Salotto degli Autori

Sono una barca di legno


Sono una barca di legnoche le correnti portano alla deriva nell'oceano.Mi spavento quando vedo avvicinarsi veloci gli scogli:temo possano spezzare le mie lineesemplici, squadrate, spartane.Amo esser cullata dai fluttisentire le carezze del ventoche ogni giorno, volubile, imperscrutabile,decide la via che percorrerò.È un amico che può voltare faccia all'improvvisorischiando di farmi affogarequando la furia della tempesta si scatena sopra di me;in quegli istanti perdo la rotta,la speranza di rivedere la terra ferma,di risentire i tiepidi raggi del sole.Altre volte navigo placidadolcemente smarritapiena d'aspettativa per ciò che m'attende all'orizzonte.Il marinaio che sale a bordo difficilmente starà comodo:verrà sballottato quando cercherà di governarmi durante le bufere soffrirà insieme a mesi ferirà con le mie schegge - ferite lasciate sul mio corpo da tempeste recenti o remote.Gocce del suo sangue mi cadranno addosso, impregnandomi;da me sgorgheran lacrime per il suo doloreperché so piangere col mio ruvido cuore di legno- la gente crede siano spruzzi lasciati dalle onde. -Ma insieme affrontiamo il mare esploriamo paesaggi esotici, lussureggianti.E più d'una volta ci siamo salvati l'un l'altro la vita.- - - Indifferenti le barche scivolano fra le ondemille volte s'intreccian le loro rotte- o nessuna? -Ognuna un mondo a parteignare dei rispettivi passeggeri- pensieri troppo intimiche non riveleranno mai.Ciascuna procede lungo la propria strada,irraggiungibile- il mare eterno custode dei loro segreti.Barbara Parutto