Le News del sorriso

No alla Gregoraci dalle sindacaliste


Elisabetta Gregoraci, donna, bella, famosa, calabrese, è stata contestata dalle donne calabresi (magari non altrettanto belle) della CGIL della regione Calabria.Una guerra di donne contro donne, condita da una buona dose di livori femminili. Il preambolo è una campagna pubblicitaria promossa dall'ente regionale per promuovere il turismo che ha scelto la Gregoraci come testimonial ammiccante e rappresentativa delle bellezze del luogo...
E si sono scatenate le reazioni.Afferma un comunicato del comparto femminile della CGIL locale: «Agli occhi del Paese Elisabetta  Gregoraci è la rappresentazione di quel mondo in decomposizione fatto di Billionaire, paillette, lustrini, yacht  e bunga bunga di cui gli italiani e le italiane si sono faticosamente liberati, restituendo all'Italia una più sana e autorevole immagine politica e morale così come le compete».Giudizio chiaro, lapidario e definitivo, che non lascia spazio a considerazioni di marketing; pensate al successo che avrebbe la stessa campagna con testimonial un altro calabro, per esempio il cantante Sergio Cammariere... chi sarebbe stimolato a visitare la regione perchè costui è nato lì?
O ad una campagna dove le testimonial siano certe cgielline locali, dal pelo ispido e renitente alle cerette e dalle forme più tabbondanti del dovuto; insomma, dietro la motivazione, si ha l'impressione che si nasconda anche qualche altro ancestrale sentimento, quello della rivalità femminile che, anche se non lo si ammette, spesso basa le vittorie sulla bellezza.