Blog
Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

La vera me stessa

i miei pensieri

 
 

IL PIŁ GRANDE DI TUTTI

Fabrizio De Andrè

 

 

Lampi di felicità     

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ricordi belli

 

                      

 

MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?

 

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l'Autrice del blog:) io     

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/sml/1b62d1ce68_8237356_sml.jpgo

 

l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

2015/2011 (MATEMATICHE)

LO RIMETTO :-)

 

 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Gennaio 2016

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Post n°1114 pubblicato il 30 Gennaio 2016 da Roberta_dgl8

                                   pezzo da sogno :-)

 

 

 

Murales dal sapore Hippy vicino casa di mia madre

 

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da notare la trasparenza dell'acqua di ostia, alle 8 di mattina...

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riflessi d'argento, dell'Estate invincibile ...

 

 
 
 

Sistemazioni 9

Post n°1113 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da Roberta_dgl8

Fotine mie... sempre giugno scorso..

un salottino semplice semplice, direi ...

 

 

mi accontenterei anche solo di questo quadro qui:-))))

 

100_9846

 

 

ok, lo so'non sono il massimo, MA, diventerò più brava,

con la mia nuova macchinettà

(con calma, me l'hanno solo regalata il 4 luglio!) :))))

 

 
 
 

Sistemazioni 8

Post n°1112 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da Roberta_dgl8

Prospettive medievali, Chiostro della chiesa dei Santissimi Quattro Coronati,

Roma.

Raro esempio di architettura medievale, a Roma, praticamente quasi tutta

distrutta (là vicino ci sono nata io:-))))

cioè sta tra S. Giovanni e il Colosseo. Fotine mie, giugno 2015.

(sono un pochino storte, ok, va bene lo stesso)  :-)

https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_dei_Santi_Quattro_Coronati

 

 

 

 

 

 
 
 

Post N° 1111

Post n°1111 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Farò pace con me stessa;

farò pace con questi alberi e questo viale;

farò pace coi sogni infranti, con le mie illusioni;

farò pace con quella che ero;

farò pace con chi ancora abita in questa casa e non dovrebbe;

farò pace con le mie paure;

farò pace col ritardo degli intenti;

farò pace con l'autismo;

farò pace con le approsimazioni altrui e con le mie;

farò pace con questo traguardo che arriva in ritardo, troppo in ritardo;

farò pace con la mia lentezza squilibrata e la mia velocità altrettando squilibrata;

farò pace con le mie paure, con quello che mi aspetta e la solitudine nuova e scelta;

farò pace con le mie imperfezioni ..

farò pace con tutto e soprattutto salvero' l'AMORE.

farò pace con chi ora, si comporta incivilmente, con me, farò pace e saprò costuire un nuovo presente.

sì.

E sistemerò tutto, perchè poi, già so' che ci sarà sempre qualcosa da sistemare, ma ci camminerò insieme..

mano nella mano, con me.

 

Di seguito, mie fotine, a sistemare ed agganciare da dove ero rimasta...

 

ho ancora, qualche sogno... :-)

 

Viole

 

 
 
 

Post N° 1110

Post n°1110 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Mi tremano le mani, ma va bene lo stesso.

La scrittura come "cura", la mia, cura.

Nel mio presente tumultuoso, così come tumultuosissimo il mio passato appena appena remoto, pieni entrambi di avvenimenti a grappolo, cerco di far pace col mio passato, e ricomincio da me, come sempre.

Mi tremano le mani, perchè avevo paura, di non riuscire più a scrivere. E invece...

Ricomincio da me. Io ho bisogno di sistemarlo, il passato, - perchè in verità, ciò che cerco e voglio trovare più di tutto è la possibilità nuova per il mio presente. E' questa la mia scelta. Per far questo ho avuto bisogno di sistemare il passato, e continuerò a farlo, attraverso gli aggiustamenti ed accettazione soprattutto di esso (e quindi con me), far pace mi servirà per conservare ciò che di bello ho avuto, abbracciarlo, come ho scritto tante volte. Salvare tutto l'amore che ci ho messo nel riuscire a decifrare questa vita, che tanto semplice non è stata per me, nonostante io, per carattere e per sensibilità, abbia contribuito a complicare, un poco. Mi serve, nello scrigno della mia memoria, riuscire a ristabilire possibilità nuove. Abbracciarmi, tutto quello che sono stata, quello in cui ho creduto, i sogni, anche tutti gli errori. Me stessa.

Più che un esercizio di memoria, il mio, è un ricostruire me stessa, abbracciandomi totalmente. Completamente. Sono io, ero sempre io.

Respiro e mi calmo.

La scrittura mi aiuta. Le stelle compagne e sorelle di queste notti e sere invernali, fulgide e splendenti brillantini del cielo, stasera giocano a nascondino con le nuvole. La luna meravigliosa, è nascosta.. La luna nuova, l'ho fotograta: pubblicherò le foto. Tornerò a farlo. La scorsa domenica, siamo andati con Matteo al parco degli aranci, di nuovo.. tremavo anche là.. e non riuscivo nella messa a fuoco, ma qualcosa di buono è venuto fuori.. si tratta solo di accogliermi, aspettarmi, calmarmi, e... pubblicherò. Fino a quando me ne sarà data la possibilità. Per ora, ho avuto in regalo, belle persone... una speciale incontrata sabato scorso.. una sorella di una villa in città, una bambina amica, con cui non ho giocato da piccola, non abbiamo giocato, ma la Vita sa restituire ciò che toglie, e da anche i sogni, anche se poi, le cose, non vanno MAI, come devono.. questo un poco dipende pure da noi. :-)

E' un inverno stranissimo. Non egoista, con accenni di nebbia fitta: ieri la città eterna era completamente avvolta nella nebbia, e il sole, sembrava la luna, giocava pure lui, offuscatissimo  giallo pallido avorio di nuvole, a voler pigliare in giro, e burlarsi, mentre la città era sospesa e galleggiava in una nebbia milanese (?), ho chiamato la mamma  - mamma! hai visto che nebbia! siiiii ma che stiamo a milano? :-)

Poi sorridevo, e mi dicevo, che ero estiva dentro, con i colori anche fuori, nonostante il giaccone blu, i camperos, il collo alto. E mi sorridevo, e mi sentivo addosso nonostante tutti gli anni, una giovinezza nuova. Poi, improvvisamente eccola la stella più luminosa apparire, e ingoiare tutta la nebbia ovattata, splendente a mandarla via e d'accordo con Roma a dire: visto? qui è eterno tutto, ma non la nebbia.. qui è eterna l'eterna bellezza, - che sa far apparire tutto il verde del mondo concentrato, avvolto in una nebbia, e poi restituire il sole, in un inverno autunnato.

Sbalzi di temperature, in cui i rami secchi, sembravano parlare e suggerire, che nulla è morto è solo ciclico. Così come, i ricordi, che si intrecciano alle stagioni, e si rimettono a posto poi da soli, e accompagnano le scelte che abbiamo scelto e che ci si rivelano insieme alla spinta alla scelta appunto.

Sig. Libero non mangiarti il mio post, :-)   mi suggerisci di mettere una foto nuova, sul profilo, e vorrei. Una foto mia, sì, ma questo bimbo che tenta di toccare la stella... non so'... è come se fosse l'anima del mio ragazzo ormai 15enne, che dentro resta con gli stessi occhioni di cucciolo che fu... non poco meno di 5 anni orsono.. lustri scintillanti che vorrei riprendere, eppure a volte, davanti allo specchio mi sorrido come non mai, ed esce fuori una bellezza, strana, che mi dico : sono io? quando quella colla, sembra porporina di stelle appunto, e tutti i colori e me stessa, escono fuori a dirmi chi sono, ad incollare ed accettare tutto quello che sono stata che sono, la mia anima fa pace con tutto. Col cuore, col cervello, con il mio corpo, e mi sorrido, e mi trovo bellissima. Una bellezza non canonica , una bellezza di decisione e spinta alla vita,  in cui lo specchio  è solo un rimando di coraggio. Niente altro, a guarire insicurezze e difetti (dell'anima).

Lo ammetto, sono un poco agitata e tanto vorrei scrivere. Tanto altro, ma per stasera mi fermo qui.. in attesa che vengano altre parole, in attesa che escano altre stelle nel cielo.

Dal cielo a dirmi di non avere paura, di accettare anche il tremore, di non aver paura di nessun silenzio, di essere contenta di me, di sorridermi e continuare a farlo.

E allora, ecco il diario...

Devo fare le volture delle mie utenze. Troppi anni di segretaria mi fanno ora venire la nausea per queste cose! e le ho condivise con mamma, lei ha capito... la mamma era una bravissima sarta di atelier e anche di pellicce, e ha capito al volo! lei che non voleva più nemmeno attaccare un bottone. :-)  ma devo farlo. Volture... sì.

E poi, incominciamo una sorta di calvario necessario per sconfiggere questo tumore. Che non c'è più, ma che potrebbe tornare.

Cominciamo lunedì. Voleva andare da sola, ma non voglio. Voglio andare io. figuriamoci attraversare tutta Roma! Da tiburtina dove abita mamma l monteverde dove è l'ospedale.

Andrò io. Montesacro, tiburtina, e poi direzione gianicolense... con le strade del mio passato.. il tribunale dove facevo la galoppina per qualche anno (ah santa esperienza che mi è servita per mettere le pezze ai casini che ha fatto mia sorella all'ospedale... ma è mia sorella e le voglio bene comunque, a prescindere dai casini), e poi uno dei miei vecchi uffici e poi la bellissima villa pamphili, che sembra essere senza stagione, nonostante l'inverno e i rami secchi, che sembrano parlare - sembrano braccia a dire, torneremo, non lo vedi ch esotto c'è l'estate? che è tutto un intreccio come il nostro passato e il presente e il futuro che è tutto il tempo, che siamo noi?

certo... sarebbe meglio e bello, un presente di spiaggia sempre di primavera o inizio estate, e bistecche e aragoste a due soldi... sogni come stelle scintillanti, Matteo circondato da bellissime ragazze semplici in tutto e per tutto, io superabbronzata perenne a nutrirmi di letture, o solo di sole e musica.

Respiro, ancora. Scrittura traghettami in questa vita, fammi navigare e nuotare nelle mie scelte senza paura. Scrittura aiutami nella quotidianità, nella possiblità nuova che mi sono scelta, in cui abbraccio i ricordi, la bellezza anche dell'errore, dell'affetto ch eci ho messo del calcolo buono per far contenta una parte di me, non "tradendo", l'altra me stessa, ma perchè non ero capace.. è difficile vivere, a volte la vita è una sciarada, un rebus, forse siamo troppo complicati... ossignore dio dell'universo, troppo cervello e poco cuore? oppure troppi impulsi, oppure troppi contraccolpi e codifiche strane.. oppure macchine perfette... che si guastano come si sgancia la cinghia del motore di trasmissione.. a tremare di freddo anche quando il freddo non c'è.. Vita più bella e semplice dono.. e noi, imperfetti fallibili, che rendiamo complicato ciò che è semplice.?

RICOMINCIARE. A scrivere.. a snocciolare lettere.  a far pace, con i contraccolpi. A far pace con il terremoto e il bombardamento che si chiama autismo che mi ha fatto capitolare da una parte, MA, che mi ha permesso di ricostruire da macerie, più solide basi. Sebbene... dal profondo di me, io non lo accetto ... non accetto che abbia colpito il mio affetto più grande, il mio cucciolo carne della mia carne, un pezzo di me.. MA respiro, e mi dico, che questa dell'accettazione, sarà la sfida più grande in assoluto. Mi muovo da sola, con l'autismo e consapevolezze nuove, e vorrò parlarne. Semplicemente per farci pace, anche con lui. Quando, non volevo ammetterlo, quando mi sono girata dall'altra parte, e non l'ho voluto guardare in faccia, rapita da una speranza finta, oppure divisa da suo padre, divisi da un dolore più grande di noi.

Sono riuscita dopo un lustro ad avere un appuntamento con il primario famoso. Spero per me stessa di dirgli tutto. Spero per me stessa, di esser franca e che lo sia lui. So che l'autismo non è psicogeno, è organico. Lo so' l'ho imparato ma ho bisogno di chiederglielo ancora. E voglio sapere di più, e ancora di più voglio una diagnosi funzionale, voglio sapere in cosa posso sperare e in cosa no. Voglio sapere, se posso fare qualcosa di concreto, voglio brigare, ancora, anche se sono allo spasmo delle forze, per tutti questi anni, che ho tentato disperatamente di incollare per non morire.

Poi la scelta della scuola.

 

Con tutto quello che mi è successo negli ultimi mesi, una mandria di bisonti non sarebbe sopravvissuta, io si. Mi chiedo da dove mi arriva tutta questa forza. Sono pigra di base, eppure c'è una spinta misteriosa a dirmi che devo proseguire, andare avanti. Procedere. Anche se faccio da sola, in un'anarchia totale... e mi adagio, perchè non ce la faccio.. e tengo a bada i sensi di colpa, perchè non tutti siamo preparati - non avevo bagagli sufficienti per scalare l'everest io, al massimo una parete abruzzese...

Mi fermo e respiro..

Voglio far pace, coi ricordi belli. Li prendo, li custodisco in uno scrigno prezioso.. e ci penserà la musica, ad accarezzarmi.

Per ora è tutto.

 

https://youtu.be/cNdB5-A9O7g

https://youtu.be/qiaF4kuxJco

https://youtu.be/VnuQMsEV8dA

https://youtu.be/HRQxljCTL8U

https://youtu.be/adMBYCd3x6k

https://youtu.be/x65nzrPm6y0

https://youtu.be/Uq569LIQUTA

https://youtu.be/TuCclZAuYaU

https://youtu.be/611Wxihk9vk

https://youtu.be/Af6jOq0dWqo

https://youtu.be/vK34DVYsICY

https://youtu.be/UYFIIuubklU

https://youtu.be/T5qBH2DpnTU

https://youtu.be/s8uVuLQGLTQ

https://youtu.be/aMkpRtqJwbw

https://youtu.be/YU_JTwjgpdQ

https://youtu.be/dNsU5edolvk

https://youtu.be/DalBAPTQFF8

 

da una metallaraatipica per ora è tutto! sennò non mi fermo più!

:-)

:-)

 

 
 
 

Post N° 1108

Post n°1108 pubblicato il 11 Gennaio 2016 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

 

 

Ciao Fabrizio... non mi sono scordata...

 

(non solo col Metal, sono Rinata)..

 

un piccolo omaggio, da una bloggher, squinternata.. si Dany, li riattacco, i quadri.

 

:-)

 
 
 

Post N° 1107

Post n°1107 pubblicato il 11 Gennaio 2016 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Sì, nuovo post. Prima della post-a. Prima di telefonare alla mamma. Prima di completare la spesa. Prima di tutto, perchè, sì, io non sono una scrittrice, certamente. MA, la voglia e l'impellenza di scrivere, arrivano, ora prima di tutto. Mettere nero su bianco, ogni pensiero, mentre scorre il sangue, nella mia vita, dentro e fuori di mè.

Devo fare ordine, in mezzo alla confusione; grazie a questo portale che mi ospita.

Non mangiare questo post, it. Lungo, come i miei, o forse, no.

Devo fare ordine, in questa confusione nuova. In cui, come nel passato, i fatti della mia vita, i miei misfatti, si intrecciano con i fatti del mondo, che poi è la stessa cosa, MA, non per tutti gli intrecci sono così, violenti, forti, drammatici.

Per me, sì. Inutile più dire, che li volevo diversi. Sono ancora qui, e questo mi torna e ritorna.

I fatti del mondo, che poi è lo stesso, si intrecciano coi miei.

 

E' morto il duca bianco. Ciao Duca. Mio prima innamoramento virtuale, e reale. Col tuo panama bianco, nella mia triste cameretta. Ho bisogno di scriverlo! Volevo parlare, del tuo nuovo disco, caro Duca. TU, che l'altro giorno, mentre tornavamo dall'ospedale con la mamma, MI hai sorpresa, di nuovo. Anche la mamma si ricorda di te. Non le ho chiesto del poster, ma la tua ultima canzone, bellissima suggestiva, ebbene, io, Sì, avrei voluto scrivere una recensione. Io strampalatissima scrittice e fruitrice di musica, non ho poi avuto la spinta. Leggendo poi, in rete, le recensioni, mi sono fermata. Ho visto solo la copertina (che mi ricordava un già visto... quella dei stone temple pilots, al contrario, o dei sister of mercy), e poi i cristalli swarosky, ma mi sono fermata. Ho veduto il video.. suggestivo, che pure lui si è intrecciato col mio destino e col mio passato remoto breve...

MA non ci sono riuscita. Lo faccio adesso. Adesso che il passato di questi piccoli giorni indietro, mi ha riportato all'adolescenza che tento disperata di ricucire.

L'idroscalo, ostia a destra, anzichè a sinistra, non gli u2 successivi(sebbene un aereo sopra la mia testa, ed un mancanza vitale, mica si cancellano 30 ANNI)  -  ma - NON le gite successive, non la strada, non la tenuta del presidente, non california simile.. no.

Indietro ancora di più. A Pasolini. All'isoletta letteraria, per fortuna. Nella mia solitudine, con il mio cristallo sognante, dimagrito, in quel cancelletto, che si chiude solo col moschettone,  a sentire un brivido nella lettura dei pensieri, che mi ha percorso tutto il corpo. Frammenti di memoria. La mia.   Era rispettato lo scrittore e poeta, a casa mia. Dai miei.  Rispettato.  Io invece me ne sono tenuta alla larga. Preferivo le corde di Moravia, di Pirandello, su tutti.  ma ci ero già stata là.. in quella ruggine rimossa per fortuna, dove la desolazione, veniva ora raccolta da quattro cattivi cani randagi di grossa mole (per fortuna che una signora di una famiglia particolare è rimasta, ad aiutarmi col moschettono, NO, non oso pensare affatto, a cosa sarebbe potuto accadere, se non l'avesse fatto). C'ero già stata là... ma non potevo ricordarlo più.

E questo frammento, col mare, d'inverno, in un inverno anomalo, nascosto nelle pieghe del vento, un altro intreccio di destino. Sì, sono cresciuta, col vestito da sposa di mamma, il trucco violento sul viso, come i bambini fanno, le scarpe gigantesche, in piedi piccini e radio onda rossa, con la musica migliore, e i sabbath, a tutto volume. E non solo. Ma poi sono cresciuta in fretta, con le morti della mia famiglia, luttuose che si intrecciavano col piombo di quegli stessi anni, andando ad incollare, una giovanissima ragazzetta, che si muoveva incerta e triste, nel mondo, prima di imparare di nuovo a sorridere. I capelli castani e lisci diventavano corvini e neri, si increspavano col sangue, e un'adolescenza preclusa e vista da lontano.. piombo, per le strade, violenza nelle scuole, capivo tutto, mentre fumavo la prima sigaretta dietro alla giostra, E, in stranissime audiocassette e alfette di ragazzi più grandi, suovani tu mio Duca; E TU, c'eri a camminare nelle mie strade rovinose, ... a dirmi che potevo già essere EROE. eroina. Già.

piano respiro... poi, tornato, ancora, sì... in un'adolescenza dopo... leggermente più sorridente e solare, di permanente, a tenermi sù coi tempi... e il primo innamoramento siglillato e sugellato... dalla tua nuova versione, dopo i 70 gli 80. Tu che nonostante i beatles i pink e il cantautorato e il metallo che si amalgamava col blues appena scoperto, mi facevi volare nello spazio, restando coi piedi per terra. e facendomi andare sola e coraggiosa, in un passato che ORA, so capire, in un tuo concerto,... ti preferisco pensare e ricordare, con la tua splendida voce, mentre alle spalle non c'è quel brutto male, ma, un ragno d'argento.

E

in questi giorni recentissimi, nel bar davanti al mio recente passato, e anche al passato dei miei cari, di fronte al tribunale penale di piazzale clodio, nel filo di lana fatato della vita, mi hai accompagnata, molto meglio che nel 2013. sono riuscita a malapena a sentirti, nello splendido brano, non contaminato dalle immagini, in cui mi ricordavi i Cure, altra colla, in cui mi ricordavi i van der graf.. in questi anni, in cui sono stata brava... bravo tu, genio ad incollare tutto. E BRAVA, IO.

O forse, è solo il mondo, che ad ogni livello, nel bene e nel male e nei ricordi, e coi ricordi, si intreccia ad ognuno di noi, al proprio ed al suo destino.

Allora, mi dico, che tutto passa e resta. Che l'adolescenza è un ponte, che dobbiamo incollare a noi, e staccare da noi, in un'Umana contraddizione che ci portiamo dentro.

Che ogni musica che ci aiuta a crescere, che in tutto quello che facciamo anche adesso che non riesco a metterlo il nero su bianco, perchè vuole scappare via e resatare nascosto dentro, me, tutto ci ripercorre e torna.

Ho passato il natale con i miei cugini materni. I miei cari cuginetti. Più  piccoli. Gli auguro tutta la felicità possibile. Verrà anche per loro. Ho capito di volergli tanto bene. Con la tombola di cocco bill.. e sentire le voci di noi bambini, quando ancora c'era lo zio.. e quando ancora la vita, non aveva colpito così tanto forte. ... un poco sì, un poco tanto, ma non con colpi inauditi da tutte le parti.

E allora, mi tornanon con i poeti e i musicisti e il mare, e questo dolcissimo inverno, i ricordi, e il mio sangue che scorre, nelle decisioni NUOVE, CHE, si stanno allungando, ma ora tutto è compiuto, si tratta solo di pazientare.. ed è un piccolo rodaggio. Come a dire, non da tutto quello che ci sembra incasinato, poi, non possa venire fuori il bene... tutto viene da se, se abbiamo poi tracciato bene la strada anche nella confusione. POICHè, no, non è da tutti muoversi in percorsi lineari e non tortuosi. A ME, è toccato un percorso tortuoso.. la linea dritta è la vita, che cerco di addrizzare IO.

Respiro. La casa è un poco in disordine... sì. Ho fatto la lista delle cose che mi restano da comprare. Poi la fonte. Poi i letti; devo andare a ritirare i quadri.. sono cocciuta, a volerli ancora riattaccare, o forse non volevo vedere quei vetri rotti... ho le gambe piene di lividi, la ferocia autistica passerà. Non per incanto o per magia... mi sento che è per le scelte che ho fatto... e mi verrà da dentro la chiave, così come, quando AMIAMO, ci viene da dentro quello che dobbiamo fare, le insicurezze cadono, e ci muoviamo come il migliore degli ingegneri. ... d'amore.

E... ho finanche paura a scriverlo, con un piccolo sotterfugio, CHE spero duri, sono riuscita a spezzare la routine del mio piccolo grande uomo.. che la sera non vuole più salire a casa.. Gli ho detto che deve aiutarmi, - a vedere se la cantina, caso mai è infestata da qualche brutto animale.. E lui coraggiosamente viene. E l'abbraccio di stamattina.. non può esserci nulla di più grande. Nonostante i colpi e la violenza, del suo male.

 

Ora chiamerò la mamma. Sì, anche lei lotta contro un tumore. Di nuovo. E' riuscita a sconfiggerlo, nonostante, nonostante ora, sia come un uccellino, con più ferite. Non riesco a togliermi dalla mente, la foto di lei piccolissima, con i capelli biondi, e un fiore gigantesco tra le mani, in mezzo ad altre piccine, piccoli fiorellini in un prato. ....sono stata una pessima figliuola e lei una mamma spietata a volte, sfuggente come la gioconda, e lontana, lontanissima - vicina solo la ferita, del cordone, ... più vicino papà... succede, così. ... Ma oggi, ora, è lei che mi ha dato tutta la forza... papà ha lasciato forse tracce jazz... in quella bouvette di lusso, con mia cugina paterna... che lavora al senato, il ramo colto della famiglia, le lettere antiche il greco ed il latino che copiavo, quando avevo perso l'allenamento alle versioni, ed avevo smarrito la strada già prima di prenderla..

Scrivo alla rinfusa, ma con una sincerità assoluta, di chi, si purifica il cuore, e si libera l'anima.

I ricordi si intrecciano tutti, è come l'abisso del passato di witman, che ho scritto male, lo so... non ho tempo ora per il libro.. magari, poi, farò un post, it brevissimo, e trascriverò di nuovo (repetita iuvant) .. lo avevo già fatto 4 anni fa nel blog, la scritta sul libro.. e la riscriverò qui.. e poi, ci metterò un brano; e poi, scriverò degli aforismi, uno in particolare, se ci riesco di Marco Aurelio.

Roma mi ha accompagnata in questi giorni, giusto ieri. Nascondendosi tra via bissolati, una via veneto solo di sceicchi mal celati, piazza barberini e di nuovo via veneto e vi aludovisi, pigra nelle luci ancora scintillanti del natale. e nascosta, nel suo buio misterioso, nella crema di ricchezza, che amalgama con le periferie che si nascondono nei passi di viandanti  come me e mio figlio.

 Nei miei svenimenti, per via della cervicale, dei tacchi , dei sampietrini, di un Maggio a gennaio, che destabilizza, con cockail autistico e la tv, che guida  all'ennesima storia di amore corrispondente, e di nuovo all'autismo; altri intrecci violenti. A cui ho tenuto testa, quando l'ex, coinquilino ormai spezzato, dice, CHE, accusa, a fronte, di invece la mia lungimiranza, sentita e messa nero su bianco anche alla tv.

La scrittura aiuta anche a lavarli i panni sporchi. Li candeggia, li netta, li profuma, li sistema e piega. Addirittura, fa far pace, anche con chi , qua dietro e nella vita, confonde il brusco col lambrusco.

Si sceglie, di esser se stessi.. ok, già sì.. anche questo scrivo... poichè nel cuore, c'è la parte sì, nascosta, che solo qualcuno ha tentato di scoprire e capire, forse solo uno, ma il resto, lo posso scrivere..sono uscita fuori, da un parto complicato, da un annegamento .. e poi  dal piombo e dagli intrecci violenti della mia vita, dalle morti, che l'hanno costellata togliendomi quasi tutti i miei cari, dagli anni 80, dai 90, MA no, non sono uscita viva fuori dalla diagnosi di autismo.

 

Figlia di questi tempi tecnologici, ho provato a rinascere, creandomi - qualcos'altro.. non come una sorta di zombismo, MA, cercando di reincollare come sempre, quello che fu il mio passato, quella che fui, DAVVERO TUTTI I PEZZI, che disperatamente ma con tantissima vitalità, cerco di portarmi appresso ogni giorno.. e

COMBATTENDO, ANCORA.

 

non farò una play list...

metterò due brani (anzi 4) del duca.. bianco. Altri pezzettini di quel che sono, già ci sono.

O sul profilo, o, nei box, laterali. anche sul profilo spaziale.. ch poi sono sempre io, c'eri già. Metallara, rinata, ma con tutte le variazioni del mondo.. del resto proteo, mi fa un baffo, no? ... siamo tutti tante e molte cose, forse troppe, come tutti i nostri errori, ma poi alla fine, l'importante E' come sempre, il ritorno.

Un abbraccio a chi, attraverso le mie parole squinternate, ha imparato a volermi bene.

 

Roberta

 

https://youtu.be/jBuwC4VJi50

 

https://youtu.be/4B5zmDz4vR4

 

https://youtu.be/rJCBYUKMvMQ

 

 

 

https://youtu.be/y-JqH1M4Ya8  (non ci sono parole per la bellezza di questo brano).

 

 
 
 
 

 

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VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

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MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

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     Cuore d'altleta     

 

Fiumicino (Roma)

 

La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.

S.K.

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Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.   (Confucio)

 

GRAZIE ...

 Io e Cate a Firenze 

9-ottobre-2016-con-roby-in-piazza-della-signoria

io e Viola

9-ottobre-2016-roberta-e-viola-santa-maria-novella

_____ *________*______     Grazie Sig. "Libero" :-)


Monica Cara e Io a Bologna

 

Risultati immagini per amicizia

 

GRAZIE!

Firenze, 24/10/2020

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ei fu...

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donare il bene, sempre. Sempre.

.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.

è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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