Non si può continuare ad affrontare il problema dei rifiuti come se la quantità di spazzatura da smaltire fosse un dato immutabile. I rifiuti vanno ridotti e pensare solo in termini di discariche, inceneritori, raccolta differenziata e riciclaggio è stupido. Bisogna agire alla fonte. La quantità di rifiuti è una variabile, non è un dato. In alcune delle grandi catene commerciali del nord Italia si stanno moltiplicando progetti e iniziative per la fornitura di detersivi alla spina. L’obiettivo è quello di ridurre i contenitori dei prodotti, ma anche per rendere più lieve il costo della spesa quotidiana delle famiglie. La distribuzione del detersivo alla spina prevede che ogni consumatore acquisti il contenitore con il detergente solo la prima volta. Terminato il detersivo si reca nel punto vendita con il contenitore vuoto e lo riempie direttamente, attivando il contatore del risparmio di bottiglie. L’uso di distributori alla spina per i detersivi si sta ampliando, arrivando fino negli spazi comuni dei condomini o nelle lavanderie di ospedali, scuole o grandi alberghi. Conoscete LUSH ? è una società che produce e vende saponi, shampoo, creme varie e prodotti per il corpo cercando di minimizzare il packaging. Puoi entrare in uno dei loro negozi e chiedere 2 etti di sapone: te lo tagliano e, se vuoi, te lo incartano. Se non vuoi nemmeno la carta, puoi portarti da casa il tuo portasapone o puoi comprarne uno dei loro, in alluminio riciclabile. I commessi, in quel caso, come ti danno solo l’etichetta che ti spetta per legge. Per i prodotti che vengono venduti nelle confezioni di plastica saranno utilizzate delle confezioni fatte totalmente di plastica riciclata. Quelli nella plastica sono i prodotti che non vengono preparati in Italia, ma che arrivano dal Regno Unito. Ci sono anche linee (come quelle per la doccia) che sono confezionate in PLA ovvero in plastica ricavata dal mais. Altro che commissari e presidi: per
Vendita di sapone alla spina
Non si può continuare ad affrontare il problema dei rifiuti come se la quantità di spazzatura da smaltire fosse un dato immutabile. I rifiuti vanno ridotti e pensare solo in termini di discariche, inceneritori, raccolta differenziata e riciclaggio è stupido. Bisogna agire alla fonte. La quantità di rifiuti è una variabile, non è un dato. In alcune delle grandi catene commerciali del nord Italia si stanno moltiplicando progetti e iniziative per la fornitura di detersivi alla spina. L’obiettivo è quello di ridurre i contenitori dei prodotti, ma anche per rendere più lieve il costo della spesa quotidiana delle famiglie. La distribuzione del detersivo alla spina prevede che ogni consumatore acquisti il contenitore con il detergente solo la prima volta. Terminato il detersivo si reca nel punto vendita con il contenitore vuoto e lo riempie direttamente, attivando il contatore del risparmio di bottiglie. L’uso di distributori alla spina per i detersivi si sta ampliando, arrivando fino negli spazi comuni dei condomini o nelle lavanderie di ospedali, scuole o grandi alberghi. Conoscete LUSH ? è una società che produce e vende saponi, shampoo, creme varie e prodotti per il corpo cercando di minimizzare il packaging. Puoi entrare in uno dei loro negozi e chiedere 2 etti di sapone: te lo tagliano e, se vuoi, te lo incartano. Se non vuoi nemmeno la carta, puoi portarti da casa il tuo portasapone o puoi comprarne uno dei loro, in alluminio riciclabile. I commessi, in quel caso, come ti danno solo l’etichetta che ti spetta per legge. Per i prodotti che vengono venduti nelle confezioni di plastica saranno utilizzate delle confezioni fatte totalmente di plastica riciclata. Quelli nella plastica sono i prodotti che non vengono preparati in Italia, ma che arrivano dal Regno Unito. Ci sono anche linee (come quelle per la doccia) che sono confezionate in PLA ovvero in plastica ricavata dal mais. Altro che commissari e presidi: per