gente che mi guarda, non sa quanto me ne vorrei liberare; ingrassare, amare, ridere e bere vino. Ok, mi fermo. La soluzione arriva. E nel mentre che cerco parole sintetiche non confuse, metterò un poco di foto, belle. Dopo aver fatto mangiare il mio tesoro. |
Post n°1021 pubblicato il 23 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
Vado al mio blog.. sebbene, vorrei essere altrove, lo ammetto. Al mare. Avevamo cominciato così bene io e Matteo. Qui, c'è anche il mare, - certo, mica fronte casa. Ma con la macchina ci si arriva in tempi accettabili. Ed invece il tempo inclemente e bizzarro, non ha dato stabilità, pace, calma. Oggi si potrebbe, ma non vuole Matteo. Il tempo ha destabilizzato, un piccolo percorso iniziato, ed io sono troppo stanca e senza forze, per trascinarlo, al mare. In tutti i sensi. Devo riprenderne un po'. Cali repentini di quasi 20 gradi, abbatterebbero pure il fisico più forte e difatti la gente "stanno fuori di testa" :-))). No, non giudico, - se vedo tutto ciò è perché ci sono stata io più fuori di tutti. Ma ora sono tornata e vedo. E' la famosa lampadina che si accende. Non si può far nulla. Quella si accende a prescindere, perché l'intelligenza è di tutti E' COMUNISTA. Poi vabbè, ovvio, che deve essere convogliata, equilibrata, sistemata, variegata. Ma siamo esseri complicati, e i condizionamenti psichici avvengono a nostra insaputa, il nostro corpo proprio si ribella a ciò che gli occhi vedono, i sensi percepiscono, e il corpo di nuovo, insieme al cuore resiste e sembra farlo, poi, non ce la fa. E si difende, come può. Ma quando arriva l'intelligenza, - arriva - insieme al cuore. Lotte intestine le mie, perché le ferite della mia anima sono molteplici.. insomma, il corpo e il cuore annaspano, ... l'autismo è duro. E' DURA. A poco mi serve da consolazione il disincanto totale. Perché l'autismo non mi ha abbattuta, e ancora mi sorprendo davvero tanto delle cose... però sono cresciuta. L'annata non si cancella, e per fortuna direi! in un'epoca in cui si tende a cancellare il tempo e soprattutto l'anagraficità, io rivendico tutti i miei anni. Il mio luogo natio e la mia classe. Non farò il paragone col vino perché mi riviene in mente una certa frase, una citazione, che avevo già scritto sul mio quadriennale blogghetto. Non la riscriverò. A mio modo devo essere contenta di me. Ma non poco, tantissimo! Anche il mio oroscopo cinese me lo conferma. A conferma di quello che doveva essere e venire. Certo, confesso.. ho pianto. Delle lacrime calde ed intense, ma c'era pure il sole dentro di esse. Sì, qualcuno ne riderà.. mi prenderà per folle.. ma c'era il sole nelle mie lacrime. Avevate mai sentito di lacrime autoabbronzanti? sorrido, davanti al pc.. è stato bello fare il bagno, di nuovo.. interrogare il mare sui perché della vita. Ripercorrere indietro il nastro, e riguardare ponza e ventotene con i branchi di meduse.. nemmeno di quelle avevamo paura vero tesoro mio? Ma questo cerbiatto, non vuole più bagnarsi. Forse ci vorrebbero dei boschi.. non so più nemmeno io cosa pensare. Non è un post.. è la vita - la mia. Lotto e continuo con la scelta praticata. Forse il farmaco placherebbe una crisi, ma spegnerebbe il lampo dentro quegli occhi vivi e intelligenti. Ci vorrebbe un farmaco diverso. Vado avanti. Con questa città un giorno africana l'altro inglese. ... Vado avanti in questa città che mi restituisce un calore "altro", che vorrei, un vento freschissimo pieno di vita, in cui saluto, il canoista che mi risponde! Vedere il cielo di azzurro che nessuna pietra preziosa potrà mai rendere.. forse il mondo è una pietra stupenda.. che stiamo rovinando. Mi faccio guidare a braccio dai pensieri che mi hanno portata fino a qua. Dall'amore per le parole, che sono le uniche che un po' mi aiutano.. ma lo ammetto, vorrei stare dinanzi al mare, a prendere il sole, perché è proprio grazia a lui, che quelle lacrime si sono trasformate in gocce di sole, caldo. Entra un vento stupendo dalla finestra.. un vento brumaio.. fuori tempo, che ama l'estate, come lei desidera.. anticipa un settembre, che non sarebbe mai stupendo come luglio, come questi giorni di coda, di un luglio magico. Forse settembre sarà ancora più bello per chi lo saprà aspettare, per ci crede ancora. Non riesco a riprendere tutti i pensieri. Perché sono gelosi, vogliono rimanere dentro.. vorrebbero fondersi con il calore della sabbia di questo tempo, con il calore del sole, e del sale del mare, con il sogno di una dolcezza appena sfiorata, appena avuta e fuggita lontano, in un'altra bellezza non mia. C'è Roma, con tutto il suo tempo, a lenirmi, anche se a tratti la odio, vorrei fuggire via.. per tornare più serena e completa di prima... ma lei mi accarezza, mi dice, che non è ancora arrivato il mio tempo, oppure che il tempo sono io stessa, e saprò guidarmi - seguendo la mia scia. la play list.. rispecchia lo stato d'animo mio, il cuore e la mia mente, quel che non ho saputo dire nei pensieri disciolti. E rispecchia tutto quello che anche i miei occhi, ogni mio senso e me stessa, vedono.. e sentono. Credo nella condivisione a prescindere. Ci credo, perché è la vita. Ed è per quello che sono ancora qui. sì. e perché sono la testimone di me stessa e dei mie tempi, passati, presenti, e futuri. http://www.youtube.com/watch?v=BsZy9sngDYo http://www.youtube.com/watch?v=sGfz5dX9IVo http://www.youtube.com/watch?v=dYMkEmMRG20 http://www.youtube.com/watch?v=UGs6rkKf-lk
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Post n°1020 pubblicato il 18 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
Matteo dorme abbracciato al cuscino. Lui dorme con il cuscino sopra la testa, e, stamattina lo abbracciava stretto stretto. C'è qualcosa in Lui, che lo rende ancora un cucciolo. Non perché sia un "bambinone", nonostante i miei appellattivi. E' proprio perché si porta nel cuore e nell'anima, qualcosa di misterioso, e dolcissimo. Mi è impossibile non ripensare a quando era piccolo. E' accaduto tutto così in fretta. Stamattina alzandomi, ripensavo a solo due anni orsono. Tra poco devo accompagnare mia madre a fare una lastra di routine. Lui aveva solo 10 anni. Doveva farne 11. E mia madre veniva colpita da un tumore rarissimo. Era ancora un cucciolo. Che già manifestava le prime tracce adolescenti. E non posso fare a meno di ripensare alle sue scarrozzate in bici, con suo padre. Unico modo per entrambi di stare insieme. Le sue nuotate, sempre e rigorosamente con la testarella fuori dall'acqua, le sue risate, quel sorriso meraviglioso sempre presente a combattere la sua patologia. Ora c'è un ragazzetto, un giovanottello altissimo, magro e forte. Ma quella testarella sembra sempre la stessa, anche se è cresciuta. Sta sviluppando (nonostante la patologia), una sorta di "paraculite acuta". Sorrido - perché riesce a trovare sempre il modo di farla franca. E questo me lo dicono tutti. Sono tutti concordi. Questo E' sintomo di intelligenza, - ma non - per rinfrancarmi l'anima. E' così. A suo modo lui comprende una serie di concomitanze e circostanze. Ha detto che gli piacciono una serie di cose. E so, che fra queste gli piace stare tra la gente. A suo modo, certo, ma gli piace. Lo guardavo, ieri, all'ultimo giorno di centro estivo. Centro estivo... L'ho già scritto. Il Comune mette a disposizione gratuitamente 15 giorni, in un centro estivo a scelta dell'utente, in cui, l'operatore di riferimento che segue il bambino- ragazzo a scuola è offerto gratuitamente dalla cooperativa di appartenenza, e può frequentare quindi insieme agli altri. Mi sono inventata i meglio caxxi miei, come ogni anno. Insieme a quei bimbi più piccoli, mi sembrava una cattiva idea. Ed invece lui era è stato felice. I bambini gli vogliono bene, e si faceva accarezzare i capelli e fare gli scherzi. Del resto, null'altro c'è. NIENTE. Eppure i soldi girano. Ne girano tanti. A lui piace, a suo modo essere circondato dalle persone. Anche se se ne stà in disparte. Se potessi farmi a pezzettini, come ogni genitore, gli creerei il suo habitat migliore. Stamattina, il fresco della mattina mi portava in un altrove onirico. Casa fronte mare. Giardino piscina maneggio. Educatore, biblioteca, felicità. Ma mi devo fermare, si devono fare i conti, con le proprie possibilità, e non è nemmeno una questione di agio. Con un sano COMUNISMO, inteso nel senso più alto del termine, ci sarebbe possibilità per tutti, quanti. Ma a che serve scrivere i fallimenti del nostro vivere?. Bisogna agire. E lunedì, andrò a parlare con la dottoressa del soggiorno estivo. Lui è stato bene. Lo so. Ma ci sono delle discrepanze, e - un - passaparola e approssimazione che non mi è piaciuto. Un po' già mi sono data la risposta (grazie all'aiuto di Patrizia) e ne parlerò anche con Monica. Sono fortunata ad avere due AMICHE, VERE. Ieri al mare purtroppo non abbiamo bissato.. già. E' stato nervoso, ed io ho pianto. Lui non sa comprendere a pieno le lacrime. Ed io, nella mia disperazione verbale E CRUDELE (ma perché tiriamo fuori il peggio della nostra pseudoumanità?), del momento, oggi con il fresco della mattina, invece, comprendo a mia volta. Il fatto che è dalle incomprensioni che nascono le frustrazioni. E' come se vorremmo sempre che gli altri e noi -- dovessimo per forza aderire ad una sorta di omologazione - come se dovessimo sempre essere attori di un quadro ordinato. Io per prima, faccio questo. A volte, invece il quadro è diverso.. è difficile da scrivere. Ho preso un caffè, appena macchiato. E' fresca la mattina, stupenda. Dopo che avrò portato la mamma - andrò a comprare un paio di scarpe, nuove. Unico piccolo lusso e spero di trovarle. Riflettevo. Solo di una cosa avrò bisogno per il futuro di un paio di scarpe nuove e buone e forti per camminare. Ne ho troppe inadatte, come la maggior parte delle donne. Sorrido alla giornata. Fresca per ora, - ma il sole di luglio, vuole le rivalse sulle nuvole e l'afa, che faranno da contraltare a questi tempi. Suonano le campane, che sognavo diverse. Ma non smetto di sognare. No. I sogni virano, a secondo del mare e del sentiero a secondo delle difficoltà trovate sul cammino. e poi di nuovo, salita... Spero di trovare il parcheggio libero. La piccola felicità per il risultato portato a casa (è addirittura venuto a trovarmi l'architetto di persona :-)))) - è svanita, con l'occupazione di vettura ignorante. Non ho provveduto alla rimozione forzata. Ma so che per i primi tempi, mi ci dovrò abituare. Piano piano, continuo a camminare in una confusione interiore che non avrei voluto, ma io sono brava a sistemare le cose, e piano piano, le sistemerò inseguendo la mia scia. Grazie alle persone che mi leggono con affetto e partecipazione. Questa è una piccola finestra di respiro sul mondo. E' il mio modo di starci. In fondo, il sogno più grande è quello di vivere come meglio si può e si crede, sistemando il destino ed abbracciarlo per renderlo un po' più dolce. Le foto di via giulia, non sono venute bene. Altre sì. E spero di pubblicarle, presto. Fare le foto è il mio modo per rendere giustizia al quadro della natura ed al matrimonio bellissimo che a volte l'uomo ha saputo creare con lei. Passo e chiudo con un piccolo/grande omaggio del Mitico Albino Divino, che è andato a suonare il suo blues dal principale. Ringrazio (eternamente) chi me lo ha fatto conoscere, perché il Mio Matteo, che ha le orecchie speciali e sensibilissime, riesce a cogliere la bravura di chi suona.. E, al momento è l'unico che vuole sentire in macchina. Modificando la sequenza del CD. incredibile. .. (R.I.P. mitico Albino). Ho scelto io due pezzi, buon ascolto e buona giornata a chi passa su queste pagine. |
Post n°1019 pubblicato il 17 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
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Post n°1018 pubblicato il 17 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
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Post n°1017 pubblicato il 17 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
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Post n°1016 pubblicato il 17 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
Le parole non riescono ad arrivare alle dita. Almeno non quelle che vorrei. Gelose, se ne stanno nell'anima, ad altezza dell'ombelico ed arrivate sulle labbra non vogliono arrivare alle dita. Alle dita arriva la sintesi che non mi appartiene - ma che probabilmente anche io imparo e posseggo. Il sole, si accende ogni mattina. Due mattine fa, si è acceso insieme a me, come se la stella più brillante mi avesse dato la forza e l'energia per proseguire la mia vita. Bacia sul letto anche l'altra stella mia. Paragone .. anche se è più calzante, stambecco, anatroccolone, cavalluccio marino, ma senza acqua, perché non ne vuole sapere più di fare il bagno al mare. Sì, ho avuto questo coraggio. Ora che è diventato parecchio più alto di me, ora che i suoi disordini a volte si sono fatti violenti, verso la mia persona, allora - io, nonostante questo ho avuto il coraggio di portarlo al mare. L'altro ieri. E' stato bello. E' stato buono. Dolce a pancia in sotto, ha preso il sole, si è addormentato, tra il cielo contornato di poche nuvole e il sole che si specchiava nel mare, creando una magia di diamanti bellissimi. Io dormivo a tratti. A tratti accarezzavo questo ragazzo. A tratti il dolore diventava vivo, quando la mente non si fermava mentre leggeva in quelle carezze insufficienti (dovrebbe stare con i ragazzi e ragazze della sua età), tutto il dolore del mondo concentrato nel mio stomaco, quando l'anima vuole raggiungere il cuore forte e non ce la fa, quando il cervello si frammenta e il dolore arriva all'apice. E scava un abisso incolmabile. Poi però qualcosa avviene, - Tutto si ferma. Perché è con l'abbraccio con me e la mia strada, che tutto si ricompone e si colma e svanisce. In un presente reale in cui non smetto di sognare, in cui il mondo circostante, volta il suo rovescio. La natura, l'abbiamo spezzata noi. Ed essa, nonostante tutto ci ricompensa, con i colori e con i fiori, con il mare, e con la bellezza.. allora mi sembra di respirare meglio. Allora sopporto tutti i dolori del mondo ed anche i miei. Allora le vedo le mie ossessioni, e mi dico, che servono anch'esse per CAPIRE finalmente tutto. Riuscire a voltare la pagina, ANZI, riuscire a cambiare libro. Non accade mica come è facile da scrivere. Piccolissimi passi, che poi mi fermo in una sorta di pigrizia - mista ad una stanchezza senza uguali. Ma è solo il peso di tutti gli anni. Ed è sempre davanti al mio viso ed ai miei occhi uno spillungone bellissimo con i capelli ora corti, con le sue domande ossessive, - in tutta la sua bellezza. Mi è dato di vedere e percepire la vera bellezza, in un modo che certamente non avrei voluto, - lo ammetto. Ma la vedo e la sento. Così come vedo ancora la luna gigante farsi piccola nella mia macchinetta (si luna sei magica!), e i sanpietrini di Roma trasmettere energia alla mia povera carcassa.. Siamo andati a via giulia, sempre bellissima, lussuosa e misteriosa, a vedere i natali discendenti di questo anattroccolone che non ha chiesto LUi, di venire al mondo. Era scritto. Da qualche parte nel libro magico della vita. Ora, non ce la faccio a raccoglierli tutti i pensieri - voglio fare parlare le immagini.. sebbene, comincio ad essere stanca del mio blog, anche se lo amo tanto. Sono riuscita ad ottenere la concessione per il parcheggio personalizzato sotto casa!. Sono stata brava. Bravissima. Nel ginepraio della capitale, ci sono riuscita, da sola. Affidandomi alla sincerità - all'umanità che ho fatto scorrere nelle mie mani, entrambe, al mio cuore e alla mia Speranza. Lo so che continuerà ad essere dura.. ecco perché - ecco perché - mi lascio guidare da una sorta di pigrizia muta. Ma non rassegnata.. dolce - come il venticello fresco che ieri sera, mi ha accarezzato le spalle e le braccia a darmi coraggio e pazienza per quello che sto facendo.. Non smetto di sognare, - MA- NON l'uomo che avrei voluto, più caldo del sole e più fresco del vento. Non smetto di sognare la serenità di un uomo che forse un giorno mi capirà. scrivo male.. ma vorrei dire che potrebbe essere, ma non si sa se arriverà. Potrebbe non avvenire, lo so. Ma c'è un sogno ancora più grade. La serenità di accompagnare MIO FIGLIO, e me stessa, in un futuro dignitoso e tranquillo. Di seguito. Le mie fotine. |
Post n°1015 pubblicato il 12 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
Mi godo questi ultimi momenti di libertà... Il mio Matteo dovrebbe tornare intorno alle 18. Sono sdraiata sul letto.. con addosso il mio pagliaccetto brasiliano a pois. Mi fa pensare al Brasile che tifavo in questi mondiali, ma come si dice? lo sport è sport. Devo ancora fare al doccia. Ho poche cose in casa. Pochissima frutta, niente verdure. Ma ho bisogno di godermi ancora la libertà.. che ha le ore contate! Fra poco quindi la doccia. Che devo ancora farla, dal mio ritorno dal mare, di ieri. Un po' zingarella barbona. Mi sono lavata a pezzi ieri sera. Ma fra i capelli ho la sabbia, - e ho bisogno di una doccia assolutamente. Al mare, ieri, sembrava di essere in un altrove estero. Il sole mi accarezzava, mi leniva un po' il calore della sabbia (ero sdraiata per terra, con l'asciugamano, niente lettino). Ma il vento che proveniva dal settentrione, voleva essere più forte del sole bollente di luglio.. Già luglio. Che più anomalo non si può. Arriva a dirci e a confondere le stagioni. Avevo dimenticato la mia piccola macchinetta rossa a casa.. non ho potuto fotografare la lingua di mare, resa una lamina d'argento e platino dal sole metallico . .. una sorta di grigio preziosissimo, introvabile e assolutamente irripetibile in natura con nessun tipo di colore creato.. con nessuna polvere. Un rodio meraviglioso.. Rodio e Platino. Ma troppo freddo il clima intorno. Sono dolorante. Il collo, i trapezi, e la mia libertà che tra poco mi lascia. Ho iniziato un percorso nuovo.. La mia vita sta cambiando alle soglie della mia nuova età, della mia maturità. Anche se mi sembra di rimpicciolire.. forse taglierò i capelli, fino al collo, (o forse non ne ho il coraggio, magari fra un anno?). Gli uccellini cinguettano, non curanti delle condizioni anomale. Sono felici. Sanno che l'estate si prolungherà.. magari fino a novembre, per loro va bene così. Chi lo può dire? E' stato bello il sapore e il torpore la pigrizia della libertà! Dio se sono stati belli! Ora vorrei essere BRAVA. BRAVA davvero di cambiare gestione. Incominciare a fare la brava nella gestione del quotidiano, a crearmi dei piccolissimi spazi, perché dovrò avere una pazienza più che certosina, che dovrà durare mesi. Come un trampolino di lancio, in cui IO, nuotatrice improvvisata e molto paurosa e profana di tuffi, devo prepararmi. Ci vorranno dei mesi. E devo cominciare l'allenamento. Senza sognare l'impossibile, ma trovando dei piccoli spazi miei appunto. Senza le inquietudini, e senza tenerezze ingombranti. Si, è vero. Il mal di stomaco, la nausea.. il senso di vomito ed oppressione, ci stanno. Fanno parte dell'allenamento e dell'agonismo.. Mi ripeto. Sparta pura. Per certi versi.. per una pigra atavica come me, che è dovuta andare al di sopra di se stessa.. Ma con l'equilibrio ce la posso fare. Ecco perché lo scrivo. La scrittura mi da coraggio e speranza. Mi da un seme.. semi, da piantare.. Sono così stanca. Non mi sono bastati 9 giorni lontani da te! peste!, e non voglio avere paura del tuo autismo, delle tue disarmonie. Non ce l'ho .. ho paura di me, - delle mie coazioni a ripetere.. della mia compulsione, della mia insicurezza. Forse questi strani giorni, e questi strani tempi, che si portano appresso tutte le contraddizioni impossibili immaginabili, forse è qui - che c'è la chiave per capire. Comprendere ed andare avanti, al meglio.. |
Post n°1014 pubblicato il 10 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
Devo correggermi, e correggere anche il post (si fa per dire vista la sua lunghezza!), precedente. Nel suo contenuto - e lo faccio ora, quando avrò un pochino più di tempo, gli altri errori, un paio. .. Uno di senso e l'altro di mangiamento vocali. :-) Devo correggermi. Sul latino. Io il latino l'ho studiato. Alle medie superiori. Anzi, già dalle medie:) Ma - non l'ho studiato a menadito. Come diceva quella prof. piemontese ferrata e severa. Il fatto è che per imparare sul serio una lingua antica come quella (questa) bisogna essere serrati e ferrati appunto. Io fino al terzo me l'ero cavata con l'aiuto delle versioni più facili, con l'aiuto del vocabolario, con l'aiuto dell'attenzione alle lezioni. Avevo imparato a memoria tutte le declinazioni, e quando chiedevano chi volesse essere interrogato mi offrivo volontaria di un giorno antecedente passato a studiare meccanicamente e memonicamente la lingua. Latina. Ma non è così, che si studia, una lingua antica.. forse non ne avevo la passione, oppure mi sembrava di fare bene, con quel metodo di studio. Ma oggi mi rendo conto che avevo solo bisogno di aiuto. Per vincere la pigrizia dei miei occhi, la mia metodologia sbagliata e la tristezza profondissima. Inoltre c'era una parte di me, che voleva erompere.. insomma un vero e proprio disastro. Se solo il fratello di mio nonno fosse stato presente. Ma lui, aveva già un sua nipote prediletta alla quale dare ripetizioni. Insomma mi sono dovuta correggere a giusto dovere! Il latino l'ho fatto anche se non me lo ricordo. A casa mia da bambina erano ricorrenti le citazioni, perché il fratello di mio nonno era professore di lettere antiche in un liceo romano (l'ho già scritto 4 anni orsono), e poi io sono latina:-) e, la respiro ogni giorno dai sampietrini la latinità:-))) Inoltre nelle mie dissociate, (in senso buono), letture - ho letto e leggo filosofi latini, uno per eccellenza, su tutti. L.A.S. - certo - tradotto.. Non sembra luglio. Sembra primavera. Ha piovuto a dirotto. E stamattina il sole non ha filtrato. Non ci è riuscito nemmeno a farlo tra le nuvole. Queste nuvole stranissime.. di questi giorni, che ricoprono la città eterna e che in altre parti del settentrione hanno fatto ecatombe. Invece al sud il tempo è bellissimo. L'operatore di Matteo mi riporta ad un'estate che qui non c'è. Ha fatto un caldo infernale, certo. Ma sembra che l'estate sia più pigra che ma, qui. E abbia chiesto alla primavera di sostituirla. Al mare ci sono andata lo scorso martedì, che mi sembra già così lontano.. il senso del tempo, è alterato in questi giorni. C'era un vento battente, sembravo impanata! Ho finito di leggere un signore piuttosto crudo che mi ha riportata con i piedi per terra, sebbene, anche questo alimenti cio' nonostante appunto e ancora i miei sogni. E ho cominciato a leggere un altro libro difficile da seguire per i troppi personaggi/protagonisti. Ed anche difficile nella situazione di tempesta! sembrava di stare nel deserto con il vento forza tremila, impossibile fare il bagno. Io guardavo con tristezza i personaggi italianiattempati che si improvvisavano californiani con tutta l'attrezzatura.. già. Non siamo in America. Noi siamo italiani.. Non lo so, mi intristivano. Qui si praticano gli sport estremi acquatici, e non voglio dire, che anche le persone grandi adulte non debbano farlo, - ma la tristezza la sentivo, nel guardarli. Metto nero su bianco qui, una mia sensazione.. Non mi va di snocciolare completamente o di finire dentro questo discorso. Forse (o certamente?) a volte sono solo io che vado a fondo delle cose, dove non dovrei, oppure, - semplicemente - a volte mi distraggo e leggo oltre - nel corpo e nell'anima delle persone. Ognuno poi e sicuramente fa quello che vuole.. E' che - vorrei - anche nel mondo circostante un equilibrio che manca. Una mia sorta di bellezza soggettiva personale, una mia visione del mondo, che è mia, e che non può talora coincidere sempre e certamente con quello che io sento e vedo. Certo insieme a quel libro ci avrei voluto intorno un vento più dolce ed una spiaggetta privata (esagerata!!), - ma sarebbe bastata anche quella spiaggetta deserta di Minorca. Magari ora, deserta non lo è più. O la Grecia che non ho mai visto. O la Sardegna! Respiro e mi fermo. Del resto, mi è bastata lo stesso la carezza (anzi - LE) carezze del sole, ed il vento battente, mi riportava ed incollava alla realtà. Fissandosi nei capelli, e togliendo tutta la negatività (grazie vento!). Il sole mentre accarezzava la mia pelle, mi cambiava leggermente i connotati, non alterandoli ma fondendoli con la mia melanina naturale e personalizzata, accentuandone il colorito naturale appunto. Non mi servono le plastiche né la tecnologia. La tecnologia del sole è la migliore, in assoluto. E il vento mi ha salvata da una scottatura. E' solo che poi ieri non sono potuta tornare. Troppe incombenze, in questa nuova strada e tanta sofferenza. Non c'erano la sabbia e il sole, né il vento a lenirmi. Ma l'asfalto e la tristezza della consapevolezza della vita. Il mare è per tutti una rinascita che sa accarezzare e curare anche le ferite più insanabili e la consapevolezza più feroce. Forse è per quello che quei signori tristi (ai miei occhi e al mio sentire), erano anche loro là, con i loro marchingegni di scuola americana.. Meglio quello, mi dico, che a far del male.. Però poi mi dico di quanto noi italiani, siamo così senza personalità. Oppure pieni di una tristezza di fondo, chiusi nei nostri meandri. Si lo so e chi sono io per fare questa filosofia spiccia a quest'ora della mattina, e riflettendo sul fatto che non HO il dono della sintesi? :-)) Ho da fare, un sacco di cose, e devo chiudere. Niente play list stamattina. Solo un brano , scippato alla radio, ieri sera. Prima che piovesse in una sera più che surreale; con un'aria freschissima e misteriosa, in una notte che sembrava appiccarsi addosso, in una notte di velluto fresco da vestirsi addosso da vestirmi addosso come un vestito preziosissimo. In cui le nuvole prendevano il posto delle stelle, in cui una luna stranissima e fresca vegliava da lassù sul mio nuovo cammino. Stamattina, il tempo anomalo, mi portava nelle mie sensazioni quotidiane - a leggere un presente struggente - in cui ho accarezzato negli occhi e nella bella figura del mio coinquilino per ora ancora con-sorte, una tenerezza che mi aiuterà a mantenere il punto ed il distacco. Mi spiace per me, di non poter mettere tutti i miei pensieri QUI, proprio tutti. Per sigillarli nell'etere e farli volare, come uccelli. Non mi basta che scorrano dentro me. Torneranno.. saprò farli fiorire e volare, e donarli. Condividerli, amarli. Perché fanno parte di me. mi mantengo giovane con il puro Metal.. abbraccio i miei ricordi e attraverso le sfaccettature della musica ( e mie) comprendo la mia vita ed il mio passato. |
Post n°1013 pubblicato il 08 Luglio 2014 da Roberta_dgl8
Mi sono svegliata stamattina con il sole che - sembrava stesse emergendo dalle colline. Invece faceva capolino dai palazzi. Dal letto dove sto dormendo in questi giorni, dove sto riposando come non mai, lui si spalmava e come per magia, trasformava quei palazzi in collinette, in piccole montagnole. Come poi se dietro ci fosse una grande enorme lente di ingrandimento. Un alone giallo che lo faceva spuntare, rendendo la sua stella la più splendente e scintillante. Mi sono nascosta, poi, dietro il parapetto. Se così si può chiamare, del comodo letto dove sto dormendo in questi giorni. Erano secoli che non dormivo così bene! Il letto di Matteo è di una comodità assoluta. I sogni mi hanno cullata il risveglio fantastico, - l'interruttore della mia testa, ieri sera sembrava essere tornato un interruttore appunto. Che non rimane acceso anche la notte. E sembra poi di giorno, costantemente doversi fulminare... Non mi manchi altra stella scintillante. Sì, lo so che questo dolore nauseabondo che sento, è il tuo distacco... lo so. Ma non mi manchi nemmeno un pochino, perché avevo assolutamente bisogno di riposare, di stare sola con me. Certo, non sentire la tua voce mi destabilizza. Non averti qui, mi fa come non connettere con le cose da fare, e il tempo sembra avere una dilatazione differente, per la prima volta da quando sei nato sono sola! Il mio Matteo è nel Cilento. Sta bene ed è buonissimo. Il suo operatore mi ha chiamato. Mi ha detto che sembra uno di quei signori snob. ... Poi appena ha sentito la mia voce, ha cominciato la sua ecolalia, la sua routine verbale ripetitiva. Lo so. L'adolescenza è così. Il fatto che Patrizia mi riporti alla memoria taluni miei comportamenti alla sua età, mi fa stare male. Insomma, ce l'abbiamo con i genitori durante l'adolescenza (non sempre e non tutti naturalmente), - ma lui non è esente (come lo fui io), seppur autistico. La dirigente ha detto che se continua così, l'anno prossimo lo porterà con i casi più lievi. Lieve...Dovrebbe vedere casa. Ma- in un certo senso, sono contenta. Così dirà "a quella cima", di neuropsichiatra, che forse non è il caso di introdurre farmaci ancora. E che non si può rispondere con i farmaci alla carenza e approssimazione della riabilitazione comportamentale. Si perché, per mantenere certi carrozzoni statali fuori controllo, e pagare questi inetti (mi viene il vomito), - non pagano CHI, la specializzazione ce l'ha veramente.. Ma perché non sono predisposta per lo svedese? come lingua dico. Respiro. C'è un vento freschissimo che viene dal nord. Forte, da fare starnutire! Ci voleva, dopo la giornata di ieri. Il calore irreale si appiccicava alla pelle rendendo la mente vacillante. Si lo so che potevo accendere l'aria condizionata. Come nello studio medico ieri mattina, nell'isola sul tevere.. In una sorta di museo. Mia Roma. Nessuno come te. Nessuno! Sono fortunata. Molto. Sono nata qui. QUI. Nella città eterna. Dico grazie per essere nata qua. Ti fa capire le cose essere nati qui. Dico grazie alla mia città. Dico grazie alla mia memoria. Ferrea. Più di qualsiasi corona. Alla mia memoria fotografica. Alle mie predisposizioni. Al mio intuito. Ai miei errori, (anche a quelli!) ed anche alle mie paranoie. Alla mia cocciutaggine. E ai mie dischi. Al mio amore per la Musica appunto ed inoltre anche a quel che imparai a scuola. Anche se non ho studiato il latino (per colpa mia); ripenso agli occhi azzurri del nonno. Celesti. Celestissimi. Ha avuto un senso, nonno il celeste dei tuoi occhi, è dentro di me. Nel mio cuore. Nei miei ricordi. Un celeste acquoso. Anche se eri malato, nonno. Ne ho scritto tante volte. Mi tornano TUTTI attraverso.. nelle mie particelle di cui sono composta. Mi tornate tutti. Insieme. Nella mia intelligenza che si muove. E nei miei errori anche. Ma il sangue non mente, il corpo nemmeno. Le paranoie pure. L'ho scritto tante volte. L'ho trasformato il veleno in medicina anche qui dentro. Accarezzo ogni paranoia, affinché non diventi ossessione. Un bel giorno, accadrà, dopo tanto lavoro e sudore che non sentirò più quel dolore, mai più. Saranno giorni di risveglio come questo. Dormirò in un altro letto ancora. Non avrò più paura. E saprò accompagnare il mio destino. Riuscirò a lasciare gli ultimi sensi di colpa della giovane che fui. E non avrò paura. Anche se adesso ne ho tanta. Perché non so a cosa andrò incontro. So che nella strada intrapresa - dovrò fare fronte ad una serie di cose. Che porto un bagaglio pesantissimo. Che avrei bisogno di aiuto e riposo. Che non mi bastano pochi giorni. Che ora sì, mi siedo alla mia tavola.. Ma c'è sempre qualcuno che bussa alla porta, ed io vado ad aprire - e mi porta un cibo che so che mi farà male. Semplicemente so che non devo aprire, non rispondere come quando quelli del folletto suonano. Lo so. Tutto viene da se, perché si arriva a capire. Senza se e senza ma. Ed è allora, che quando tutto viene da se.. la consapevolezza non può essere malattia, ma guarigione. Quando - siamo in grado con la consapevolezza - appunto - di cambiare proprio il sistema di approccio verso noi stessi. Superando anche noi stessi in un abbraccio talmente forte e sicuro, da farci andare "Oltre". oltre quello che capiamo, oltre i sensi di colpa, oltre il nostro destino, il nostro passato, le vendette i rancori, il senso di disgusto e nausea (dico grazie al Sig. R.- perché tutto serve nella vita.. così come ha un senso rimettermi in paro con le letture che sono solo mie, sono state solo mie, e mi ritornano, proprio nell'abbraccio con me, a mio sostegno). I miei occhi tante ne hanno viste. Molteplici. E si vede che tutto quello che ho visto e sentito, dovevo vedere e sentire. Anche qui dentro, nel web. Dove ci stanno pur sempre le persone dietro ai monitor di questa macchina da scrivere/telefono collegato con tutto il mondo. Mondiale. Che è uguale a quello ora per la strada. Finestre dell'anima. Già. Ma anche finestre sulle ferite delle anime altrui. In cui si cerca di camuffare le ferite o le ossessioni o i propri limiti grandi o le proprie disfatte - ma volendo - si può superare tutto questo. Con i nostri occhi si può. Con il nostro sentire, anche. L'unica vera possibilità che possiamo/dobbiamo darci è questa. Riuscire a superare ciò che vediamo. Anche se fa male.. e poi dolcemente incamerarlo, accarezzarlo, succhiarlo anche - come se fosse una caramella che non ci piace, ma che poi, se l'avremo fatto, renderà più buone anche le altre caramelle. Lo so, scrivo sempre peggio! e a nulla servono tutte le mie letture in senso stilistico (o si?). Ma mi riapproprio dell'unica cosa che so non volere abbandonare. SCRIVERE. Perché è l'unica cosa che mi hanno riconosciuto.. l'unica cosa che mi fa sentire importante. L'unica cosa per cui - io sono ancora - qui. Adesso. Attraverso la mia scrittura, io mi riprenderò ogni parte di me. MI RIPRENDO OGNI PARTE DI ME, dolori e sconfitte compresi. La scrittura è il mio giardino. La possibilità di trasformare il corpo e il cuore in qualcosa che scorra dentro, e insieme. Che arrivi al mare. Così come il mio fiume luna. Che arriverà al mio mare, purificato della melma, nello scorrere del fiume. appunto. Sono diventata bravina a fare le fotografie. I miei scatti sono la pittura sul mondo che metto qui. La mia memoria, la fotografia del mondo meraviglioso che ha ancora qualcosa di bello.. la natura delle cose, un po' di ingegneria non inquietante, che sa fare pace anche con la storia più becera. Ora non ho tempo di mettere le foto. Nonostante sia fresca l'aria, e il vento del nord battente, voglio andare al mare. Il vento porterà consapevolezza.. già la porta. Anche se non è un vento caldo dell'estate, né un vento - che sa fermare il tempo - innamorato. E' un vento consapevole. Che spettina violentemente - riportando me stessa alla vera ME. Annessi e connessi. Il mio piccolo canguro è uscito dal marsupio. Ho poco tempo per realizzare la mia normalità, la mia vita. Ma è l'unica mia strada. E i sogni mi piacciono e me li tengo stretti, ma posso arrivare dove è giusto che arrivi. La scrittura li conserverà, verranno fuori, sotto la sua forma. Io ora guardo gli alberi accarezzati dal sole. Fra poco metto il costume. Porterò i libri. Mi rimetterò in paro. E poi avverrà piano piano, che rimetterò tutto a posto, anche nella libreria. Dentro E fuori. Sarà tutto in ordine, come piace a me. La scrittura mi aiuterà ancora a trovare la pace, la serenità, quella vera. A combattere in senso buono con le mie paranoie, a ridarmi quell'equilibrio - che fa parte della vita - per andare avanti. Custodendo tutto nello scrigno dei miei ricordi. E' tutto prezioso, anche quello che io penso (pensavo) non lo fosse. :) Mi hanno regalato un bellissima pianta per il mio compleanno.. Sì, qualcosa è successo, qualcosa dolcemente cambia. Qualcosa nella mente gira come deve, come nel più prezioso meccanismo creato dal migliore orologiaio. Come la più semplice delle cose semplici. Devo vincere la pigrizia, non con l'ossessione e con la compulsione e farle implodere dentro me.. Ma vestendole a festa.. lavarle, pulirle, accudirle, come avrei fatto con le mie figlie, perché sono opera mia, la registrazione di quel che sono stata, la registrazione di quello che la vita mi aveva riservato. Ma ora devo andare avanti. Diversamente. Aiutando me stessa. Senza continuare a scarnificare la ferita, e accogliendomi per quella che sono, tutti gli errori e le paranoie comprese. Di seguito la mia play list vintage, che era sul mio profilo, prima che libero togliesse la funzione per poi rimetterla. La metto qui. ci aggiungo sopra altri brani, e brindo alla mia tavola. Per ora, dalla città Eterna, è tutto. Ho scelto forse la via più difficile. Certo. E ho scelto, alla mia tavola, di non buttare nulla. Di togliere il marcio - e salvare il buono. Questa sono io. http://www.youtube.com/watch?v=NZyVZFJGX5g http://www.youtube.com/watch?v=e3W6yf6c-FA http://www.youtube.com/watch?v=A3adFWKE9JE http://www.youtube.com/watch?v=-1pMMIe4hb4 http://www.youtube.com/watch?v=AdRJTXKD-gs http://www.youtube.com/watch?v=o-ntGlH2nzg http://www.youtube.com/watch?v=CpUvNifpAYM http://www.youtube.com/watch?v=w0i1_2jOgv4 § https://www.youtube.com/watch?v=N2RNe2jwHE0 http://www.youtube.com/watch?v=fgjVrBatu2I http://www.youtube.com/watch?v=qttI6oytqpw https://www.youtube.com/watch?v=UuVeEheS6M0 http://www.youtube.com/watch?v=p6S9oqJRclo http://www.youtube.com/watch?v=sfR_HWMzgyc http://www.youtube.com/watch?v=75xWOUkn7ZA http://www.youtube.com/watch?v=zBz_56nG5Qg degna di una trasmissione Radiofonica! |
MA CHI HA DAVVERO LETTO?
Mamma, qui posso toccare tutti, vero?
MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015
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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :
“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)
Leonardo Da Vinci (studio di Leda)
Domenico Zipoli
SEMPRE CON ME
MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...
MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE
PER SEMPRE CON ME
H H
APPARTENENZE
Cuore d'altleta
Fiumicino (Roma)
La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.
S.K.
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Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore. (Confucio)
GRAZIE!
Firenze, 24/10/2020
ei fu...
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donare il bene, sempre. Sempre.
.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.
è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).