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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

La vera me stessa

i miei pensieri

 
 

IL PIł GRANDE DI TUTTI

Fabrizio De Andrè

 

 

Lampi di felicità     

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ricordi belli

 

                      

 

MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?

 

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l'Autrice del blog:) io     

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/sml/1b62d1ce68_8237356_sml.jpgo

 

l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

2015/2011 (MATEMATICHE)

LO RIMETTO :-)

 

 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Dicembre 2014

Post N° 1062

Post n°1062 pubblicato il 31 Dicembre 2014 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

 

Giornata splendente.. Un sole stupendo, limpido, caldo. Un cielo terso e sereno. Questo vento, onesto, serissimo, forte, sincero e gelido, (3 gradi di tramontana!), riporta tutto in ordine.

 

Certo, fino a pochi giorni orsono c'era scirocco. Nemmeno dieci giorni fa, temperature miti, come se l'autunno riportasse indietro l'estate, si, perchè - all'ora di pranzo, qui, c'erano 20 gradi.

 

Sono tre giorni, che qui, nella città eterna, l'ondata di gelo sembra eterno pure lui! - Se non ci fosse il sole, sicuro che nevicherebbe, (ieri pomeriggio tardi 0 gradi)

 

 ma il sole, bacia la città eterna - e sembra dirle, che è poi vero, certamente, che durerà poco questo freddo a cui nessuno qui, era più abituato. Era dal 2011 che non faceva così freddo? o dall'anno della neve? qualche giorno, ma - non così. Stamattina alla fonte, una signora, mi ha detto che le figlie che stanno a Cormayeur in vacanza, le hanno detto che là fa più caldo 6 gradi. Ma lo sa che ci sono 3 gradi? si certo che lo so! tre gradi di tramontana! ma non eravamo preparati soprattutto dopo lo scirocco!, - sorrido mentre prendo l'acqua che non mi sento più le dita, le mani, e la testa!, c'è voluto il coraggio mio ed anche un poco di incoscienza.. quella naturale mentre scendeva, calda sembrava!. Oggi ha dato il meglio questo vento. Semba baciarmi pure lui, anzi mi bacia, mi accarezza, mi fa, BENE.  Ci metto un pò ad abituarmi ai cambiamenti, è vero. Ma poi, poi, sono forgiata. Mi riviene in mente il nonno con la giannetta romana:-) e lui in giacchetta anche con - 2. Razza lombarda forte. E la nonna, anche. Con i suoi zoccoli sotto la neve altissima e la fabbrica, cresciuta a stracchino e lavoro. Emigrante anche lei, prima in svizzeara e poi in francia. Nonnina, mi sorridi da lassù. E anche l'altra nonna, e gli altri nonni.. sulle montagne della rocca, nel panificio.. il sangue mi scorre, nei loro ricordi, nelle razze, miste.

 

Il coinquilino, dormiva, io ero già alla fonte. E mi venivano in mente le donne di una volta, che lavavano i panni con quel freddo. Chissà perchè mi vengono in mente certe cose. Forse scorrono nel mio sangue, forse, perchè ho sempre avuto - il pensiero, verso chi nella propria vita, ha cercato di darsi da fare, - non solo per chi ha usato l'intelligenza, per scoprire/costruire/creare, MA, anche per chi, ha creato dal piccolo la quotidianità del proprio esistere con la calma e la pazienza, servendosi di ciò che la natura, DAVA. Con coraggio e fierezza.

 

Questo inverno arrivato così improvviso, mi fa sentire l'estate dentro, invincibile, e insieme si amano, dentro me. Sorrido ai miei pensieri, - ogni anno, ogni fine anno, mi sembra un rinnovo di  un crepuscono infinito, anche se lo specchio mi saluta diveramente.. e ho dovuto rinunciare a quel bellissimo fondotinta nella profumeria, dove prima ero di casa.. Forse dopo esco e mi decido. A comprarlo. Ieri seduta dal parrucchiere, sfidando il gelo. Tagliati i capelli. Via la scalatura.. :-) bastano le scale, già che devo fare ogni giorno. Pareggio, e messa in piega con le onde da signora. Insomma... sembro:) ordinata, con i capelli lisci e le onde, create, e i capelli di nuovo quasi pari. Sto meglio. O MEGLIO.. mi sento, meglio.. I capelli spettinati sono miei, certo, appunto. - Ma mi volevo sentire "diversa", e sto molto più ordinata, e forse, quel fondotinta..

 

:-)

 

Ho già fatto aprire i lupini, il profumo ha invaso la casa. Ieri sera la mia pasta e ceci è stata divinizzata dal hot ratz:) si rido, perchè è l'unico cd che calma Matteo che Dio abbia in gloria F.Z. - anche se lui non ci credeva molto.. ma secondo me, è nel girone dei geni di Dio!, .-- e Matteo mi permette di poter cucinare.

 

Non posso farlo uscire fa troppo freddo e non potrò indossare il mio vestitino canonico dei miei mitici amici cinesi (chi mi segue da illo tempore sà e ricorda), del mio vestitino con le paillettes, corto, e versatile. Nada, quest'anno no!. Pantacalza da neve, nera, camicetta color radicchio (rido), come quello che ho già pulito alla perfezione, e sopra , un maglione traforato sempre color radicchio a mezza manica. Chiama angeli, e forse, trucco da signora.. come una volta.. VEDREMO. Anche lo smalto naturalmente.

 

Matteo continua a dirmi che vuole uscire. Ma non posso. Lui vuole andare in macchina, e la città  è abbastanza incasinata, con tutte le manifestazioni, in centro non posso andare, e ho già stamattina, trovato il posto occupato.

 

La casa è avvolta da una nube di calore e di roba cucinata. Ho fatto dei crostini al burro a alici, e un sughetto per lui. Per stasera, qualche crostino al salmone, spaghetti con i lupini, spigole al forno con patate al forno, poi radicchio e vino bianco. Tutto molto semplice.. e forse, sarà l'ultimo capodanno.. pseudonormale? forse..

 

Verrà mia madre.. insieme a F. Zappa anche Lei ha un buon effetto/affetto su Matteo.

 

Un buonissimo ascendente. Matteo non ama i "botti", - l'evoluzione del suo autismo ha affinato i sensi.. è - sempre stato un sensoriale, ma ora ancora di più. Non riesce a sopportare una serie di rumori, i volumi di un certo tipo, certi timbri, e tanto altro. Le sirene lo destabilizzano, e, soprattutto - dopo che il suo orecchio si è abituato, anche ad un rumore molesto, non riesce a riabituarsi al silenzio di prima, COME SE, gli creasse sia dolore il rumore, che il silenzio - dopo che il suo orecchio e il suo sentire si sono abituati a quel rumore. Inoltre, improvvisamente, lui, nella sua mente, qualcosa si offusa, e di punto in bianco, è capace di arrabbiarsi improvvisamente, e, per sfogare la sua rabbia, "si inventa", se così si può dire, - che si è arrabbiato chi in quel momento gli è a tiro, e lo colpisce, - la maggior parte delle volte, solo con la rabbia.. quando si tratta di me,al contrario, diciamo così, la sua rabbia si fa più concreta.. Ne sorrido, perchè ormai ci sono abituata, e come se fossi un pugile, o una karateka, (si scriverà così?) , lo schivo e mi faccio vedere più forte, di lui.

 

Non voglio che chi mi legge ne risulti spaventato.. questa fine anno, mi porta lo svelamento del mio raccontare, il suo autismo.

 

Fuori, un'aria freddissima gelida insieme al sole, danza. Sembra il 2014 fissarsi così. Sento che non se ne vuole andare!,prima pensavo... sono io che non voglio che vada via? è come un procedere per non perdere? nulla? indietro? - o è proprio lui, che danza, con me, ed io, con tutti gli anni indietro, nei rimbalzi del tempo, a passo di danza del vento?

 

Ieri, ieri, il vento mi ha molto agitata.. - oggi mi da forza, di dipanare, ancora, e salutare, come se, il mio scrivere, insieme ai botti fuori, al sole che sembra fissarsi in un attimo di eterno, costringesse questo tempo, a fermarsi. Forse siamo stati NOI - proprio noi, a non volerlo fissare... a mascherarci per non camminare insieme alle trasformazioni. Non sento gli uccellini questi giorni, non sono una studiosa, ... mi piace immaginarli nel loro nidi al caldo, non morti, ma nascosti nel calore delle fogliame. Chissà? Molti merli, e merle, - pochi gatti randagi, molti gabbiani, (troppi) cornacchie, quelle non mancano mai. Ma soprattutto sole, vento, tempo, non andare via.. :-)

 

abbraccia il futuro prossimo, tieni stretto il passato - e - sfida questo presente con amore e calma.

 

Io ieri ho fatto una scorpacciata di musica metal heavy metal, perchè insieme al freddo, alla messa in piega mia classica, sembra aver rimesso tutto a posto. E... non voglio deprimermi/rattristarmi/sconvolgermi - per tutto quello che capisco - che ho sempre capito.. ma forse aggirato.. ora, è qui, con me, anche Lui. Quello che capisco, tutto quanto.

 

 Mi auguro e vi auguro tutto il bene possibile, a tutti, ma proprio a tutti! tutti quanti .- compresi tutti. Indistintamente!

 

Buon anno ! buona fine e buon principio!

Play list Metallara di buon auspicio:)

 

dopo il gatto a parigi:-)  ... par condicio     -----> metal portoghese https://www.youtube.com/watch?v=NiwqRSCWw2g

 

E a seguire, classic metal 

7 pezzi degli iron maiden rigorosamente di mia scelta :-)

niente da fare.. il metal tutto in ordine aRimette!

https://www.youtube.com/watch?v=t9WU57ovl5g

https://www.youtube.com/watch?v=ZM1zAVXKdXg

https://www.youtube.com/watch?v=E50QazmwP7M

https://www.youtube.com/watch?v=E50QazmwP7M

https://www.youtube.com/watch?v=Zjdc1Y46NL4

https://www.youtube.com/watch?v=t7zk4as9kzA

 

https://www.youtube.com/watch?v=H4MM_hyJk9c     s u p e r

 

Ed ora, per concludere, un chitarrista, CHE

secondo le mie umilissime orecchie, è superlativo, e misà

il migliore.. come avevano/avevamo già decretato - attualmente vivente.

https://www.youtube.com/watch?v=M_0nlK_0ChI

Si, io non sono nessuno (ulisse!), ma- jon petrucci, ok, e tanti altri,

ma è come se, codesto, a parte, la sua preparazione .-- unisse anche una dose di umiltà.. che non so descrivere.. pur essendo un virtuoso è piegato alla musica, umile servitore..

per me, naturalmente.. pulito, lineare - spettacolare.. fluente. avvolgente mai stancante.

Naturalmente stiamo parlando di chitarristi di questo livello qui. E naturalmente la chitarra è dichiaratamente e ineluttabilmente regina assoluta.

E parliamo comunque di metallari.. :-)   ... ma di metallari dell'Olimpo!

https://www.youtube.com/watch?v=M_0nlK_0ChI

https://www.youtube.com/watch?v=Otmw7tt3YgY

CHE COVER... ! https://www.youtube.com/watch?v=h35FZ6lyzRI

... in una spettacolare esecuzione blues:-)

https://www.youtube.com/watch?v=a4l1Jk3ZCb4  ok... certo, troppi grappoli, forse, MA, non ne risente, il blues... sono grappoli a pro-fusione..!

ciao 2014... te ne vai con la luna più bella che c'è! compagna di un cielo stellato... che appare dopo il sole, e il vento, e il cielo di prima giorno, tuo ultimo, mentre scrivevo e mettevo la musica.

Buon anno! buona fine, buon principio.

 
 
 

Post N° 1061

Post n°1061 pubblicato il 29 Dicembre 2014 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Ciao Foglio bianco telematico. Bianco come la neve? qui, non nevica, naturalmente.

Non credo che bisserà, per fortuna. La neve a Roma, può essere fascinosa, vista da una finestra - chiusi, in un agio ed un tepore esterni od anche interni, MA non è il caso..

sia fatta la volontà del clima.

Vento gelido di tramontana, l'ho visto alla finestra, percepito appena mentre tiravo su la serranda. ... Sono le 8 è ora di alzarsi!, dice il mio telefonino piccino e poco evoluto. Mezzo unico solo per telefonare, e scrivere appena qualche messaggio di affetto.

Mi sono alzata, nonostante il caldo mio lettino, invitasse a restare. Devo riprenderla l'abitudine, o, quando ricominceranno le scuole, sarà tutto più difficile. Se poi, la temperatura, dovesse decidere di restare così (non credo, visti gli sbalzi ormai classici), - allora, bisogna appunto alzarsi, a maggior ragione.

Lavato il viso con acqua gelida. Sistemata la lavastoviglie. Un the, doppio, bollente e sincero, più onesto e doppiamente bollente del caffè della m'annoia:-) non me ne voglia.

Accompagnato da un fettina di panettone artigianale, senza zucchero, rigorosamente il the, con limone. La scrittura accompagna il mio presente. C'è un silenzio irreale, sono ormai le 9 passate. Aspetto che arrivi qualcuno alla porta, e accompagna la scrittura, piano piano, la mia calma. Come se suonassi uno strumento per stemperare, la paura, l'ansia, che a dire il vero, non ho. Ma internamente, se le chiamo. Non le voglio chiamare.. forse c'è il fatto di voler chiamare il postino, ma magari più tardi, non ora. Quando ancora tutto dorme. Come nei film ma la tastiera, non può sostituire il pianoforte, almeno è più silenziosa!, e la vita non è un film, anzi, sa essere pure meglio. volendo..potendo. Decidendo. Ma col cuore.

Mi lascio guidare dai pensieri. Quando in questi giorni, mi  è mancato non solo il tempo, ma anche - la giusta concentrazione per il mio concerto personale:)

Volano i miei pensieri, dentro me, come uccellini che stamattina non sento. Eppure ieri, c'erano. Li sentivo, insieme al sole, che spingeva tra le nuvole. Ho sentito proprio la sua spinta. Non credevo di poter sentire tutto questo. Uccellini a parte. La spinta del sole, che - nonostante il freddo arrivato improvviso, fa sempre il suo lavoro, insiste stella di giorno, ad illuminarlo e dargli un nome. Tra il vento che impazza e colpisce e si fa duro, e i colori di un autunno che non c'è più, e rimane ancora, stampato per poco. Tracce di colori, appese ai muri.. se solo fossi più dolce, inverno.. ma non puoi. Ma non importa, direi.

Sole che spingeva tra le nuvole, e dentro me. Tirandomi fuori il sorriso interno, che è la parte migliore, di me. Quella parte interiore, che - resiste, alle ondate di depressione a tratti, che si mescolano ai lati del mio carattere, e a tutto quello che di volta in volta, devo affrontare.

Natale se ne è già andato. E i pensieri di affetto e ponti costruiti, hanno sortito l'effetto di stemperare, la mia tensione, insieme a qualche goccia dolciastra e alla doccia calda e onesta di un' acqua termale sognata.  Mi hanno accompagnata i messaggi di affetto. Poesia e affetto - imprenscindibili.. l'una dall'altro, fonti di bellezza. A stemperare e modificare le brutture, che il Natale porta con se.. e mica solo cose belle e lampadine e pacchetti. Niente regalini quest'anno. A parte il giovanottello, e il mio piccino nipotino.

Lo smaltimento dell'anestesia, è stato orrendo. Per usare una parola dolce.

Certo una spiaggia del sultanato dell'Oman (una a caso) deserta e sperduta, sotto un sole caldo e più intenso, sarebbe stata meglio, che la tavola familiaRe, spezzata ormai dalle vicissitudini dei tempi, che non possono essere come quelli indietro. Nel bene, e nel male.

E' stato il primo anno, che nemmeno qui, sul blog, ho fatto gli auguri al mio ragazzo.

Certo, nel post precedente, si capiva. MA. è stato diverso, quest'anno.

Lo faccio ora, mio tesoro grandissimo. Auguri! per i tuoi 14 anni. Magari dopo metto la tua fotina di questa estate, - ora che è diventato difficile anche scattarti una fotografia.. e non sarebbe inesatto.. forse. Perchè avevi già 14 anni come millesimo, io madre impiastro che avevo chiesto se ti potevo registrare il primo dell'anno (rido) e l'impiegato, e che stiamo nell'800? - e vabbè, santo Dio, solo qualche giorno, solo 4 giorni!. Non si può. Siamo diventati riogorosissimi, laddove non dobbiamo.

La vigilia, è andata bene. Meno il giorno canonico, peggio il compleanno.. E' tornato tutto su, il passato, quello più recente. Gli anni in cui i segni erano meno evidenti.. E' successo tutto così in fretta! quando i figli crescono, il tempo è inesorabile. Lo è ancora di più quando un disturbo atroce li tira continuamente.. ho rivisto le foto, sul mio vecchio pc. Occhioni, e stecchetto di ghiacciolo, e un altra aggrappato alla barca che ci portava via da ventotene. Quando le meduse ti riepirono di bruciature, e tu, zitto e dolce, senza dire nulla. Quel bimbo non c'è più... esternamente. E' tra le pieghe del collo ancora tenero, nell'odore che sfida la crescita, e si mescola ancora, alla tua giovinezza appena arrivata, alla barbetta che punge i baci e alla vocetta che non c'è più, ma una terezza che resiste, nonostante l'autismo ora, abbia consolidato e firmato definitivamente ciò che prima era solo spettro.

Già.

Domande ecolaliche a ripetizione, compagne dei miei giorni. Ma non mi distruggono i sogni possibili. Eh no!. Non glielo permetto. Anche quando tutto intorno crolla, io procedo, sempre sul filo. E' ben teso. A volte è in salita, a volte sembra volare giù a picco. Quando le scelte mie personali, diventano di una pesantezza inaudita, e allora altre spinte dolorose e malsane arrivano. Si fanno malsane, perchè la contropartita delle scelte, non l'ho convogliata bene. Questo scrivo, soprattutto per me. E chi mi vuole affettuosamente leggere fra le pieghe del cuore, sa che lo faccio perchè mi farà stare bene. Sono le mie autogiustificazioni. Quando tutto si fa atrocemente troppo pesante da sopportare, ed io, a livello razionale mi perdono , ma vorrei sì perdermi in altro modo e non ritrovarmi come mi ritrovo, in un rovescio di una medaglia - che mi da l'orrore. Ma anche questo fa parte del mio esistere, e anche questo ha una sua spiegazione.  Che libero, qui.

Domande ecolaliche a ripetizione. Muri che tremano e vibrano. E a volte, penso di essermi accanita troppo anche con altre scelte. Ma un antipsicotico a 14 anni, appena compiuti, - mi dice che l'accanimento per ora, è la scelta migliore, ancora.

Si pianta sotto casa, mi è impossibile farlo salire. Devo salire a casa, e minacciarlo con l'appendiabiti.. una scena impietosa, che a lui, altresì, lo diverte tantissimo. Un'amica, qui, mi diceva, che non sapevo raccontare bene, di lui. Mi resta difficile, nonostante io, abbia una scrittura abbastanza sciolta e spigliata. A volte.

Non so cosa succederà. Vado e procedo a braccio nella mia vita, con l'autismo sembra tutto inutile. Quando poi fai la somma, e, ti rendi conto, che per certi mali, servirebbe un'agio che non c'è. Ma ancor più di un agio.. una situazione economica di un certo livello. Badante, educatore, etc etc. Mi ripeto, come a chiudere un cerchio. Ma a me, non importa di non poter pagare un paio di stipendi. Ne di non poter viaggiare ad alti livelli. Io per me, già ci viaggio. E' ben facile, stare bene con tanta grana.

Io mi affido al grano del cuore, alle risorse che la vita mi ha fornito, alle esperienze di cui è stata maestra ed io allieva in prima liena e da primo banco, fedele, in un certo qual modo.

Ieri sono andata al cinema. Siamo andati al cinema. Tramite una delle associazioni alle quali sono iscritta, mi si informava che a trastevere in un cinemino/studio, c'era una programmazione solo per "loro".

E così, dopo il nostro caro sig. fredriksen (up), e il nostro adorato topo cuoco e saetta mcqueen, .. vecchi ormai cartoni megamoderni e digitali, siamo andati a vedere "un gatto a parigi".   Lui.. che non vuole più guardare NULLA. niente più cartoni nè dvd dei suoi musicisti preferiti. E' riuscito a vederlo. Un cartone di quelli di una volta! disegnato! bellissimo. Con i personaggi con i visi lunghi alla modigliani. Una piccola perla che si è subito scaldata su di noi, che ha scaldato il corpo ed il cuore. Ho fatto bene ad andare. Mi sono resa conto di altre realtà.. non che non lo sapessi. Ma - reggere uno spettacolo, in mezzo ad urla ossessive, a comportamenti anomali, e riuscire, a non impazzire e non farsi uscire un'emicrania è stata una grande vittoria. .--- la disperazione di un giovane padre, ed un piccino, anarchico biondino, e una mamma distaccata che doveva governare anche l'altro figlio, normodotato. ... E un altro, che diceva cose assurde, un giovane ragazzo.. che diceva cose ben peggiori di quelle che escono dalla bocca di Matteo al meglio del suo austismo, è stata si una coquista per me. Ma non la conquista del mal comune. NO. C'era il vedere il faccia la mia realtà. Dove l'odore di un vecchio cinema d'essai... mio figlio vicino, il suo rendersi bene conto, del mondo a cui appartiene, nel senso, che poteva dare sfogo alla sua realtà anche lui.. sebbene, sia riuscito benissimo a resistere alle urla, di una bambina che - aveva dentro se, i fili completamente scollegati e una vitalità scollegata da quei fili..

Mi fermo io, e respiro, ora. Forse non pubblicherò?

Insieme allo splendido cartone, ero avvolta da un abbraccio di amore, là dentro. Dal desiderio, piccolo e grande, un giorno, di poter vedere un film così, in un piccolo cinema, con la luce non completamente spenta ma soffusa, e non a volume altissimo. Con quell'odore, e i piedi un pò freddi. Forse qualcuno me li scalderà? (se dovessero essere freddi, ma non ce ne sarà bisogno?) rido. Io che vado sempre a  fuoco..

mi sono ritrovata, là dentro. Nell'affetto e sopportazione che genitori come me, - impotenti e rassegnati debbono affrontare ogni giorno, dinanzi alla vita, ad una vita che ha deciso o chi per lei ed insieme a lei, di dare un compito più grande di tutti. Avrei voluto non finisse mai la programmazione.. persa ma ritrovata in disegni fuori del tempo, in una Parigi che sempre sarà nel mio cuore, nei suoi tetti disegnati - che disegnavano anche per me, bambina. E' stato bello, una carezza, tipieda e dolce, a contrasto alla severità del vento gelido di tramontana, che rendeva la città eterna altera e serissima. Ma riscoprire di nuovo, trastevere con l'autunno appiccicato bordo' ruggine e verde, su un muro, e i suoi abitanti affacciati alla finestra, nei vicoli lunghissimi e senza tempo, con un cielo pieno di stelle e una luna con lo spicchio più grande, è stato il mio presente ritrovato. Ero a posto. Ed ora lo dico e lo scrivo, in questi ultimi stralci dell'ennesimo anno che se ne va.. mentre qualche giorno prima, rivedevo i miei perfect day, con i capelli più lunghi e più belli, le ilusioni del tempo?

Meglio ora. La consapevolezza, non appare -non sà forse apparire in una "foto", o almeno non completamente,.--- te la ritrovi, invece, in fondo agli occhi, quando ci vedi in fondo, dei diamantini di luce, quando ti sembra che i tuoi occhi siano perle, ed anche se non riesci a superare fino in fondo tutte le paranoie che ti hanno sempre accompagnata e che tornano a fasi alterne in tutti i periodi della vita, ti fanno sentire, e pensare, appunto, che la vita, la vivi addosso, la senti addosso, e che proprio quando SEI, che sei la perfezione di te, - perchè anche attraverso la tua imperfezione che ti porti appresso, sai, che la superi, e lo farai, perchè è proprio quello, che vuoi.. che hai sempre voluto, e tutto ritornerà un giorno, per rimanere davvero incollato per sempre. Aprire si certo il nuovo libro, - perchè è questo che vuoi, e sorridere, al passato, come quando il sole spinge sotto le nuvole.

 

26.12.2014 : Auguri Matteo!

e auguri anche un pò a me.. sono nata e rinata, anche quel giorno...

lo rendo migliore qui. Perchè è questo che sa fare la scrittura..

 

Buon anno, a tutti voi, un pò inticipo ancora.. ciao 2014 ti voglio bene..anno importante di consapevolezze. Anno da staccare sul calendario, ora che sembra di fissarti e non andare via, mai.

https://www.youtube.com/watch?v=fnITaVRRYxk

 

 

 

 
 
 

§

Post n°1060 pubblicato il 21 Dicembre 2014 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Penultima domenica di questo anno.

Benvenuto inverno.  Nel suo splendore. Un cielo terso, stamattina, un sole abbagliante, faceva ridere dentro me, i miei occhi, pieni di natura spettacolare. Incantata ancora una volta. Bevevano il cielo i miei occhi. Dopo il trampolino di ieri.. nuvole azzurre, cariche di pioggia, frastagliate nel cielo, compagne nella stanchezza. Mia. La sera di nuovo

un cielo stellato splendente, stelle più luminose di quelle artificiali.. nessun artificio eguaglia tali connessioni. Benvenuto inverno.. l'autunno ha ceduto il suo passo, solo qualche giorno fa a ridosso della mia quotidianità, sembrava fermarsi per sempre il tempo, ma procede e prosegue. E ieri nuvolette tristi a lasciare l'ennesima altra stagione, in cui il tempo, davvero fermo stava. sospeso per me. Cristallizzato autunno, - che lascia il passo ad una notte nebbiosa. Una notte terribile. Insonne e dolorosa. Le uniche tracce di sonno sono arrivate insieme ad incubi indicibili, sempre più indicibili. L'autunno, caro, e la sua nebbiolina in cui si danno la mano, signori fascinosi e galanti, portano via, miei cavalieri, tutto il vomito scaturito dai miei incubi atroci, su cui ho pattinato nel sonno. Mai ne avevo fatti di così, in tutta la mia vita... Svegliata da una notte del genere, il sole ha chiamato i miei occhi, il cuore si  è connesso con il verde. Il cielo supremo a dirmi, che è meglio dello scorso anno.

Sono stonatissima. L'operazione di Matteo, il suo intervento è andato bene. Certo. Ma non ce la faccio a riprendermi ancora. Non riesco a riposarmi, e, se l'operazione è andata bene, - i postumi sono orrendi.  L'anestesia ha lasciato tracce che non vogliono andarsene, e l'antibiotico fa il resto: costretti in un claustrofobia, la natura un drive inn dalle finestre linde. Un mal di testa, una stanchezza infinita. Gli occhi certo felici ancora del cielo.. dopo certi reparti di ospedale. Non se ne dovrebbe scrivere in un blog?.  Reparto oncologia pediatrica. Hai un momento sig. padreEterno.. per dire agli occhi del mio cuore, quanto ancora debbono vedere. Certo che sono stata fredda. Freddissima.Ho accompagnato questo giovane uomo, giovanissimo uomo alla soglia dei suoi 14 anni, non in una prova di agonismo sportivo; non in una prova con il suo strumento preferito, NON al suo primo appuntamento galante con una ragazza.. non da quache amico un pò teppistello e scafato. No.

Siamo scesi giù nei labirinti dell'ospedale più grande d'Europa?. Mi pare. Abbiamo optato per la mascherina, si inventava un sacco di parole, e ridevamo insieme, non volevo esser altrove,  esattamente come in piscina, - io stavo là, noi stavamo là. Negli ultimi e nei primi, a sistemare le piccole imperfezioni di routine. Tagli cuciture anestesie. Le mani nelle orecchie perfino con la mascherina e te la tenevi con i mignoli. Piccolo grande uomo sei stato perfetto.. tranne che prima di addormentarti, io il tuo "muro", su cui sfogare la tua rabbia incompresa. Ma poi, sei stato bravissimo . C'è una zona "pulita", in cui funzioni.. Mi guardo.. io che guardo Te. Sdraiato in una sala chirurgica, non mi soffermo, devo andare avanti. Non c'è il tempo, per il libro gotico. Non c'è il tempo per la lettura, devo prendermi cura di me, non devo nè impazzire, nè crollare, nè barcollare, nemmeno oscillare. Ripercorro il labirinto dei mie anni, trovo la strada, esco in una giornata di crepuscolo ultimo autunnale, e rivedo nella mente le foto dei miei occhi e dei mie tempi tutti, prima della colazione, e della telefonata di Gloria. Nemmeno gli orecchi a 5 euro degli indiani, che, avrei benissimo spacciato per veri rubini, e mi sorrido, - mentre tutto è già finito. E questa è, la mia vita.

e c'è una zona pulita in cui funzioni..

e - che - porta il nome del mio coraggio, della scelta del mio coraggio, che però ora si fa più difficile.. non ce la faccio più. Sono stremata. L'autismo è una battaglia senza tregua.

Il risveglio e la notte sono andati bene, tutto il vitto ha mangiato questo antroccolone gigante, questo ragazzo pazzoide.. ma non voleva andare a dormire.. i giochi, i cartoni, tutto lontano anni luce, sofferenze nelle testine pelate, io che fredda restavo. Una cucina, donata. Mi faccio da mangiare come posso. Come posso oltrepassare ciò che non avrei pensato mai di dovere vedere? ancora?. Mi faccio forte. E' un ospedale, non è un albergo di villeggiatura. Notte insonne, su una branda, accanto.. dormire con altri. Piccola stanza, senza sogni. Stanno tutti dentro ai disegni del mare, sul muro donazione ecc ecc.

L'indomani prima della dimissione arrivano le lacrime a fontana.. dalla mia fontana personale miracolosa, esce dagli occhi il  mio stato di grazia - possibilità di uscire altrove e armonioso e scrosciante  mare interno.. flusso, di me. Calci e botte, e, l'impotenza dei medici. Le scuse del personale .. care infermiere, che, a detta mia, posso sedermi accanto a voi per la colazione... ?  già, sono stata invitata fuori, perchè - perchè quella stanza era solo per cucinare. Non mi importa mica più nulla. Di tutto quello che ho visto.

C'è il crollo di una maternità negata, e vissuta in maniera sempre più strana--- esclusa, da me, dal mio cuore. Ma il mio ragazzo. Lotta a suo modo. Tornata a casa, vado dalla dirigente comunale.. qualcuno lassù più il alto del cielo e di tutte le nuvole, più altrove di tutti i cosmi, intercede per me: il frutto di tutto il mio lavoro. Assistenza domiciliare assegnata! - Sono brava? forse. Poi alla fonte, e poi di nuovo a casa, senza un minuto di riposo mai. Eroina io di questi tempi imperfetti. più imperfetti, di me.

Senza sosta mai. Ieri la faccia peggiore dell'autismo, esce fuori, come se si volesse stampare addosso una gravità estrema, che invece ti far ritrovare una calma ed una forza che credevi di non possedere più. Spiace per tutto il resto.. riesco poco a razionalizzare pensieri, perdo le staffe in cali e toni di voce, mi curo con il paracetamolo ancora, carica come un mulo - mi aiutano a portare su le borse i vicini di casa.. Bello come il sole, e sappiamo amore mio, che - arriveranno tempi migliori. Rannicchiati per ora, nella crepe di questa grotta, in cui questo inverno che arriva ci ricorda la tua, Venuta al mondo. Piccolo fagotto troppo grande per il mio esile corpo, accanimento a farti venire fuori, quando volevi solo ancora dormire.

Tutto appare stranamente e realmente, nella sala operatoria, abbraccia i ricordi, forse ho la vista del cuore offuscata, oppure il Tempo quello galante mi sta dicendo mandando segnali, che, piano piano, qualcosa mi ritorna degli sbagli innocenti che ho fatto! sono stati innocenti.

La macchina del quotidiano procede. Cucino, stendo, mi prendo cura di me. Mi sono regalata una ceretta! ieri. Ho fatto il mio presepe naif, arricchito ancora di surplus naif.. angioletti rossi che circondano il tavolino tutto intorno al presepe con il muschio più grande delle statuine. Tende nuove di lusso, chiudono gli spiragli, ma durerà ancora poco.. ancora.

lascio così gli anni, solo gli ultimi trenta.. in una strada che non conosco.. che non ho mai fatto, che non so dove mi porta mica.

Domani devo chiamare la cooperativa. Prendere già i primi accordi. Fra poco esco - il mio ragazzo, adora il gelato anche d'inverno. Fra pochi giorni le gelaterie chiuderanno, gli faccio questo piccolo regalo, lui è felice così un vassoietto con due coppettine.

Tanto altro vorrei scrivere, ancora. Non riesco a legare bene i pensieri e tutto quello che ho dentro. Ho bisogno di tranquillità.. che è ancora molto e troppo lontana.. mi viene pure da ridere, perchè in tutto il bailamme come sempre,  ci si è messa la ciliegina sulla torna, si è rotta la lavastoviglie... e certo, che ne ho già ripresa un'altra, ieri. Pure quello ho fatto! un lampo... sono stata che la sera, non ho avuto nemmeno la forza di mangiare.. e si sà e me lo dico, lo so, è così, quando si è troppo stanchi il sonno, non arriva. E quando si  è troppo stanchi, i pensieri si arruffano.. troppo. E non si sbrogliano, come quando devo pettinare i capelli, sotto la doccia, con la crema. Per ora, le mie parole, sono la mia crema ed il mio balsamo anche.. pettinare pensieri arruffati, di questi miei tempi nuovi, stemperare tutta l'angoscia naturale, che corrisponde alle nuove scelte dell'immediato futuro.

 

https://www.youtube.com/watch?v=lcs2iVbNcMc

 

 
 
 

Post N° 1059

Post n°1059 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Un gruppo di stelle mi ha sorpresa. Si, perchè ha piovuto moltissimo tutto il giorno. L'autunno piange, non se ne vuole andare... e invece deve obbedire all'inverno, che "dicono" sarà freddo.. ma forse, invece resterà l'autunno, mascherato :-) ... un pò.

Un gruppo di stelle, alla finestra, con una striscia stranissima di nuvola. E mi dispiace, non avere una macchinetta adeguata, per fermare il disegno del cielo.

Stelline meravigliose, splendenti, da far dimenticare anche quelle estive, insomma, da farle ricordare con piacere ma senza invidia nè rimpianto.

Questo stranissimo autunno che ha seguito una altrettanto strana estate, - sembra volersi fare ricordare, lasciando un tepore, - come se la sua obbedienza all'inverno che incombe, la volesse fare franca anche sulla osservazione delle correnti. I venti freddi, vengono ancora fermati dallo scirocco e l'umidità fermata, abbassata stranamente e magicamente da un'aria rarefatta e solo fresca, addirittura di sera. Piante fiorite di arance!, mi viene anche da ridere, qualcuna certo c'è sempre stata.. ma non così! sulle vie di città insomma.. e non voglio parlare delle stagioni pazze.. l'ho detto, l'ho scritto, forse, loro davvero si sono abbracciate, ed io sono solo qui a raccontarlo, se solo vivessimo insieme a loro abbandondo tutto.. L'autunno ci lascia, che io, ancora mi devo riprendere dalla fine dell'estate.. ci metto sempre un pò ad adeguarmi. Lo so. Le correnti a volte si impossessano di me, mi sembra, ma è solo la mia dura vita.. Allora quando scendo nel cortile, immagino che ci metterei un baleno a preparare la valigia e ad andarmene via, lontano, con Matteo. Sì, certo, tornerei.

Ma è solo un pensiero per mandare via ogni altro pensiero triste, che sembra attraversarmi - quanto sembra che tutto pesi troppo. E allora, gli alberi di arancio con le arance esplosei, e allora, lo scirocco, anche se troppi cambiamenti, in un giorno, non danno tregua ... ma resisto, con il paracetamolo, a lenire una tosse antipatica. .. e non sembra Natale, non lo sembra mai, quest'anno più che mai. Fosse stato per me, niente albero nè presepio.. naif. Che ancora devo farlo.. Matteo non sembra interessato. E devo dire, che c'è un contrasto evidente, fra il clima e tutto questo scintillio, come se, fosse uno scongiuro con i tempi, a ricordarci che per forza una tradizione ci deve essere, quando, è sempre più nascosta. E' altrove, forse? dove c'è più possibilità? dove ancora si può ritrovare?  o davvero altrove, in altre situazioni si è andata a nascondere e noi, non lo sappiamo, non lo sappiamo capire, perchè fra poco arriva il freddo e allora cederemo, in un lampo, un pò tutti, accomunati, solo dal fatto che staccheremo presto anche un altro foglio di calendario... ?

 Mi guardo indietro, ripenso a Matteo. Agli anni indietro, è inevitabile. Ma lui non è interessato. Dice che vuole "tutto" per regalo, ma lui vorrebbe solo la serenità che non ha. Oppure è felice a suo modo, e non riesce a dircelo. Riceverà vestiti, e cioccolatini. Senza glutine, di marche buonissime, - a ricompensa di tante diete da esclusione, anche ... ma non ne vogio scrivere. Non voglio perdermi nella miriade di pensieri. Avrei voluto scrivere ogni giorno. Fissare i pensieri asciutti e sintetici, oppure tante e tante parole, quante ne fluivano dentro di me, MA, non ci sono riuscita.  Troppe cose da fare, sto imparando il dovere di una nuova vita che verrà e l'adesione alle scelte, una sorta di preparazione. A volte - non riesco a raccontare, oppure non voglio, in una sorta di autoprotezione, perchè mi dico, che poi tutto verrà da se, tutto sgorga a tempo e debito, lo dico a me stessa. Cerco di sorridermi, anche quando tutto intorno, sembra così assurdo. Anche quando non ci riesco a sopportare quello che mi è successo.

Il mio campione, domani affronterà una piccola operazione. Nulla di importante, insomma.

Lui non può fare anestesie locali. E quindi, come fu due anni fa per l'estrazione di un molare, dovrà andare in anestesia completa. Anche se è un intervento, sì di routine, ma non come un'estrazione di un dente. Di nuovo policlinico umberto primo. Ci siamo già stati la scorsa settimana.. a fare la visita anestesiologica. Di routine. Qualche giorno prima a fare la visita con il primario che dovrà operarlo. Uscita da la sono andata a fare una mezza specie di prova in piscina - per la terapia che fa che è andata malissimo.. Lui non sopporta "le prove", ed anche se servono per l'operatore che lo segue, ho detto che non voglio farle più. La piscina bollente, io vestita.. lui che è stato praticamente sempre con le mani nelle orecchie.. ad un certo punto mi sono incantata, sull'acqua: mi sentivo gli occhi gonfi di lacrime, un caldo assurdo. Ma non ho pensato/sognato/immaginato di voler essere "altrove". Io volevo stare là. E non certo perchè mi piace soffrire: ero semplicemente padrona della mia vita in quel momento. Senza se, e senza ma. Posso migliorare, lo so. Anche se al momento, le scelte che altri mi dicono coraggiose, pesano fisicamente psicologicamente, moralmente, somaticamente.  I periodi non sono mai uguali agli altri, anche se ci sembra.

Io spero di essere più calma. A volte ci riesco. Mi basta poco.. per esserlo. E in questi otto giorni, ho sistemato anche altre cose.. le modifiche che avverrrano, sono irreversibili, e andare verso l'ignoto un pò mi preoccupa. I cambiamenti, è vero fanno parte della vita, ma io non li amo. Io volevo solo una vita tranquilla... serena, possibile.

Le stelline lassù mi parlano, cercavo la luna, sono apparse loro. Pennello le nubi, polvere divina le stelle. Le incollo qui. Dopo tanta pioggia, - sono pronta per percorrere questo trampolino invernale, - me lo ricorderò.. si.

Domani il mio campione, sarà coraggioso più che mai. Campione.. così lo chiamò l'ostetrica che lo aiutò a venire qui, sulla terra.. Perchè era quasi di 4 kg. 3,850 grammi.

Stellina mia. E lui non avrà paura. Io dal mio canto, voglio una piccola sfida a me. Stessa. Voglio essere fredda domani.  Quando lo accompagno. L'anestesia è sempre un pò impressionante. Mi sembrava un gattino, due anni fa. Si è reclinato, su di me. E quando era piccino, invece per le tonsille e le adenoidi, - dopo che gli avevano dato il valium e lo portarono in ascensore, si tirò su dalla barella per salutare, con la manina.

Domani voglio essere fredda e perfetta... Calma. Porterò un libro. con me. E so che andrà tutto bene.

Il sonno sta arrivando.. il mio libro mi aiuta a riconcialiarmi un pò con me. E' da stamattina che volevo scrivere. Ma poi ho detto delle cose brutte a Matteo.. ci si  è messa la pioggia, la sua stereotipia, l'ombrello rotto, - ... e le parole orrende che si possono dire. Sono tornata indietro. A portargli la meranda, me lo sono fatto chiamare.. gli ho chiesto scusa, l'ho abbracciato forte. Non lo so, se ha capito. Una scena non mi andava via dalla mente. Entrati a scuola, io ero ancora arrabbiata... quella ragazza, una ragazza carina mora mora riccia, una voce di angelo che lo salutava. .. Forse è lei, che ha scritto sul diario.. ciao Matteo! un saluto dalla tua classe.. Non sono stata capace di fare nulla. Racchiusa in una sorta di scatola di dolore tutto mio, racchiusa, nascosta, celata, imprigionata.. Le mie amiche carissime, mi dicono che sono brava.. MA. non sto cercando il senso di colpa a lenire le mie giustificazioni.. mi libero, perchè - è difficile, restare in equilibrio sempre più su e senza rete, .. mentre invece, la rete c'è.. eccome, ed è il mio amore per lui.. in questa vita, - e una cosa grande io posso imparare, la sicurezza della calma. Stasera, ho scritto più male che mai..

ma sono un pochino stanca.. sorrido davanti al pc. E .. ci rileggiamo presto.

Il flusso della mia scrittura .. mi abbraccia, ed io, vado avanti.

Incrociate le dita per noi, e pensateci con affetto.

Mi piace questo mio blog.. in cui i fidanzatini di peynet si danno la mano insieme agli spaghetti western che si sono oscurati, poi lo rimetterò.. e il metal, con la musica barocca, e questa sera, anche freddy si darà la mano con kandisky (di cui ricorreva ieri la nascita) :-)  - mi piace quando google ricorda gli artisti che mi

Serena notte di stelle e di sogni e di realtà possibile incollata con loro

 a chi mi legge con il cuore.

 

Roberta

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=_FF22cBZJsU

 

 

 

 
 
 

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Post n°1058 pubblicato il 08 Dicembre 2014 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Il sole splende sulla città eterna, regalandole uno splendore rassicurante. Uno splendore che la ripaga di tutto l'orrore dei tempi. Le basta, ci basta, anche se non risolve.

L'autunno, si mostra finalmente per quello che è, in questa sua coda finale, perchè vuole lasciare una traccia di se, e far dimenticare, il calore eccessivo, la sabbia inconsueta, quello che non gli appartiene ed arriva - elento contrastante, in questi tempi impazziti. - Forse impazziti noi, da non girare più con la natura stessa, ma in senso contrario.

Arcobaleni, acqua torrenziale, questo anche lascia traccia, l'autunno che sposa l'estate, e si mostra meraviglioso, a sposare la primavera che sembra lontana, ma senza farla rimpiangere. L'estate è più lontanta ancora, si vorrebbe inseguirla, indietro è più vicina, ma se è vero, sì, che questo trampolino ci porta verso l'inverno, e la primavera non può essere lontana, non è lontana nemmeno l'estate. Le stagioni sono mano mano nella mano, tutte, in questo abbraccio rotondo, che è la nostra vita. Anche io, abbraccio le mie parole ritrovate, in questa coda di autunno, che regala una luna serale e notturna gonfia d'amore, altruista con le stelle, in un'aria rarefatta e finalmente freschissima.

E' una madre, come il sole, un padre, e viceversa, padre luna, madre sole, per me.

Che di giorno mi appassiono e mi nutro di possibilità e cerco appigli a questa mia vita, e la notte, la carezza del pianeta/satellite, mi abbraccia e mi consola, dalla finestra al mio letto.. una luce stupenda è su di me, e mi calma, mi accarezza, mi consola.

 

Campane, e calore, in questa casa confortevole, anche se, i miei spazi si sono fatti ancora più ristretti, il mio equilibrio un pochino più precario, ma la tenacia non mi abbandona e non si fa abbattere dalla pigrizia e dal pessimismo, - qualche lacrima di sfogo, a liberare il cuore, nel livido che è lavato magicamente dalle lacrime, quando mi accorgo di quanto è dura la mia vita, di quanto poco ho gioito, e di quanto ne avrei avuto davvero bisogno. Ma l'ottimismo arriva dalla tenacia e dalle consapevolezze, dall'intelligenza del non farsi abbattere, - quanto- al contrario, tutto intorno lo vorrebbe fare. E ti accorgi, del tempo perduto, in elucubrazioni malsane e decisioni statiche, che ti hanno inchiodato - anzichè farti prendere le giuste decisioni, in una "cecità", di immobilismo, ma non per tutti, arriva il riscatto totale - allo stesso momento. E bisogna prendere atto dei propri limiti. Che non devono diventare paralisi, ed ognuno , poi ha la sua globalità che se decide di rispettare, allora essa è guida per le scelte quelle che liberano. Naturalmente, ogni scelta prevede una rinuncia, quando si devono rimettere a posto le cose...

 

insomma, sto cercando di conservare l'oro, per uno strappo - rottura che devono avvenire, che di fatto sono già avvenute. L'oro è il mio , la colla non mi serve più, - non è sufficiente. Ho creduto alle brutture che mi hanno fatto vedere gli altri.. mentre invece, c'è solo una rottura, - di questo vaso metaforico.. MA la mia scelta sarà l'oro che la incollerà. La paura lecita, è che tutta questa rottura - diventerà separazione per un pò... e non lo so' se avrò tempo, per venirlo a raccontare, per venire qui, a lenire con le mie parole, le mie scelte. Forse non si capirà.. la mia vita, per ora,  sembra un libro contorto, complesso, ma non è così.

Si arriva ad un punto di non ritorno.. nessun dubbio, solo un po di paura. Un pò tanta!, ma la paura  è lecita, in una situazione come la mia.

Il respiro di Matteo nella stanza fresca. Perchè dormire insieme, meglio tenerlo spento qua il termosifone. Il suo respiro tranquillo, suona insieme ai tasti. Qui mi sento al sicuro, una mia piccola intimità, il pc, la stanza, mio figlio. I miei spazi ridotti, non riducono la mia scrittura, e getto all'etere la mia paura, per ora. Alle stelle, alla luna, al sole, alle automobili che si sentono in lontananza, alle mie faccende del quotidiano.

Mi sono alzata presto, ho già fatto colazione. Caffè stamattina e ciambellone, finalmente le mie esercitazioni stanno producenti risultati! fra poco doccia, e poi alla fonte a prendere l'acqua. C'è un notevole risparmio, ed è molto più vicino, delle acque che arrivano sì da buoni monti, - ma - qua c'è una fonte naturale vicina.. famosa, e buonissima. Voglio diventare brava a mettere lo smalto sulle mani.. rouge garcon di dior. E' un vezzo, mi sta bene, e anche se sono per ora, solo una brava donna di casa, modello sora cecioni, non voglio far bastare le mutandine, ma anche lo smalto, almeno sulle mani. Vestirmi sempre carina, anche se sono troppo magra, ma voglio sentirmi bene ed attraente per quello che posso, anche se le mie poche stelle della vita, non mi concedono il lusso dell'espressione al top, .. c'è la fantasia e l'estro , la personalità, di ognuno di noi, che può emergere a dispetto di chi può e crede di saper vivere, uno scintillio personale, che è una piccola forma di arte e genio, personali, che ognuno di noi, ha. Scintilla al di sopra, di chi, per fortuna e rango, sceglie su altre scale...

:-)

Mentre scrivo mescolando le mie impressioni, mi dico, che questo mezzo, mi servirà, mi sarà di supporto. A questo mi è servito, anche se io, lo confesso, speravo anche in altro... non lo sapevo, o meglio, sognavo, le mie possibilità, insieme a questa mia salita, ed è per quello che il blog si chiama così. Caddi giù, molto in basso, che più in basso non si può, perchè c'è qualcosa di più profondo dell'abisso, anche se, sembra un paradosso, non ci può essere qualcosa di più profondo, ma è solo una "parola", fidatevi, di chi c'è stato. E se lo ricorda bene. Siamo esseri di esperienza, la vita è maestra e ci insegna che il fondo, non ha fondo. Siamo solo noi, a dare una misura. Ed io e Dio, lo sappiamo bene :-)    ... sapete leggerlo tra le righe?

nè sibilla, ne enigma, si chiama vita. Si risolve con il carattere e la voglia. Con la speranza e la passione, con la calma della natura che ci accarezza, anche quando, tutto intorno ci sembra crudele.

Questa coda di autunno è lenitiva. Si porta via, il tempo che fu, l'infanzia definitivamente di mio figlio, - vecchie speranze impossibili, che archivio nel tempo, le mie sconfitte tutte, quello che sentivo prima ed ora è cambiato, perchè ho scelto la totalità, anche, se le decisioni costano, - ma - è meglio pagare per avere in cambio tutta la nostra impalcatura, che un pezzo, soltanto. Meglio uno strappo e una lacerazione, che una ferita che separa, giorno dopo giorno. Che fa male alla vita.

Io non lo so che ne sarà di me.. sarò ancora qui a scriverlo, ci sarò - anche se, al momento la cosa più importante non è la scrittura, compagna onesta e specchio dolcissimo, - io forse ne starò lontana, - non metto le mani avanti, è solo una spiegazione per tutte le anime che mi leggono: se dovessi mancare per un bel pò, vi porto tutti nel cuore, e non sarei dove sono ora, se non ci foste anche voi.

C'è un filo sottile che lega le nostre solitudini imposte. ..E di scelta. Di tutto l'amore che metto, io, nelle mie parole, piccoli fili d'oro preziosi, con cui avrei voluto tessere la vita, di chi davvero poteva/doveva/voleva con tutta la passione del mondo e l'amore starmi accanto, sarebbe stato ripagato, con il genio della riconoscenza, quella del dono, vero di me, di noi, - è difficile vivere? mi dico, che abbiamo reso difficile ciò che era naturale e facile, e facilissimo, ciò che nuoce, prigionieri di una scatola cranica, che doveva e deve servire il cuore e la coerenza, per salire.. non schiavi della potenza, ma - la scelta di realizzare , anche ciò che sembra piccolo, ma che piccolo non è.

Non mi perdo, affatto, non ho il dono di una sintesi asciutta e stringata, non possiedo tutto questo... sono quello che sono con i miei limiti, ma con l'amore, e la consapevolezza delle cose, del buono in noi, e del nostro passato, - possiamo conservare ciò che è stato bene e buono, per portarlo come arma che non nuoce con noi.. o come arma di difesa, alla calma di ciò che ci serve per affrontare il presente - che abbiamo deciso debba essere per noi. Per vivere accompagnando il nostro respiro, e un anelito di felicità, serenità possibili.

Porto con me, in ogni mio giorno, la mia nuova crescita.. con uno spettro, che è diventato sempre più grande, che cammina appresso a noi, che non lascia nemmeno un minuto, questo mio ragazzo, - icui occhioni stellati e profondi sono diventati più tristi. La consolazione, è una testarella, bellissima. Un'altezza inconsueta e magica, e la speranza nuova, che "cambi", non per fatalità fatalista.. ma per età nuova come regalo di conquista ad un nuovo ostacolo superato, come fu per me, forse.

Lo ripeto, non ho ricette. Ed è diventato tutto più che complicato e difficile. Da gestire. A volte il macigno sul cuore è diventato impossibile da sopportare. Le fasi delle nostre età, - sembrano abbattere, ma mi fermo solo a riposare, in realtà, su questo filo... è un'esercitazione, alla salita. Perchè tuttto questo è un allenamento che serve, al frutto che sboccerà, allo stacco che avverrà. Metaforicamente certo, ma sarà la metafora, del cerchio che si chiude e dispiega ad una nuova fase, il sigillo per andare avanti nella liberazione. Scrivo tutto questo, da poter rileggere.. ognuno ha il suo album. A me, è stato concesso "questo". Di parallelo, e che si incontra ce l'ho.. Certo. Si interseca... e come una scheggia partirà.. decollerà, si libererà. E lo scrivo a memoria/sugello, soprattutto perchè potrebbe esserci il peggio, e lo scrivere, e poi il rileggere, una lotta e contrasto alla paura.

Ma la paura, la vinciamo vivendo come abbiamo scelto, con le nostre convinzioni incollandole al vero di noi, - portandola appresso come le nostre insicurezze, tenendola bada, vincendola, come facciamo ogni giorno, con la morte.. in tutti i sensi... Scegliendo di vivere, davvero. Globalmente, totalmente. La scrittura può renderlo possibile.. si.

La mia macchinetta fotografica è stata ripristinata. Era fuori uso solo la piccola schedina interna, la memoria. Ho fatto ancora, delle foto, alle magie autunnali, - ma non ho tempo, di inserirerle. Così come tutte quelle fatte questa estate in Toscana. Il tempo, è divenuto come un battito di ciglia, per me, --- come ti giri, subito scorre.. a volte riesco a fermarlo, insieme a tutte le piccole grandi cose che costruisco ogni giorno.

Mi piace inserire le foto, lo farò, appena possibile. lo farò. tornerò a farlo.

Mi fermo. Per lasciare la mia scaletta musicale, per ringraziare luna e stelle, le stagioni, e tutti i ponti d'amore e di affetto e ho incrociato, qui.

Non lo so se e quando tornerò ... magari domani, o fra poco. Ma ci sarò ci sono come posso.

Un abbraccio sincero, a tutti voi

Roberta 

 

(intro d'acciaio), con preziose e classiche variazioni (sul tema):

https://www.youtube.com/watch?v=p0OX_8YvFxA

https://www.youtube.com/watch?v=v-sGhzHzLSE

https://www.youtube.com/watch?v=lA5pjOxR4kw

https://www.youtube.com/watch?v=yGJOMdpKX9A

https://www.youtube.com/watch?v=OwLP-6hZV-U

https://www.youtube.com/watch?v=IZDM1J-c2F8

https://www.youtube.com/watch?v=IVHnVDg7IJI

https://www.youtube.com/watch?v=vKSvILLsvY4

https://www.youtube.com/watch?v=RlNhD0oS5pk

***                                                                    seta..

https://www.youtube.com/watch?v=qSPe7ZUhBZI

***

https://www.youtube.com/watch?v=a3sYPX17cFk   e ancora metallo

 

:-) https://www.youtube.com/watch?v=MCkzMuFJl58  beate mescolanze e intrecci :-)

_______________°°°_______________***___________

 

!!!      --->>      https://www.youtube.com/watch?v=S9iaqFtyWfE deluxe

Maxdeluxe .....        https://www.youtube.com/watch?v=ZLJt4P66VBQ

 

MemoRy    ---->    https://www.youtube.com/watch?v=L2-_dxvlkg8   

e,

https://www.youtube.com/watch?v=3aAzdHnYfuk  ... viaggi musicali .. cosmici.

e unioni spettacolari. punto!

 

se non dovessi tornare a breve.. almeno non vi annoiate.

:-)

 
 
 
 

 

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VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/med/1b62d1ce68_8748280_med.jpg

                                  

 

MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

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     Cuore d'altleta     

 

Fiumicino (Roma)

 

La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.

S.K.

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Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.   (Confucio)

 

GRAZIE ...

 Io e Cate a Firenze 

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io e Viola

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_____ *________*______     Grazie Sig. "Libero" :-)


Monica Cara e Io a Bologna

 

Risultati immagini per amicizia

 

GRAZIE!

Firenze, 24/10/2020

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ei fu...

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donare il bene, sempre. Sempre.

.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.

è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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