BOSSI - Dal quartier generale della Lega arrivano intanto altre ipotesi circa il gioco di forze dentro la formazione. È Umberto Bossi ancora una volta a mettere i puntini sulle "i", spiegando che Roberto Calderoli potrebbe subentrare al ministero delle Riforme dopo di lui. Il leader del Carroccio conversando con i cronisti a Montecitorio lascia aperto il dubbio sulla presenza dell'ex vice presidente del Senato nella squadra di governo fin dall'insediamento. «Sarà ministro del Parlamento del Nord, riconosciuto dalla Svizzera» risponde sulle prime Bossi. Poi spiega: «Diventerà ministro delle Riforme quando mi sposterò io. Prima le instrado, come l'altra volta». E alla domanda secca se Calderoli farà da subito parte della squadra che Berlusconi sta approntando, il Senatùr replica: «Spero di sì, non faccio la guerra per un posto». A pochi giorni dalla dura presa di posizione del figlio del leader libico Gheddafi (con Calderoli ministro ci sarebbero «ripercussioni catastrofiche nelle relazioni tra l'Italia e la Libia»), Bossi - con la consueta ironia - assicura che Berlusconi non ha chiesto nessun passo indietro al senatore leghista: «No, quale passo indietro... Cos’è la Libia?».«Sarà ministro del Parlamento del Nord, riconosciuto dalla Svizzera»e ancora «No, quale passo indietro... Cos’è la Libia?».Complimenti,vivi complimenti a chi li ha messi al governo...Lui sara' ministro...
FOLLIA TUTTA ITALAPADANA
BOSSI - Dal quartier generale della Lega arrivano intanto altre ipotesi circa il gioco di forze dentro la formazione. È Umberto Bossi ancora una volta a mettere i puntini sulle "i", spiegando che Roberto Calderoli potrebbe subentrare al ministero delle Riforme dopo di lui. Il leader del Carroccio conversando con i cronisti a Montecitorio lascia aperto il dubbio sulla presenza dell'ex vice presidente del Senato nella squadra di governo fin dall'insediamento. «Sarà ministro del Parlamento del Nord, riconosciuto dalla Svizzera» risponde sulle prime Bossi. Poi spiega: «Diventerà ministro delle Riforme quando mi sposterò io. Prima le instrado, come l'altra volta». E alla domanda secca se Calderoli farà da subito parte della squadra che Berlusconi sta approntando, il Senatùr replica: «Spero di sì, non faccio la guerra per un posto». A pochi giorni dalla dura presa di posizione del figlio del leader libico Gheddafi (con Calderoli ministro ci sarebbero «ripercussioni catastrofiche nelle relazioni tra l'Italia e la Libia»), Bossi - con la consueta ironia - assicura che Berlusconi non ha chiesto nessun passo indietro al senatore leghista: «No, quale passo indietro... Cos’è la Libia?».«Sarà ministro del Parlamento del Nord, riconosciuto dalla Svizzera»e ancora «No, quale passo indietro... Cos’è la Libia?».Complimenti,vivi complimenti a chi li ha messi al governo...Lui sara' ministro...
