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Un blog creato da Roberta_dgl8 il 16/07/2010

La vera me stessa

i miei pensieri

 
 

IL PIŁ GRANDE DI TUTTI

Fabrizio De Andrè

 

 

Lampi di felicità     

100_3303

 

ricordi belli

 

                      

 

MAMMA, METTIAMO IL GRAN GENIO?

 

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l'Autrice del blog:) io     

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/sml/1b62d1ce68_8237356_sml.jpgo

 

l'amore non è "sobrio", ma è sempre brillo !

l'amore non dice "faccio quello che posso".

(ma scala le vette dell'impossibile). 

sempre io :)

https://youtu.be/aTyevqO2cfQ

 

CLASSIC BLUES

 

UNA POESIA PER ME.

                       A Roby

Non mi lascio trascorrere, ne tagliare

ho vita

che mi percorre le vene, i pensieri,

la quantità immensa dei bagagli

pagati con sacrifici immani

Porto tutto con me

e assecondo il sole

Lo mangio persino

mentre fa il suo giro

decollo

E plano, 

bambina tra frammenti di vetro,

mi sollevo e scendo

Sulla pista dei volti

che mi hanno voluto bene,

che si sono caricati tamburi di latta

per risuonarmi nel cuore

e ridermi dentro

nell'atterraggio

Con un suono esile e un amore potente


(Joe/Tobias - blogger)  

 

CLESSIDRE

penso che il bene alla fine diventa ORO e le cicatrici possono rendere una superficie ricamata dall'esistenza autentica ... (Several, blogger)  


Perciò, Roberta, bisogna stare attenti a non deprimersi per la sconfitta, ma valutarla come un'opportunità comunque tentata nella buona fede della sua riuscita. Non avere rimpianti, è ciò che conta, come credere ancora ai miracoli, se desiderati.         (Gaza17, blogger)                                                       §

La solitudine è un drago che brucia tutto. Ma dovremmo considerare la legge della fisica: nulla si crea e nulla si distrugge. Così anche nell’animo umano ciò che (ci) brucia sarà un diverso av-venire.  Am Archetypon (blogger)                                                 §

epimetea- la ricerca della realtà
la -sconfitta- è un nido adeguato 
per confortare l'attitudine della fenice,
l'aria il moto del suo volo potente. emma01 (blogger)

 

Sogn(h)ippy    

 

{ Cerchi la felicità dappertutto. La trovi nel tuo sorriso che si riaccende. Anche nel buio, dove c'è sempre una piccola scintilla, una piccola lama di luce in contrasto. In questo mondo, dove tutto sembra crudele e doloroso, proprio là, nelle notti oscure, quando i giorni non sono gioiosi come vorremmo, nel nome di chi amiamo e nel modo in cui i tuoi occhi brillano. E sai una cosa? Questo porta altra luce, altra ed altra ancora. La più luminosa di tante stelle. }

Regalo di tantestelle (blogger)



Pulisci e pensi, ascolti il soliloquio ed entri in una giostra difficile  da starci sopra... cara Roby, il tuo cammino è così difficile ... Per quello il blog è una valvola di sfogo: perchè porta coi piedi a terra quelli che se ne stanno a fare troppi voli pindarici ... Tu sei la testimonianza fragile e potente di una realtà di tante altre donne che se ne stanno zitte e non hanno voce ... se torni è sempre da te che torni, mica in un posto inospitale, bensì nel tuo piccolo nido di parole difficili ma piene di amore e compassione. 

(Several1 blogger) 

 

2015/2011 (MATEMATICHE)

LO RIMETTO :-)

 

 

AREA PERSONALE

 

Messaggi di Marzo 2020

*

Post n°1293 pubblicato il 26 Marzo 2020 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Scrivo così di getto, caro diario, blog, foglio virtuale.

Caro diario, telematico, serbatoio di parole buone necessarie per me, per poter andare avanti. evidentemente. Sì. 'carburante' per poter procedere, anche se io non sono una macchina - o meglio siamo macchine perfette sofisticatissime, ma , fragilissime. Dipende tutto dal mistero di quell'organo molliccio situato nel cranio.. che - ancora resta un  mistero. A me, viene in mente il segno della croce cristiano... nel nome del padre (la testa) del figlio , il cuore, e dello spirito santo - l'equilibrio tra i due, anima e corpo mente e cuore. 

Ma queste povere elucubrazioni lasciamole andare... nello scritto, senza piaggeria, senza ruffinianeria senza nessuna forma di vittimismo da piccola fiammiferaia attempata ...

 

Scrivo. L'enel mi scrive dicendomi che non ho pagato una bolletta, ma santo il cielo, ma se ti ho detto telefonicamente che le bollette me le devi mandare per posta???? PUNTO. E' una richiesta legittima, posso ancora scegliere no?? non mi soffermo. 

E proseguo nella scrittura. Matteo riposa ancora, fra poco lo alzo. Devo (hanno deciso) che devo pigliare la 'sua pensione' oggi scaglionata per lettera alfabetica. A parte, che ogni volta che vado a prendere la pensione di  mio figlio, mi sento un po' male... mi sembra una sorta di limbo... e non perchè io non sia centrata sulla nostra vita e non è nemmeno una questione di accettazione della Realtà, che accetto. C'è un moto dell'anima, un'ondina che si getta addosso al cuore, si appoggia sulle labbra, come carezza di consapevolezza, come a mitigare il pensiero - che - stringendo il cuore, proietta verso un passato allora inconsapevole... verso possibilità precluse. Che è inutiile anche scriverlo. La prendo larga per respirare meglio.

CMQ fra poco devo andare a prendere la sua pensione, come deciso dagli organi preposti, alterando la mia contabilità personale. Ma non è un problema. Non lo è. Sarebbe stato un problema non averla: divento 'pratica'.

Sono angosciata, dal fatto che Matteo continua ad uscire con gli operatori. 3 volte a settimana 3 ore. 

Molti genitori hanno disdetto le prestazioni. Matteo è ligio, mette sempre i guanti, esce solo con la mascherina, sta a distanza,non tocca nessuno: operazioni impossibili per molti autistici, da piccolo stava tanto meglio, MA sarebbe stato impossibile non fargli toccare le persone: IMPOSSIBILE. 

Ora dicevo è ligio. Non piglia i mezzi, cammina a distanza dall'operatore. Fanno lunghe passeggiate nel quartiere (il mio quartiere è il più grande di Roma, il secondo, se non il primo o pari merito con altri); ieri mi hanno proposto di aumentargli le ore proprio in virtù della possibilità di estensione per disdetta di altre famiglie. Ho detto di no.

Stamattina una delle associazioni a livello nazionale in cui sono iscritta mi ha mandato tutta una serie di comunicati articolati ed argomentati molto adeguatamente, in cui si dice di aderire ASSOLUTAMENTE alla priorità al non uscire di casa. 

Le mie antenne già allarmate, si sono alterate. Ho cmq fatto colazione, lavato il viso con acqua gelida.   Le argomentazioni , riguardano soprattutto il fatto che qualora nella denegata ipotesi che un congiunto autistico contraesse la malattia non potrebbe vedere un suo famigliare. ORA, tutto questo è inimmaginabile per me. E quindi, inimmaginabile anche per chi legge. Ed allora, a me la scelta .... 

Le persone che seguono Matteo sono molto attente, ma la certezza non c'è. Io non voglio avere paura. E nel profondo di me, conoscendo il mio ragazzo, - so' che il suo coinvolgimento in attività casalinghe è fallimentare. Non posso non pensare a quel caschetto lucido scuro lassù che anche chi mi legge vede... amava tutti i suoi cartoni, i DVD musicali del padre, la sua pianola, i suoi quaderni, LA TV.

ora sono al cospetto di un Uomo formato giovane 19enne... che ha bisogno di uscire di casa, - ossessionato dai rumori da una parte, e da un'altra impossibilitato a farne a meno. Sul libro che sto leggendo è spiegata la questione, Matteo E ' AL CONTEMPO IPER E IPO SENSORIALE... un bel ginepraio, povera stella mia. Oscilla... è ondivago. purtroppo...

non ama la tecnologia, non sono io sufficientemente brava di coinvolgerlo... lui è settario, abitudinario: Scuola/ stesse frasi - stesse persone a scuola, contatti.. routine, casa/cibo/riposo/maneggio/shiatsu/operatori/in giro con mamma per tutta Roma, o mausoleo di costanza/trieste/africano/nomentano/montesacro.  Qualche volta a pranzo fuori, qualche volta dalla nonna. Ogni 15 gg da papà... la tv la sera, con scopppi di ira sulla sensorialità.. il cibo /la musica sul pc o sul cellulare/alla radio/ leggere qualche sms/ qualche video telefonata col papà.  LA NOSTRA VITA.

Questa routine è ora saltata. Completamente. E gradatamente lo comprende... sa che dovrà tornare a scuola, e ci tornerà... non voglio andare in nessun gorgo, di disperazione, proprio ora che ci andava benino!!, si, lo coinvolgevano nella  serra, nella potatura..., NEI SUOI PICCOLI ESERCIZI DI MATEMATICA GEOGRAFIA, PRATICI.

 

Ma questa è la nostra Vita, e Dio mi sarà testimone di avere fatto la scelta giusta, per ora.

So' solo che quando se ne va e resto a casa, gestire l'ansia diventa problematico... devo fare appello a tutta la mia impalcatura.. allora il corpo aiuta l'anima, ad abbandonarsi al non avere paura.. riesco talvolta a dormire, a leggere impossibile, -- a parte qualche notizia e qualche blog amico e poi a guardare la televisione.

Questa è la nostra Vita in questi tempi. 

Fuori piove.. purtroppo non è la pioggia di marzo (anche se E' marzo) che cantava Mina ieri. nei link musicali, un cristallo nel tempo la sua voce... e mi pare non esserci tempo nemmeno per la 'poesia' sebbene, in ogni riga anche la meno avvezza essa s'annida... le stelle stanotte usavano le nuvole come scudo, e gli uccellini hanno scelto il caldo dei loro nidi. penso ai miei gatti, al mio passato... come a trarne forza... forse un bene, che il bidello mi abbia dato una "sola", facendomi comprare gabbietta, lettoniera, scatolette, e sabbietta, ciotolina eccetera. Forse non è ancora arrivato il momento, forse non arriverà mai.. : Matteo non vuole, ed ogni cosa, prende forma al suo post (o).    Forse sarebbe meglio un cane, forse i miei pensieri un po' caotici serviranno a farmi fare le mie cose, al meglio. Il frigo è abbastanza pieno. Ora mi vesto, alzo Matteo, farà colazione, lo lascio in bagno come un bravo ragazzo con le sue riviste, ed io andrò all'ufficio postale. Ho acquistato ieri delle mascherine di stoffa e poi la chirurgica sopra. Guanti.   Stampo la bolletta inevasa e la pago, poi, con calma chiamerò il gestore: non ho voglia di litigare...

vorrei continuare a stare su queste righe come tutte le mie note sul pentagramma, in tutte le mie sfaccettature, ma non posso.. allora lascio altre righe.. questo brano lo ascolto come un mantra da quando è uscita questa peste moderna, - e l'ho ritrovato in uno dei pochi programmi che seguo, non solo per appartenenza, ma perchè mi aiuta a pensare, ancora, e a discernere, ancora.

Mi dico, e mi sento a volte, che tutto questo ci mette dinanzi a noi stessi, se uno vuole... mi dico, che non mi è nuovo - nonostante il buon scrivere e la buona volontà anche istituzionale (per quello che possono e vogliono è chiaro) e il farsi sentire presenti... nonostante la settarietà solo tra pari genitori di pari autismi vissuti, che ogni autismo è a se stante... , che degli autistici non frega niente a nessuno, figuriamoci adesso !, ma non è un gettare la spugna, è una consapevolezza, ed è anche speranza. Matteo avrà il suo luogo dove stare, fino a che avrò sangue e respiro, allora sì, che gli garantirò (con suo padre) LA DIGNITA'. ... già avevo appuntamento con le istituzioni comunali fissato per aprile prossimo... Ora tutto si ferma, e Matteo sarebbe felice, anche in una campagna, in una villetta fuori città, in un eremo dolce e silenzioso, magari si, con un cagnolone che gli si avvicina tenendogli compagnia, -che lui sarebbe felice con tutto questo, ma questo è un sogno solitario forse egoistico di entrambi... deve avere ancora delle possibilità di socializzazione, anche se, si chiude  patologicamente - la sua anima è affamata e curiosa... ed inoltre, siamo nati a Roma abitiamo a Roma  - spero che la scuola lo trattenga ancora a lungo, che possa svegliarsi da questa sorta di 'letargo' momentaneo.. e che magari possa con un supporto adeguato essere un buon  aiuto contadino. 

 

per ora passo e chiudo. Mi toccherà rileggere..

grazie, amici virtuali solo per geografia.

Roberta

https://www.youtube.com/watch?v=sMmTkKz60W8

 

§§

 

Io il male l’ho accettato ed è diventato un vestito incandescente. È diventato poesia. È diventato fuoco d’amore per gli altri. (Alda Merini)

 

(E aggiungo io, ... perchè alla fine, ho scelto sempre il bene). 

 
 
 

+

Post n°1292 pubblicato il 25 Marzo 2020 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Mi ero ripromessa di scrivere. Anche solo un piccolo diario quotidiano, in tempi come questi può aiutare, tanto. Ma non ce l'ho fatta. Difficile è diventato poter descrivere quello che ho dentro. 

Stamattina mi sono svegliata molto presto. Prestissimo. Sto dormendo parecchio, e questo è anche un bene. Cerco di svolgere le incombenze del quotidiano, al meglio, non lasciandole indietro, - credo che deciderò di non far più venire per il momento nemmeno la persona che mi aiuta. Svolgere le azioni del quotidiano, quindi, mi permette di non perdere le abitudini di una normalità che ora non c'è più. Che per me, già non c'era, in effetti.

Il prof. di mio figlio, l'ultimo assegnato, ha mandato delle schede per i compiti, che mi hanno davvero lasciato perplessa. Metto nero su bianco qui le mie perplessità... come se fossero bracciate di una piscina virtuale, ed io nuotassi, anche se, ho appena fatto colazione, e mi da fastidio, nuotare con la colazione sullo stomaco. 

Non mi importa di come scrivo nè di quel che scrivo : DEVO SCRIVERE.

l'altra professoressa di Matteo mi ha detto per sms telefonico di provare ad entrare nella classe 'virtuale', che ci sarà anche l'assistente che Matteo adora.

Dovrò provare a ricattarlo... povera stella mia. 

Uno dei suoi assistenti domiciliari, invece, oggi pomeriggio uscirà con lui; l'assistenza è ancora attiva. E meno male...

 Forse ci proverò e riuscirò domattina ad interfacciarlo con la classe virtuale. Il piccolo ricatto sarà di farlo uscire, io, domani.  Cioè se collabora a questo esperimento , e si concede davanti al monitor, lo farò uscire. --- Dio ... grazie quante cose, comprendo, ora, mentre la nostra Regina della canzone Canta, e non c'è più niente - da capire - ormai è tutto chiaro. Come questo giorno che si fa varco nella penombra della luce artificiale della sala. una voce così salva anche dalle sovrapposizioni e parallelismi che non ci sono più... c'è la consapevolezza e la comprensione. Una voce così rimette tutto a post. o. .. e si fa perdonare , perdonandoci.

 

Matteo ed io. ...

Non stiamo uscendo più.. e allora la piccola passeggiata potrà essere il premio. E' bravo. Si mette la mascherina, i guanti,non tocca nessuno. Chissà cosa deve apparire e come, nella sua mente tutto questo. Una piccola fortuna la sua accettazione, che raddoppia la tenerezza che ho nei suoi confronti. Tutto questo rende minime le inezie. Anche di chi si stressa a far fare i compiti ai propri figli. Che non sa come gestirli. Lungi da me,  davvero criticare. 

Mi scopro imperturbabile, io. Resiliente al massimo, io. 

forse perchè è come se tutte le prove, che mi sono toccate in 'dono' in questa vita mia, si fossero raccordate, ed ora, - a fronte di questa crisi/piaga/pestilenza 'moderna', il mio bagaglio di esperienze, fossero la forgiatura, alla resistenza. Anche se, tutto questo, a volte preme e si trasforma in una forma di ansia violentissima... Un uccellino fuori, cinguetta alla primavera che si è ad un tratto arrestata, ieri faceva molto freddo. E continua, il suo cinguettio mi sembra davvero la speranza bambina. 

Ogni giorno voglio continuare questo mio DiaRiO. ogni giorno. Anche se mi è molto difficile descrivere, tutto quello che ho dentro. L'intimità di questi giorni, mi chiamerebbe alle mie vecchie letture,a rileggere tutti i libri degli ultimi anni: ma non ci riesco. Acquistarne di nuovi: ma non ci riesco.  Un desiderio, è ultimare il libro di Matteo sull'autismo, ma mi dico.. poi, che lo continuo a vivere il mio libro sull'autismo e il mio scrivere anche una sorta di libro, tutto  mio. personale, reale, e virtuale insieme. 

Dicevo delle botte di ansia, che arrivano improvvise. Miste al viaggio che sto continuando dentro me, ora da sola. Ieri la psicologa mi ha chiamata. Mi manca. Così come mi manca lo shiatsu. il mio corpo ne sente la mancanza. 

Le ho riferito le mie problematiche. La mia famiglia già provata dalle vicende mediche della mia mamma, è stata investita anche da problematiche economiche che mai avrei pensato di 'provare' (almeno quello!!): e invece no.

La mia imperturbabilità in questo caso, ha sorpreso anche me. Una razionalità che non pensavo di possedere, o meglio... al meglio mi ha riportata al mio passato - a quello che descrivevo sopra, alla forgiatura della mia persona.

Ci si sono messe anche le analisi, che senza paura ho compiuto. leggersi dentro in un periodo così imprevisto, ha dato i suoi frutti. Ritrovarsi continuamente, riprendere il passato per medicina, e non come rimpianto nè come senso di colpa (sebbene persistano entrambi come è nella natura umana, a tratti), - mi dico - e sento e penso, dentro me, che nulla è più come prima, e l'età ed i tempi portano traghettano verso un qualcosa di concentrico che punta in alto, verso qualcosa di inaspettato: la Realtà la supera sempre la fantasia, - che nella sua accezione positiva, può portarci alla Speranza non fantastica, ma risolutiva per stare bene, anche nelle peggiori condizioni: quelle che ognuno sta vivendo in questa crisi, che mai, ci saremmo aspettati. Non sono in grado, (e non lo voglio neppure) di poter fare delle analisi. Non servirebbe a niente.

Mi sono svegliata presto, perchè leggiucchiando qua e là... nel mio eremitaggio dell'anima, tra programmi televisivi culturali, films, e musica, è chiaro che cerco di ascoltare il poco giornalismo serio che a tratti traspare dalla scatola contenitore televisiva, e le notizie che  mi trovo a leggere, - cerco - anche qui l'imperturbabilità resiliente. Cerco provo il discernimento, e cerco provo, a farmi forza in un presente e basta. , - DICEVO, mi sono svegliata presto, perchè mi sono apparse e arrivate addosso le immagini delle città vuote, delle bare trasportate (un pezzettino del mio cuore non può essere indifferente alla storia e le origini dei miei adorati nonni)... mi vengono in mente quelle valli, dove sarei voluta andare lo scorso anno.. dove  a breve certamente non potrò tornare, mi sembra tutto così assurdo, ed in questa assurdità, mi è venuto in mente il turismo, che regge ancora la nostra già inginocchiata economia. Ora siamo veramente a pezzi. Allora non ce l'ho fatta a restare a letto. Mi sono detta, che,scrivere anche questo diario sgangherato, potrà aiutarmi a scrivere meglio, ossia, la fluidità di questi pensieri miei, liberarmi, darmi un motivo in più in questi giorni assurdi.

Fra poco mi lavo il viso. Scrivo con la notte sugli occhi, e i sogni misteriosi addosso ancora. Magari potrei fare due post al giorno, come gli integratori che piglio: mattina e sera.. sorrido dentro. 

Sono passati 8 giorni. Tutti i pensieri più belli si sono disciolti dentro me, in un moto di piccola follia dolce, che , hanno contribuito a far crescere i capelli che si stanno di nuovo riallungando. Ma mi dispiace non averli riportati QUI. mi dispiace tanto.

Per un paio di notti è stata dura addormentarmi col pensiero di mia madre. Con i suoi problemi di salute. Col fatto che sono arrabbiata per la sua decisione, per un'operazione così invasiva, - ed al contempo, per aver subito un intervento in un periodo così orrendo. Eppure cerco il buono.. : sta bene. Reagisce, abbraccia la solitudine, in una sorta di coraggio e forza... avevamo progettato un pranzo sontuoso per i suoi 80 anni, che compirà il 15 aprile prossimo. Sarebbe già andata a far controllare i suoi effetti collaterali in ospedale. 

Ma tutto questo è impossibile. Non abbiamo più per ora,nemmeno un futuro prossimo , c'è solo questo presente adesso. 

Io attraverso i programmi 'culturali' che Rai5 sta mandando continuamente, è come se tornassi in una sorta di ventre caldo ipnotico al bene per nutrimento dell'anima ed anche del cuore, la mente gira insieme - come un orologio perfetto.. senza perdere colpi, o se li perde, sono solo i piccoli secondi di un perfetto meccanismo manuale...

Ripercorro ogni età... attraverso la letteratura altissima, gli intellettuali dei nostri tempi, e di quelli passati. Un senso di rilassatezza di consapevolezza spiana l'ansia, la fa dissolvere... altro non è mi dico, che il senso di non riuscire a trovare una dimensione presente con gli errori compiuti con la ricerca delle mia interiorità... che ritrovo nelle canzoni nelle voci cristalline della nostra più grande cantante italiana. 

Le mie lacrime si fondono e confondono dentro agli occhi, rarissime e intensein questi giorni, forse stemperano l'asprezza delle nuove rughe e delle borse intorno agli occhi, non è tempo, questo di alcun tipo di vanità.. come se tornasse la semplicità della gioventù..la poesia ragazza, ritrovo una grande poetessa, infatti... La televisione è una culla un percorso giovanile rimasto intatto sempre là... una sorta di biblioteca che non posso toccare, ma che tocca le mie corde , il mio cuore, rimette a posto pensieri, restituisce miracolosamente una nuova consapevolezza, sottobraccio alla nuova età e trasformazione... di mè, benchè sempre io. Ed allora, la cantante - quella sua voce (sto scrivendo di Mina è chiaro), anche là, c'è come una restituzione poliedrica eclettica all'espressione artistica , ad un ritrovarsi attraverso l'artista, gli artisti, gli intellettuali veri e vere, la poesia, anche le nostre possibilità più intime, le nostre elevazioni, il nostro passato che si aggiusta, anche se è pieno di falle e fallimenti.

Ora lavo il viso, con acqua gelata.

forse cerco qualche brano.

per ora passo, e chiudo. 

Diario continua... anche a fatica, continua.

Sorriso - clic.

salvo bozze, link musicali, e pubblica. 

https://www.youtube.com/watch?v=aEVa2gkvGvM

https://www.youtube.com/watch?v=0mOUj-uHp0Y

https://www.youtube.com/watch?v=05s29DtaoNg

 
 
 

in tempo reale

Post n°1291 pubblicato il 17 Marzo 2020 da Roberta_dgl8

per condivisione e sfogo..

.. segue dal post precedente.

Dovrei essere felice!! ma il mio brivido di felicità è durato solo un istante.

....

 

Ero al telefono con la mamma, per chiederle se avesse bisogno di qualcosa.

In contemporanea ha squillato il suo telefonino (eravamo al fisso).

Era il chirurgo. Mi ha richiamata poco dopo. L'esame istologico ha dato esito negativo !!

Lui l'ha chiamata personalmente... le ha confermato di andare domani al piano medicazioni per monitorare quei due rigonfiamenti sul braccio, e poi di andare da lui, per la consegna dell'esame istologico, la trafila che dovrà fare, la lettera di dimissione.

 

E' durata poco la mia felicità...

Poichè il dubbio nostro, era lecito e motivato... laddove c'era solo un sospetto e solo due linfonodi effettivamente ingranditi, si è deciso di togliere TUTTO.

Sono arrabbiata con mia madre (e non posso dirle nulla per non agitarla), per aver preso la decisione - sua e sacrosanta - ma sbagliata. 

Mi sono sfogata con mia sorella che mi ha detto che è inutile ora essere felici a metà. 

Ma non posso fare a meno di pensare che hanno tolto tutto e hanno preso una toppa clamorosa medici di mmmm, 

ed ora, 

però devo stare tranquilla, perchè non posso permettermi di agitarmi.

se fossero stati maligni ..? se avesse dovuto radiarli? o chemio di nuovo?

e mentre questi pensieri aggiustano, la mia anima grida violenta PERCHE' AVETE TOLTO TUTTO SE NON ERA NECESSARIO SOLO PER PARARVI IL SEDERE DAGLI ERRORI PRECEDENTEMENTE FATTI... 

e dalla indecisione di una paziente giustamente 'provata'.

 

In ogni caso, ora, la bella notizia DEVE prevalere.

e la Speranza aiutarmi a non cadere in un ingorgo di abisso negativo.

 

Passo e chiudo

 

 
 
 

prova

Post n°1290 pubblicato il 17 Marzo 2020 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

a scrivere, velocemente. Come facevo una volta, tanti anni fa, inizio blog. e ancor prima.

 

Devo smettere, e lo scrivo, di pensare al se e ai SE.

(SE), Matteo non era autistico, ora si sarebbe già da un pezzo collegato con la rete a scuola...

mi avrebbe forse detto 'a mà... hai visto che sceggia che sono?!'  - oppure tutto sarebbe avvenuto con la stessa naturalezza, con cui noi una volta telefonavamo (a gettone). Oppure oppure, inutile fare condizionali con condizioni che non ci stanno.

E neppure SE IO, se io fossi stata davvero una scheggia, non mi sarei persa nei labirinti per ritrovare la strada mia, ma ci fossi su' - e avessi avuto in dote, un'altra intelligenza... ma coi se che ci facciamo?

 

Ho stampato gli esercizi dellaprof. Io sarei una mestra elementare, e probabilmente, un poco sarei riuscita a fargli fare i compiti, così come facevo quando era piccolo... fiumi e fiumi di quaderni, rigorosamente conservati.. buona scrittura, ma a che serve ora?

non ne vuole sapere. E' settario, il suo autismo, mal e non supportato ha aumentato la settarietà, e forse anche i 'geni' - paragnosti. : lo faccio quando vado a scuola.

Ed io, non gliela faccio... ad insistere. HO bisogno di riposo. Gestire tutta questa ecatombe come normalità, cercare di continuare a vivere.

Mia mamma,non sta bene. O meglio. sta benino, ma ha due rigonfiamenti sul braccio... le sono usciti fuori. Mi ha chiamata ieri. Prima si è sincerata che io avessi fatto tutto, che Matteo fosse sereno... Poi mi ha detto di stare calma. Ne avevamo già parlato prima, al telefono, prima che ci salutassimo, che si aspettava questo benedetto esame... ed invece, mi ha chiamato subito dopo dicendo che da un'attenta analisi si è toccata e si è accorta di questi due rigonfiamenti. Ha chiamato il chirurgo, che gli ha detto di tornare mercoledì in ospedale. che forse è rimasto del luquido e ch e forse devono 'siringarlo, aspirarlo'.

io calma sono rimasta. ... Si. Lei si è messa a piangere (mia madre non piange MAI). dicendo che non vuole che andiamo io e mia sorella, perchè abbiamo i figli, andrà col suo compagno (santo!).    Le ho detto io di non preoccuparsi, ho mantenuto la calma ho dato un 'occhiata in rete, le ho detto di mettere un cuscino sotto il braccio quando dorme, le ho detto di non voltarsi dal lato dell'operazione, il sinistro. 

Poi sono andata a fare la spesa, con la mascherina, il cappottino rosso, i guanti, le calze trasparenti e le scarpe basse coi lacci. 

Surreale, il tutto.

Il padre di mio figlio, con le sue preoccupazioni, io preoccupata per lui, per me, per tutti.

La sera prima la cugina di mia madre, per fortuna aveva chiamato me, invece che lei... lassù qualcuno blocca talvolta le mani... si  è messa a raccontare dell'ecatombe in quel di bergamo e dell'ignoranza della gente ancora senza mascherina !!! ma si può... ?? mi ha detto che i crematori, sono in funzione ininterrotta.. Io le ho detto di non chiamare la mamma assolutamente.. (di non dirle queste cose!) i rapporti sono buoni e cordiali, di tanto in tanto, ogni qualche e tot di anno, vengono a trovare la mamma, mia sorella ha rapporti con la cugina di 3 grado, - e per fortuna che non sono venuti ultimamente !! , io contavo di andare al santuario della mia ava, lei mi ha detto, non se ne parla per almeno un anno! RObERTA.. , mi ha salutato tanto, le ho detto di stare attenta, ma lei con le sue allergie è sempre con la mascherina ed anche il marito un dolcissimo signore italofrancese Gille, sono molto prundenti e non ignoranti come stanno dimostrando alcuni conterranei.

Fatto sta che poi la notte, ho avuto incubi notturni (per via dei crematori), ed è venuto il nonno a salvarmi. I suoi occhi celesti la sua stazza e il suo silenzio mi hanno tirato fuori dagli incubi. Era presente qualche volta in queste pagine... io e lui sul bus211 a montesacro via nomentana e tutti che ci guardavano... sembrava un contadino inglese, bianchissimo, capelli cenere, alto, ed io brunarossiccia, 'nonno'... quando volle venire con me, a vedere la scuola che frequentavo...

 

Ripenso alla TV .. mi è venuto un groppo in gola ...composto e senza lacrime, anzi, un punto di unione tra la mente e gli occhi che vedevano il cuore e l'anima si raccordavano e mi prendeva un senso di commozione interiore.. nel vedere il papa con il sottofondo musicale di lezioni di piano in quel di via del corso, pareva portarsi addosso tutti i pensi del mondo (ed io non sono particolarmente avvezza a questo papa, ... sono sincera, inizialmente si, poi no...), ma vedere il pontefice, - scortato ... come se (non riesco a dirlo) in una via del corso deserta...e poi quel crocifisso, quante volte ho pregato là davanti! e santa maria maggiore, dove vado spessissimo. l'ultima volta la notte di Natale.

 

mi fermo, la penna va da sola  il cuore si libera.

Troppo preme la voglia di scrivere e di liberazione, ma non è centrata, forse cerca il suo centro attraverso il foglio telematico.

Matteo, caro. E un colpo al cuore, che mi fa male se penso alla mamma....

ho stampato il santino della mia parente beata.. facesse il miracolo, santa diverrebbe, subito. Che nessuno rida.. di me.. al limite sorrida...

In senso buono. Che se penso ad altro, ho una sorta di raccapriccio, che cmq serve.

Per capire.

Vedere ieri, Matteo che andava via col suo operatore, con la mascherina, i guanti... mi ha fatto una tenerezza... E' davvero una stella caduta dal cielo, amore mio... Lo è, non in quanto figlio mio (sua 'sfortuna') - ma in quanto lo è proprio. Non posso descrivere quello che ho provato.

CI mancava pure la puntata di montalbano ... bellissimo, ma, intrecciato sulla storia di due gemelli... di cui uno... , insomma, se qualcuno lo ha visto, capirà. Chi non l'ha visto non mi faccia domande.

Devo ancora andare in fila per la spesa. Mi sveglio troppo tardi, vado a letto altrettanto tardi, ma il mio corpo mi dice, che da questa triste vicenda di questi giorni da fantascienza, posso riprendere tutto il riposo che mi occorre, scrivere per liberarmi, cercare di gestire al meglio e come possibile questo presente. 

Abbiamo camminato infinitamente tanto con Matteo l'altro giorno, Rino Gaetano e Domenico Modugno, si legavano all'inno di Mameli e Gloria Gaynor e Gloria di Tozzi, in quel della salita di parco nemorense.. io, mi rivedevo con una gonna lunga delle scarpette coi i miei piedi meno pesanti, tonnellate di trucco bambolesco, spensierata e felice, perchè lo sono anche stata... in una sorta di catarsi, - che credevo - mi si incollasse per sempre, non era possibile...

Non mi ero persa mai, anche se volevo farlo... , mi ero solo nascosta e rannicchiata, aspettando un miracolo questo davvero si inesistente, avrei solo dovuto avere fiducia di me stessa, imparare l'inglese, invece di lasciare subito, - studiare giurisprudenza  a tempo perso, invece di dileggiarmi con le parole crociate e i giornali di moda, e studiare le mie proporzioni sfuggenti...  , andare in fissa con la Musica e divorare i fumetti di diabolik che ancora compro e leggo. Ma sono comunque, io ....

mi ritrovo, da sola in bagno la mattina, con le mie abluzioni, mi dico frasi stringate, che non riesco in tempo reale nemmeno a scriverle sul quaderno... quaderno o pc e si perdono dentro me, ma non si perdono, mi corrispondono, perchè sempre mi sono corrisposta... ma i bisogni hanno prevalso... e le sfortune, pure. Sfortuna perchè una parola racchiude tutto. Tutto qui. 

per ora devo chiudere.

 

In alto fotina mia... di qualche settimana fa (vicino casa mia).. e chi se lo andava ad immaginare!!! che sarebbe successo tutto questo? qualcosa di incredibilmente matematico accade, che io certo non riesco a descrivere.

A presto rileggerci.

no, non la metto, il cielo è sempre più 'blu', e non certo perchè io non amo il colore...

preferisco questa ...

che poi, mentre camminavo, pensavo al brano blu di Paolo Conte...

e sempreterna gloria mai mancata su questo mio blog.

 
 
 

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Post n°1289 pubblicato il 15 Marzo 2020 da Roberta_dgl8

Giornata Bellissima. Il susino che vedo dalla finestra sta già cominciando a perdere i fiorellini che la mia vista stanca e ormai carente anche da lontano, vede a malapena sul cortile. Tutto continua...

Una bimbetta strilla e gioca da sola nel cortile, si inventa figure, si inventa compagni.
C'è un poco di tramestio, sotto casa ho un pastall'uovo in cui c'è meno fila che nei supermercati limitrofi.
Io non ho bisogno di uscire (la bimbetta ora canta a squarciagola, è lei la Speranza? - il suo canto e quello degli uccellini protagonisti insieme al ticchettio nella mia sala), dico, non ho bisogno di uscire per la spesa, ho tutto.
Niente broccoletti, ieri sera, avevo una buona insalata cappuccina scrocchiarella, e radicchio avanzato, sono stati il contorno delle scaloppine al limone, buonissime... quindi a pranzo oggi broccoletti ripassati, e filetti di petto di tacchino al latte.. generalmente li faccio ai ferri, ora provo così. Niente a pasta da ieri... forse stasera? vederemo  - mi viene da ridere per sdrammatizzare... sono bellissima (con la mascherina) ... non mi si vede il naso a patata, ingrassato e lievitato pure lui, i denti stortignaccoli e il mento sfuggente, l'ovale troppo lungo, si, devo dire, che sono davvero bellissima.. anche se fatico a respirare.
Avrei potuto titolare il post: 2 alieni a Roma: IO E MATTEO.
ieri la città pattugliata come mai avevo visto in vita, mia. A cercare nello scrigno dei ricordi più lontani in b/n francese di belfagoriana memoria (mi faceva talmente paura, da non distinguere più i colori) - che poi nello scrigno dei ricordi, appaiono, i taxi gialli, gli autobus verdi e di legno, i tram.. i giorni di festa le cerimonie le acque di colonia, i vestitini bellissimi, i cambi per il gioco... non mi sovviene un clima così, e poi qualche macchina, pochissime in verità cmq girano, e non sono vecchi modelli... ma Roma strappa il respiro, tanto è bella.   Conca d'oro viale tirreno ponte tazio via nomentana il palazzo fascio della finanza il pontelevatoio e il castelletto, di nuovo nomentana del corpo diplomatico, quartiere africano la parte alta, e più bella, il confine con sant' angela merici i monti tiburtini, a destra, a sinistra le ambasciate, quella dell'iran BUONASERA I SOLDATI, CIAO! MATTEO, - i villini, liberty, e poi santa costanza, santa agnese, costeggio via nomentana, l'incrocio con viale xxi aprile, a sinistra piazza bologna a destra la discesa, il mausoleo, le palazzine signorili degli anni '60, lo scempio architettonico della nuova metropolitana, gli scavi, e la prospettiva in alto del Mausoleo bellissimo, il san leone magno, le scuole di lusso, il piccolo tennis club, ricordi giovanili, piazza istria riprendere corso trieste viale eritrea viale libia il ponte.
Io e Matteo con mascherina, guanti, noi2appiccicati ma non gemelli siamesi. Ho perso il conto di quante pattuglie non ci hanno fermato nonostante ci avessero accostati... che abbiano capito? mi sarei innervosita più che altro per il contatto, e forse pure loro... nellla mia borsa il malloppo di documenti...MA non si farebbe prima a fare una segnalazione telematica di noi con situazioni 'speciali' ? certo non è che giriamo con un chip (spero si scriva così) ma insomma, sanno tutto di noi ! 
cmq non ci ha fermato nessuno.
Ho ordinato in una farmacia prima del ponte delle valli, le mascherine serie con il filtro, 22 euro l'una dice durano due mesi... la farmacista si è un po' commossa a vederci.. signora gliele metto da parte.. !!
per strada pochissime anime, aliene come noi.. qualche vecchietto e vecchietta con mascherine rudimentali, una fatalona piena di profumo, qualche donna di servizio con cagnolino al seguito e basta, solo militari, polizia carabieniei polizia municipale e un barbone.. 
Matteo era un poco perplesso, ha tentato, a differenza dei giorni prima di toccare qualcuno.. persone che erano in fila ai supermercati, all'uscita  delle farmacie, mi sono arrabbiata... l'ho minacciato di non uscire più. 
Il fatto è che lui si era abituato al pratone sotto casa, a salutare le persone a distanza, là... ora gli è cambiato di nuovo l'assetto... 
all'incrocio con viale xxi aprile avrebbe voluto proseguire per porta pia... ma io non ce l'ho potuta fare, ero cotta, lessa, non avrei nemmeno cenato... e invece aritorna a piedi in un bagno di sudore (fa caldissimo , anche di sera, termosifoni spenti da 2 settimane) , non ce l'ho fatta. Ed oggi mi tocca ripetere...
andremo nel quartiere delle sue origini paterne, quindi, al contrario, ponte delle valli, viale libia via nemorense, parco nemorense , via chiana, tagliamento, coppedè...
non me la sento di far foto, almeno ieri non me la sentivo.. non volevo dare adito a nessuna pattuglia di fermarci..
fra poco che è già tardissimo lo alzo (ieri notte è andato a dormire alle 2)! il paragnosta, è cmq un giovane ragazzo, e devo dire e gli devo fare i complimenti, stellina mia... sopporta la mascherina, - e gli ho chiesto se è turbato dalla situazione, mi dice che è contento lo stesso..
in realtà, avrei voluto sistemare gli armadi - non ho fatto in tempo a sistermarli invernali, in un inverno che è stato solo un fiato di respiro, e già si prepara alla primavera, e bisogna stare attenti.
Dicevo devo alzarlo fargli la barba, ho avuto incubi stanotte, mal di testa, nel sonno e al risveglio, la primavera - manda una luce che da fastidio agli occhi, e un nuovo grande peso degli anni, sulle mie ossa, MA, se respiro bene e cerco l'equilibrio e mi dico che tutto serve, anche una situazione come questa, in cui mi trovo a pregare stretta stretta a me,a girarmi nel vuoto del letto, e a dirmi che  l'esame di mamma vada bene, che tutto questo finisca al più presto, mi ritrovo nel viaggio profondissimo dentro me ch eho intrapreso, e che mi contrae perchè gli annni e le  primavere sono talmente tanti, che i ricordi ritornano come cura del massaggio che non posso concedermi... mobilizzazioni fisioterapia dei miei pensieri e del cuore che si allarga e si libera dalle contratture di tutti gli anni,che hanno modificato lo scheletro, la struttura, la forma del corpo, NON OSO PIU' mettermi sulla bilancia.. mi viene da ridere...
devo passare l'aspirapolvere
lessare i broccoletti dopo averli ben lavati
far la colazione a Matteo
fargli la barba rifare i letti
 rendermi presentabile...
voglio nonostante tutto fare con calma
mia dolce calma da qualche parte sei... sei sempre stata
rannicchiata forse in quelle contratture... no, dolce calma mia.. saresti dovuta andare via, nello spasmo invece che una contrattura  a restare, reagire, trovare da quello spasmo la lucidità ad andartene, . la fermezza.
Faccio pace con ciò...
ero sempre io , o meglio, non ero capace, sarebbe servito un incontro fortuito, che aspettavo dal di fuori, perchè innamorata di me stessa (cit) non mi corrispondevo... 
dirsi queste cose davanti ad un pc, in un foglio alla merce' nn sempre di occhi onesti, costa una fatica, e un'ammissione al limite il mio per non farlo uscire come dovrebbe... attaccare pezzo per pezzo questo quadro naif ma è mio,
voler mettere tutti pensieri... film un po' violenti che ri.vedo e avevo dimenticato, titoli di giornale che mi fanno male, - la povertà dilagante - ora dimenticata, per altre emergenze di vita qui i fiori appassiti nel vaso davanti a me, che ora butterò via nella ulteriore incombenza, piccola, - ma c'è il susino fuori, e tutto scorre.
Dicevo i titoli di giornale mi fanno male... ROMA NON CAPISCE... ma perchè la mia natività così solo per far titolo cattivo?   si paga una mala politica una geografia sfortunata degli impatti commerciali non proprio ad hoc un qualcosa di estremo che è sfuggito già da tanto tempo, questa nostra italia smembrata e spolpata che cerca disperatamente di darsi un abbraccio totale, questo nostro stivale rotto e dilaniato.. questa nostra penisola fisica ce la farà a non sbriciolarsi... il paese più bello del mondo con tutte le storie del mondo, culla della civiltà più grande del mondo, mari e monti più belli, paesaggi meravigliosi, tutte le culture insieme alle dominazioni che furono, - Europa dimenticata - dalla più bella filosofia scritta in un argipelago dimenticato (pontino).
Mi fa male,leggere quei titoli. E non parlo per retorica. Mi fa male, perchè nelle mie vene scorre anche sangue lombardo. Sebbene la mamma ci sia solo nata, all'età di 8 mesi mia nonna tornò a Roma dove col nonno erano scesi per lavoro, loro sono della val seriana. Mamma ci andava in vacanza da ragazza, da quel sangue anche devo la mia forza..E la mamma, ci andava in vacanza, ed io mi ricordo da piccola le montagne verdi  e la pioggia, e una città meravigliosa , in cui tornerò poi da grande per un certificato di nonna, e una proposta lavorativa che non potevo cogliere. Allora altre vite fa.
Ora sono qui, a rendere un piccolo omaggio al mio sangue mescolato alle mie  vertebre a quel cielo di lombardia bello (quando c'è) alle mie mescolanze. ... ai miei nonni lombardi ... e ad un santuario .. dove volevo andare e non potere. ora.
POI
Mi veniva in mente papà... ieri. Il distinguo ch evoglio fare, è che lui parlava benissimo, e suo fratello anche il mio caro zio. Parlavano benissimo l'italiano. A volte qualche parolaccia e qualche inflessione. Anche il nonno, a parte le inflessioni anche lui, e poi uno dei suoI fratelli professore di lettere antiche in un liceo di via tuscolana, e la rocca e i ricordi.
Mamma mai una parolaccia. Lei mi ha insegnato a scrivere a 4 anni, e a leggere. Poi assemblavo le lettere, senza sempre capire un senso, non ero ascoltata.. 
E poi i miei nonni lombardi così atipici così poco romani eppure romani cittadini di roma rimanere legati qui..
ed io la  mia sorellina, che invece che dalla scuola imparavamo dalla 'strada' e dalle bische e dalle comitive, .... di Roma che ci scorre dentro, e torna dagli effluvi della sua storia non dai fantasmi ad ogni passo del centro storico, in ogni piccolo passo calpestato dell'eternità e della grande bellezza.
devo fermarmi, la penna telematica è andata per conto suo...
se continuassi a scrivere, stempererei ancora più il dolore...muscolare, .... 
se continuassi a scrivere i pensieri si stenderebbero come colore in questo mio scrivere naif...
nella via del ritorno a casa ieri sera, dopo fratelli d'italia e soul classico, landuccio fiorini cantava... fatece largo...
ed era tutto così.. assurdo, eppure reale.
3 brani
3 come il numero perfetto.
alle origini della mia mamma e dei nonni e alla mia vicinanza alla buona lombardia..
alla mia natività, mia di mio padre e sorella, alla prevalenza del mio sangue, al cognome che porto, alla nascita di mio figlio, a ciò che sento più forte e prorompente dentro
e infine ai miei ricordi, ricamati con l'oggi - con l'ora e qui.
Rileggo, metto in bozze e forse, se lo ritengo buono, pubblico.
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anzi 4, ...Perchè tutto va al suo posto, e il respiro pure giusto, mette a posto e fa capire, tutte e finalmente (e totalmente) le cose.
Grazie.
 
 
 

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Post n°1288 pubblicato il 14 Marzo 2020 da Roberta_dgl8

Nuovo post. non mi (ci) resta che scrivere...

Scrivo cercando di tenere a bada la mia ansia, che bussa sempre ovunque addosso e dentro.

Scrivo leggendo dentro me, che questi nuovi giorni, li avrei voluti diversi. Cerco di non arroccarmi al passato in maniera malsana.. deve essere balsamo e l'intreccio delle parole servirmi a sbrogliare la matassa di non rimanere imbrigliata nel passato ma osservarlo come salvagente, come faro.

Ora è così. 

Ora mi tengo i miei dolori. Che sopporto certamente con più facilità se penso ai profughi siriani in grecia.

Mia madre, mi dice, che io non devo vedere certe cose, non me lo posso permettere, ed  è vero. Che io ho già un prezzo molto alto. Da pagare, che pago ogni giorno. Ma io mi dico che devo sapere, che devo capire, anche se niente c'è più da capire.

Se non andare avanti. In questa nostra storia, che se solo la vediamo bene, rischiamo di farla finita, rischiarmo di pregare al contrario per una nostra distruzione immediata. Eppure, ed invece, anche dall'analisi e dell'osservazioni di un giornalismo che ancora sa fare di questa parola una buona parola e raccontare e provarci la storia e le storie di questo mondo che tale non dovrebbe chiamarsi più, avercela ancora la parola Speranza, conficcata dentro come la Vita. 

Su queste righe cancello pensieri funesti, anche, perchè non servono ora. Non serve metterli qui. Serve convivere con la ferocia assoluta di ciò che i nostri occhi vedono e la sopportazione di come vivono ai nostri giorni, altri esseri umani.

Mi sforzerò fino a che avrò Vita, e mi dico che voglio e devo averne tanta, non permettere la somatizzazione dei miei dolori personali seppur feroci anche loro, di avere la meglio, perchè ho un ragazzo di là, e dovrò dargli i mezzi per garantirgli la massima dignità, un minimo di agio possibile, una speranza altissima anche a lui.

Quindi magari oggi posso cominciare nuovamente questo diario, nel raccontare, semplicemente e raccontarmi di pari passo la mia quotidianità.

Quindi comincio da ieri.

Lui amore mio, si sta dimostrando abbastanza bravo, avevo fatto l'ultimo post, scrivendo che saremmo andati al pratone dove difatti siamo andati. C'era poca gente, ben sparpagliata, a parte dei gruppettini di bimbi che giocavano a pallone e che correvano sulle loro biciclettine. 

E' stato bravo e mi ha sorpreso dicevo, ma anche le persone che a sua richiesta di ciao con la sua mano, rispondevano sorridenti e gentili (tutte, indistintamente). Abbiamo camminato tanto, ho fatto tante foto, sebbene, la mia piccola minicamera kodak è insostituibile e inarrivabile. Mi resta questo di ricordo buono. La concentrazione dei colori in una fase meravigliosa della mia vita - una fase in cui - abbracciavo i sogni credendoli possibili e veri. puff erano solo abbagli ed illusioni, ma mi sono serviti. Un pesciolino pensa a salvarsi nel suo ultimo anelito di respiro se viene gettato in una padella - la spinta è uscirne non sa della brace che l'aspetta... ma le metamoforsi le fenici e gli animali insegnano... e un leone con il suo sano orgoglio sa da quelle fiamme uscirne come anche i poveri leoni dei circhi ammaestrati che non temono la loro povera criniera (mi sorrido dentro), la mano e la penna telematica vanno su questa tastiera, scrivo per me, alla fine, sempre questo ho fatto, dall'inizio del 2008 febbraio 27 che scrivevo per rinascere dall'abisso di disperazione che mi fu consegnato in una stanzetta lillipuziana di un ospedale romano sul colle gianicolo territorio vaticano. Da quella disperazione il mio ascensore per il patibolo infernale che attraversai, mi vide però sognare Dante, e Virgilio compagni di viaggio, di quella che fui, delle mie ammaccature e pecche. Della morte che troppo presto si prese un giovane uomo (mio padre), e lascio' segni, - o forse fu - solo la testa a non capire, il cuore a rannicchiarsi per sopravvivere a qualcosa di troppo grande, e le spiegazioni che mai sarebbero arrivate in un italiano mal mescolato troppo arcaico e dialettale, e una giungla fuori, di una Roma dilaniata dei tempi che furono, politici, sociali, pieni di piombo anche famigliare. 

Dopo il pratone, l'altro ieri sera non ricordo cosa abbiamo mangiato, non ricordo ora cosa ho visto in televisione, ah si, due o tre film insieme, uno divertente, uno già visto, un altro qua e là... qualche programma interessante, opinioni, e mi dicevo che c'è un giornalismo, che per quanto si sforzi resta appeso al proprio 'lusso'.

Ho visto in tv, una roma deserta, improbabile, ma che aveva bisogno di respiro, non certo un respiro malato MA assieme alla malattia, c'è chi continua ad andare avanti pure io nel mio piccolo, pure tutti noi.

Poi ieri ho cucinato. Pasta col pesto, acquistato, e mi è rivenuto in mente un pesto non condiviso, una bistecca mangiata in solitudine e non offerta non mangiata a metà, tracce di sistemazioni che dovevano avvenire, le riporto qui, è il mio diario, ma non solo è molto molto di più.

Carne alla pizzaiola, spinaci burro e parmigiano del giorno prima, radicchio, ciambelline alle mandorle, frutta. Caffè.

La mattina prima di andare a fare la spesa con la mamma, un po pallida è ... ma sta benino, mi chiamava la psicologa (o dopo?) per dirmi che non potrà più ricevermi per precauzione, che la posso chiamare (si vabbè) e che in quanto ASL mi suggerisce (è un ordine velato?) che per uscire devo produrre una serie di carte, per uscire con Matteo, da dare anche agli operatori; vuol sapere come sta Matteo come reagisce. Ma in verità, è un tastare il terreno per vedere se gliela faccio...... MATTEO NON GLIELA FACCIO, SONO STANCA, E LUI - GLIELA DEVI FARE... ecco sì, ce la faccio... sono stata da mia mamma, abbiamo fatto un poco di spesa vicino casa sua, non c'erano file!!! negozi del nostro trentennale abitare altrove che non qui a montesacro (io sono di monti tiburtini ponte lanciani, pietralata) li cito tutti e tre, perchè ho abitato nel mezzo di questo crocevia, e chi non è di roma non può capire, ma forse anche chi è di  roma e mi sorrido da sola. Ma va bene lo stesso. A montesacro ci sono andata a scuola e ora ci vivo da 22 anni, sebbene da più di 30 lo frequento. Anche se non lo amo particolarmente, da una parte, dall'altra mi dico, che ormai è casa mia... fa parte, di me, mio malgrado.

Non so cosa farò oggi. Devo alzare Matteo, c'è la colazione, da fare, e poi la sua seduta in bagno, che sembra facile,ma facile non è. Era difficile da piccolo quando era un sogno fattosi bimbo, ma poi, ci fu un miglioramento meraviglioso, in cui era adorabile, un caschetto nero lucido, la dentatura perfetta, che l'adolescenza riporterà a rimodulare lo scheletro del viso e non poterci fare niente. Scrivo maluccio nero su bianco, per stare meglio.. perchè se fossi davvero brava a scrivere, lo farei, ma non importa, ora mi importa di stare meglio,e bene. Ho una montagna di panni da stirare. Devo fare la doccia, devo chiamare la mamma. Devo lessare e poi ripassare i broccoletti. Fare il merluzzo alla livornese, e per stasera scaloppine di arista. pasta, forse. Sempre col pesto, forse, ne lascerò un po' per la torta salata che ho imparato a fare, grazie ad una carissima Amica qui,che non ha bisogno della mia pubblicità.

 

Non so' cosa farò oggi. Il tempo non è bello, il susino da laggiù con me e come me, spera non piova... non mi va di prendere la macchina, forse metterò le foto? forse sistemerò questo mio blog, nel caos che c'è la mia scrittura ne risente, vorrei non scrivere insieme alla voglia di farlo, e allora nere su bianco foglio qui, le mie contraddizioni. 

forse torno dopo. Per ora, se non finisce in bozze, pubblico.

 
 
 

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Post n°1287 pubblicato il 12 Marzo 2020 da Roberta_dgl8
Foto di Roberta_dgl8

Cerco di scrivere, caro Foglio bianco telematico. Fuori dalla finestra una primavera anticipata, bellissima, e non malata... lei. La natura buona con noi.. alla fine. Noi, meno.

 

Sono stata malissimo. Ho provato disturbi narcolettici ed afasici, che in vita mia mai avevo avuto il 'piacere' di provare. Scrivo di getto, come a liberarmi, perchè voglio tornarci, a scrivere.

Mia mamma è stata operata il 26. Ho imparato anche a svuotare il drenaggio, anche se come infermiera sono pessima, ma tutto serve,nella vita, ed ho imparato anche questo.Dopo solo pochi giorni, invece che i 10 previsti dal chirurgo, le è stato tolto. Abbiamo fatto solo tre medicazioni. L'ultima ieri. E le hanno tolto i punti, ora si tratta solo di aspettare l'esame istologico. Povera mamma, non può uscire, e, deve anche stare con questa spada di damocle. ... Comunque, ieri in ospedale con lei non sono andata. Lei è già tornata, voluta tornare a casa sua, per non darmi disturbo, ed anche perchè a casa sua ha le sue abitudini. Ci è già tornata da venerdì scorso. Ancora non eravamo in emergenza virus, e quindi non ci sono stati problemi con le medicazioni appunto, una volta l'ho portata io, un'altra volta mia sorella. Ieri il suo compagno.

A 'coronamento' di questo orrendo periodo, ci mancava questa apocalisse. Non ricordo a mia memoria, se non quando ero ragazza, Roma così. Sembra di essere a ferragosto, ma è il male minore.  File nei supermercati fuori. Aria irreale, - si sentono gli uccellini dolcissimi se ne fregano, il sole è sfolgorante, le piante le vedi, che cambano colorore.. come sopra su in premessa, la natura ci accarezza, nonostante, noi.. ci sublima, con la poesia del suo cielo, e del cambio di abito.. nonostante, noi.

 

in frutteria un complimento, pure, 'l'hai servita la ragazza' (io).. cerco di appiccicarmi addosso l'aria sorridente, come anche a mandare via l'emicrania di tre giorni che mi ha spaccato il cervello in due, - il sonno, a tutte le ore, la disperazione composta - che si univa ad un'impotenza, in cui tutto ciò che ancora non riesco a mettere a posto dentro me, la consapevolezza, di aver sempre delle conseguenze a grappolo nelle mie vicende... (proprio questo periodo mamma doveva subire un 'operazione?) per poi riprendermi e dirmi, è già a casa, sta benino... e se l'avesse dovuta subire ora? alla fine, il 26 è passato. E lei mi suggerisce, LEI A ME, di stare calma, che qualsiasi cosa accadrà, si affronterà. Io mi trovo a pregare, poco e male, Mi sembra di vedere in Gesù un caro amico, che mi sorride dall'iconetta, una familiarità, un amore, anche se lo tradisco indegnamente con le mie debolezze, che mi fanno male a me per prima. mentre rileggo scrivo, di getto ancora, per ora è così... è un'apripista... alla nuova scrittura che verrà, perchè sarà ordine e bellezza di questi giorni,  di mare burrascoso, e lei , BUSSOLA.

Matteo resiste, ma la sua unica socialità è la scuola... che nessuno osi lamentarsi, per favore... povera stella mia, che non può dare la mano al suo prossimo... stellina mia.. ci abbraccerà fra un po il pratone, cerco il brano, e poi chiudo.. per ora. Lo so che ci sarano dei voli di parole, qua nel post, ma non importa... l'affetto di chi legge, sistemerà certamente gli spazi temporali di scrittura e le imperfezioni (mie)

NOn volevo fare un post così di getto. Ma ho fatto il brodo vegetale, devo predisppore gli spinaci per ripassarli col il burro e parmigiano. Nulla di che, non sono chef, mangeremo bastoncini e spinaci.

Porterò il mio Matteo al pratone davanti casa. Dietro casa. 

Staremo a distanza, ma devo farlo uscire. I ragazzi e i bambini come il mio Matteo sono doppiamente penalizzati. Sono chiuse anche le gelaterie, dovrà rinunciare alla sua gioia. Sospesa l'attività ippica, dopo aver già pagato (ovviamente) il nuovo centro ippico, ormai me li sono girati tutti, siamo finiti alla farnesina, bellissimo centro vicino lo stadio dei marmi, che lui ha riconosciuto. Perchè la nuova dottoressa, sta facendo un lavoro con Matteo e un'altra ragazza, e Matteo risponde bene. Ed ora, purtroppo...

gli altri ragazzi possono fare le lezioni telematiche, per quanto riguarda la scuola, ma lui?

sono stata molto male, dicevo. Ho avuto incubi atroci, notturni (e anche diurni), mal di testa terribile, durato giorni, mi ci svegliavo, e ci andavo a letto, ho dormito come un ghiro anche di giorno, forse ho patito, l'esaurimento della fine di febbraio ad oggi. Non credevo che ci potessimo mai trovare, noi paese europeo in una situazione simile. Non lo credevo. Tutto questo mi ha messo a dura prova, venivo già da giorni difficili, la mamma, è stata circa 10 giorni qui, ho dovuto farle il drenaggio, anche solo per qualche giorno, ma cmq l'ho fatto. Poi ho dovuto portare il resoconto in tribunale per la situazione di Matteo.

Ho avuto anche un problema di salute, non risolto. Purtroppo. Ora la sanità ha altre priorità e sebbene, solo una settimana fa venivo invitata ad effettuare una biopsia , con successiva chiamata per la fine di questo mese, non credo visto il cambiamento di scenario, che ciò sarà possibile, più. Si farà quando si potrà.

Non ho molto altro da scrivere, perchè ho le mie priorità. Non voglio mollare, e voglio anche tornare a scrivere, - ho avuto problemi di concentrazione, e la situazione esterna, in una primavera meravigliosa, che la normalità e l'ottimismo per la situazione, anche se preoccupante per mia madre,e me, e l'autismo del mio ragazzo, - si è andata ad incrinare, con le evoluzioni apocalittiche di contorno di questi nostri tempi. Io mi auguro con tutto il mio cuore, che,  tutto questo possa insegnare qualcosa.

a me, ignorante, che ho studiato pco, che ho letto poco relativamente a quanto avrei potuto dovuto, mi è venuto in mente un libro, LA PESTE, di Camus, letto nell'agosto 2011, un libro bellissimo, un vero insegnamento.. l'ho citato con la dottoressa, e l' ripreso. Ho ricominciato a leggerlo, ma ero sono distratta... è come se, ora, avessi il tempo necessario, per tornare a ri-leggere ciò che voglio, - se potessi ancora, sistemare tutto ciò che ancora devo (è questo che voglio più di tutto), ed allora però non riuscire... in realtà, mi rendo conto veramente, che la realtà supera qualsiasi fantasia, ed anche la concentrazione per poter leggere, davvero. Ho bisogno di pace, intorno a me, e questo silenzio è irreale, e poi, sto leggendo un libro importante che mi ha suggerito la psicologa sulle percezioni dell'autismo.

Devo dire, che anche leggere un testo così tecnico ed a tratti difficile, mi ha stancato mentalmente, non fosse, che mi ha fatto fare quel viaggio interiore, sull'autismo di mio figlio, e su tutto quello che nemmeno se fossi un'erudita, un'accademica della crusca potrei descrivere. La macchina del tempo per me, è doppia... non solo un viaggio dentro la mia interiorità come persona, come creatura, ma anche come mamma, come viaggio insieme a doppio parallelo con l'autismo, e con tutto quello che sto capendo di me e soprattutto di Matteo. L'accettazione dell'inaccettabile, in un mondo umano che ha posto una serie di organizzazioni - che poco hanno a che vedere con l'umanità.. studiata, con la scienza ed il buon senso anche. sovente.

ED a me, ora la fretta, non aiuta ,  a sistemare, perciò voglio tornare e tornerò, a ricamare le parole, con i miei pezzettini di stoffa, con quello che mi resta, e con quello che capisco, anche e soprattutto di me.

Ho conservato scritti che per ora non getterò, avevo gettato altri oggetti via nel 2017 il tutto per dirmi adesso che posso sistemare anche ciò che è ingarbugliato. Ciò che è torbido, perchè ciò che è torbido deve restare torbido - ma un lago torbido appunto, non può essere fiume, e forse ciò non bene si capirà, ma avevo bisogno di scriverlo.

Un ringraziamento a tutte le Persone con cui sono in contatto, che stanno ancora qui su questi lidi di 'digiland' e che scrivono ancora, per la loro vicinanza, agli altri che non sento da un po' blogger onesti e che mi hanno sempre lasciato buone parole, auguro ogni bene, e spero stiate bene.

Auguro a tutti noi, di poter riempire gli occhi di bellezza, che è anche la capacità di non perdere la calma in questi giorni, che ci presentano un conto che non abbiamo previsto, ma che è matematico alla fine. Non è un 'punto' messo male il mio, e non ho pretese più di discussione, non perchè sono stata demolita con parole cattive, ma semplicemente perchè tutte le discussioni ora non servono.. La globalizzazione e il becero mercato, di interessi ormai inarrestabili, sono sfuggiti. E la nostra storia e geografia non possono aiutarci ora. Ma la bellezza millenaria di questa terra e questo cielo, - e i geni che ci sono stati, possano vegliare su di noi.

 

Un abbraccio virtuale a chi poserà i suoi occhi sulle mie parole.

https://www.youtube.com/watch?v=qq_vwQXwEuU

 
 
 
 

 

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VITA MIA (E SALVEZZA MIA)

http://digiphotostatic.libero.it/Roberta_dgl8/med/1b62d1ce68_8748280_med.jpg

                                  

 

MA CHI HA DAVVERO LETTO?

Mamma, qui posso toccare tutti, vero?

MAXXI (Roma) 2 APRILE 2015

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LA VOCE DI CHI NON HA VOCE :

“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.” ( Jim Sinclair, 1998, autistico ad alto funzionamento)

 

 

 

Leonardo Da Vinci (studio di Leda)

Leonardo Da Vinci

 

Domenico Zipoli

 

 

SEMPRE CON ME

MUORE GIOVANE CHI AL CIELO E' CARO...

MA L'AMORE E' L'ANIMA E L'ANIMA NON MUORE

io e papà

PER SEMPRE CON ME

 

H H

 

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     Cuore d'altleta     

 

Fiumicino (Roma)

 

La soggettività nella sua interiorità più profonda è la verità e la realtà.

S.K.

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Non importa quanto lontano possa andare lo spirito, non andrà mai più lontano del cuore.   (Confucio)

 

GRAZIE ...

 Io e Cate a Firenze 

9-ottobre-2016-con-roby-in-piazza-della-signoria

io e Viola

9-ottobre-2016-roberta-e-viola-santa-maria-novella

_____ *________*______     Grazie Sig. "Libero" :-)


Monica Cara e Io a Bologna

 

Risultati immagini per amicizia

 

GRAZIE!

Firenze, 24/10/2020

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ei fu...

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donare il bene, sempre. Sempre.

.. anche quando viene disprezzato/usato/alterato.

è chiaro che non è il rosario di Salvini (ma è meglio specificarlo).

 

 

 

 

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