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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

La vera me stessa

i miei pensieri

 
 

IL PIŁ GRANDE DI TUTTI

Fabrizio De Andrè

 

 

Lampi di felicità     

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ricordi belli

 

                      

 

MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?

 

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l'Autrice del blog:) io     

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/sml/1b62d1ce68_8237356_sml.jpgo

 

l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

2015/2011 (MATEMATICHE)

LO RIMETTO :-)

 

 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Gennaio 2017

§

Post n°1194 pubblicato il 23 Gennaio 2017 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

ho pregato e aspettato fiduciosa, 
come una bambina.
Mi sono rivolta a qualcosa di così alto, 
eppure così evidente e sentito, per me.

Chè al mio ritorno, c'eri e tornavi,
a ricongiungerti, con me, a ricongiungermi.

Con me.

Ma io, già capivo e sapevo, la prova di Dio.
Che ho voluto sfidare, non per sfidare Lui, ma perchè 
volevo che nel Suo Gioco Superiore,  Lui decidesse per noi.

Il mio regalo.
Il nostro regalo.

Così non è stato. Prova d'arbitrio la Sua, così decideva, la Sua Superiorità.
Per far capire, la retta via dentro. Chè se così fosse stato quel Genio d'Amore,
l'arbitrio l'avrebbe superato in un attimo di congiunzione, con lui, nel Suo Genio
figlio di lui, come il Cristo, come la Passione, il Sangue e l'Amore più grandi ed innalzati al cielo.



Intrisi nella terra, formati da essa, ed innalzati al cielo d'amore, troppe diramazioni le tue. Come sinapsi infinite
i tuoi rami. Io volevo esser fiore esplodere in frutto poi, in ogni ramo, - e invece - il vento sparpagliava via, tutti i piccoli petali,
come piccole lacrime infinite, di piccole nuvole, dei petali e mè.

Volevo esser fiore, di ogni piccolo ramo. Di ogni sinapsi la congiunzione di ritorno al cuore, come ossigeno, sulla pianta che nutre se stessa, si eleva al cielo, cresce.. 

volati i miei piccoli petali, fino al mare intrisi di acqua a raggiungere abissi marini e riposare in pace, in una nuova estate salata, in cui resterà un ricordo tra la retina e tutto sarà di nuovo in circolo, tra piccoli riflessi di sabbia brillante e quei fiorellini dissolti dal sale, a tornare in lacrime dolci e salate, che la bambina coraggiosa e traballante, asciugherà alla nuova donna alle sue sconfitte e al suo sogno rinnovato e speciale.
Toglierà la lancia nel cuore.... Quel ramo, infilatosi, intrecciatosi, nell'anima e nel corpo.



 
 
 

Post N° 1193

Post n°1193 pubblicato il 20 Gennaio 2017 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Il terremoto mio interiore, si è sposato nei giorni precedenti con il terremoto esterno e le tragedie di questi ultimi giorni.

Il mio sogno, è che l'ottimismo, si possa sposare, con la speranza. Quella vera, quella che ti fa sperare nei miracoli.

Leggo che ci sono delle persone salve. Delle vite tratte in salvo da altre vite, nonostante lo sciacallaggio mediatico, il disfattismo, il giornalismo ributtante (da portarsi proprio a spegnere la tv, per evitare i conati di vomito).   Da usare la tv, per filtrare il vero dal falso con la soggettività del cuore e della mente, arrivare ad un equilibrio,e continuare a sperare.

Usare la tv, fare le cose con calma, soffrire in silenzio, per ritrovare la bimba fiduciosa e ottimista che credeva in un mondo migliore e buono, chè la cattiveria era al minimo, nascosta e non manifesta attecchire ad ogni latitudine umana e contraddittoria, con la ferocia che nemmeno la più crudele delle belve, potrebbe mai riprodurre, nemmeno in cattività (appunto).

non posso dipanare i miei pensieri.

Posso fare sgorgare solo la sorgente di una via Maestra. Del vedere le stelle del cielo offuscarsi, e chieder loro un miracolo. Il più grande di tutti, finalmente nel mio letto. (Dopo), ma nell'immediato a quelle stelle, di tornare e splendere copiose, e chè il disfattismo di queste ore, sia assorbito dalla volontà di chi lavora veramente non chiacchiera, ma agisce. E di dirsi che una possibilità di serenità ci sta anche nelle intemperie... con la calma serena dentro di capire le cose, e non perdere mai la speranza, nemmeno nelle tragedie immani.

Forse è facile a scriverlo, e lo so...

ma sono con le finestre aperte, ora, l'inverno sembra dolce, cantano gli uccellini...

da qualche parte, spero tanto tanto e tanto, c'è qualche movimento della scienza e della fisica, che sposa alla perfezione - un meccanismo inspiegabile - che io chiamo Dio.

Non pretendo che qualcuno lo pensa come me, o lo pensa proprio esistente.

E' un meccanismo di precisione, nell'imprecisione, di caduta del velo di ogni contraddizione, - di vari livelli, di espressione - della tenacia, della forza, a più livelli dimostrabile, quella della volontà (non di potenza, MA DI AMORE), che diventa fatto e salva la vita, in qualsiasi  modo, e si da modo di poterlo, fare.  

Tanto pressapochismo, ed inutile bagarre politica, - che alimenta le peggiori derive di chi ha fatto del qualunquismo un cavallo invisibile (che sul suo personale mica ci fa salire nessuno! onorevoli (?).

Il mio pensiero, che è tardi, (ho su il sugo sul fuoco, e devo uscire), va alle persone che ne stanno aiutanto altre.

Non giudico, cerco di non farlo mai, solo con la mente con il metro di cui sopra scritto, giudico - traduco CIOE', con cuore, corpo, mente.    Anche io, fui tratta in salvo da un bagnino solerte, da una signora attenta...  dopo che I MIEI non avevano affatto compreso, che stavo morendo. e non si erano affatto prodigati per mettermi in salvo.

Questo mi sento di scrivere. questo, scrivo.

La mia vita col mio Matteo procede, nonostante le scosse telluriche della mia anima, che sposano come una tenaglia perversa ciò che accade fuori, - che appunto di tenaglia si tratta, quando tutti gli elementi sembrano mettersi d'accordo maleficamente tra loro, ma di malefico c'è solo l'apoteosi delle nostre contraddizioni umane/disumane.

https://youtu.be/x6ifY1UV3CM

 

 

 
 
 

h. 9,40

Post n°1192 pubblicato il 18 Gennaio 2017 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Scrivo. Mentre la casa è ancora calda. Ho spento tutti gli elementi. Il cielo  è grigio, sembra pomeriggio inoltrato. Magie d'inverno. Nel cortiletto, prima, pensavo.... sole in ferie, altrove. A scaldare qualcun'altro su spiagge calde. - E poi, altro pensiero. Matteo che si tira giù il cappuccio, sul pulmino. Tremava come una fogliolina, prima. Nonostante i due cappucci. Eppure se gli chiedo, "che preferisci, l'estate, o l'inverno?"-  "tutti e due" - risponde.

e la sa, l'alternanza delle stagioni, MA,non la comprende.

lo ripenso e rivedo, mentre penso all'estate ORA - che poi quando viene, (tremo)... lo ripenso su quel pulmino. Già so' la scena. Verrà accompagnato in quell'aula, in attesa della sua insegnante di sostegno, CHE, alle scuole superiori, il sostegno è DIMEZZATO, come peraltro, già alle scuole medie. Alle medie, Matteo ha avuto peggioramenti dal punto di vista, "didattico", come se non bastasse è diventato anche disgrafico.   - Verrà - dicevo, accompagnato in quell'aula. So' già che si metterà a guardare dalla finestra. Come mi raccontano, del resto. Poi quando arriverà la sua insegnante andranno in classe. Salterà l'ora utile di informatica (lui che al pc, era bravino), - perchè lui entra a scuola alle 9, e non si capisce perchè dopo non può usufruire dell'aula di informatica.   MA, sembrerà strano, a leggermi, - non mi posso lamentare. No. Perchè forse aveva ragione il primario .... "nella sua situazione socioeconomica, lei, sta facendo e ha fatto tutto il possibile per suo figlio".

la sanno lunghetta, i primari. già.

Va, volentieri a scuola, sta volentieri in classe. Non basta certo. La socializzazione è ai minimi termini. Ma procede, e a rilento, ---- costruiremo qualcosa per lui.  ho fiducia, non certo nella manna dal cielo, ma nel mio lavoro, che anche se scrivo qui, procedo, e poi mi rileggerò. Perchè continuo, sì, a salire, in questo mio libro scritto che poi traduco nella mia vita.  Riflettovo anche sui "nuovi LEA".   Quante chiacchiere !!!! si trasformerà l'aria fritta - in fatti concreti, tra 50 anni?? ora sono pessimista... Matteo tra 50 anni ne avrà 66... e io? sarò pluricentenaria..

Mi perdo. Ritorno. I nuovi LEA. stanziati non so' quanti miliardi. MA se abbiamo un debito pubblico di non so quanto, - non è possibile - per quanto uno non capisca la matematica, sti soldi da dove dovrebbero arrivare? sono virtuali? Adesso ridivento pessimista. Nei nuovi lea, più o meno, come ho sentito ieri in televisione, ho anche sentito la presidentessa di angsa lazio, (Matteo l'ha riconosciuta!), - parlare al tg3 nazionale. Ma tra il dire e il fare. Io non voglio essere pessimista!, ci mancherebbe, - nei nuovi lea, parrebbe che si sono stanziati fondi per le regioni, sugli interventi anche riabilitativi per le persone con autismo, non solo bambini, ma anche adolescenti, e adulti. ORA. io adesso in questo preciso momento, insomma, noi siamo senza riabilitazione ! Cosa dovrei fare? denunciare la ASL? più che rinnovare la lista di attesa nel centro di appartenenza dove di fatto siamo in lista appunto dal 2013, DEVO sperare, che Matteo almeno raggiunta la maggiore età vi sia inserito? e se, visto che il tempo e noi corriamo, anche se sembra di no, - non diamo possibilità di inserimento lavorativo, ? dove sta un progetto, il progetto, per lui, e anche quelli come lui?.

Insomma, io prendo atto, di nuovo che tra il dire e il fare. Quanto siamo bravi a scrivere e promulgare... ma poi, a fare? .... Popolo di santi, navigatori eccetera.    che scrive di cose inapplicabili... ok, torno pessimista. Non voglio esserlo. Voglio sperare, invece che qualcosa si stia muovendo. CIOE' qualcosa si è mosso. Anche se sembra tutto fermo, e il mio Matteo ora starà alla finestra.     Devo guardare, ai piccoli grandi risultati e a quello che ho ottenuto. Diceva bene Monica al telefono. Le cose mal funzionano. E se è vero, che un soggetto che ha un handicap di qualsiasi ordine e grado,  e andrebbe appunto fatto tutto il possibile più per lui che per gli altri, è pur vero che anche per quegli altri i cosiddetti normodotati, si fa meno di niente ed anzi, anche per loro, si inabilita. E' ovvio che ognuno di noi, - ha avuto delle preclusioni in ambito scolastico. Poi però un soggetto normodotato, per quanto inespresso diciamo così, troverà sempre, e cioè ha molto e molte più possibilità di una vita cosiddetta normale.  Questione, che è totalmente preclusa ad un soggetto con autismo.. se non lo si abilita almeno nelle sue piccole (o grandi) potenzialità.

Mi accorgo, di scrivere male, e di essere limitata anche io. Eppure so provvedere a me stessa, ho potuto "aiutarlo", mio figlio, per quel che potevo. Forte di questo, sento, da dentro (anche se ho una paura e non solo genitoriale), - che posso e devo farcela, assolutamente.

Cercare un varco dentro me, che non sia di sofferenza, ma di ottimismo. Nonostante, io debba sopportare/vedere le derive sempre più estreme di un mondo che diventa sempre più crudele.. non si tratta di adeguarsi, ma di sapere sentire riconoscere, che parallelamente una sorta di intento comune c'è.     Sono (siamo) testimoni di questi tempi, così come furono i nostri predecessori, che magari hanno avuto le stesse identiche paure. Quella cattiveria, estrema, quelle contraddizioni, l'egoismo, la brutalità, il narcisismo, l'egotismo e una sorta di edonismo, che è diventato esclusivamente il credo, su cui, - chi ha in mano tutto il potere economico della terra - spinge costringe e comanda sulle pulsioni più basse dell'anima.   Io questo lo vedo.   e mentre mi sento un'aliena, so' che non lo sono, so' che devo fare parte e faccio parte, di questo mondo, anche se sono costretta ad una sorta di eremitaggio cittadino, quello in cui appunto ci vogliono costringere... ognuno si difende come può... nel suo orticello, l'importante è l'apertura, e non smettere di lottare, farsi un varco...  non so bene, ancora come, nel mio piccolo.. sembro una contraddizione di due gambe! ma mentre lo scrivo, mi do pace, e mi assolvo, perdono, - anche - le contraddizioni possono essere "buone", e non perchè sono le mie e ho bisogno di autogiustificarmi.

LE mie analisi mentali ed animiche, mi occorrono, NON, per ammazzare il tempo... MA per fare, tutte le cose, che gravano sulla mia persona, che troppe volte e per troppo tempo, mi hanno costretta ad un'autoeliminazione alla quale mi sono ribellata... che mi vuole anche costringere, ad un ruolo che non mi appartiene/compete. Certamente sono diventata "autistica" anche io, e non nel senso di abuso del termine... un parente strettissimo di un soggetto che porta questa diagnosi, - si autochiude lui stesso.. non ha più la forza, perchè l'ha impiegata tutta quanta, nell'affermare il suo diritto con le unghie e coi denti, - un qualcosa, appunto CHE SULLA CARTA, è ineludibile, ma nel riscontro oggettivo della realtà, così, non è !!!       non tutti abbiamo la stessa forza destino vicissitudini - e nemmeno preparazione sufficiente, e l'onestà e la dignità molto spesso non sono sufficienti.. servono bagagli culturali, bagagli intellettuali, conoscenze mediche, antropologiche, sociologiche, dialettica, - che non tutti hanno.

No. non tutti hanno una storia così forte dietro alle spalle. Per fare fronte, - e farsi "rispettare", - MA, proprio per quello, esiste chi, questa forza ce l'ha e la utilizza anche per dar voce, a chi questa voce non ce l'ha... a quelle famiglie che non sono state abbastanza "forti".  E per un futuro che dia dignità in un mondo, che la vuole e la vede schiacciata a tutti i livelli (questo non serve di aver studiato o essere "acculturati", o colti, lo si sente e lo si vede - in  ogni momento). - a chè si torni a possibilità di amore e possibilità di un minimo di futuro accettabile. Nonostante la cattiveria e la deriva dilaganti.

http://www.pernoiautistici.com/2017/01/approvati-nuovi-lea-lautismo-ce/

 

 
 
 

h.14.02

Post n°1191 pubblicato il 17 Gennaio 2017 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Caro Diario. Fa freddo, tanto

Scrivo, mentre c'è chi stira per me. Ho parlato con lei, e le ho detto di portare a 15 giorni, le prestazioni per gli aiuti in casa.  Fa freddo, tramontana gelida.

 

MA gli angeli e la mia anima che grida forte, arriva a chi deve, e il telefono manda un segnale... CARA CARA CATE...

 

Freddo. tramontana gelida.

la stessa di ieri, in quel dei parioli, a teatro. Col mio Matteo. Insieme ai ricordi, nuovamente. Ma sono stata felice. Perchè il freddo pungente, e la tramontaa estrema, non mi hanno fatto rabbrividire coi discorsi dei ragazzi, fuori al teatro.  A volte mi guardano. MI fissano, mi riguardano, mi fissano di nuovo. Stupore e un misto di sopresa, a volte. Come se, la mamma di un ragazzo in difficoltà.. dovesse essere dimessa, sciammanata, (che' a volte lo sono, ma comunque simpatica), - e non in tiro come me, coi tacchi, classica, truccata, sempre sorridente. Che la disperazione composta del mio cuore e tutte le ferite, e le cicatrici - sono gestite al meglio, con una dignità (quella che tutti m'hanno riconosciuto). Con quella dignità, che anche quando mi sembrava d'averla persa, tradendo me stessa- per bisogno - e al contempo per disperazione di voler essere solo felice,cavalcavo delle onde, fregandomene di non aver l'attrezzatura adatta..

E il mio Matteo, il più bello, di tutti. Vestito meglio, di tutti. Come è possibile? questo è lo stupore, che sento addosso.

mentre vedo un padre con un figlio, magro magro, e in difficoltà, girare su se stesso nel vuoto affettivo - e dire - dobbiamo stare in mezzo ai compagni, - soli, - e lui - essere compagno di suo figlio e dire ad alta voce i suoi desideri, che il vento gelido si portava via, - distruggendoli - insime al sogno di una realtà di bestemmie e fumo di sigarette elettroniche.

SONO UN GLADIATORE che resiste al freddo e ho la corazza . di ferro.

 

Così come stamattina pensavo all'arrampicata sportiva (il surf, no, non mi sono mai sognata di farlo!, ma l'arrampicata l'ho fatta), e ci pensavo stamattina, appunto, - che a volte mi pare di ritornare indietro. ... (mi riferisco ai post precedenti), - e, mi sono ricordata, che l'istruttore particolarmente stronzo e severo, se una parete, anche solo un pezzetto, non lo facevo come diceva lui (allora) mi faceva riscendere e risalire, fino a quando non me la cavavo coi maledetti nodi, (che io salivo anche senza quelli).

Ma devo imparare a lasciarmi alle spalle tutto. l'infanzia di Matteo che non c'è più, i miei fallimenti. dargli un posto, dove cullarmeli, accarezzarli, guardarli col pensiero e gli occhi ed esserne felice.

Riuscire ad arrivare dalla mattina alla sera, riesco. Ciò che vorrei è lavorare per lui. Nelle mille difficoltà. L'ho preso l'appuntamento con la cooperativa; ora si tratta di riuscire a parlare, perchè ci sono degli equilibri, da non dover alterare, per chi come me, si muove costantemente su un filo di lana, per continuare a salire...

arriverà un giorno, la cima? un giorno, potrò scendere? e NON come faccio oggi, per ripercorrere, ciò che fu anche doloroso, per evitare appunto di avvilupparmici?.

Forse mi dico, che tutto serve, anche l'analisi forzata e improvvisa, della mente, perchè bisogna fare poi il conto con tutto... sennò se fosse tutto "libero"; - se fosse tutto risolto, non ci si tornerebbe su. si tornerebbe a sentire il canto degli uccellini, a cercare ancora nuovi sogni, a far pace con quelli alle spalle, a lenire le mancanze, i fallimenti, le paure, il dolore, il vuoto.

Forse non è questo il luogo adatto, forse non lo è più. Ma a volte penso a questa finestra come alla casa al mare che non ho, alla casa, in un'isola che non ho ma c'è, alle mie contraddizioni, alla mia vita, alle mie esperienze a tutto ciò che è stato allo scrigno dei miei ricordi e della mia memoria.

Ultimamente e generalmente da molto tempo ormai, sapevo ciò che volevo scrivere..le stelle, la natura, il canto dolce degli uccellini, lasciarmi anche trasportare ancora dai sogni, non veder più nulla che quelli.... ora sono nuova, - pur restando sempre me.. e tornando a me.

Cucio pensieri, e vivo, come posso, al meglio che posso.

Ieri - pensandoci... adesso, insomma. Matty era con la sua prof. Già.  Pensavo, oggi, sarebbe stato bellissimo, (condizionale, di una condizione che non c'era). Che qualche compagno, fosse venuto a prelevarlo.. dall'automobile. Cioè, non ho pretesa che lui comunichi, ..... non può. O che faccia i discorsi o che sia inserito. .... Ma almeno chiamarlo, portarlo con loro.. questo sarebbe stato possibile.

 

Respiro.   Mi ha fatto piacere ripercorrere quel quartiere di belle toilette dei suoi abitanti, di una roberta giovanissima e vestita all'inglese.  Di ricordi di risate e di impegni lavorativi, quando mi sembrava di essere "arrivata".    Mi dico, sorridente, e facendo dell'autoironia il mio cavallo di battaglia e purosangue, che.... che.... impara l'arte e mettila da parte... sono e rimango, appunto per l'esperienza lavorativa, la regina del parcheggio "costruito ed inventato".  :-) anche questa è esperienza... anche se a volte, accade, che do' botte,  o butto giù motorini... succede di rado.. oppure mentre faccio manovra sembro la nipote di ben turpin :-)

il sole sembrava protagonista e splendente poco fa. Stella fulgida - in un'estate lontana ad un'altra latitudine, a illuminare quest'altro emisfero, come un film da quest'altra finestra, questa di casa mia... da un parte una doppia finestra, .... come se la vita fosse davvero sogno, come se, anche la realtà si intersecasse, poi alla fine, davvero per mettere a posto anche la scrittura, e voler scrivere sì, delle brutture e derive del mondo, in cui mi pare ormai di essere diventata un'aliena, ma di voler comunque virare oltre, e dipingere come un quadro con le parole, un'altra possibilità anche per me. Che al posto delle mie molteplici lacrime di sistemazione, arrivasse attraverso la scrittura imprecisa, e con troppe ramificazioni, - un senso nuovo, una sintesi e scrivere di ciò che mi fa star bene, come adesso.

Sono stata con Matteo domenica al gianicolo. Roma col gelo, ha un fascino strano. Sembra nascondersi. Sembra dirti....sì, sto qui... ci sono ma, mi nascondo anche io. Il vento, qui sa essere penetrante pungente, - ma al contempo senti un abbraccio di una familiarità, che non è solo qualcosa legato alla mia natalità.  Non lo so dire.

Cercavo, dopo aver visto il film su leopardi i luoghi che di roma ha amato. (QUALCUNO lo ha amato!).    La chiesa di s. onofrio. Non riuscivo a trovarla. Eppure conosco la mia città benissimo, ogni luogo, ogni piccolo posto, figuriamoci poi il gianicolo... mi possono sfuggire le cose minori, certo (scoprirò un faro che avevo dimenticato).

...

Non riuscivo a trovare la chiesa, mi sono ritrovata dopo il monumento a garibaldi e il panorama mozzafiato e i busti dei patrioti, alla famosa fontana dell'acqua paola (quella dell'intro della grande bellezza per capirci), - e l'ho trovata nella parte inferiore "incerottata". Ma sempre bellissima, niente... della chiesa, andando oltre, altre chiese che conosco, ma quella di leopardi no.

Chiedo ad un taxi, che mi dice, che devo ridiscendere,... che è verso il bambino gesù, dopo il monumento di garibaldi..

???? ma io vengo, da là! ? che chiesa?

Insomma ridiscendiamo a piedi... vedo il faro... un faro? ma c'era? :-)

poi sempre più giù a scendere.. verso san pietro.. verso l'ospedale. Il per me, famoso ospedale. Dove sono stata miliardi di volte, con un bimbo paffuto, con un angelo bellissimo, - e poi là davanti c'è una vista molto bella, di Roma, dall'altro.. di una parte di roma, dall'alto dove - molte volte , all'uscita dell'ospedale affidavo i miei pensieri a roma e lei sembrava abbracciarmi, quando non c'era l'abbraccio di nessuno, e io sembravo non esistere più volata via, chissà dove.

E.. quindi arrivati all'entrata dell'ospedale, su una mezza specie di collinetta a sinistra, ecco la chiesa.   La chiesa? ma quante volte io ci sono passata davanti? l'ho vista?? come e' possibile !! il mio amore per la mia città, e l' amore per ogni sua bellezza artistica.. non lo so dire.. Scale davanti a me, alte.   Un messaggio quelle scale, il film, l'imbrunire invernale, - dopo un sogno d'estate piena, con un gianicolo nuovo, - e - villa pamphili, e cercare disperatamente la mia felicità. ... Ma ora vedere la chiesa, salire quelle scale con uno stupore, come se io e Matteo fossimo gli unici cittadini di un mondo in quel momento trasformato. non c'era più l'infanzia la sofferenza dell'ospedale tutti i ricordi. Ma in quel preciso momento, solo noi, la chiesa, che non lo dico bene, sembrava apparire, come un miraggio... Ed io a ricercare INDIETRO, nel mio tempo che fu, di ricordare.. vagamente questo edificio, che mi sembrava morto così come probabilmente morii io in quella stanza di ospedale, con quelle lacrime bollenti, e quell'ascensore, che mi portava non so' dove, nell'abisso più estremo, dal quale ancora sto cercando di risalire.

E allora eccolo questo luogo, a farmi far pace. Un silenzio assoluto, la vista di Roma, da là, un cortiletto mai visto, una fontana con uno zampillo piccolo, e poco più in là, dei dipinti su un piccolo chiostro, le targhe di goethe e chateaubrian, e poi entrare. Chiesa piccola deserta, solo come sottofondo, dei cori, ma bassissimi. Nessuno dentro. Non lo so dire.. quante persone quante mamme e papà si saranno affidati, a questa piccola /grande chiesa, per i loro bimbi? per le loro anime?   io dove ero? perchè mi era sfuggita, roma in quel momento, e per me, non c'era più niente? non vedevo più niente? forse - là mi sono davvero riabbracciata con me. Facendo pace con tutto, TRAENDO forza per i giorni a venire, per il seguente giorno a venire, dove i miei occhi e il mio cuore hanno sentito l'ennesimo dolore, e la consapevolezza assoluta. assolute.

Fare pace con tutto, vedere le delusioni, riuscire a sopportarle. Riuscire a trovare la forza, ancora e ancora e ancora.

Non riesco no', a scriverlo bene.

Sono riuscita a fare le foto, MA haimè (e mi viene da sorridere:-))) ho poca dimestichezza con la macchinetta nuova!, ne sono venute la metà. non riesco ad azzeccare la messa a fuoco.. non sono riuscita a farle a dovere. chè la macchinina piccina sia la mia deputata? credo di no. devo solo imparare e prenderci la mano. Ma è un vero peccato.

Dopo cercherò di inserirle. Sperando di riuscire! (nell'intento)

per ora, passo e chiudo.CON Un brano dei metallica, ascoltati ieri alla radio, che sono perfetti, in questi giorni di inverno così intensi.

 

https://youtu.be/ftV_XepIwpo

 

 

 
 
 

*

Post n°1190 pubblicato il 14 Gennaio 2017 da Roberta_dgl8

Sono di nuovo qui. :-) il germe buono della scrittura - mi ha liberata.. e, procedo. Ancora.*

*(quarto post, per oggi, e forse non ho ancora finito:-).

In questa giornata fredda!. Termosifoni spenti. Finestre aperte, non credevo facesse così freddo.. E' un freddo becco. E "dice" CHE, signora mia, - domani farà ancora più freddo. Non so' cosa mangerò. Devo ancora pulire i denti col filo, fare la doccia, farla o non farla qeusto è il dilemma.. bagno bollente, l'unica stanza perennemente riscaldata.

Dicevo, - mi sento meglio, ora che ho scritto... altre fotine, devo inserire.. ho fotografato l'inverno, un'altra foto insolita, a congedarmi dalla vecchia macchinetta piccina e leggera, - con quella nuova, finalmente, dove ho fotografato una luna spettacolare... NUOVA, che mi ha fatto ricordare, quella fotografata ad agosto... ma non lo ricordavo, altri ricordi, a spaccarmi il cuore... ma la consapevolezza, rende carezze sul cuore infranto... perchè la giustizia divina la verità e il vero, sanno farsi cura.

Ho fatto la barba al mio amore, suo padre è venuto a prenderlo : pranzo fuori di "straforo", il ramo "ricco" della famiglia.  In un ristorante un po' pariolo e vip, Matteo stupendo.. perfetto.

Io ancora in pigiama, che cullo la mia solitudine con un blues curativo ed eccellente di un chitarrista, che qualcuno mi ha fatto conoscere a cui sarò eternamente grata.  Il giorno chiama, non so' cosa farò per pranzo, la cena  è già programmata. i tempi ristretti, Matteo tornerà presto e dovrò esser pronta per le nostre peregrinazioni turistiche - una gita al mare, è troppo - troppo azzardata, le giornate si sono allungate un poco ma è ancora troppo poco. Ostiantica, anche... ma ci tornero' con lui.

Il germe della scrittura, ma vuole fare riprendere i frammenti dei pensieri, affinchè non vadano dispersi... - ho mangiato troppa e troppa cioccolata, come a lenire il dolore al cuore, CHE a tratti - veniva, - che sembrava volersi far cura, la cioccolata, e invece, troppa, intoppa il sangue... mangio troppa cioccolata forse ero... nipote di un cioccolataio? di una cioccolataia? .---- sono solo troppo golosa da sempre:-)

vino rosso abruzzese onesto e medio, - ottimo matrimonio con la cioccolata al latte e nocciole..  un panino al prosciutto (non bukoskiano), ma di Parma :-) e , una carbonara alla sera - bastardissima, con parmigiano al posto del pecorino (da sempre a casa mia così), senza pepe, l'avevo dimenticato !! e, .... bastoncini di spek!! bastardissima, ma buonissima, e con spaghetti de cecco invece che spaghettini barilla.. nuova! e di-vi.na. Vino rosso ancora, e radicchio.

... E poi il film.. porto recanati, .. la scuola, pezzi di me'.. alla casa del giovane favoloso ci sono stata nel 2007 , mi sono affacciata dalla sua finestra, ho visto la sua biblioteca, mentre un'altra parte di mè, era promiscua e perduta, dispersa e ingrassata e tinta troppo di nero fai de te la chioma,(dopo il ritorno dalle dolomiti meravigliose) eccessivo, troppo abbronzata, a farmi ricordare il santuario di loreto, le due crocette di legno,quella che ha accompagnato Matteo nella sua infanzia, quella che io ho perso - in altre peregrinazioni, a spasso con il peggiore dei diavoli, MA, il frate, che ricordo ORA, se ne è altamente fregato della mia minigonna inguinale fuori età(ok che avevo dieci anni di meno, ma non avevo venti anni), e mi viene in mente ora, e forse chissà l'ho già scritto... ma se lo riscrivo e non lo ricordavo più, eppure torna, prepotente, ora... mi diede la benedizione senza nemmeno guardare le mie gambe ancora giovani, in una fetta di stoffa, troppo e troppo piccola con una canottiera troppo corta, in cui mi muovevo insieme a quelle zeppe troppo alte. Eppure, la mia testa china e il frate umile che torna in mente adesso... il mistero di qualcosa che si muove al di là di noi.

E poi mille altri pensieri a fare pace. con tutto. I pensieri che si muovono anticipando la scrittura che voleva scrivere altro...

a far pace con le ingiustizie e con il mio non sapere tenere fronte, perchè - manca - la colla in quei momenti, manca una spalla, manca, qualcuno, - e invece- accorgersi - che non sempre si può far fronte a quello che è diventato questo mondo disonesto, a maggior ragione - chi crede - di essere onesto ! (i peggiori). chi si aggiusta la vita a discapito degli altri... e desiderare e mandare via quel desiderio di "eliminare e poi eliminarsi", e sfogarsi con una mamma, che ha lo stesso problema similare... che è normale (dice).

MENTRE fuori fa troppo freddo e i banchetti di lusso, dinanzi a ponte milvio, - non c'è più quella segretaria... solo la voglia di tornare a casa... C. mi spiace.. la creme della creme è divenuta per me intollerabile, - oppure - sono diventata un'altra persona...

mi faccio trasportare dalle note, e dalla scrittura.

e mentre lo faccio... sì, mi dico, SENTO , che ho ancora i miei sogni ....

si.    Sono solo più nascosti e rannicchiati..

non mi hanno tradito... e nemmeno le persone...

le cose vanno

come devono andare. La filosofia più difficile da applicare.

Tutto il resto,si fa fatto. CONCRETO, vero.

Come ora io a scrivere.

Come io ora nella mia vita.

Come io fra poco, come io ora a caricare le foto

a scrivere, qui. nel mio tempo e nel mio presente.

coi ricordi tutti, che sembrano - un caos, ma non lo sono affatto

anzi si rimettono a posto! e le mani non tremano, --

... la pace, la calma, la serenità, la voglia di giustizia, - di procedere,

e di fare, quello che credo giusto, - che i pensieri distruttivi andranno via

che le uniche "armi", siano, - musica ed equilibrio,  - intelligenza e pacificazione

sorriso appeso, (ma non fesso)nonostante tutto... e se non ce la faccio ad applicare - la giustizia - affidarmi a Dio, agli dei, ad allah, ad odino,manitù, buddha e tutti gli altri.

 

 

play list

DE'ANDRE' (Genova: 18.01.1940 - Milano 11.01.1999) GRAZIE IN ETERNO.

da batticuore, lacrime....   e vino    https://youtu.be/HAro5MwOQxw

monumentale                               https://youtu.be/dk5wDAovvxM

(nell'anniversario della sua morte - SI. il più grande di tutti : ).


§§§§§§§§

 

https://youtu.be/MSKqEmeONuU       (blues Magnifico e Suntuoso)

https://youtu.be/pr9do8Mbo_4          (VERSIONE stratosfericA con violinoDIVINO)

https://youtu.be/FFqb1I-hiHE            (grazie Jo:-)

appena donata, mi è venuta in mente quest'altra. L'adoravo.. -----i miei ricordi,

e i ballerini.. (!), - ho pianto per un film bellissimo perso, che ho avuto la fortuna di poter vedere una storia di due cawboy che si amano.

https://youtu.be/CVqO_4q57T4

https://youtu.be/5YQnydHxqwQ (video disturbante e che fu censurato a suo tempo, MA,

per "assonanza e attinenza" con quanto accadutomi, per un episodio increscioso, me lo ha fatto ritirare fuori, - se urta la vs sensibilità, passate oltre.)

https://youtu.be/LwOeNv_4kL8 adorati, sempreverdi e guaritori,curatoriMusicaliPIU'chetalentuosi

https://youtu.be/XMW8wHGW52U    (idem)

https://youtu.be/aqLB4WEka4w      (per la gioia di J. ------> il brano successivo, di piacerà!!)

https://youtu.be/acCzIUE8qwc   (piccola perla). ho ancora i miei sogni, uno, ancora il mio sogno francese,- ritrovato, avuto, e mai perduto.


 

 
 
 

gennaio 2017

Post n°1189 pubblicato il 14 Gennaio 2017 da Roberta_dgl8

Roma, 5/1/2017

 

3 Caravaggio... (fotine mie), ...  S. Luigi dei francesi (roma)  

https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_San_Luigi_dei_Francesi

 

... anzi, 4 ! 

 

100_2704

 

 

....

100_2703

 

la mia piccola macchinetta, non rende... (mi tremano le mani!), ...ora ad inserirle

Caravaggio, mi fa questo effetto, e la mia piccola macchinetta si è congedata così...

con Lui...

 

orde di turisti... in un posto dove doveva regnare solo il silenzio

Quello di cui è stato capace il mio Matteo.

100_2701

 

 

poi fuggire, dalla troppa folla,

e scoprire, un'altra chiesa .. imponente e magnifica

S. Agostino a campo marzio, (dove sono conservata anche le reliquie di S.Monica

madre di s. Agostino)

e un altro Caravaggio!!

https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_Sant'Agostino_in_Campo_Marzio

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gennaio 2017

Post n°1188 pubblicato il 14 Gennaio 2017 da Roberta_dgl8

piazza del popolo (fotina mia) sabato scorso 7/1/2017

 

 

Dea Roma (con gabbiano)  :-)

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...segue ...

 
 
 

Post N° 1187

Post n°1187 pubblicato il 14 Gennaio 2017 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

La giornata è stupenda. Tersa, splendida. Un sole quasi accecante ed un cielo perfetto. L'inverno esplode nel suo fulgore, romano.  Dopo la romatlantide di ieri, e il freddo polare dei giorni precedenti sembra essersi assestato. Temperatura riabbassata di nuovo, ma non quel freddo insopportabile, e quelle nuvole minacciose, quell'umidità penetrante. La giornata chiama da fuori, ad una corsa, a vestirmi , farmi carina. Consideravo, quanto e quanto non ho più corso, fatto sport. già. si cambia.

La giovane coppia accanto esce con bimbe al seguito... la giornata chiama e Roma la mattina in centro è meravigliosa, il sole si pianta sui monumenti giocando una luce sfolgorante, lei non ha più stagioni, e ti ricorda il freddo solo per il calendario, e ti sembra di respirare meglio, ma io sono qui, a scrivere. La casa forse è troppo calda. Ho abbassato i termosifoni, e la bellezza e i colori di questa giornata, i giochi del sole - nel freddo e il cielo turchino - mi fanno scordare i molteplici dolori muscolari e articolari con i quali mi sono svegliata, poco fa.

Questa settimana, è sembrata un giorno. Per alcuni versi, - per altri, - sembra passato un anno? un mese.... è un poco squilibrata la questione, o forse, troppi rami e diramazioni in questa vita mia.

Una settimana fa, scrivevo qui, la mattina, il mio pensiero sintetico, ora torno a me, ricomincio da me, di nuovo. La mia cronaca,il mio diario, i miei pensieri, mentre la luce, si fa prepotente, ancora di più attraverso le tende, e io scrivo, pensando di essere per una frazione di secondo una scrittrice di professione. Anche se non lo sono, come se anche il mio scrivere, fosse un lavoro personale una soddisfazione, e i miei lettori, mi aiutassero a vivere, con le loro anime.

Anche questo per me, è.

Una settimana fa, scrivevo ilmio pensiero sintetico, cosa che non sono poi riuscita più a fare durante la settimana, e invece avrei dovuto. Ma il condizionale, è una condizione - che poi, non si verifica, e quindi, amen. Una settimana fa scrivevo, e ora la cucio, con oggi, a distanzaappunto di una settimana. Il pomeriggio ero in una Roma superlativa con temperatura 0 e un vento che non ricordavo più. Come se fossi immediatamente catapultata in una stagione vecchia, che si rinnovava spazzando via , tutte le precedenti. Solo Roma, i suoi monumenti, la sua statua improvvisa a piazza del popolo sembrava sospesa con un gabbiano in testa, - a dire - CHE non ci sono stagioni, nè tempo. mi trovavo a scattare l'ennesima foto, - senza cappello, surgelata, e con una dermatite fastidiosa, in testa, che non mi poteva far coprire a sufficienza. E poi una delle cioccolate più buone che io abbia bevuto in centro con mia cugina come un anno fa. Ma, stavolta non col jazz e un locale modaiolo di bella e giovane gioventù ricca, ma una cioccolateria vicino al senato, dove lei lavora. Le ha fatto piacere, ci siamo ripromesse di vederci anche con mia sorella, per ricordare le persone che non ci sono più. Molte cose di suo padre, non le ricorda, io sì, ero e sono più grande.

Qualche vetrina mi chiamava per lo shopping, MA, c'erano delle discrepanze, con le cifre, e il mio portafoglio, - non sono più quella signora che s'arrangia, e si industria... e risulta far parte di questo mondo ancora... sono un poco più al di fuori, ora... mi godo di più la mia città sembrando una turista, negli anfratti di nuove chiese ancora. IL 5 ero a s. luigi dei francesi, e il 7 con mia cugina in campo marzio. ---- DI nuovo Roma, con il vento battente e gelido. Con le pellicce che non vedevo da un paio di decenni. E con il freddo insopportabile che avevo dimenticato a ricordarmi invece e pareva parlarmi e dirmi che c'era bisogno di ciò per rimettere tutto a posto.

E poi, una settimana volata.. come la più naturale delle cose, come respirare, o sbattere le ciglia.. poco importa se, si respira a fatica, se gli occhi sono stanchi. Se, il freddo accentua i dolori articolari, se invita ad una pigrizia in cui anche fare il minimo sindacale risulta oneroso.

Molte volte, l'incipit a scrivere.. pieno di ottimismo, rinfrancante, che voleva incollarsi conle parole, far da ponte ad un sogno nuovo, oppure - sempre lo stesso, - insieme alla consapevolezza, ma le parole  nuove, non sono ancora colla sufficientemente forte. E allora eccomi qui, ad impormelo ancora di andare avanti. Con la consapevolezza che si fa varco, come un gladiatore nell'arena con le fiere.   Ieri a scuola c'è stata la consegna del pei (progetto educativo individuale) di Matteo.   Mi sono accorta dei limiti miei che sposano alla perfezione le approssimazioni e l'aria fritta della scuola. Mi sono accorta, che da sola, - posso - ma non ce la faccio, e NON perchè sono rinunciataria.   Mi sembrava di vedere Matteo in questo mondo senza un perchè per lui.  Con la coordinatrice che diceva cose,- con la  prof, che ne diceva altre, ed io come sempre a pesare sulla bilancia, perchè un genitore come mè poi si trova avanti - a - fare - come dire? la summa del tutto. per sopravvivere.

Poi la consapevolezza, di non averci la forza più. tutto ciò che ho rimosso nel corso di questi anni. Le fisse di Matteo che m'hanno bruciato i pensieri. che s'arrampicavano ogni volta che cadevano giù come se io dovessi ogni giorno arrampicarmi su una parete scivolosa. ... ma non è una giustificazione. : questa sono io, la mia storia. quello che ho potuto in questa vita, in cui, - mi rengo ancora conto e di più, di non averlo ancora accetato questo autismo questo dolore continuo, di non aver effettuato la dovuta elaborazione, di trovarmi ad essere approssimativa, in un disturbo davvero troppo complesso, per tutti, ma soprattutto per me.

E poi... le cose che vengono dette... che rendono l'approssimazione, ancora più evidente, la mia impotenza gigante.   "lei deve pensare a se stessa", ma è mai possibile che suo figlio.... non può frequentare una ludoteca. Nonostante la mia stazza, le mie spalle sono grandi... quaderni su cui scrivere, - chiacchiere e distintivo - aria fritta.   iL FATTO che porto a casa, è che la scuola c'è. MA che non sanno che pesci pigliare... che vorrebbero fargli fare i laboratori con i ragazzi come lui, che lui invece è svogliato, e preferisce stare in classe, anche se non ci capisce niente. che la sua prof, insiste nel dire, che  lui capisce tutto (si , la fisica, la chimica, la matematica del liceo?? e solo DIO sa cosa mi costa dire questo). - Lui in quel momento, risponde, perchè meccanicamente intuisce un ragionamento logico, ma lui non sa cosa sia l'astrazione, e lei continua a dirmi, perchè dice che sta frequentando un corso di psicologia???? - che non è come dico io.

L'altra che dice, che devo "impormi", che non posso assolutamente fare come faccio io, arrampicandomi sugli specchi, e che SE, - riesco a gestire le crisi comportamentali e ad aver ottenuto una sorta di serenità, non è "corretto" , il modo, aivoglia a dirgli che manca il pezzo mancante, appunto---- una riabilitazione, un qualcuno che ci dica, a me e alla scuola come agire: CARO STATO italiano, dove sei?? cosa fai? ok, non ci sei. Allora tabula rasa, ok? reset, - triplica la pensione, - e soprattutto - evita di farci mangiare le cooperative, e tutto il resto.... troppo difficile, sì, perchè ora dovrò andare anche a parlare con la cooperativa, - che segue mio figlio. Mi hanno SI aumentato le ore, per darmi respiro, ma non basta. io con mio figlio, non voglio tirare un sospiro - per fare lavorare gli altri, e togliermi la patata bollente temporaneamente.  Non possono fargli fare i km a piedi anche se lui è contento. voglio vedere un progetto, voglio che lo portano in centro, - voglio voglio voglio, .... l'erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re...

a volte, vorrei chiudere gli occhi e svegliarmi in un giardino incantato dove, tutto è perfetto, Matteo sta sereno, ... lui è ... sereno.

Alla fine, questa è la nostra vita, io sono solo molto troppo stanca. e MAI, haimè farsi vedere così... sono stanca di aria fritta di approssimazioni, che non riesco sbloccare.

Mentre lo scrivo mi sembra di liberarmi.

E poi.... poi, c'è la vita quotidiana, con avvenimenti inenarrabili, irracontabili, di questa società che passa sopra ai diritti elementari, di chi ha preso il nostro parcheggio, per una sosta "In comune", del sentirmi insultata di continuo, di desiderare davvero un vecchio far west e una pistola, perchè - quando non puoi più combattere con la giustizia della ragione dei tuoi fatti e delle parole, non ti resta che sparare, a chi, ti da della maleducata, perchè tu, avresti dovuto prevedere una serie di cose che non hai previsto, quando il TUO parcheggio è preso di continuo da tutti, e chiunque... e ti pigliano pure per i fondelli, e ti insultano, e poi, ti fanno passare le  lucciole, per luminaria vera, e tu manco te ne accorgi, - che realizzi solo quando ti metti a ragionare e ricordare... perchè ormai i tuoi frammenti, sono sparsi nell'universo a cercarle quelle lucciole che insieme alle stelle ti riportino giustizia come ora faccio con questi pezzettini di piccole lettere digitate all'etere.

Non posso più scrivere, adesso ho da fare..

magari dopo.

sono ancora in piedi e non  è poco... ho scritto alle prof, che c'è un corso a tivoli, gratuito per me, e loro, non ho ancora avuto risposta, sono stanca, anche il mio ottimismo, lo è ... allora la natura, tira fuori una giornata come questa... allora, - penso e sento che le lacrime che sto versando in queste sere, per dei film bellissimi, che mi riportano a me stessa, che mi fanno capire, che - la malinconia mia, la rifiutavo, perchè - l'ipersensibilità con la malinconia possono diventare più che tragiche e quindi disperanti, allora, mi pare di squarciarlo questo velo e lo squarcio, capendo quello che devo capire,e quelle lacrime disinfettano tutte le ferite,in cui sento che l'anima sale fino al cuore, la mente comprende... e cuce, tutto. si squarcia ciò che si deve squarciare. Si cuce ciò che si può cucire.

Passo e chiudo per ora, ma non prima di aver liberato anche un altro e altri pensieri miei...

ho visto il giovane favoloso ieri sera...bellissimo. Ho reincontrato la ragazza che fui... ho capito come si è determinato il destino mio, seguendo sempre la vita come un ragazzo fa con l'aquilone... ho pensato al mio adorato de andrè, che è apparso su rai5 ma poi è andato subito via, come se il segnale improvvisamente scomparso volesse mandarmi a dormire, come se volesse dirmi che - ora è tutto cucito, insieme all'altro stupendo films che ho visto con un titolo straniero, che parlava di scrittori di libri, e che vedeva sgorgare le mie lacrime, - liberatorie consapevoli, di tutto quello che è stata la mia vita, come se, per rimetterla a posto tutta la stoffa gli strappi e poi le cuciture, bisogna passare attraverso - il viaggio - dentro di noi...

non ho speranza, che possa capirsi il mio scrivere disperato confuso, -- ma c'è un'altra di speranza, andare avanti e procedere col coraggio delle scelte compiute, che anche se fa sentire freddo, ci fa raggiungere un apice di consapevolezza assoluta che ci riporta da noi. ... ci fa ricucire il nostro passato, anche quello più doloroso, quello in cui il vino, bevuto, gli inciampi per evitare di morire, che sono stati peggio della morte stessa, ti fanno però dire di essere ancora qui. a testimoniare la vita. le parole sposano il sale di lacrime vecchie e nuove, - e la malinconia assurda - che fu, in un passato costellato non di stelle che sposavano un'ipersensibilità ma che si incardinavano in un destino troppo pesante per qualsiasi persona, pur sapendo, che - c'è chi nasce con la camicia e chi no, c'è chi nasce con la camicia, e poi, se la ritrova a brandelli, ma, c'è chi nel suo armadio, ce l'ha ancora la camicia e la tenacia, di procedere, anche se fa troppo freddo per un corpo stanco, e un dolore troppo immenso... eppure farcela, perchè c'è un ragazzo bellissimo, taciturno e solitario, che ti spinge a proseguire . andare avanti...devo portarlo dal dentista, (la sua struttura della mandibola sta ostruendo gli ultimi molari e i denti del giudizio superiori, ereditarietà paterna, e genetica materna)... devo ancora darmi da fare. LA prox settimana policlinico, e cooperativa... "basta a stare in malattia dal lavoro per me, e per lui..", anche se, comunque lavoro sempre, anche "malata".

so che non si capirà moltissimo, ma capisco io, mi do spinta e forza, in una solitudine personale, in cui ci sono e trovo e ritrovo anime care, che mi supportano coi loro pensieri del cuore, e della comprensione. VERE.

https://youtu.be/mES8XjVYn3Y

 

 
 
 

Post N° 1186

Post n°1186 pubblicato il 07 Gennaio 2017 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Se sopravivviamo a ciò che comprendiamo, allora ce la facciamo. 


Si, anche io, HO il dono della sintesi. A volte.


Freddo glaciale, sulla città eterna; pochissimo tempo per scrivere. Casa caldissima per fortuna. Freddo polare su Roma, --- non lo ricordavo, da quando ero ragazza.  I miei maglioni sono finiti in Ucraina. Porca miseria, boia! ladra.  .... Rivoglio la mia mantella antracite in pura lana vergine, bellissima. Rivoglio il mio maglione a V, pesantissimo color tortora, e il mio maglione spesso marrone. Il mio piumino pesante di "Mango boutique" testa di moro .... no no se c'è una testa di , quella sono io !    a che serve? ... eh già rivorrei i mie ray ban alla blues brother, i miei momenti un po' felici, le mie foto più belle... che ho regalato senza riflettere. Rivoglio i pezzettini miei sparsi all'universo.  

Ma se sopravvivo a al dolore, atroce, se sopravvivo a quello che capisco, allora, sì, ce la faccio.

Benvenuto Gennaio, non sei crudele. Nemmeno in quella stanza di ospedale, quando mi hai strappato il cuore, e ti sei preso il mio bambino... Benvenuto Gennaio. Non sei crudele. No. Sei onesto.  Ho creduto CHE, l'inverno qui, fosse finito per sempre. ... ma tu sei tornato prepotente, e forse, mi hai fatto davvero capire, che sì, ce la posso e ce la devo fare.  I pugni sul cuore, certamente non me li hai dati tu. E nemmeno la mente, quando fa comprendere, la Verità.   E nemmeno la Vita.   Bisogna che l'intelligenza si leghi bene al sentimento e a quello che proviamo veramente. Senza accomodamenti. E senza paura. Sì, se non abbiamo paura, di quello che capiamo - se - sopravviviamo a tutto quello che capiamo. allora, ce la facciamo.


Passo e chiudo per ora.

Grazie, Rai5  (che CURA !!!, i miei pezzi nell'Universo che tornano, ah sì!) https://youtu.be/omsnRGgl9mk

THE BLUES Brothers (immensi) visti per l'ennesima volta, a tirarsi su le mie labbra, lateralmente. Unici, irripetibili, leggenda americana. https://youtu.be/RdR6MN2jKYs

c'era una volta in America, ... più che epico, ... ; Immenso, Nudlees, Monumentale, Leone, Genio italiano avanti anni luce, incommensurabile.    Anche se, non potrò più vederlo completamente, questo film come tanti altri. ENNIO MORRICONE: DIVINO. SUPERLATIVO.    storia del CINEMA.   https://youtu.be/o1I_GsmeaQk     

 

 
 
 

sI'(NTEsi) ?

Post n°1185 pubblicato il 04 Gennaio 2017 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Non ho bisogno di niente.

Ci riflettevo, in macchina, prima. Mentre tornavo dalla spesa.

Non mi serve niente. Non ho bisogno di niente.

Non mi serve niente. SE non modificare i miei comportamenti sbagliati. (parecchio sbagliati)

Molto sbagliati. - talmente sbagliati che - mi hanno portato a rinunciare alla parte più bella, di mè.

 

 

Altra riflessione. Post - pranzo.

Non è l'autismo a spaventarmi, più di tanto.

Il mio Matteo mi sorprende, quando mi guarda dritto negli occhi, quando mi dice, con la sua voce sottile, (voce della sua Anima Viva), quello che pensa e sente, quando gli pongo una certa domanda, o una domanda semplice. In quel momento - mi dimentico della mia genitorialità preclusa, - e sono felice.

 

Non è l'autismo a spaventarmi più di tanto. Ma questo mondo che non ha l'attrezzatura necessaria, per accettarlo. e ha bisogno della "diversità", per autoaffermare le sue efferratezze, composte. Autolegittimandole, autoassolvendosi, girandosi.

 

 

passo e chiuso (per ora.).

 

https://youtu.be/RhJKCW2_w3k

 
 
 
 

 

DSC_3039_00047

 

VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/med/1b62d1ce68_8748280_med.jpg

                                  

 

MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

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     Cuore d'altleta     

 

Fiumicino (Roma)

 

La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.

S.K.

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Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.   (Confucio)

 

GRAZIE ...

 Io e Cate a Firenze 

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io e Viola

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_____ *________*______     Grazie Sig. "Libero" :-)


Monica Cara e Io a Bologna

 

Risultati immagini per amicizia

 

GRAZIE!

Firenze, 24/10/2020

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ei fu...

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donare il bene, sempre. Sempre.

.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.

è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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